-Volare? Jack, mi piacerebbe molto, ma ci sono ospiti e... e come potresti? Io non sono te!- rispose Elsa stupita. “Volare? Io non posso volare. Sono solo un'umana. Si, ok, che può creare ghiaccio, però non sono come Jack! O forse si?”
-Dai Elsa, non se ne accorgeranno. Dieci minuti!- la pregò Jack. Aveva uno sguardo implorante, però Elsa capì che stava archittettando qualcosa.
-Dieci minuti... che siano davvero dieci però!- disse Elsa. Jack spalancò la finestra e porse la mano a Elsa. Lei lo guardò perplessa e disse: -Non vorrai mica farmi saltare! Siamo al quarto piano!-
-Saltare? No, solo... una via più veloce dell'entrata principale...-
-Ma perché ho acconsentito...- sospirò Elsa, prese la mano di Jack e uscirono.



Jack prese in braccio Elsa, nel perfetto stile Superman-che-salva-la-ragazza-figa-di-turno.
-Ehm... scendiamo, ora?- chiese Elsa imbarazzatissima. Jack poteva essere simpatico e tutto, però lei non poteva farsi portare in giro in braccio!
-Vuoi scendere? Hai paura dell'altezza, Ragazza di Ghiaccio?-
“Ragazza di Ghiaccio? Perché  mi sebra di averlo già sentito...?”
-Il segreto per volare,- disse Jack, -è volerlo. Sentirsi leggeri come la neve. Immagina di essere un fiocco di neve, che fluttua in mezzo a una bufera.-
-Ma perché mi sono cacciata in questa situazione... lasciamo stare. Ok... ma se precipito tu mi prendi! Giuralo!- disse Elsa.
Jack giurò.
-Ok... ok. Sono un fiocco di neve. Sono un fiocco di neve. Sono un dannatissimo fiocco di neve.-
Elsa chiuse gli occhi e pensò ai fiocchi di neve che riusciva a creare, a come volteggiavano, a quanto erano leggeri...
-Ehm... Jack? Sono diventata un fiocco di neve?-
-Giudica tu stessa!- rise Jack.
Elsa spalancò gli occhi... e vide la sua ombra a qualche metro sotto di lei, da sola!
-SONO UN FIOCCO DI NEVE!- urlò Elsa, e capì come facesse Jack a essere sempre allegro e scherzoso... volare era come essere liberi, come essersi allontanati dal proprio corpo, diventando neve...
Jack volò vicino a lei e le prese la mano. -Ti porto in un posto.-
-Preferirei di n... AAAAAAAAAAAAAAAH!-
Fu come se Jack avesse messo il turbo, e partirono verso le montagne, dove Elsa aveva costruito il castello di ghiaccio. Pensò che Jack volesse portarla là, e il cuore le si scaldò; ma lo sorpassarono.
-Jack, dove stiamo andando?- chiese Elsa, si girò verso il ragazzo, ma non c'era più. Cercò di fermarsi e di atterrare, ma era come spinta da qualcosa. Neve? Elsa provò a bloccarla, ma non ci riuscì. Non era neve.
-JACK! Cosa stai facendo?- urlò Elsa spaventata, si girò ma non vide traccia del ragazzo. Cercò di divincolarsi, ma ormai era come legata da quella strana forza. Dopo un po', arrivarono davanti a un'altro castello, uguale a quello di ghiaccio, però era completamente nero. Elsa si sentì, se possibile, ancora più inquieta.
-Jack...- Atterrò. Cercò di correre, ma la forza la teneva ancora bella ferma.
-Sinceramente, pensavo sarebbe stato più difficile. Ma l'amore a volte fa fare cose strane...- disse una voce tutto intorno a Elsa.
-Chi sei? Di cosa stai parlando? Cosa hai fatto a Jack?!-
-Elsa, Elsa, Elsa... non capisci? Noi ci siamo già incontrati. Più volte. E forse hai pensato di avermi sconfitto, ma non è stato così! Vedi, rapire Jack non è stato molto difficile. Ho usato lo stesso trucchetto che ho usato con te. E mi servite tutti e due, Frost perché è lui quello della profezia, e tu... ma non è importante. O meglio, non vivrai abbastanza per cui quest'informazione ti torni utile!-
-PITCH! Lurido bastardo, liberami e affrontami faccia a faccia! E poi chi sei, il cattivo di James Bond che rivela i suoi piani?-
-Uno zuccherino, sei. Vuoi proprio saperlo? Esiste una seconda profezia, di cui nessuno è a conoscienza. A parte me! E tu sei la Ragazza di Ghiaccio, come ho fatto a non capirlo prima... avrei potuto ucciderti nella culla, e niente di tutto questo non sarebbe successo...-
-Perché, Pitch? Perché? Non devi essere tu il cattivo, sii buono!-
-PENSI CHE NON CI ABBIA PROVATO? Secondo te, mi piace essere quello odiato da tutti, il cattivo che deve fare il cattivo, quello che viene sempre sconfitto? BE', NON MI PIACE! Ma grazie alla profezia che riguarda te, ghiacciolo, rinascerò, e sarò una nuova leggenda, la più potente di tutte!-
-Senti, molto interessante ma... dobbiamo proprio? Non sarebbe più facile per tutt'e due, tu mi liberi, fai il buono, diventi simpatico a tutti, vieni al prossimo thè delle 5 al castello...-
-NO! Meglio così. Ma tranquilla, la tua morte sarà veloce. Dovrai prima soffrire un po'!-
-Non mi piace la parte del morire e del soffrire un po'... AAAAAGH!- La vista di Elsa si offuscò, e l'ultima cosa che sentì prima di svenire fu: -Addio, Ragazza di Ghiaccio.-


 

--------------------------------------------NOTE--------------------------------------------

Ma cccciao, sono viva! Mi scuso per l'ENORME ritardo con cui ho scritto il nuovo capitolo. Spero che vi piaccia! E so che tecnicamente la citazione di James Bond non c'entra molto, ma Schmitd (New Girl) lo adoro, e dovevo citarlo! xD
Bacioni :*