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Autore: vas_happenin09    19/05/2014    3 recensioni
Che succederebbe se un ragazzo con un passato difficile, sempre ricoperto di lividi incontrasse un ragazzo ricco, con una famiglia affettuosa e una vita invidiabile? uno dei due è inavvicinabile, l'altro ciò che vuole ottiene, riuscirà ad ottenere la fiducia del ragazzo?
potete trovare questa FF anche su Wattpad in quanto scritta da me.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Capitolo 4

 

Pausa pranzo. Ha sempre amato questa parte della giornata, fin da quando andava a scuola, fondamentalmente non perché si mangiava ma perché era un momento della giornata in cui riusciva a riposarsi per più di due minuti consecutivi. In realtà lui mangiava molto poco, anche se dal suo fisico non si direbbe, beh grazie a tanta palestra. Nel corso degli anni, sia quando c'era ancora suo padre sia negli anni successivi, l'unico interesse che aveva era andare ad allenarsi, diventare sempre più forte e agile, tutto questo per difendersi dal suo stesso padre, colui che ha contribuito a metterlo al mondo, sempre se era vero.

Era sempre in compagnia delle sue amate sigarette mentre era seduto sul marcipiede davanti al negozio in cui lavorava, guardava la gente passare, le macchine e iniziò a pensare. Pensava che ognuno di loro aveva un destino diverso, come lui stesso, e che magari un giorno si sarebbero trovati sullo stesso aereo per scappare da quella città fin troppo affollata. Si chiedeva cosa riservava il destino per ogni singola persona che vedeva e pensò ai loro cari, arrivò addirittura a pensare che magari potevano essere cugini lontani, o che discendevano dalla stessa famiglia. Non sapeva neanche lui perché stava pensando quelle cose in quel momento e si sentiva parecchio stupido. Quando finì di fumare la sua Marlboro rientrò in negozio andando negli spogliatoi, trovando un ricciolino che mangiava un panino più grosso di lui, accennò un sorriso andando ad aprire il suo armadietto e si spruzzò del deodorante per nascondere la puzza di fumo che lo avvolgeva, ai clienti poteva dal fastidio. Harry lo guardò tutto il tempo mentre mangiava, dato che non aveva nulla di meglio da fare e Zayn si sentiva osservato, si girò verso il ragazzo cogliendolo in fragrate e accennò una piccola risata.

-smettila di spogliarmi con gli occhi- disse richiudendo l'armadietto appoggiandosi poi con una spalla mentre lo guardava fisso negli occhi.

-non ti stavo guardando- cercò di fare l'indifferente ma il suo leggero rossore sulle gote lo tradiva.

-ah si, certo- disse sarcastico Zayn, trattenendo una risata. -come fai a mangiare tutta quella roba?- fece un cenno con la testa indicando il suo panino, storcendo le labbra in una piccola smorfia.

-ho gran appetito- alzò appena le spalle addentando di nuovo il suo mega panino con talmente tanta roba dentro che quasi esplodeva.

-oh lo vedo- annuì divertito staccandosi dall'armadietto aprendo la porta. -fra poco riapriamo- annunciò al suo collega uscendo dagli spoiatoi, facendogli capire che doveva darsi una mossa a finire di mangiare. Mentre metteva a porto alcune cose lasciate in giro da altri clienti ripensò a Louis, si chiese se dopo il giorno precedente sarebbe tornato in quel negozio, magari lo veniva a prendere per portarlo a casa, non se ne stupirebbe.

 

Mentre Zayn vagava nei suoi pensieri, un altro ragazzo con gli occhi azzurri e i capelli castani spettinati stava ancora dormendo nel suo appartamento, ormai tardi per andare all'università a seguire altre lezioni. La sera prima aveva fatto tardi, forse un po' troppo, e aveva bevuto il necessario per fargli venire un gran mal di testa che non riusciva a sopportare quindi, quando suonò la sua fastidiosa sveglia alle sette del mattino la spense e tornì a dormire dopo aver preso una pastiglia per fargli passare il dolore alla testa. Quandò si risvegliò si sentì già molto meglio e decise di alzarsi andando a farsi una doccia per rinfrescarsi. Era già ora di pranzo quindi pensò subito a cosa avrebbe potuto mangiare mentre usciva dalla doccia e, convinto di essere solo in casa, trovò Liam, il figlio della sua domestica, sul divano che guardava un film.

