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Autore: Katonoffirecrow    23/05/2014    1 recensioni
Una nuova minaccia incombe sul regno di Equestria. Sombra è tornato, e questa volta non è solo.
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I diversi oc appartengono ai rispettivi creatori
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Ore 16.00

Steppa delle stelle.

Ovest di Celestia.

 

 

 

Con un immenso fragore, Dryver, utilizzò il ruggito sonico contro i titani più vicini, puntando direttamente alla testa, causando in loro una temporanea sordità, oltre che il farli bloccare per il dolore, nel mentre Katon, correndo alla massima velocità consentitagli dalle sue gambe, si lanciò fra i piedi dei titani, e sfruttando la velocità della corsa, spiccò un salto arrivando ad altezza delle ginocchia dei giganti e con rapidi movimento circolari iniziò a sbriciolare la roccia che componeva le loro caviglie, facendo abbattere al suolo un nuovo numero di titani.

Nello stesso momento il draconitus, avvolgendo nuovamente il proprio corpo di iridio, e sfruttando il suo potere elettrico, iniziò a muoversi ad alta velocità, sembrando quasi che un fulmine si muovesse ad incredibile velocità in cielo, facendo scempio di qualsiasi parte dei giganti fosse entrata in contatto con lui.

Nello stesso istante Dryver notò che c'era una falla nel loro piano.

Fino ad ora erano riusciti a stendere un numero minimo di titani senza un grande sforzo, ma il vero problema stava nella minoranza numerica, dato che per ogni titano che ne abbattevano ve ne erano il doppio che avanzavano.

Di colpo il draconitus notò come come, dopo che ebbe frantumato un titano a livello del bacino, Katon fosse stato colpito da un secondo gigante, sopraggiunto a grande velocità, che lo aveva colpito con un poderoso calcio, lanciandolo ad altissima velocità indietro verso Celestia.

Dryver diede un poderoso battito con le sue ali azzurre, causando un onda d'urto alle sue spalle, facendo impattare vari titani fra loro, mentre lui come il vento in tempesta raggiunse l'umano, un attimo prima che rovinasse contro la parete ovest delle mura di Celestia.

Lo afferro da sotto le braccia, posandolo a terra, constatando con sconcerto come fosse apparsa una crepa del volto dell'umano, proprio sulla guancia destra, simile a quelle che si formano sui terreni aridi.

« Umano...ti senti bene ? C'è la fai a combattere..? » chiese il draconitus, osservando Katon, che lo osservava con i suoi occhi rubini, restando immobile.

« Così non andremo da nessuna parte...» sibilò il ragazzo, scostando il compagno ed appoggiandosi al manufatto, indicò i titani.

«...guarda Dryver...» sussurrò, mentre una nuova linea di sangue gli scese dal labbro inferiore.

Davanti ai due si presentò la sconcertante verità, tutti i titani che finora avevano abbattuto, si stavano lentamente riassemblando e rialzando, ricominciando a marciare verso Celestia.

« Questo è impossibile...li ho colpiti in punti vitali...»

« Non ha importanza...sono Dei...immortali...per quanto li faremo a pezzi continueranno a rialzarsi...le Dee lo sapevano...per questo li hanno imprigionati...» disse, con voce calma l'umano voltandosi verso l'amico.

Lentamente Katon, dopo aver conficcato il manufatto a terra, si inchinò posando entrambe le mani sul collo di Dryver, scrutando i suoi occhi arancio coi suoi rubino.

« Dryver...devo chiederti un ultimo favore...» disse mentre una forte fitta lo colpì al petto obbligandolo a portarsi la mano sinistra nel luogo del dolore.

Il draconitus lo osservò preoccupato, scrutandolo con severità.

« Dimmi la verità...tu ti stai spegnendo...vero ? » sibilò Dryver, tenendo i ciuffi della criniera viola difronte agli occhi, interdicendoli così a quelli rubino del ragazzo.

« Ascolta...vai al Senato...e porta qui Larissa e Shining...fai presto...» disse il ragazzo, rialzandosi, ripulendosi nuovamente la bocca.

