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Autore: Aman    22/05/2014    2 recensioni
Egalord, Signore Oscuro degli Elementi Rinnegati è ormai sconfitto e la pace ha misteriosamente albergato nell'Universo in tumulto nei giorni successivi.
Ma sarà veramente tutto finito o è solo un preludio per nuove ere di lotte per il potere e l'ascesa di nemici potenti e pericolosi?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Wilhelmina (Will) Vandom
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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"La guerra ha distrutto il mio mondo, ma il mio mondo ha distrutto la guerra"
Procione Cortese

-Mamma, mi firmi la giustificazione per domani?- Will, con la sua solita faccia tosta, porse alla madre il blocchetto delle giustificazioni e una penna biro.
-Solo se mi dai un valido motivo- la madre non la degnò di uno sguardo, era stufa di quella vagabonda.
-Ehm, vedi... io e le altre dovremmo andare a Meridian a fermare un sanguinoso conflitto interplanetario- disse Will schiettamente.
-Va bene- la donna non si scompose, in quei tempi accadevano tante di quelle cose strane...
-Grazie, mamma- colta dall'entusiasmo, Will abbracciò la madre, lei rimase interdetta, poi sorrise dolcemente.
La ragazzina coi capelli rossi si infilò una felpa e si diresse verso la porta -Ciao, Egalord- salutò il fratellino, il quale ricambiò con un vagito.
Susan Vandom sorrise come mai da molti anni a quella parte.
Ora, con la penna biro fra le mani, non le restava altro da pensare se non scrivere "Per ragioni di salute", molto improbabile visto che Will aveva una salute di ferro (amplificata dal flusso benefico del Cuore di Kandrakar), "Per ragioni famigliari", ancora più improbabile visto che (a parte la separazione e il traslocco a Haeterfield) erano lo stereotipo della famiglia felice, o "Perché deve impedire un conflitto intergalattico"...
Optò per la terza, ovviamente, Dean Collins era sempre stato molto comprensivo con quella ragazzina dai capelli rossi e le sue stramberie.

Kandrakar...

La donna asiatica in candide vesti accolse le Guardiane al suo cospetto.
-Benvenute, Guardiane. La Congrega richiede il vostro ausilio per far fronte alla recente emergenza di Arkhanta.
-Ari è impazzito- annuì Will -Non sappiamo perché, ma ci ha ingannati e ha donato suo figlio a Lord Karitass-
-Siete state molto imprudenti- le accusò Halinor.
-Non è questo il momento di biasimarci, amica mia- Yan Lin si portò una lunga ciocca argentea dietro l'orecchio -Himerish ci vuole uniti, fra noi di Kandrakar e con le nostre Guardiane- rivolse uno sguardo dolce alla nipote -Hay Lin, ora vorrei sentire il tuo parere-
La ragazzina asiatica impallidì, poi arrossì di colpo -Beh... ecco... forse... possiamo trovare un accordo, una pace... Non penso che Ari...-
-Stiamo perdendo tempo!- tuonò Endarno, si fece avanti fino a sfoggiare la sua enorme stazza davanti alla Guardiana dell'Aria -Questo stecchino ha le funzioni sinaptiche poco più sviluppate di quelle di un coleottero, pensa senza ragionare ai rischi ai quali quel pazzo può esporre Kandrakar. Anche se raggiungessimo una pace apparente, potrebbe infrangerla quando meno ce lo aspettiamo! Lui e Karitass potrebbero radere al suolo Kandrakar per quel che ne sappiamo!-
Un ciclone si sviluppò intorno a Hay Lin e a Endarno -Non osi dare dell'inetta a mia nipote, Mastro Endarno!- disse Yan Lin, la sua voce era un tantino irritata -L'Aria consiglia sempre bene, soffia sui campi di battaglia a infondere pace nei tumulti, soffia nei cuori più aridi e porta il messaggio di speranza a chi non vede altro che morte intorno a sé-
Endarno chinò il capo, con espressione seria.
Litigare col nuovo Oracolo non era mai stata una cosa molto saggia, perfino il magnanimo e misericordioso Himerish si era fatto prendere dall'ira un giorno, durante un comizio a Kandrakar con Phobos, il quale proponeva genocidi assurdi per ampliare i territori di Meridian su Geronosix, l'Oracolo tirò un pugno contro una parete marmorea... per poco una delle colonne non cedette... allora sì che Phobos scappò a gambe levate, e quella colonna incrinata si trovava ancora lì, nella Sala delle Udienze, come monito a chi volesse chiedere, esigere o osare troppo.
-Piuttosto- Yan Lin sorrise -Noi non abbiamo mai detto che Lord Karitass sarebbe in grado di polverizzare Kandrakar. Come lo sapete, Mastro Endarno?-
La fronte dell'uomo si unse di sudore freddo, con la coda dell'occhio vide due sentinelle di Kandrakar con lancie e scudi che venivano verso di lui...



