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Autore: kate98    23/05/2014    4 recensioni
L'amore ci può salvare da un destino che va verso la deriva. Ci può salvare da noi stessi. Ma cosa succede se si perde questo amore?
Come affrontare la vita senza quella parte di te che credevi ormai fondamentale?
Alexis dovrà scontrarsi con le sue emozioni e cercare di reprimere il senso di vuoto che le si creerà dentro quando la favola in cui aveva iniziato a credere svanirà.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Inside of my head 



Alexis improvvisamente smise di cantare, aveva intravisto la sua immagine nello specchio che teneva in camera ed era rimasta letteralmente inorridita.

Spense la musica e si avvicinò allo specchio, si squadrò dalla testa ai piedi per poi riniziare ad analizzarsi partendo dal viso. Non si piaceva. Non si piaceva per niente. Aveva la faccia troppo gonfia tanto per cominciare, era tipo un palloncino, gli occhi erano piccoli e infossati tanto che la ragazza, che già non era molto abile in questo genere di cose, faceva un fatica tremenda a truccarli e la maggior parte delle volte si arrabbiava e lasciava perdere i tentativi di rendersi più presentabile.

Il naso era enorme, sembrava un vaso. Aveva tanti brufoletti sparsi in giro. L'unica parte del suo viso che trovava accettabile erano le labbra ma pensava fossero sprecate per un viso del genere.

Passò ad osservarsi le braccia girandosi di profilo, erano decisamente troppo grasse. Spostando lo sguardo più in basso si soffermò sulla sua pancia, odiava quella parte di lei. I fianchi erano troppo larghi e le cosce erano grassottelle. Odiava il suo corpo. Le lacrime cominciarono a rigarle il viso e la ragazza cominciò ad imprecare, imprecava contro sé stessa.

Passarono vari minuti in cui Alexis sfogò tutta la sua rabbia e la tristezza piangendo e rivolgendosi parole di disprezzo.

Era ormai abituata a quei momenti, le capitavano piuttosto spesso.

Finita la crisi, Alexis decise di sciacquarsi il viso che tanto odiava e portare fuori la sua cagnolina, Bonnie.

Non aveva tanta voglia di passeggiare perciò restò fuori solo il tempo necessario per far fare a Bonnie i suoi bisogni dopo di che tornò in casa.

Avrebbe dovuto pulire un po' in giro ma non ne aveva voglia e quindi si mise al computer.

Eseguì l'accesso su Metin, un gioco di ruolo, e si mise a chattare con dei conoscenti.

Ad un certo punto le scrisse un ragazzo chiedendole come stava.

Alexis rispose e si misero a parlare, senza neanche rendersene conto si era fatto tardi, era l'una di notte e loro stavano ancora chattando. Il ragazzo, che si era presentato con il nome di Simon, le chiese il numero di cellulare per potersi sentire ancora.

Alexis era un po' titubante, non dava il suo numero a chiunque ma quel ragazzo le stava simpatico, sembrava sensibile ed era gentile con lei perciò glielo scrisse.

Dopo qualche secondo le arrivò un messaggio, era lui, le stava dando la buona notte; la ragazza rispose e si mise anche lei a dormire.

 

La sveglia suonò, erano le 10. Alexis la spense e decise di rimettersi a dormire, era sabato e la sera avrebbe lavorato in pizzeria perciò si sarebbe concessa un po' di sonno in più.

Si rimise sotto le coperte e provò a riaddormentarsi ma il cellulare iniziò a vibrare: Nuovo messaggio.

Strano, solitamente non le scriveva quasi mai nessuno, solamente la sua migliore amica Natalia si preoccupava per lei. La ragazza lesse il numero, non lo conosceva, aprì il messaggio.

Numero sconosciuto: Buongiorno, spero di non disturbare...tutto bene?

 

Oh, era Simon, la sera precedente non aveva salvato il numero. Rispose al messaggio e, dato che ormai non sarebbe più riuscita ad addormentarsi, decise di alzarsi per cercare qualcosa da mangiucchiare, la sera non aveva cenato ed aveva un fame da lupi.

Preparò la colazione anche per sua mamma ed andò a svegliarla accendendo la tv.

La donna fece una piccola smorfia e Alexis indovinò subito il motivo: aveva sonno e voleva ancora dormire ma la ragazza non avrebbe lasciato che il cibo si raffreddasse e quindi insistette affinchè si svegliasse almeno per mangiare. Dianne si tirò su di malavoglia e guardò per un po' la figlia dopo di che il suo viso si aprì in un sorriso, un sorriso dolcissimo. La mamma aveva un viso da elfo, era molto giovanile e la sua figura era piccola, Alexis le voleva un bene dell'anima e ogni volta che ci rifletteva su si rendeva sempre più conto di quanto fosse favolosa; le diede un piccolo bacio sulla guancia e le porse il piatto. Andò poi a sedersi al suo tavolino con le ruote e iniziò a trangugiare i pancakes appena fatti, non era molto brava a cucinare ma quella pietanza le usciva sempre squisita, addirittura il cuoco della pizzeria le aveva fatto i complimenti quando lei glieli aveva fatti assaggiare con timore per un giudizio negativo.

 

Passò la giornata a messaggiare con Simon, quel ragazzo le stava sempre più simpatico, era spontaneo e riusciva a farla ridere.

 

  
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