Hyuuga non sapeva che cosa guardare, se il sorriso pieno di speranza e di genuina felicità dipinto sulle labbra di Teppei e radicato negli occhi nocciola, oppure quell'ammasso di stoffa nera lucida spiegato sul letto. Non poteva fisicamente tornare a casa e ritrovarsi il proprio... ragazzo -quante difficoltà anche solo a pensarlo, questo concetto- seduto a gambe incrociate sul letto matrimoniale con tra le mani un perizoma in pelle.
Un. Perizoma. In. Pelle.
Poco ci mancava che i denti di Hyuuga non si spezzassero per quanto forte andava stringendoli, ma sapeva che era troppo tardi. Non poteva fare altro che lasciarsi rintoccare quella proposta imbarazzante nel cervello, rimbalzante dentro una scatola cranica pronta all'esplosione. « Junpei, oggi ho lavato i piatti, quindi te lo metti stanotte prima di fare l'amore? »
Senza peli sulla lingua, ma questa non era una novità. Serrò i pugni contro ai fianchi e aggrottò le sopracciglia, rendendosi più simile ad un diavolo che ad un... piccolo tentatore come probabilmente Teppei già lo immaginava. « Te lo scordi, sei solo un deficiente! Sono imbarazzanti, mettiteli tu piuttosto questi... cosi! »
La sua voleva essere solo una provocazione fine a sé stessa, una proposta oltre l'imbarazzante che lo avrebbe fatto uscire vittorioso: niente presagiva la decisione nello sguardo di Kiyoshi e il rumore dei pantaloni della tuta prontamente abbassati. Solo quando la pelle rintoccò contro al corpo tonico Hyuuga si concesse di chiudere la bocca aperta per la sorpresa e sprofondare la propria stessa eccitazione nel cuscino della sedia. Kiyoshi e i perizomi di pelle sarebbero dovuti essere illegali.