-Mia cara Yan Lin...- la voce dell'uomo cambiò di colpo, divenne molto più possente e profonda -...mi dispiace mettere in discussione le tue abilità divinatorie proprio ora che ti sei unita a noi di Kandrakar, ma...-
-Ma? Cosa?- domandò Irma.
-...ma avete appena fatto entrare nella vostra onoratissima Congrega il vostro peggior nemico- Endarno tese entrambe le mani, le sentinelle vennero letteralmente squartate da una potentissima onda di energia cinetica.
-ARIA!- tuonò Yan Lin, un tornado si generò dalle nubi che circondavano Kandrakar, una vera e propria tempesta si abbatté all'interno della Fortezza -Restate lontate, Guardiane!- urlò la donna alle ragazze, che già si preparavano a contrattaccare -Dovete avvertire Ari e i meridiani, dovete impedire questa guerra...-
Un'onda di fuoco divorò pezzo per pezzo il marmo di Kandrakar, Halinor rispose con una vampata di fiamme verdastre, Luba e Tibor contrattaccavano alla meglio con fasci ionizzati e saette mistiche a basso voltaggio.
Ogni volta che Karitass muoveva una delle sue dita, un'effetto nuovo, insaspettato e tremendamente devastante si abbatteva sui pochi superstiti della Congrega.
Will e le altre, aprendosi un portale d'emergenza, scapparono via da quel tumulto.
Hay Lin, con gli occhi in lacrime, non voleva seguirle, non voleva abbandonare la nonna, che così ardentemente si batteva contro un nemico infinitamente più potente di tutte loro messe assieme.
-Lo sta facendo per noi- Cornelia la prese per una spalla e la trascinò nel portale -Non possiamo fare nulla per loro-
Con un barluginio, il portale si sigillò all'istante.
-Non doveva finire così!- gridò Karitass -Dovevo ottenere il mio posto fra voi MISERABILI! Dovevo avere più POTERE!-
Delle scariche elettriche di potenza disumana fecero crollare tre quarti della sovrastruttura della Fortezza.
-Di potere ne hai già abbastanza, direi, ma, se ti sei ridotto a rapire la Regina, Phobos e il figlio di Ari, si vede che ti sei prefissato degli obiettivi troppo alti perfino per il tuo potere-
-Il mio signore Egalord tornerà in vita, MEGERA! Lui farà piazza pulita di tutti voi, solo allora rinunzierò a tutti i poteri che ho acquisito nel corso degli anni, li donerò a lui e allora...- scoppiò in una spettrale risata fanatica -...allora non basterà più nessun sentimento di amicizia, di amore... non ci sarà più forza di volontà in grado di cedergli...-
-Egalord è già morto, Karitass. La profezia ha annunciato la sua dipartita da questo mondo per mano di Will, e così e accaduto-
Una bufera gelata si scontrò col tornado, la potenza era così devastante, da sferzare le colonne portanti di Kandrakar.
-Menti a te stessa, Yan Lin. Sai che c'è una seconda profezia... narrata presso Kandrakar da tempo immemorabile...- iniziò a recitare -..."Arriverà il suo giorno, quando il tempo conterà i lustri che verranno, egli verrà da lontano, egli sconfiggerà le potenze arcane, egli riporterà pace in tutti i popoli dell'Universo, legato alla Quintessenza lui sarà, il suo nome è legato al Cuore della ragazza".
E' già scritto, Yan Lin. Tutti sanno già come andrà a finire questa storia, solo tu, l'Oracolo, sei così miope da dubitarne-
-Non mi piegherò mai ad un destino di morte e schiavitù sotto la stretta di Egalord-
-Tu puoi fare e credere quello che vuoi, ma il simbolo dell'Equità Universale è già caduto-
Yan Lin si guardò intorno, Kandrakar era ridotta oramai ad una sassaia bianca, non c'era nulla che fosse ancora integro, feriti e morti ovunque lei vedeva.
Le nuvole bianche si erano addensate, raggiungendo un plumbeo colore grigiastro, carico di saette elettrostatiche dovute alla differenza di potenziale.
Adirata più che mai, la donna riportò lo sguardo su Karitass, ma lui era scomparso... lasciandola sola con le macerie di Kandrakar.

Gola di Oerossete, Meridian...

-Ridatemi mio figlio- ordinò Ari, alle sue spalle circa ventottomila soldati di varie etnie, razze e dimensioni, tutti armati in modo diverso, segno della moltitudine di alleanze di Ari con i popoli più bellicosi.
-Noi no ha Maqi, tu pazzo- il Generale Blunk si fece avanti in mezzo alla sua armata di Meridian, anch'essa molto varia, con soldati, arceri, picchiatori Galhot, Sarvask addestrati, catapulte e qualche mostro occasionale, come Sandpit e Gargoylee.
-Mentite!- gridò l'uomo, gli occhi iniettati di sangue -Cedric era del vostro mondo, è chiaro che lo abbia portato a voi!-
-Aspetta, aspetta, aspetta...- Shagon si librò a mezz'aria davanti ad Ari -Le Guardiane mi hanno raccontato che tu e i tuoi uomini avevate chiesto il loro aiuto per liberare tuo figlio da Cedric, poi ve ne siete tornati nel vostro mondo-