« Ti ho fatt-»

« Dryver !!! Non c'è tempo per questo !!! Vai...ora...io resisterò fino al vostro ritorno...» sibilò il ragazzo, sorridendo e, brandendo nella mano destra il manufatto della rinascita, iniziò a correre verso i titani.

Il draconitus restò qualche attimo immobile, ad osservare quella figura dai capelli rossi mentre correva verso l'esercito dei giganti che si faceva sempre più vicino.

« Vedi di essere ancora vivo..quando tornerò..» sussurrò il draconitus, iniziando a volare verso il Senato ad alta velocità.

Nello stesso istante, Larissa, Shining e Currish erano circondati dai senatori, con a capo Rising Eclipse, che li osservava con astio.

« Larissa....tu come osi ?!? Non è mai esistito alcun dittatore nella storia di Celestia, non permetterò che tu sia la prima, inoltre non permetterò certo che infanghi il nome dei tuoi genitori e che tu Shining Star, infanghi le tue nobili origini !!! Siete entrambi dei ragazzini non sapete come si agisce-»

« STAI ZITTA !!!!! » irruppe la voce dell'unicorno dal manto bianco, con gli occhi colmi di lacrime.

« Devi stare zitta !! Taci...non puoi permetterti di parlare in questo modo !! Tu ti sei sempre presa cura di me e di Larissa, come una seconda madre per me ed una vera per lei...ma tu sei sempre rimasta rintanata in questo luogo, quindi non puoi sapere cosa sta accadendo fuori !!! E non dirmi che i tuoi informatori ti riferiscono tutto...poiché tra il sentito dire ed il vedere è tutto diverso...quindi ora...con tutto il rispetto...CHIUDI QUELLA BOCCA E LEVATI DI MEZZO !!! » ringhiò Shining Star, iniziando ad illuminare il proprio corno di una magia azzurra, e puntandolo verso l'alicorno.

« Tu...osi minacciarmi ??? Sei solo un ingrato !!! Sei il disonore del Senato di Celestia ed un fallimento genetico nella discendenza di Starswirl il barbuto !!! » gridò lei, illuminando a sua volta il corno, e spalancando le ali.

« BASTA FERMATEVI !!!! » tuonò di colpo Larissa, mettendosi in mezzo trai due, con le lacrime agli occhi, che però avevano in loro una scintilla accesa.

« Shining, zia abbassate i corni !! Questo non è il momento di combattere !! Shining tu devi pensare ad Ice Wind, quindi prendi scendi le scale e vai a radunare l'esercito.

Qui me la sbrigo io...» disse l'alicorno dal manto bianco, voltandosi verso Rising Eclipse.

« Ma...Larissa io..»

« VAI HO DETTO !!!! E' un ordine della tua principessa !!! Fallo per Ice Wind stavolta...non per Celestia...Vai !!! » tuonò Larissa, senza voltarsi, mentre Shining, dopo aver fatto cenno col capo si voltò iniziando a scendere le scale al galoppo.

Di seguito la principessa voltò lo sguardo alla sua sinistra, verso i tre pony equestri.

« Currish, ti proclamo ufficialmente guardiano e custode del Senato...fintanto che io non sarò tornata dalla guerra tu avrai il controllo del Senato..e voi centurioni obbedirete ad ogni suo ordine !!! Questa è la mia decisione. » concluse Larissa, mentre Burglar gli si avvicinò, scrutando con astio Rising ed i vari pony dinanzi a loro.

« Accetto questo incarico con piacere...» sibilò, scrocchiandosi gli zoccoli anteriori.

«...ma quando ci sarà da salvare PP esigo di esserci...sai sono anche io un eroe in fondo...» disse Currish, iniziando ad avvicinarsi a pony, dopo aver ricevuto un cenno di assenso dalla principessa di Celestia.

« Ed ora passiamo a voi...pusillanimi, iniziate a sedervi sui gradoni...e che non senta volare nemmeno una mosca...e per quanto riguarda te...» sibilò, scrutando ad occhi semi chiusi Rising.

«...vedi di non causarmi problemi...altrimenti mi divertirò a giocare a calciamo l'alicorno. » concluse, mentre la senatrice si avviò sui gradoni scrutando lui e Larissa con odio, mentre Deft e Crafty, in compagnia dei centurioni stavano facendo strada ai senatori facendoli accomodare.

