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Autore: uffauffauffa    21/05/2014    2 recensioni
Irina è tornata in vita, nuove "creature" più veloci e agili dei vampiri e dei licantropi hanno cominciato a muoversi. Cosa vogliono? Sono amici o nemici? Perché Renesmee non ha mai confessato di aver conosciuto due di loro nel bosco?
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demetri, Leah Clearweater, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Successivo alla saga
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Demetri ebbe un attacco di gelosia quando vide Jacob Black vicino a Leah. Aveva notato che la ragazza era arrossita alle sue parole e aveva leggermente abbassato la testa.
 

Strinse i pugni e si incamminò sotto lo sguardo divertito di Felix. Avevano aspettato ad avvicinarsi alle ragazze. Volevano che fossero da sole.
 

"Questo giovane la sta importunando signorina?"
 

Disse in maniera suadente.
 

Leah alzò la testa e lui non poté non rimanere incantato dalla sua bellezza. Noto ogni cosa del viso. Particolari che non erano messi in risalto dalla foto.
 

Gli occhi ad esempio. Quello sinistro era leggermente più grande di quello destro. Un difetto da niente, ma per lui era favoloso. La rendeva unica ai suoi.
 

Per non parlare delle lentiggini. Le aveva anche lui una volta, ma non le sopportava. Al contrario sul suo volto le trovava irresistibili.
 

Quando ci si trasformava in vampiri, si perdevano queste unicità per avere un viso perfetto: perfettamente ingessato.
 

Demetri però, rispetto agli altri vampiri, era un eccezione. Il suo viso non era mai stato mediocre, ne da mortale, ne da immortale.
 

Leah strinse le labbra dal nervosismo e il segugio, serrò le sue per reprimere il desiderio di baciarla.
 

"Non mi sta importunando signore, appartengo al suo branco."
 

"Branco?"
 

All'improvviso il vampiro ricordò per quale motivo quella ragazza li era famigliare. Era una di loro. Gli era rimasta impressa perché l'unica femmina mutaforma del gruppo.
 

Questo non scompose la guardia. Ora la ragazza era un ibrido, non più un licantropo. E questo voleva dire che apparteneva al suo clan e di rimando a lui.
 

Leah era imbarazzata per il modo in cui il segugio la guardava. Non riuscì a resistere e si teletrasportò fuori dall'edificio. Sentiva il bisogno impellente di uscire da quella situazione e di respirare aria fresca.
 

Il vampiro rimase di sasso. Non sapeva ancora niente del suo potere.
 

"Seth che diavolo è successo..."

"... Seth!!"

"Cosa?"
 

Il fratello di Leah non si era accorto di nulla, troppo preso dal soggetto del suo imprinting.
 

"Leah è sparita."
 

Jacob era esasperato. Com'era potuto accadere? Proprio con una della guardia.
 

"Si è teletrasportata, credo."
 

"E dove?"
 

"Non lo so, Mike dice che mia sorella è in grado di andare da un estremo all'altro del mondo in un batter d'occhio."
 

"Interessante, ma non è andata così lontana. No è ancora a Volterra, ma non all'interno dell'edificio..."

"... scusate, non posso trattenermi oltre, ho un impegno."
 

La guardia si allontanò, raggiunse Aro e gli chiese il permesso di uscire per cercare la ragazza.
 

L'anziano acconsentì.
 

Demetri guardò un ultima volta il secondo alfa di Forks con un sorriso strafottente e si dileguò.
 

"Molto bene amici miei vedo con piacere che avete conosciuto uno dei miei ragazzi."
 

"Credevo fosse il figlio di Marcus, Aro!"
 

"Oh, io considero tutti i Volturi figli miei..."

"... Annie, Annie tesoro avvicinati, devo presentarti delle persone..."

"... questa miei cari amici, è mia figlia."
 

"Molto lieta di fare la vostra conoscenza."
 

Aro sorrideva. Le espressioni di stupore, ansia e paura dei suoi ospiti lo divertivano molto.
 

"Aro!"
 

"Si Carlisle."
 

"Che cos'ha Caius? è fermo in quella strana posizione."
 

Aro si voltò un attimo, socchiuse gli occhi. I vampiri rumeni sghignazzavano piano. Il vampiro era decisamente ridicolo.
 

"E' colpa mia dottor Cullen. Mi guardava in maniera strana e ho avuto paura."
 

"Hai usato il tuo potere?"
 

"Si!"
 

"Non ve l'ho ancora detto, la mia ragazza è in grado di fermare il tempo, ma anche di accelerarlo. Due poteri non connessi alla mente. Ora però sbloccalo per favore."
 

Annie si voltò, fece un leggero gesto con la mano e il vampiro ricominciò a muoversi. Si guardava intorno, non vedeva più l'ibrido. Alla fine notò che era vicino ad Aro. Rimase fermo a guardarla.
 

Edward lesse il suo pensiero, e anche quello del padre della ragazza. Poi si avvicinò a suo padre.
 

"La figlia di Aro ha avuto l'imprinting con Caius."
 

"Sei sicuro."
 

"Si, non solo. Aro aveva intuito qualcosa, già sei mesi fa. Ha un piano, ma non riesco a capire quale..."