-che ci fai qui? Non dovresti essere a scuola?- aggrottò le sopracciglia avvicinandosi al divano, reggendosi con una mano l'asciugamano legato in vita.

-oggi non avevo voglia- rispose svogliatamente alzando le spalle, senza neanche guardarlo in faccia, anzi cercava di nascondersi. Louis non ribattè ma rimase a guardarlo per qualche istante, prese il mento del ragazzo poco più piccolo d'età di lui e gli girò il volto, notando un occhio nero.

-chi è stato?- domandò osservandolo, Liam scansò la sua mano sbuffando.

-ho sbattuto contro la porta- si inventò una scusa non credibile.

-e io dovrei crederci, no?- alzò un sopracciglio portando le mani ai fianchi, era come se fosse sua madre quando combinava guai. Il ragazzo, a corto di idee, sospirò e abbassò lo sguardo.

-è stato uno che credevo mio amico- mormorò torturandosi le mani, si sentiva a disagio.

-per quale motivo?- chiese a voce un po' più bassa guardandolo.

-è un po' lunga come storia- mormorò continuando a tenere lo sguardo basso, Louis si passò una mano fra i capelli ancora bagnati guardandolo.

-vado a vestirmi e poi ne parliamo, mh?- non fece neanche rispondere il ragazzo che andò in camera a vestirsi pensando a una spiegazione plausibile che gli avrebbe potuto dire Liam, non erano amici stretti, si saranno visti giusto una volta per sbaglio ma voleva aiutarlo, era comunque il figlio di una sua dipendente a cui lui teneva molto. Dopo neanche cinque minuti si ritrovò sul divano di fianco al ragazzo che non smise per un secondo di guardarsi le scarpe, evidentemente erano più interessanti in quel momento.

-non voglio stronzate- disse deciso Louis, l'altro sospirò annuendo appena, pronto a sputare la verità.

-vuoi tutta la storia o una sintesia?- mormorò l'altro, non sapendo davvero da dove iniziare.

-dimmi le cose essenziale che mi aiutano a capire il perché quel testa di cazzo ti ha ridotto così- appoggiò un braccio sullo schienale del divano mettendo la caviglia destra sul ginocchio sinistro piegandolo, mentre il ragazzo cercava le parole giuste.

-in pratica questo mio amico con un gruppetto di altri amici hanno sempre picchiato un ragazzo della loro età, avrà sulla ventina d'anni e mi portavano con loro, non potevo dire nulla se no avrebbero pestato anche me ma tutte le volte che se andavano cercavo di aiutare questo ragazzo in qualsiasi modo. Oggi mi hanno detto che lo prenderanno di sorpresa sempre nello stesso vicolo ma io mi sono rifiutato di andar con loro, anche per via del braccio rotto- alzò appena il gesso facendo un piccolo cenno con la testa per poi continuare -e mi ha tirato un pugno dicendomi che ero inutile- abbassò subito dopo lo sguardo come se fosse colpevole di qualcosa, ma alla fine fece solo la scelta migliore. Louis sospirò lievemente mentre lo guardava pensando a cosa poteva fare per sistemane le cose.

-sai come si chiama questo ragazzo?- lo guardò mentre si alzò dal divano, andando a prendere la sua giaccia attaccata all'attaccapanni e se la infilò velocemente.

-no, ma ammetto che non è niente male- arrossì appena per quell'affermazione mentre Louis accennò una lieve risata guardando il volto del ragazzo. -che vuoi fare?- continò poi Liam alzandosi a sua volta dal divano, raggiungendolo alla porta.

-mi porterai in questo vicolo- aprì la porta prendendo le chiavi della macchina ed uscì camminando velocemente verso la vettura e ci salì su aspettando il ragazzo, il quale salì poco dopo allacciandosi la cintura.

