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Autore: LenK    22/05/2014    1 recensioni
[Storia a quattro mani di LenK e _Michiko_]
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Morgan Cloudlocks non sopportava Michiko Phaidon, questo lo sapevano tutti a Fairy Tail: quella là era una ragazzetta altera e scostante, rinchiusa nel suo serioso mondo di libri, che solo perché era capace di sbrilluccicare come una lampadina pensava di poter fare impunemente la scontrosa con chiunque.
E Michiko Phaidon non sopportava Morgan Cloudlocks, anche questo era risaputo tra i membri della gilda: quella lì era un fantasmino fastidioso che strisciava nell’ombra e ti riappariva alle spalle con quella risata inquietante che ti raggelava le ossa, combinava scherzi idioti ed era incapace di prendere le cose sul serio.

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Michiko, maga della Luce, e Morgan, maga dell’Ombra: due compagne di Fairy Tail che prima si sono odiate, poi si sono tollerate, infine hanno stretto un’amicizia indissolubile. Questa raccolta di One-shot esplora le fasi del loro legame.
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[Presenza di OC]
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: OC, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti! Per questo capitolo ho deciso di spostare le note all'inizio della pagina così che vengano viste da tutti prima di cominciare la lettura. È importante per due motivi:
1) vorrei assumermi io - Lenny - la completa responsabilità per il ritardo! Michiko mi aveva inviato la sua parte già da un sacco di tempo, ma io mi trovo in pieno periodo di esami e quindi è per questo che l'aggiornamento è slittato così in avanti. Mi auguro che i lettori non si siano indispettiti, ma ripeto: è un mio ritardo T.T
2) questo capitolo è doppio: racconta dei compleanni delle nostre due protagoniste (quello di Morgan è il 15 aprile e quello di Michiko il 4 giugno!). Inizialmente io avevo scritto del compleanno di Michiko e Deb di quello di Morgan senza assolutamente confrontarci tra noi, ma... sorpresa! Avevamo entrambe avuto l'idea del braccialetto come regalo! Sembra incredibile, ma è proprio per questo che abbiamo deciso di inserire tutte e due le versioni (se le leggete vi renderete conto che non possono essere successe entrambe: o l'episodio di aprile o quello di giugno, insieme sono incompatibili :P).
Michiko ha scritto il primo e Lenny il secondo. Speriamo che vi piacciano tutti e due e detto questo, alla prossima!
 
Lenny e _Michiko_
 
 
 
 
Aprile X782
 
Si stava avvicinando il 15 Aprile X782, data in cui Morgan avrebbe compiuto diciassette anni.
Non stava più nella pelle e ogni giorno era sempre più felice, saltellava per la Gilda e intanto cercava di estorcere a Mirajane qualsiasi informazione per scoprire che grandiosa festa avesse in mente di prepararle. Quella gioia aveva contagiato pressoché tutti, a parte una persona che rifletteva tra sé e sé riguardo a questo compleanno.
Era da un certo periodo che Michiko e Morgan si erano avvicinate e la svolta era stata data il giorno in cui la maga della luce era stata salvata dalla maga delle ombre durante un missione che aveva scelto di intraprendere da sola. Per la prima volta avevano unito i poteri per sconfiggere il nemico e non era stato poi così male, anche se tutte e due non lo volevano proprio ammettere.
 
Passarono ancora un paio di giorni e Michiko decise di comprarle un regalo, un piccolo pensiero, forse non tanto per il suo compleanno ma per ringraziarla di averla salvata, o forse anche per il compleanno, ma la maga della luce non voleva starci tanto a pensare. Quando sarebbe arrivato il giorno glielo avrebbe dato e basta. Poi quello che sarebbe successo dopo non le importava.
 
Il fatidico giorno era arrivato e a Fairy Tail era in corso una grande festa, con protagonista Morgan che si stava divertendo come non aveva mai fatto prima e intanto organizzava scherzi con Natsu, per passare quel giorno in totale spensieratezza.
Stava organizzando l’ennesimo scherzo, dove questa volta la vittima sarebbe stato Elfman, quando Michiko si avvicinò a lei.
«Ehi, Morgan!» esclamò Michiko, spavalda.
«Che vuoi?» domandò in risposta lei, leggermente infastidita.
«Ti devo parlare» rispose la maga della luce, poi le voltò le spalle e uscì dalla Gilda, sperando che Morgan la seguisse.
L'altra fece un sorriso compiaciuto e la seguì, senza esitazione.
 