"... l'unica cosa di cui ora sono certo, è l'affetto che prova per sua figlia. E' davvero felice di essere padre. Felice di vedere che somiglia così tanto a lui, almeno fisicamente..."

"... prova attrazione anche per gli altri ibridi. Il fatto che donassero il loro sangue per sfamare Didyme o Bree quando avevano bisogno lo ha colpito molto. In positivo."
 

"Quindi non farà mai del male ai ragazzi."
 

"No, e nemmeno Caius. E' il soggetto dell'imprinting di Annie... e comincia a provare interesse anche per la sua stessa figlia..."

"... ma ho anche delle brutte notizie. Non ha intenzione di lasciare andare nessuno di loro, eccetto Irina e Bree."
 

Il dottor Cullen chiuse per un attimo gli occhi.
 

Almeno Sabrina e Jake, ti prego almeno loro.
 

Aro si allontanò per raggiungere i suoi fratelli.
 

"Posso rimanere qua dottore? quei due mi fanno paura."
 

"Di chi parli?"
 

Vladimir e Stefan erano rimasti in silenzio ad ascoltare tutta la conversazione di Aro e quella tra Carlisle e suo figlio, ma ora la curiosità aveva avuto la meglio.
 

"Di Caius e Aro?"
 

Sorrisero divertiti.
 

"Perché ti fanno paura?"
 

"Aro mi ricorda molto la strega di Hansel e Gretel. Da una parte è dolce, ma appena volti le spalle è pronto a divorarti, e Caius, la sua espressione mentre mi guardava..."

"... forse quell'uomo è un maniaco sessuale."
 

Stavolta i vampiri rumeni non riuscirono a trattenere le risate.
 

"Annie tesoro, sai che cos'è l'imprinting?"
 

"L'imprinting signora Cullen..."

"... si, ha a che fare con la biologia, il mondo animale. E' la forma di apprendimento di base..."

"... Konrad Lorenz è stato uno dei primi a studiarlo."
 

Carlisle era preoccupato. L'imprinting che aveva descritto Annie non era lo stesso che colpiva i mutaforma. Non ne era conscia, non ancora.
 

Edward percepì il pensiero del padre.
 

"Ora che cosa facciamo?"
 

"Non lo so, per ora non diciamoli niente."
 

Il dottor Cullen si guardò attorno. Temeva per sua figlia. La vide appoggiata a una parete. Jacob e Seth erano vicino a lei. Questo lo calmò un attimo, almeno finché non vide Felix. La stava guardando in maniera troppo insistente.
 

Maledizione.
 

Suo figlio si voltò. Era la prima volta che sentiva, anche se mentalmente, un'imprecazione da parte del padre.



 

"Volterra è tranquilla di giorno, ma la sera è meglio evitare alcune vie."
 

Leah si voltò di scatto. Cercava di mantenere un certo contegno di fronte al segugio, ma con scarsa fortuna. La ragazza tremava come una foglia. Quell'uomo la metteva in soggezione.
 

Demetri lo notò e da bravo gentiluomo, si tolse il mantello e lo porse alla ragazza.
 

"Non ne ho bisogno."
 

Il tono era secco, duro.
 

"Tremate come una foglia. Non vorrei che prendeste freddo."
 

"Noi licantropi non sentiamo freddo."
 

"Allora è qualcos'altro che vi fa fremere."
 

Leah si era incamminata, ma quelle parole la fermarono di colpo. Era qualcos'altro. Ed era incominciato all'interno del palazzo quando il vampiro si era avvicinato. Aveva paura di lui, della scarica elettrica che aveva sentito quando il suo sguardo incrociò quello del succhiasangue.
 

Demetri approfittò di quella piccola distrazione per avvicinarsi alla ragazza. Posò il mantello sulle spalle di lei e sussurrò...
 

"Sei bellissima."
 

La Figlia della Luna girò appena la testa. La guardia sollevò delicatamente il suo viso, si abbassò appena e sfiorò le labbra con un casto bacio.
 

La ragazza cercò di spingerlo lontano, ma lui la strinse più forte stando attento a non farle male e nel contempo approfondì ancora di più il bacio. Le labbra di lei lo facevano rabbrividire, erano carnose, morbide... In quell'istante si dimenticò tutto: la festa, i Volturi, i suoi signori. Esistevano solo loro due.
 

Il segugio cominciò a scendere con la mano e dall'accarezzarle il viso, passo a sfiorare il decolté.
 

Questo per lei era troppo e con una mossa presa dal Wing Chun riuscì ad allontanare il Volturo. Nei sei mesi successivi dal loro allontanamento da Forks, Mike aveva insegnato ai due Clearwater le arti marziali. Ma solo Leah si era dimostrata un'ottima allieva. Seth voleva soltanto ritornare alla riserva.
 

Prima di avere l'imprinting con Jane, era quello il pensiero fisso del mutaforma.
 

Il ragazzo fu sorpreso, ma non si scompose. Tornò a guardarla con desiderio crescente. L'unica via di fuga di Leah ora era il suo potere. Si teletrasportò nuovamente all'interno dell'edificio, nella sua stanza.
 

Demetri sorrideva.
 

Sarà tutt'altro che semplice, ma qualcosa mi dice che non mi annoierò mai con lei.

  
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