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Autore: NyxNyx    24/05/2014    3 recensioni
Melissa è una ragazza di quasi diciotto anni che si trasferisce in una nuova città.
Sta crescendo, con l'aiuto di suo padre, la piccola Emma.
Ce la farà questa giovane donna a conquistare un po' di felicità, in mezzo a tutte le novità che l'ultimo anno di liceo le sta riservando?
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Armin

Non sto scherzando” - esclamò Melissa dopo un po' - “Uno dei due si decida a parlare”.

Ero allibito. Beh, non solo io in realtà.

L'atmosfera era pesantissima e continuavo a lanciare sguardi a mio fratello per capire se fossi l'unico dell'idea che, uno dei due non sarebbe uscito in buone condizioni dalla paninoteca.

Mel era l'ultima arrivata nel nostro gruppo e non riuscivo a capacitarmi di come fosse riuscita, ad imporsi così facilmente su di loro. Ne avevo parlato con Alexy mentre stavamo andando a scuola quella mattina, ma non eravamo ancora arrivati ad una conclusione sicura.

Che a Castiel piacesse Melissa era limpido come il sole, e il fatto che anche a Nathaniel non fosse indifferente, complicava ulteriormente le cose.

Un altro punto a cui non eravamo riusciti a dare risposta, è come avesse fatto concretamente a convincerli. Alexy aveva un'idea a riguardo, ma preferiva non parlarne. Il che era preoccupante... Lui non si sarebbe mai lasciato sfuggire un'opportunità di gossip.

 

Se non parlate voi lo faccio io” - disse la rossa un po' stizzita - “Affari vostri se poi dico qualcosa che preferivate non far sapere”.

 

Altro silenzio glaciale, ma ora tutti gli sguardi erano puntati su di lei.

Intorno al grande tavolo rotondo, io le ero seduto vicino. Alla sua destra Castiel e subito dopo Lys, Rosalya e Iris. Alla mia sinistra invece, c'erano Alexy e Nathaniel. I due erano seduti esattamente di fronte, e quindi abbastanza lontani da non correre rischi.

Sentii Cas sbuffare un - “Fa come ti pare” - e Melissa non se lo fece ripetere due volte.

 

Sono arrivata da meno di due mesi e a causa dei vostri, pregressi, siete riusciti a incasinarmi la vita. Ora che vi vada o meno, cercate di risolvere questa cosa, in modo che possa tornare alla mia routine senza ulteriori complicazioni” - esclamò la ragazza sicura.

Non è colpa mia se...” - provò a dire Nath, ma fu subito interrotto da Mel che, con un'occhiataccia, lo rimise al suo posto.

La colpa qui è di tutti e di nessuno” - sentenziò - “Apparentemente continuate a scaricare la colpa l'uno sull'altro, ma entrambi, singolarmente, davanti a me, avete ammesso le vostre colpe. Ora so che siete due persone orgogliose, ma sono certa che non siete bambini dell'asilo, perciò adesso ricostruiamo razionalmente i fatti e dite a tutti quello che avete detto a me”.

Che senso ha dover ricordare il motivo per cui abbiamo litigato? Farai solo danni così” - disse stancamente Castiel.

Ti sbagli” - esclamò la ragazza - “Io ho ascoltato entrambe le versioni, e non solo le vostre... Ho una visione molto più distaccata e razionale dell'accaduto rispetto a voi, perché sono partita senza pregiudizi nei vostri confronti. E mi dispiace dirvelo, ma alla fine di questa chiacchierata, oltre a capire che siete stati due idioti, per non aver affrontato questa cosa prima, capirete anche che c'è qualcuno che vi ha preso per il culo fino adesso... Scusate il francesismo” - concluse alzando un sopracciglio.

Restammo tutti piuttosto stupiti dalla sua affermazione, ma iniziavamo anche ad essere davvero curiosi, vidi infatti gli occhi di Alexy brillare a quelle parole.

Sentiamo” - sbuffò Nath, mentre il rosso si limitò a fargli un cenno con il capo per permetterle di proseguire.

 

Bene” - disse Melissa con un sorriso furbo in viso - “Cominciamo con te Nathaniel. Conferma quello che dico e se dimentico qualcosa aggiungi pure”.

Perché sei tu a raccontare, se la storia è loro?” - domandò innocentemente Iris.

Mel ridacchiò - “Come ho già detto, io ho una visione razionale dell'intera faccenda, e poi ho scritto un libro...” - sospirò - “Credo di aver dimostrato di saper raccontare in maniera completa una storia, a prescindere dalla delicatezza dell'argomento”.