-ne sei convinto, Louis?- lo guardava con timore, non sapeva in cosa andava incontro, in confronto a Liam.

-ne sono convinto- annuì mentre usciva dal parcheggio e partì verso il vicolo, seguendo le indicazioni del ragazzo di fianco a lui. Erano circa le quattro del pomeriggio quindi non c'era molto traffico per strada ma comunque non ci misero poco ad arrivare, scesero dalla macchina sentendo alcuni rumori e corsero nel vicolo, trovando tre ragazzi avvinghiati ad un altro, il quale riceveva molti calci all'addome e agli arti. Intervennero subito facendoli smettere e li minacciarono di denunciarli e di sbatterli dentro usando come scusa il padre di Louis, grande uomo d'affari che aveva molti contatti con giudici corrotti. I tre si dileguarono quando Louis afferrò il telefono intento a chiamare il padre, alla fine erano solo ragazzini spaventati di finire dentro. Solo quando i ragazzi se ne andarono Louis posò lo sguardo sul ragazzo in terra, ricoperto del suo stesso sangue che appena faceva un minimo movimento gemeva di dolore, e lo riconobbe. Si accasciò velocemente di fianco a lui guardandogli le ferite e gli tirò i capelli all'indietro pensando a cosa fare, mentre Zayn cercava inutilemente di alzarsi. Louis gli prese un polso facendo in modo di fargli avvolgere il braccio intorno al proprio collo mentre avvolgeva il suo braccio intorno ai suoi fianchi e lo tirò su reggendolo, sospirando appena quando Zayn fece un verso di dolore. Con l'aiuto di Liam lo portò in auto facendolo sdraiare per come riusciva sui sedili posteriori, portandolo velocemente a casa sua per farlo stare più comodo. Quando arrivarono davanti al piccolo palazzo in cui abitava Zayn, lo presero di peso portandolo dentro.

-posso farcela anche da solo- mormorò scontroso Zayn, il quale si reggeva a Louis stremato. Sapevano tutti e tre che non ce l'avrebbe fatta da solo quindi lo portarono fin dentro casa, nonostante il moro fosse contrario. Louis lo adagiò sul letto togliendogli le scarpe mentre Liam andò a prendere del disinfettante e uno straccetto per ripulirlo dal sangue. Quando portò tutto l'occorrente Louis si sedette sul materasso vicino al moro, stando attendo a non fargli male e iniziò a medicarlo.

-dov'è la bambina?- chiese Louis guardando il suo viso che assumeva una smorfia di dolore.

-è all'assilo, devo andarla a prendere- mormorò cercando di alzarsi dal letto, ma fu trattenuto dalla mano di Louis premuta contro la sua spalla che lo fece tornare giù.

-andrò io a prenderla, tu riposati- rispose alzandosi dal letto, passando il cotone con il disinfettante a Liam, il quale prese subito il suo posto mentre Zayn sospirò rassegnato.

-non penso che te la daranno- mormorò Zayn sul punto di addormentarsi, stanco morto.

-farò in qualche modo- alzò appena le spalle infilandosi la giaccia. -come si chiama?- chiese sistemandosi le maniche mentre lo guardava.

-Ashley- mormorò prima di addormentarsi esausto. Louis sorrise appena guardando il moro prima di chiedere a Liam se poteva rimanere lì, così in caso si fosse svegliato avrebbe trovato qualcuno, quando il ragazzo acconsentì uscì di casa diretto verso l'asilo.   
 

SALVE

scusate per il grande ritardo ma ultimamente non sono riuscita a scrivere!
spero che vi piaccia, anche se a me non convince molto.
sto cercando un modo per far entrare nel "giro" anche Niall, scrivendo un po' di più su di lui ma ancora non ho avuto un'idea soddisfacente! 
spero recensirete in molti e mi siate sinceri.
scusate se ci sono errori ma è già tanto se sono riuscita a scriverlo!


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Louis like a boss, aria




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il bellissimo Zayn!




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ed infine, Harry!


  
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