Nello stesso istante Blue assieme a Rock e Flame avevano appena finito di radunare tutti i superstiti nella piazza principale.

« Allora ci siamo tutti ? » chiese il pony dal manto grigio, mentre la sorella minore gli rispose con un cenno di assenso della testa, mentre Cold si avvicinò con a fianco Storm, ancora tremante.

« Ci siamo Blue...Hydra sta finendo di sedare un incendio poco più in la poi ci raggiunge...e Blossom ? »

« Sono qui !!! » disse la pegaso, scendendo a terra in compagnia di Neis, Lightning e Midnight.

Quest'ultima corse subito trai feriti, a sincerarsi che non vi fosse nessuno di sua conoscenza.

« Blue, abbiamo un immenso, ma che dico abnorme problema...!! » iniziò Blossom, mentre di colpo, un ombra iniziò a coprirli.

« Attenzione !!!! » gridò Lightning, lanciandosi verso l'alto, con una poderosa spinta delle ali, e centrando con gli zoccoli anteriori il moncone di una enorme mano rocciosa che li stava per schiacciare, frantumandola in vari frammenti che vennero intercettati da raffiche metalliche e da fruste acquatiche.

Mentre altri frammenti vennero bloccati dal potere di Rock e fatti scendere lentamente, allo stesso modo Midnight sfruttando i suoi impulsi sonici sgretolò le rocce prima che cadessero sui superstiti.

« E quello cosa diamine era ?!?! » disse Cold, osservando Blossom con gli occhi sbarrati.

« Quello era un titano, vero ? » si intromise Hydra, avvicinandosi al gruppo.

« Prima mentre spegnevo alcuni incendi ho visto delle raffigurazioni che riportavo lo scontro di queste creature con le tre Dee di Celestia...devo supporre che Fallen li abbia liberati...dato che, non so se lo avete notato..ma ci sono piccole scosse di terremoto...» disse lei, avvicinandosi ad un edificio, mostrando come l'insegna ancora appesa per miracolo, tremasse.

« Si...e quindi ? » chiese Flame, causando un alzo di sopracciglio di Hydra e Blossom.

« E quindi...ascoltando e tenendo il tempo della frequenza e dell'intensità delle scosse si può capire che queste scosse sono in realtà passi...» disse lei, facendo voltare i suoi compagni verso di lei.

« Approssimativamente quanto ci resta prima che arrivino ? » chiese Lightning, voltandosi verso il lato ovest della città.

« Non molto...» disse Dryver, atterrando tra loro.

«...dove sono Larissa e Shining Star ? » chiese il draconitus, guardandosi attorno, constatando senza vederli.

Nello stesso istante l'unicorno sopraggiunse con lo sguardo risoluto.

« Tu, Shining Star...devi venire con me...» disse Dryver, avvicinandosi di scatto.

« No non posso ora, devo radunare l'esercito per attaccare Fallen e salvare Ice Wind...e »

« Non mi sono spiegato...ora verrai con me. » ripeté Dryver, guardandolo con astio.

L'unicorno ricambio lo sguardo, ed iniziò a caricare il proprio corno.

« Non ho tempo per queste cose draconitus...devo muovermi se voglio salvare mia moglie ed il piccolo che porta in grembo...» disse lui, puntando il corno verso Dryver.

Quest'ultimo iniziò ad avvicinarsi, incurante dell'attacco che avrebbe potuto ricevere.

« Ascolta, capisco che tu voglia salvare tua moglie, ma in questo momento i titani si stanno avvicinando a Celestia...se anche tu la salverai, sarete condannati, voi e tutti noi...quindi...» disse, chiudendo gli occhi, e eseguendo un rapido scatto sulla sinistra, piantò un pugno ascendente nel ventre al pony che gemette di dolore.

«...smettila di farmi perdere tempo e ragiona !! Sei uno strategos se non ho capito male !!! Allora rifletti prima di agire, in questo momento l'umano sta combattendo da solo contro i titani, per tutti noi, e se morirà prima che io sia tornato la, ti giuro che la mia vendetta si abbatterà prima su Fallen e poi su di te !!! » concluse, mentre Lightning gli era andato a fianco, guardandolo con severità, mentre Shining era arretrato di qualche passo, tossendo con forza.