-Che cosa stai blaterando, Angelo del Rancore?- domandò Ari furibondo -Non ho mai spedito nessuno dei miei uomini alla ricerca di Cedric, ho solo organizzato un esercito per scotennarlo vivo appena me lo sarei ritrovato davanti, né tantomeno mi sarei mai rivolto alle Guardiane per un compito così delicato-
-Ma allora...-
-Basta chiaccere... se dovrò versare il sangue per riavere mio figlio, vi sgozzerò personalmente ad uno ad uno, Cedric compreso- il re si rivolse al suo esercito -Dshaaa'k... Laaaharr...- gli arcieri tesero le freccie.
-Tenersi pronti! Tenersi pronti!- gesticolò animatamente Blunk.
I soldati di Meridian si misero in posizione difensiva, i mostri da battaglia erano eccitati dalla frenesia da battaglia e aspettavano solo l'occasione di staccare la testa a morsi ad un centinaio di nemici.
Proprio in quell'esatto momento, in mezzo alle due fazioni, si aprì un portale e le Guardiane fecero il loro ingresso in scena.
-Fermi!- gridò Will.
Irma spruzzò un pò di acqua fresca sulle belve meridiane per tenerle a bada, mentre Taranee teneva gli avversari sotto tiro incendiario.
-Siamo stati tutti ingannati- spiegò Hay Lin.
-Su questo non ci sono dubbi, Guardiane. Non avete fatto altro che mentire sia noi che i meridiani- sbuffò Ari.
-No, Ari, ciò che ti diciamo è la pura verità- Will si fece avanti senza paura, le sarebbe bastato una sola scossa a seicento volt per far venire un arresto cardiaco all'intera schiera di nemici di fronte a lei -Noi abbiamo salvato Maqi da Cedric, ma non sei stato tu a commissionarci, bensì Lord Karitass, che ha assunto le tue sembianze, e, assieme ai tuoi soldati e alla tua Banshee ci hanno raccontato una mezza verità per recuperare il bambino e metterci contemporaneamente l'uno contro l'altro-
-E' riuscito inoltre ad avvelenare l'Oracolo e a prendere le sembianze di Endarno- spiegò Cornelia -Non oso immaginare che cos'avrebbe combinato se non l'avessimo smascherato...-
Ari fissò Yua dritto negli occhi -Solo di te, o Banshee, posso fidarmi. E' vero ciò che mi dicono queste giovani donne?-
-Vero è vero, o mio signore Ari. Tuo figlio l'abbiamo rapito io e i tuoi uomini, loro, ingannando perfino il mio potere, l'hanno consegnato a Lord Karitass. Io ero ignara di tutto sin dall'inizio- rispose la Banshee con voce serafica.
-Che roba complicata- Blunk fece un cenno e tutti i soldati tornarono in formazione da riposo.
-Che sia pace fra i nostri popoli- disse Ari -Ciò che è successo richiede anche un'alleanza fra tutti noi contro l'unico vero artefice di queste menzogne, Lord Karitass-
All'improvviso, un terremoto squassò la terra, e un'immenso creatre si generò nel bel mezzo della nuda roccia.
-Chiunque oggi abbia il coraggio di sfidarmi si faccia avanti- la voce inconfondibile rimbombò dalle viscere della terra -Se tu, Re di Arkhanta, vuoi tuo figlio, vieni a riprendertelo, qui tengo prigionieri anche la Regina di Meridian e il suo indegno fratello. Venite, dunque, forse riuscirete a liberarli, o forse io avrò la possibilità di sterminavi dal primo all'ultimo... chi lo sa? Chi di voi ha il fegato di venire a lottare contro di me? Chi vuole sfidarmi?-
-Le W.I.T.C.H. accettano la tua sfida!- gridò Hay Lin -Ti pentirai di tutto quello che hai fatto. Saranno le Guardiane a sconfiggerti!-
Ari si rivolse a tutti i soldati, tenerdo il famosissimo Discorsco di Oerossete, che non venne mai più dimenticato da nessuno dei regni che lo udirono:
-Popolo di Arkhanta, popolo di Meridian e popoli tutti da Ferrgard a Jhuutcx, sarà forse ora che ci abbatteremo? Contro un nemico che vive sotto terra come una talpa? Contro un nemico che ha paura di mostrarci il suo volto? Oggi sarà il nostro coraggio ha sconfiggere quell'orrore che vive nelle nostre anime, la paura. Oggi dimostreremo ai nostri cari, catturati meschinamente dal nemico, che è il potere del nostro coraggio a reggere il mondo. OGGI LA PAURA VERRA' VINTA! Oggi, dal sorgere del sole al vespro noi lotteremo fino alla fine della nostra vita, fino alla fine del mondo... che Kandrakar ne sia testimone... AVANTI, UOMINI DI CORAGGIO! CHE NOI VIVIAMO O MORIAMO, SARA' SEMPRE IL CORAGGIO A VINCERE!-

 
  
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