Voglio rientrare nei crediti del prossimo libro, se deciderai di scrivere questa storia” - ridacchiò il mio gemello.

Avrei parecchio su cui scrivere” - commentò benevola.

 

Nel giro di pochi minuti eravamo tutti incantati ad ascoltarla. Non solo sembrava conoscere perfettamente la vicenda, ma ci aveva fatto riflettere su particolari che, sinceramente, non avevamo mai considerato.

Con la coda dell'occhio, vidi mio fratello trangugiare patatine fritte alla stregua dei pop corn, era decisamente preso.

 

Quindi, quando hai scoperto le intenzioni di Debrah, hai cercato subito di avvertire Castiel” - continuò a spiegare Mel, sempre rivolta verso Nath.

Esatto, ma quando l'ho chiamato dall'aula di scienze chiedendogli di raggiungermi, la ragazza mi ha sentito” - confermò lui.

A quel punto” - continuò Melissa - “Si è vista con le spalle al muro e sapendo che Cas stava arrivando ha fatto l'unica cosa che in quel momento le avrebbe salvato la faccia. Ti si è gettata addosso facendogli credere che ci stavi provano con lei”.

Nathaniel annuì e la lasciò proseguire.

Castiel è arrivato, ha pensato che ci avessi provato con lei, e di conseguenza non ti ha creduto quando hai provato a spiegargli cosa voleva fare Debrah” - disse Mel.

Se né andato senza permettermi di aprire bocca” - annuì nuovamente il biondino.

Ed è qui che iniziano i veri casini” - annunciò Melissa guardando Castiel, che abbassò immediatamente lo sguardo, quasi ne fosse scottato.

Si è portato a letto mia sorella per ripicca, e io Debrah non l'avevo nemmeno sfiorata... Non c'è niente da dire” - sbottò Nath tremando dalla rabbia che cercava di reprimere.

La rossa si voltò di scatto verso di lui - “No Nathaniel... Cas, Ambra non l'ha nemmeno toccata” - annunciò lasciandoci tutti di sasso.

Che cosa?” - domandò il biondino esterrefatto - “Ma lei mi ha...”.

Ti ha mentito... E adesso te lo dimostro” - disse rivolgendosi poi a Castiel.

Mel io...” - sibilò il rosso.

Non è successo niente quella sera, giusto?” - gli chiese lei in maniera tranquilla.

Io... Io non lo so” - ammise.

Come puoi non saperlo?” - domandò stizzito Nath.

Era ubriaco” - si intromise Lys - “Quando sono andato a casa sua per vedere come stava quella sera, ho visto tua sorella uscire, ma quando sono entrato l'ho trovato riverso sul divano e ci ho impiegato due ore per svegliarlo”.

Nathaniel, capirai anche tu che in quelle condizioni, nemmeno volendo, le avrebbe potuto fare qualcosa” - continuò a spiegare Melissa.

Ammesso che le cose siano davvero andate così... Perché Ambra avrebbe dovuto mentirmi? Lo sapeva benissimo che avrei litigato con Castiel dopo una cosa simile” - disse Nathaniel dubbioso.

E' esattamente questo il punto. Ma prima devo farvi capire un'altra cosa” - esclamò voltandosi verso il rosso - “Perché se non eri sicuro, hai lasciato che tutti pensassero ti fossi approfittato di lei?”.

Non ha importanza” - cercò di minimizzare.

No invece, è fondamentale” - ribatté la ragazza.

Ero ubriaco...” - iniziò dopo un attimo di esitazione - “Sconvolto dall'aver visto il mio migliore amico abbracciato alla mia ragazza. Mi sono sentito tradito... Non solo da lei, ma anche da Nath. Ambra è arrivata verso le sei del pomeriggio per convincermi che suo fratello non aveva fatto niente e che Debrah fosse una poco di buono. Mentre parlavamo si è avvicinata e ha tentato di baciarmi, ma l'ho respinta. Non ero lucido... E da quel momento non ricordo altro. Avevo decisamente bevuto troppo” - disse sconsolato - “Ma quando Nathaniel si è avventato come una furia contro di me, accusandomi di essere andato a letto con sua sorella, non avevo modo di difendermi. Io davvero non ricordo cos'è successo” - ammise il ragazzo.

Perché hai respinto quel bacio?” - lo incalzò Melissa.

Il rosso fece una breve pausa - “Perché era la sorella del mio migliore amico. Non l'avrei mai fatto”.

E' esattamente questo, quello a cui volevo arrivare” - disse lei soddisfatta e con uno strano sorrisino in viso - “A te Ambra piaceva non è vero? Prima che stessi con Debrah però”.

