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Autore: gatta12    19/05/2014    3 recensioni
Gli Angeli?
Creature celestiali, bellissime, meravigliose…
Pericolose, soprattutto se si sta parlando di Angeli Oscuri.
Iris è arrivata ad Hogwarts per frequentare l’ultimo anno dato che prima ha studiato a casa.
Ci saranno anche tutti quelli che non hanno potuto frequentare l’ultimo anno per colpa di Voldemort.
Qual è il mistero che cela la Stanza delle Necessità? Da chi fu creata? E soprattutto… perché? Per quale motivo?
Dal testo:
-“Non ho paura di morire e della Morte. Non ho paura di Voldemort, né tantomeno del suo nome. Non ho paura della solitudine, della tristezza. Ho una paura normale solamente per quelli come me. Io ho la Philofobia. La paura di amare e essere amati.”-
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Iris-L'angelo Oscuro'
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Cap. 10 Una maledetta storia d’amore



 
 
Quando, quella sera,  Iris li raggiunse, con un braccio di Draco intorno alle spalle a mò di conforto, si alzarono tutti in piedi.
“Iris…” cercò di dire Hermione, ma la sua voce era bloccata.
Rare erano le volte in cui aveva visto le ali della sua amica, e tutte le volte era alla luce del Sole, con la luce della Luna, invece… Avevano un aspetto ancora più tetro e macabro.
Perfino Momoka, con quella luce che rifletteva sulla sua pelle pallida, i due occhi vacui e le ali, sembrava un fantasma o un vampiro e metteva veramente i brividi…
Soltanto Draco sembrava non curarsene, forse perché anche lui sembrava un fantasma, ma a lui c’erano abituati…
Iris si sedette appoggiandosi all’albero.
“So che avete letto il libro ‘Origini di Hogwarts’” disse guardando il libro che Hermione teneva in mano. La strega lo strinse più a sé.
“Vorrei raccontarvi una storia, amici miei. Una storia d’amore maledetta… e maledettamente romantica…” Iris prese un respiro.
“Avete letto sicuramente delle lettere. Ora vi spiego un attimo le famiglie, per capirci. Salazar e Sarah erano i coniugi Serpeverde, il figlio si chiamava Scorpio, Christofer e Calliope erano gli Scarlett, e Crystal era la loro beneamata figlia, Godric e Jennifer erano i Grifondoro, insieme ai figli Liliandil e Aster, Priscilla era rimasta vedova tempo addietro del marito e da sola con la figlia Helena, Tosca invece aveva un figlio, Arcy, nato da una relazione clandestina. Negli anni della costruzione della scuola, i Grindewald erano nemici giurati dei Serpeverde, Grifondoro, Scarlett, Tassorosso e Corvonero. Uno dei figli dei Grindewald, il maggiore, si chiamava Edward…
 