«Allora, che devi dirmi?» la maga dai capelli lilla notò Michiko seduta su una panchina, che la stava aspettando.
«Siedi» Michiko le fecce un cenno con la mano, indicandole il posto vicino a lei.
Morgan fece qualche passo incerta e si avvicinò a lei, scrutandola attentamente, e poi si sedette. Nella sua testa si avvicendavano tanti pensieri.
«Buon compleanno!» sbuffò Michiko, cercando di farle un sorriso, poi tirò fuori un pacchettino e glielo porse.
Morgan sgranò gli occhi per la sorpresa: Michiko le aveva appena fatto gli auguri e le aveva preso un regalo, il mondo doveva per forza girare al contrario!
«Gra… grazie…» sospirò Morgan, poi iniziò a trappare velocemente la carta regalo rossa e si ritrovò davanti una scatolina azzurro cielo. La aprì delicatamente e dentro vi trovò un braccialetto viola, con appesi vari ciondoli, uno a forma di Luna mentre gli altri erano piccole stelline.
«Ti piace il buio, no? La Luna e le stelle fanno parte della notte» spiegò Michiko, mentre scrutava attentamente Morgan che si stava allacciando il bracciale sul polso sinistro.
«Perché, Michiko?» domandò la maga delle ombre, girandosi verso di lei e guardandola negli occhi.
«Te l’ho detto» rispose, alzando le spalle.
«No, non intendo quello, perché proprio un regalo?» si spiegò meglio.
«Ah… beh… ecco» Michiko faceva fatica a trovare le parole esatte «Si, insomma, quella volta mi hai salvato e se non fosse stato per te a quest’ora non sarei più qui e poi… poi i nostri poteri insieme non sono nemmeno tanto male» riuscì a dire, liberandosi di un certo peso e sorridendole radiosa, come non aveva mai fatto prima.
Anche Morgan le sorrise, felice e poi si alzò di scatto, afferrando un polso a Michiko e trascinandola in piedi.
«Su, ho una festa in cui devo divertirmi insieme ad una nuova amica!» esclamò, senza voltarsi a guardare l’espressione della maga della luce.
Poi si diressero di nuovo dentro, alla Gilda, per passare la giornata insieme.
 
 

4 Giugno X782
 
Quel pomeriggio i membri della gilda di Fairy Tail si stavano preparando a celebrare un evento importante: il diciassettesimo compleanno di Michiko Phaidon. Tutti erano in fermento per la festa che si sarebbe tenuta quella sera ed erano indaffarati a cucinare, gonfiare palloncini e disporre i tavoli.
Tutti tranne Morgan Cloudlocks, che da un po' di tempo si era resa conto che i suoi sentimenti nei confronti di Michiko stavano cambiando: dall'antagonismo più assoluto era passata alla scontrosa accettazione della sua presenza alla Gilda e pian piano si stavano trasformando in qualcosa che assomigliava pericolosamente alla stima, e questo non doveva proprio succedere. Era per questo che nel giorno del suo compleanno aveva deciso di partire per la missione in solitaria più pericolosa che avesse trovato in bacheca, con l'intenzione di affrontare una sfida che l'avrebbe tenuta impegnata e lontana dalla Gilda abbastanza a lungo da evitare la festicciola.
Quella mattina, quando Michiko l'aveva vista allontanarsi, si era girata verso Carhan e aveva domandato all'amica: «Ma dov'è che va Morgan?».
«Pare che ci sia una cellula di una Gilda oscura appena fuori Magnolia» aveva risposto la corvina, tutta concentrata ad usare il suo controllo dell'aria per levitare da terra quanto bastasse ad appendere un festone al soffitto.
«Se ne va in missione il giorno del mio compleanno?» aveva commentato Michiko in tono indignato. Carhan si era limitata ad alzare le spalle perché, se non avesse conosciuto bene Michiko e la sua antipatia nei confronti della maga dell'Ombra, avrebbe quasi detto di aver avvertito nella sua voce una punta di dispiacere.
 