 

Altro momento di stupore generale. Ma come diavolo faceva a sapere certe cose. Insomma, bastava guardare in faccia Castiel per vedere che Mel ci avesse preso in pieno.

Feci scorrere velocemente lo sguardo sui presenti. Iris e Rosalya erano totalmente assorbite dalla storia, al pari di una commedia argentina. Lys aveva uno strano sorriso dipinto in viso. Cas teneva lo sguardo basso, evidentemente si vergognava di essere così esposto dalle parole della ragazza.

Nath invece diventava sempre più pallido. Sapevamo tutti che Ambra non fosse una santa, bastava vedere come aveva trattato Melissa, cercando di metterla in difficoltà con il libro e tutto il resto. Probabilmente anche lui se ne stava rendendo conto.

L'ultimo che guardai fu mio fratello, che ricambiò l'occhiata ghignando, per poi addentare un'altra patatina.

 

Avanti rispondi” - disse Mel per incitare il rosso a parlare - “Prima lo ammetti, prima chiudiamo questa storia”.

Si” - fu l'unica parola che si lasciò sfuggire lui.

E perché non hai accettato di stare con lei quando te lo ha chiesto?” - domandò ancora.

Vidi Castiel spazientirsi - “Si può sapere come diavolo fai a sapere tutte queste cose. Ricordo bene di non avertene parlato” - ringhiò.

Sei un cretino” - lo riprese lei - “Pensavi davvero che mi bevessi la tua versione edulcorata della storia? Ho capito quello che è successo dai tuoi sensi di colpa. Se fosse stato come dicevi tu, ovvero che semplicemente stavi cercando vendetta, non avrei visto nei tuoi occhi tanta disperazione. Per questa storia ti sei fatto mettere i piedi in testa da tutti. Hai accettato di interpretare la parte del bastardo e ti sei fatto emarginare da tutti perché pensavi fosse la giusta punizione”.

 

Erano parole dure le sue, ma sembravano aver centrato perfettamente il punto.

 

Hai detto di no ad Ambra, per lo stesso motivo di prima. Era la sorella del tuo migliore amico, e proprio per questo, anche se ti piaceva, non l'avresti mai toccata. E scommetto che è stata quella la spiegazione quando l'hai respinta” - continuò Melissa sicura - “Ma poi è arrivata Debrah nella tua vita, perciò lei si è vista costretta a rinunciare. Quando quel giorno ha capito che ormai tra te e Debrah era finita, è venuta a casa tua per consolarti. Il fatto che tu l'abbia di nuovo allontanata, l'ha sicuramente fatta infuriare, anche perché il motivo era sempre lo stesso. Nath era il tuo migliore amico e perciò tra voi non ci sarebbe potuto essere niente”.

Ma quindi...” - esalò Nath.

Esatto Nathaniel...” - sospirò lei - “Vi ha volutamente fatto litigare. Sperava che una volta finita la vostra amicizia, avrebbe finalmente avuto la possibilità di stare con Castiel. Inoltre, ti ha detto che erano andati a letto insieme per cercare di fare leva sui sensi di colpa di Cas, consapevole che era troppo ubriaco per poter negare la vicenda. Anche se non è riuscita a raggiungere il suo scopo, non vi ha mai detto niente a riguardo, perché infondo ci spera ancora di poter stare con lui. E scommetto che adesso che l'ho smascherata di certo finirò in cima alla sua 'black list'”.

Come se non ci fossi già” - mi lasciai sfuggire sovrappensiero.

 

Ci fu un lungo silenzio, ma era chiaro a tutti che la versione di Melissa era del tutto possibile. Anzi, per quanto mi riguardava, penso proprio che le cose siano andate esattamente così.

 

Parla con Ambra” - concluse Mel rivolta al biondino - “Se la metti alle strette non potrà negare”.

Finalmente è stata fatta giustizia” - esclamò Lys vittorioso - “Sapevo che eri innocente amico mio” - disse rivolto a Castiel.

Siamo davvero stati degli idioti” - sbuffò il biondino - “Anni di odio e di rancore per nulla... Ma questa volta Ambra non la passa liscia”.

Addio alla mia reputazione da duro” - sospirò Cas facendoci ridere.

Anche se non voleva darlo a vedere era decisamente più rilassato e sollevato in qualche modo.

Melissa ridacchiò e come se tutte le forze le venissero a mancare all'improvviso, si lasciò cadere contro lo schienale della sedia, con un volto soddisfatto, mentre si godeva il profumo inebriante della vittoria.