« Era proprio necessario colpirlo..? » chiede l'alicorno dal manto smeraldo al draconitus, che lo osservò con indifferenza.

« Necessario o meno, a volte una lezione la si impara solo col dolore...inoltre se lo avessi colpito veramente forte...ora sarebbe all'altro mondo...» disse Dryver, avvicinandosi, assieme all'alicorno a Shining che nel frattempo aveva ripreso fiato.

« Va bene....verrò con te...ma ad una condizione...» disse l'unicorno, alzando lo sguardo verso di loro.

«...voglio che mi prometti...di aiutarmi a salvare Ice Wind...» disse, avvicinandosi a Dryver e Lightning che gli sorrisero.

« Beh...mi sembra inutile promettere una cosa che era già nelle nostre intenzioni...» disse Lightning, mentre Dryver porse in avanti lo zoccolo anteriore destro.

« La salveremo...insieme...» disse, mentre Shining batte il brohoof all'amico.

« Allora andiamo, ma stavolta andiamo con il teletrasporto magico...» disse Shining, iniziando ad illuminare il proprio corpo, mentre di colpo attorno a lui erano sopraggiunti anche Neis, Blossom Cold e Blue.

« Veniamo anche noi, qualche zoccolo in più potrà di certo farvi comodo. » disse Blue, sorridendo ai compagni.

« Mentre voi sarete a combattere, io, Rock e Storm resteremo qui ad occuparci dei superstiti...» disse Hydra, mentre dalla folla dei cittadini fuoriuscì Midnight.

« Io invece andrò a radunare l'esercito al tuo posto Shining, e lo condurrò a Nightshade. » disse la bat pony dal manto rosa, volando via in direzione delle arene.

« Allora...andiamo...» disse Shining, avvolgendo tutti di una luce bluastra e scomparendo.

Nello stesso istante nella sala del trono di Fallen, Ice Wind, rinchiusa nella sfera energetica di confinamento purpurea veniva utilizzata come passatempo da Rarity, che la utilizzava come pallone da pallavolo con Pinkie, facendo sbattere la pegaso pregna contro le pareti interne.

« Che passatempo gradevole, anche se sarebbe più divertente poterci giocare coi miei cristalli...»disse l'unicorno dal manto oscuro, colpendo nuovamente la prigioniera con forza, spedendola verso Pinkie che la colpì con un doppio calcio degli zoccoli posteriori.

« Si si, e poi tanto la prigioniera sembra già di suo un pallone con quel pancione che si ritrova...chissà se scoppia se la buchiamo...» rispose l'equina dagli occhi di ghiaccio, con una punta di malignità nello sguardo.

A quel punto si intromise Sombra, che illuminando il proprio corno, intercettò la sfera contenente Ice Wind, salvandola da un nuovo colpo di Rarity.

« Adesso piantatela di comportarvi come puledrine !!! Il sommo Fallen ha comandato che la prigioniera resti viva, quindi smettete di torturarla...» ringhiò l'alicorno oscuro, mentre le due pony lo osservarono con sguardo carico d'astio, per poi alzarsi ed uscire dalla sala.

« Gr-Grazie...» sibilò la pegaso rinchiusa nella sfera, aprendo leggermente gli occhi, cercando di mettersi in equilibrio all'interno della proprio prigione.

« Non ringraziarmi...prigioniera...non l'ho fatto per te...ma solo per eseguire gli ordini del mio padrone..» disse lui, voltando lo sguardo verso la porta che conduceva alle stanze di Fallen.

« Non importa la motivazione...è il gesto che conta...e comunque...per quanto sembri strano anche a me...non mi sembri l'essere malvagio...che ho sentito nelle storie...» disse Ice Wind, scrutando il re, che gli voltava le spalle con le ali chiuse.

« Ti sbagli...il mio cuore è nero come la pece...semplicemente l'ho fatto...per obbedire...ed anche...perché...mi ricordavi una pony...» disse lui, avviandosi verso le stanze del suo padrone, mentre la pegaso sorrise leggermente, sentendo che forse il suo presentimento non era così errato.