Lo scontro era stato più sfiancante del previsto e il potere magico di Morgan era quasi agli sgoccioli. L'ultimo mago della Gilda oscura Silent Slayers era più forte del previsto e lei stava perdendo terreno. Un attacco dell'uomo, che utilizzava la Sword Magic, colpì Morgan al polpaccio mentre lei si trovava nel bel mezzo di un salto e la fece rovinare al suolo, tenendosi la gamba sanguinante.
«Shadow Prankster: Shadow Manipulator!». Morgan gridò il nome del suo attacco, ma al posto del solito stormo di corvi uscì fuori solo uno sbuffo di fumo.
La giovane maga si vide spacciata: avrebbe dovuto tenere in considerazione che d'estate la sua magia era piuttosto debole, dal momento che a quell'ora del pomeriggio le ombre erano scarse, e ora che quell'avversario l'aveva ferita alla gamba avrebbe fatto fatica a scappare.
La spada dell'uomo si stava per abbassare su di lei quando all'improvviso un lampo di luce si infranse contro l'acciaio, frantumando la lama in tanti piccoli pezzi.
«Ehi! Quella là posso toccarla solo io!» decretò una voce conosciuta.
Morgan sgranò gli occhi. Non poteva crederci: Michiko era venuta a toglierla dai casini?
La ragazza, avvolta nel grazioso vestitino estivo che aveva scelto per la festa, mosse qualche passo nei confronti del mago oscuro. Alzò una mano in aria e generò un'enorme sfera di luce che lo centrò in pieno, mandandolo fuori combattimento in un colpo solo. L'uomo cadde riverso nel prato, privo di sensi, e in un attimo nella pianura di Magnolia calò il silenzio.
La quiete che era scesa dopo la lotta fu interrotta dalle proteste della maga dell'Ombra.
«Che ci fai qui?» chiese Morgan in un urletto stridulo.
«Ti ho salvato il didietro».
Morgan alzò le spalle sprezzante e fece per rispondere quando uno scintillio tra l'erba attirò la sua attenzione. Si abbassò per vedere cosa l'avesse provocato e le sue dita si strinsero sull'argento freddo di uno dei suoi campanelli.
«Oh, no! Mi ha tagliato la cavigliera» si lamentò Morgan con una vocina infantile.
La raccolse da terra e provò a riaggiustare l’ornamento, congiungendo le due estremità di filo tagliate con un nodo stretto. Michiko, esausta per lo sforzo, la fissava in silenzio.
Morgan andò a sedersi accanto a lei, vicino al rettangolo d’erba in cui la maga della Luce si era lasciata scivolare a terra. Si sfilò la scarpa da ginnastica sinistra e provò a infilarsi di nuovo la cavigliera, ma dovette arrendersi. «Mh. Così non mi entra dal piede» osservò delusa.
Dopo aver fatto roteare un paio di volte intorno all’indice il laccetto, producendo un piacevole rumore di campanellini, Morgan alzò le spalle.
«Boh. Facciamo che adesso è un braccialetto. Tieni». Schiaffò il gioiello improvvisato nella mano di Michiko. «Eh?» chiese l’altra ragazza stralunata.
«Grazie, Lampadina. Buon compleanno» disse in tono piatto, come se l’avesse seccata il fatto che Michiko non avesse colto subito il suo intento generoso.
L’altra finse di non cogliere la forzatura nella sua voce. «Ti sei ricordata?» si illuminò, con un gran sorriso. La maga delle Ombre non volle rispondere e puntò lo sguardo al suolo.
Michiko si infilò il regalo di Morgan al polso già pieno di bracciali di tutti i colori e forme e scosse la mano, facendo tintinnare i campanelli. «È molto carino!».
«Lo so. Era mio». Morgan gonfiò il petto vanitosa, accompagnando il commento con una delle sue risatine inquietanti.
Michiko le assestò una gomitata nelle costole, ma entrambe notarono subito che l’intento di provocare dolore che di solito caratterizzava i colpi che si scambiavano era completamente assente.
Calò un silenzio imbarazzante finché Morgan non propose: «Beh. Torniamo alla gilda. Non hai un compleanno da festeggiare?».
«Tra qualche minuto. Sono un po’ stanca» borbottò Michiko, restia ad ammettere che aveva consumato tutto il suo potere magico per raggiungere l’altra con i suoi scatti di luce.
Morgan acconsentì. «Riposiamoci un attimo qui allora».
Qualche momento dopo, un peso improvviso sulla spalla destra fece sobbalzare lievemente Morgan. Non osando girare il capo, sbirciò con la coda dell’occhio, e alcune ciocche azzurre entrarono nel suo campo visivo. Michiko aveva abbandonato la propria testa nell’incavo della sua spalla; il respiro della maga si era regolarizzato e la ragazza dai capelli lilla capì che la rivale si era addormentata per la fatica.
Ridacchiò sommessamente e poi rilassò le spalle per renderle l’appoggio più confortevole.
«Ma tu guarda questa…» commentò, con una nota divertita nella voce.
Perché era accorsa in suo aiuto mandando all’aria la propria festa di compleanno? Che idiota. Sarebbe stato divertente, ora che si trovava in quella posizione indifesa, scansarsi di colpo e farle picchiare la testa per terra, pensò. Tuttavia, quel pomeriggio Morgan Cloudlocks lasciò che Michiko Phaidon dormisse in pace accoccolata contro di lei.
 
  
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