Beh Castiel” - mi azzardai - “Credo che qui ti dobbiamo tutti delle scuse”.

Vidi mio fratello e le ragazze annuire.

Non serve” - si limitò a dire - “Fossi stato al vostro posto avrei fatto la stessa cosa”.

 

Nathaniel si alzò dalla sua sedia e porse la mano al rosso.

Non posso prometterti che le cose torneranno come un tempo, ma direi che possiamo seppellire l'ascia di guerra” - disse aggiungendo delle plateali scuse con lo sguardo.

Cas si alzò. Guardò la mando del biondino e poi la strinse deciso - “Va bene Nate mettiamoci una pietra sopra”.

Nate... Da quanto nessuno mi chiamava più così” - disse quasi malinconico.

Ti da fastidio?” - domandò subito il rosso.

Certo che no... Cassy” - rispose l'altro trattenendo una risata.

Per l'amor del cielo” - esclamò Alexy - “Non ricominciate”.

Scoppiammo tutti a ridere. Tutti tranne Melissa, lei non poteva sapere che solo loro potevano chiamarsi con quei vezzeggiativi. Ma probabilmente lo intuì e poco dopo si unì a noi con la sua risata cristallina.

 

Ringraziate Melissa” - disse ad un tratto Rosalya - “Senza di lei sareste ancora qui a guardarvi in cagnesco”.

Non è necessario Rò. Sono contenta che abbiano risolto, ma no ho fatto niente di speciale. Gli ho solo aperto gli occhi” - disse ridacchiando.

Rosalya ha ragione” - rispose Nathaniel - “Grazie Mel e scusa per tutti i problemi che ti ho causato”.

Nessun problema” - esclamò sorridendo - “L'importante è che da oggi mi fate stare tranquilla”.

Promesso pulce” - sghignazzò Castiel beccandosi un'occhiataccia dalla ragazza.

Scemo” - lo riprese subito - “Hai visto che avevo ragione... Se ti fossi deciso a parlarne subito, ti saresti risparmiato tanti bruciori di stomaco”.

Sei l'ultima persona che mi può rimproverare per i sensi di colpa” - disse lui senza pensarci troppo.

 

Era evidente che Cas conoscesse Melissa meglio di noi, ma da come si irrigidì la ragazza, non le piaceva molto quello che aveva appena sentito. E infatti...

Fanculo Castiel” - sbottò alzandosi e prendendo la tracolla per andarsene.

Restammo tutti gelati dalla scena. Non ce lo aspettavamo di certo.

Anche il rosso si rese conto di averle detto una cazzata, perciò la seguì immediatamente fuori dal locale.

Non preoccupatevi, sono certo che chiariranno subito” - esclamò Lysandre impedendoci velatamente di uscire e ascoltare la loro piccola discussione.

 

 

Melissa

Cretino!

Io lo aiuto e questo è il ringraziamento? Bene... Molto bene...

Melissa fermati per favore” - esclamò Castiel trattenendomi per un polso.

Lo strattonai con forza per liberarmi.

Vorrei evitare di dare spettacolo” - dissi fredda - “Ci stanno guardando”.

Scusa” - continuò lui senza preoccuparsi di quello che avevo appena detto - “Mel perdonami... Io non intendevo...”.

Lascia stare” - sospirai - “Tra una cosa e l'altra abbiamo fatto tardi... Torno a casa e poi vado a prendere Emma. Ci vediamo a casa mia... Ma sappi che dovrai pagare ammenda”.

Per venire qui ho saltato le prove con Lys...” - mi rispose leggermente sollevato dal fatto che non fossi arrabbiata. Insomma, un po' si, ma era più una scusa per defilarmi in fretta ed andare a prendere la mia piccolina - “Perciò pensavamo di provare a casa mia, vuoi raggiungerci li?”.

Ci pensai un attimo - “Ok va bene. Ora simuliamo una riappacificazione. Direi che è il momento buono, dobbiamo preparare il terreno per quando diremo loro che stiamo insieme”.

Cosa avevi in mente?” - chiese.

Non so... Per ora prendimi le mani... Io farò finta di arrossire un po' e poi me ne vado” - spiegai.

Ok, ok... Non era un signor piano, ma al momento non avevo nient'altro in mente.

 

Castiel fece un passo verso di me, e alzò le mani verso le mie braccia, le posò all'altezza dei gomiti, per poi scendere delicatamente con una carezza, fino ad arrivare ai polsi, per stringerli gentilmente.