Nel frattempo Sombra, varcò la soglia delle stanze, trovando il suo maestro con le mani poste sopra ad una roccia rossastra.

« Mio signore, va tutto bene ? » chiese l'alicorno, osservando come l'ex umano stesse osservando attraverso uno schermo magico lo scontro trai titani e l'umano.

« Quindi...è ancora vivo...ed a quanto pare ha liberato la prigioniera...tu lo sapevi Sombra ? » sibilò Fallen, voltando il suo sguardo rosso sangue verso l'alicorno.

« Io non ne sapevo nulla mia signore...» rispose, tenendo lo sguardo basso.

« Per stavolta non ti punirò...dato che questa è una vera fortuna...se l'umano è vivo e si è unito alla sorella di Larissa, ha abbastanza potere per aprire il varco dimensionale...quale ironia...proprio quando libero i titani per distruggere Celestia...scopro che li si trova una scorciatoia...» disse Fallen, iniziando ad far illuminare la pietra che tenendola nella mano destra.

« Sombra, all'erta i tessitori, Dryark e le puledre, che si tengano pronti per la battaglia, e consegna la prigioniera a Chrysalis, dille che se le farà buona guardia forse non la distruggerò...andiamo in battaglia..» concluse mentre di colpo l'intera Nightshade fu scossa da un terremoto.

« Mio signore...cosa accade ??? Siamo sotto attacco ?? » ringhiò Sombra, cercando di mantenersi in equilibrio.

Nel frattempo l'oscuro signore si avvio nella sala del trono, galleggiando a mezz'aria.

« No, Sombra, tutt'altro siamo noi...che stiamo per attaccare...e per stavolta...saremo i buoni...stiamo andando a distruggere i titani...ed una volta fatto ciò, useremo l'umano per andare ovunque vi sia vita. » disse, osservando dalla grande vetrata come il terreno attorno al castello stesse iniziando a creparsi ed affiorare da sotto la crosta terrestre.

« Mio signore...con tutto il rispetto...non riusciremo mai ad arrivare in tempo...per farlo dovremmo»

« Volare.» si intromise Fallen, mentre proprio dinanzi alla vetrata davanti al castello apparve un immensa testa di drago, con due lunghe corna posteriori, mentre dai lati della fortezza, dal basso sbucarono due immense ali nere, unite alla base de castello che si rivelò essere l'immensa schiena di un drago del tartaro.

La fortezza dell'oscuro signore, era posata proprio tra il collo e le ali dell'immensa creature, completamente nera, nel corpo e con enormi crepe nel proprio corpo ricolme di magma incandescente, ed una lunghissima cosa.

« Ed ora...andiamo !! » gridò Fallen, allungando le mani in avanti, illuminandole di una luce rossa, che si pervase negli occhi cremisi della creature, che emettendo il suo tremendo ruggito sbatte con forza le ali, sollevandosi in volo, puntando direttamente verso Celestia.

Nel frattempo Shining, con i propri compagni ricomparvero ad ovest di Celestia.

Lo spettacolo che gli si presentò davanti era un vero e proprio incubo.

I titani erano ormai quasi giunti alle porte della città, mentre a poca distanza dal luogo in cui erano comparsi con il teletrasporto, giaceva a terra, con il vestito strappato all'altezza del petto, Katon.

Il ragazzo era immobile, con lo sguardo fisso verso il cielo, il volto pieno di crepe e con il solo braccio destro che stringeva nella mano il manufatto.

Li dove doveva trovarsi il braccio sinistro, di trovava solo una parte della manica del cappotto e della maglia lacerati, lasciando intravedere il corpo completamente annerito, come di cenere del ragazzo.

« KATON !!!! » Gridò Shining lanciandosi al galoppo verso di lui, mentre Dryver e Lightning, che di colpo aveva assunto una colorazione grigiastra e la criniera rossiccia, si erano lanciando furenti di collera verso i titani, mentre Cold di colpo piantò gli zoccoli nel terreno, iniziando a far fuoriuscire da esso enormi palle di fuoco in direzione dei colossi.