Quando erano piccoli, ed ancora la rivalità tra le famiglie non si era accentuata molto, Crystal e Edward erano migliori amici. Certo, avevano come amici anche gli altri, ma tra loro c’era una sintonia speciale… Solo Crystal poteva capire Edward e solo Edward poteva capire Crystal. Quando ebbero quindici anni capirono di amarsi, ma era troppo tardi. La guerra tra le famiglie era sbocciata, e a nulla sono serviti i loro tentativi di cercare di appiattire la situazione. Si dovettero lasciare, ma Edward le disse queste parole, stringendole le mani e baciandole delicatamente:
‘Mi sei entrata nel sangue, Crystal. So già che saranno vani i miei tentativi di dimenticarti. Sappi che ti amerò sempre, e cercherò ogni giorno di convincere i miei genitori. Non voglio che tu sia triste, ci sarò sempre io a salvarti… adesso sorridi, non aver paura, tienimi la mano… Fatti trasportare dal vento, dalla neve, dalla passione, senza dubbi e senza paure, senza vergogna, fatti trasportare dall’amore… Ho bisogno di te, di averti vicino, per tutta la vita… perché il nostro è Vero Amore! Una leggenda narra che all’Inizio l’uomo aveva due visi, quattro gambe e quattro braccia, ma un giorno Dio lo separò in due e lo condannò ad occupare tutta la sua vita nella ricerca della sua anima gemella. Tu sei la mia anima perduta’
Lei gli rispose, prendendogli la mano e accarezzandogli il viso:
‘Non temere, anche io ti amerò per sempre. Noi siamo uno, io sono te e tu sei me. Anche io cercherò di convincere i miei genitori, perché di ciò che faccio e decido non devo rendere conto a nessuno, e nessuno si deve permettere di giudicare le mie scelte visto che la vita è mia e sono io che devo viverla come meglio credo, e se voglio stare con te nessuno potrà impedircelo. Ricorda, amore mio: alcune volte la vita ci manda dei segnali, ma se si ha il coraggio di seguirli, nulla sarà più come prima’
Passarono gli anni, e il loro amore non morì mai. Ci fu, però, quel disgraziato giorno in cui, a ventidue anni, Crystal decise di scendere in battaglia con i cavalieri. Per quel crudele Dio che tanto aveva amato, si dovette riscontrare con il suo amato. I due, non potendo combattersi, perché in quel modo avrebbero ucciso il loro stesso cuore, ma non potendo neanche ribellarsi alla loro mente, fuggirono dalla battaglia. Purtroppo, Scorpio aveva visto tutto e il suo cuore era colmo di rabbia e rancore. Lui era innamorato di Crystal,  non poteva e voleva credere a tutto ciò. Intanto, Edward e Crystal, non riuscendo a stare ancora separati, crearono una stanza in cui chiunque fosse entrato avrebbe trovato ciò che più desiderava. Serviva però qualcosa che tenesse nascosta la camera ad Hogwarts, così fecero in modo che potessero aprirla solo chi ci sarebbe passato davanti tre volte pensando intensamente a ciò che desiderava. I mesi passarono, Hogwarts fu terminata, ma la guerra tra famiglie no, non era finita. Volendo la Scarlett tutta per sé, Scorpio, dopo averli scoperti, spiattellò tutto ai quattro fondatori. Successivamente, come sapete, ci fu la maledizione. Ma non è tutto. Crystal era rimasta incinta. Ma sola. Il padre aveva assassinato il suo amato quando aveva scoperto tutto ed allora lei, dai grandi poteri, condannò le donne della famiglia perché, volendo molto bene a sua madre, era rimasta scioccata dal fatto che non aveva cercato di fermare suo padre. Dopo qualche giorno chiusa in camera sua, Crystal radunò a sé, tutti i figli dei fondatori, suoi cari amici. Parlò con ognuno di loro, esprimendo le sue volontà, in quanto i genitori avevano concesso ai figli tre desideri su Hogwarts. Il suo primo, fu che la stanza sarebbe rimasta lì dov’era. Per secondo, chiese di poter decidere la base su cui suddividere gli alunni della scuola, e le caratteristiche le disse ai figli di Hogwarts. Per ultimo, chiese di poter tornare a scuola, un giorno, dopo tanti secoli, per poter riabbracciare il suo amato, stavolta liberi da vincoli, senza che nessuno potesse intaccare la loro felicità. Praticamente, chiese di poter essere reincarnata. I suoi amici acconsentirono, e come ultimo desiderio per loro, in quanto amici sia di Crystal che di Edward, chiesero anche loro di essere reincarnati per vegliare sulla coppia. Dopo ciò, la Scarlett volle parlare in privato con Scorpio e gli rivelò, solo e soltanto a lui, la sua gravidanza e… i suoi intenti suicidi. Lui, per la prima volta nella sua vita, pianse, si disperò, chiese perdono e le disse che voleva solo il suo amore. Allora lei, dotata di grande potere, disse:
‘Scorpio. Avrai il mio amore. Nella prossima vita, sarai mio figlio’
Il ragazzo, colpito dalla sua purezza d’animo, chiese di poter dare una mano con il bambino, ma ella radunò ancora i loro amici, e disse:
‘Scorpio, non mi hai capito. Non ho intenzione di far vedere la luce a mio figlio. Ho intenzione di suicidarmi prima, non voglio che il frutto dell’amore tra me e Edward veda il giorno senza una parte della sua anima’

Erano tutti scandalizzati, ma vedendo che la ragazza stava diventando pazza senza il suo amato, le dissero che le volevano bene e… che avrebbero… appoggiato… ogni sua decisione…
Quella notte, in cui una violenta tempesta squarciava il cielo, la stessa notte in cui loro si erano dichiarati, Crystal Scarlett si buttò dalla scogliera, benedicendo Hogwarts e le quattro case, mentre intorno a lei, Liliandil e Helena, le sue migliori amiche, piangevano disperate, e gli altri stavano a guardare…
 
In seguito anche Helena e Liliandil impazzirono, una rubò la corona alla madre e l’altra si suicidò senza quella che aveva considerato per tutta una vita… come una sorella”
A quel punto, Iris volse lo sguardo ad Hermione e, per un istante, credette di aver visto in quegli occhi castani dei riflessi di acque in tempesta.

 
  
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