Nel frattempo Blue e Blossom avevano generato delle barriere in legno attorno all'umano.

L'unicorno si avvicinò all'umano, iniziando ad osservare il suo corpo malridotto, scoppiando quasi a piangere.

« Katon...Katon...rispondimi ti prego...» disse lui, muovendo con cura le spalle dell'umano, che lentamente voltò il volto verso il pony sorridendo leggermente.

« I...Ice Wind è viva...posso sentire la sua fiamma vitale...ed anche quello...di vostra figlia...si dirige verso di noi...» sussurrò l'umano, per poi tossire con forza.

« C-cosa...? » disse l'unicorno, restando di sasso nel sentire l'affermazione dell'amico.

« Shining...ascolta...sconfiggi i titani...io...non posso più farlo...il mio tempo...è scaduto...» sibilò, cercando di trattenere il dolore che pervadeva il suo corpo che, partendo dalle gambe iniziò a sgretolarsi sotto gli occhi dei presenti.

« No...no aspetta Katon io...io non posso sconfiggerli, io non ho così tanto potere...e poi cosa dici...tu tu starai bene aspetta...ci sarà un incantesimo nel libro di Starswirl io sono certo che-» incominciò l'unicorno facendo comparire il libro del barbuto, ma venne interrotto dal ragazzo.

« Non preoccuparti...Shining...a me sta bene così...sono...stanco...voglio rivedere Ametista...e riposare in pace...inoltre...» disse, illuminando il manufatto che iniziò a rimpicciolirsi, fino a diventare pura luce.

«...ti lascio questo come mio ricordo...usalo per salvare Ice Wind e tua figlia....per Celestia...e per tutti i nostri amici...e di a Dryver che mi dispiace...per non aver rispettato la promessa...» sussurrò, mentre tutta la parte inferiore del suo corpo ormai era in polvere.

Nel frattempo, Blossom, stretta a Blue e Cold, che stava ascoltando da distanza, avevano iniziato a piangere, proprio come Shining, che non riusciva nemmeno a parlare a causa del dolore che stava provando.

Di colpo la luce generata dal manufatto, colpì l'unicorno, ricoprendolo di una aura bianca, che gli fece comparire indosso l'abito di Starswirl.

« Ora...ora sei pronto...per qualsiasi cosa...Shining...amici...non piangete per me...perché questo non è un addio...è un arrivederci...» disse, sorridendo leggermente mentre il resto del suo corpo finì in polvere, lasciando distesa a terra Evanescence svenuta.

Una folata di vento portò via dagli zoccoli di Shining ciò che restava dell'amico, che come gli altri osservò la scena, impotente con gli occhi sbarrati.

Per qualche istante regnò il più completo silenzio, rotto solo dai passi dei titani, e dai colpi che si abbattevano su di loro per zoccolo di Dryver e Lightning.

Dopo qualche un urlo straziato dal dolore fuoriuscì dalla bocca di Shining Star, mentre i suoi occhi sembravano due fiumi in piena.

« NOOOOOOOOOOOOOOOO !!!!!!!! » gridò l'unicorno, con il suo abito azzurro, mentre di colpo il libro che gli galleggiava di fianco iniziò a sfogliarsi da solo, ed il corno iniziò ad illuminarsi un fascio magico azzurro e bianco.

Blue e Blossom fecero appena in tempo a recuperare Evanescence e spostarsi, poiché Shining Star, accecato dall'ira e dal dolore, con un movimento della testa espulse dal proprio corno un immenso raggio di energia che pochi metri dopo essere stato lanciato iniziò ad espandersi come un onda di tsunami surclassando la stessa altezza dei titani, che fu osservata da una traumatizzata Neis.

Lightning, illuminando il proprio corno ed afferrando Dryver riuscì a teletrasportarsi via da li, un attimo prima che il raggio investisse i colossi avvolgendoli nella luce azzurra.

Non appena la luce li ebbe avvolti tutti, vi fu un immensa esplosione sorda.

Un immensa onda luminosa costrinse tutti a chiudere gli occhi, per evitare di restare accecati, mentre dagli occhi del discendente del barbuto, continuavano a scendere lacrime di dolore e disperazione.

  
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