Fu un contatto improvviso, insomma, gli avevo detto io di prendermi le mani, ma non avrei pensato lo facesse in questo modo. E soprattutto, non pensavo che potesse farmi attraversare da brividi simili soltanto sfiorandomi.

Inutile dire che non dovetti fingere poi molto per arrossire.

Mi staccai lentamente dopo qualche secondo. Abbassai lo sguardo osservando le nostre mani. Vidi di sfuggita che ci stavano ancora osservando, così ritirai piano le braccia, lo salutai e mi diressi subito verso casa.

 

 

Castiel

Rientrai nella paninoteca, mi stavano tutti guardando.

Risolto tranquilli” - mi limitai a spiegare.

Andiamo?” - chiese Lys sorridendo.

Certo” - annuii subito - “Grazie di tutto. Ci vediamo domani a scuola” - dissi rivolto agli altri.

 

Mentre camminavamo Lysandre mi sembrava piuttosto contento, il che era strano, solitamente era sempre posato e molto tranquillo.

La smetti di sorridere come un ebete?” - lo rimproverai.

Scusa” - ridacchiò - “E' che sono davvero contento per te. Sei stato molto fortunato ad incontrare Melissa. E' incredibile come riesca a capirti quella ragazza”.

Mi spaventa” - farfugliai.

Che intendi?” - domandò stupito.

Beh, ha capito così tante cose di me, senza che le abbia mai detto niente, sembra possa leggermi come un libro aperto... Insomma, non avevo mai detto nessuno che mi piaceva Ambra. E lei è riuscita a capirlo comunque. Abbiamo passato così tanto tempo assieme, che mi spaventa il fatto di non essere in grado di fare lo stesso con lei. C'è molto di più di quello che mostra al mondo e sebbene gliel'abbia promesso, ho paura che non riuscirò davvero ad essere un appoggio solido. Lei è così matura, intelligente... Ha bisogno di sicurezze e io non sono più così certo di essere forte abbastanza per entrambi... Anzi, per tutti e tre” - confessai.

Lo vidi distogliere lo sguardo e camminare per una decina di metri, senza proferire parola, stava evidentemente cercando la cosa giusta da dire.

Ti sei sentito parlare?” - domandò ad un tratto - “Fino a qualche mese fa, non ti saresti mai messo in discussione in questa maniera. Il fatto che tu abbia capito di non essere, invincibile, dimostra una maturità che, scusa, non pensavo avessi. Credimi, sei la cosa migliore che potesse accadere a quella ragazza. E poi... Quando ieri ti ho visto con la bambina, credimi, mi hai spiazzato”.

Perché?” - chiesi perplesso.

Tralasciamo il fatto che abbia pensato fosse tua figlia... Capelli rossi... Avvinghiata al tuo collo... E' stato facile fraintendere. Comunque, quello che mi ha colpito di più è stato il tuo comportamento. Appena l'hai vista, è sparito il resto del mondo, c'era solo lei. Sembrava avessi fra le braccia un tesoro inestimabile. Eri davvero dolce” - concluse.

Sorrisi pensando all'immagine che mi aveva appena descritto il mio amico. Anche se Emma non era mia figlia, mi sarebbe piaciuto molto lo fosse. E' una bambina adorabile, non si può non volerle bene.

Ecco” - esclamò Lys richiamando la mia attenzione - “Il fatto che tu non mi abbia ancora picchiato per averti detto che eri dolce, ne è la riprova”.

Scoppiai a ridere - “Hai ragione... Mi sa proprio che ormai, io ho bisogno di loro, tanto quanto loro hanno bisogno di me”.

Lo vedi” - sorrise - “Non lo stai facendo per dovere. Lo stai facendo semplicemente per amore”.

 

Arrivati a casa mia passammo un'oretta a chiacchierare e provare qualche pezzo. Eravamo in due, era difficile definirci un gruppo, ma la nostra passione per la musica era troppo forte, per essere abbandonata per un dettaglio simile.

Io, modestamente ero un asso con la chitarra, mentre Lysandre aveva una voce pazzesca. E come se non bastasse scriveva dei pezzi favolosi. Se la cavava discretamente anche con le tastiere, il che era comodo quando dovevamo armonizzare i pezzi.

Senza musica, eravamo due anime disperse nel caos del mondo.

All'improvviso sentii un tuono.

Accidenti” - esclamò il mio amico guardando fuori dalla finestra - “Mi sa proprio che questo temporale non finirà molto presto”.

Temporale?” - chiesi alzando un sopracciglio - “Sta già piovendo?”.

Da un quarto d'ora se è per questo... Non te ne sei accorto?” - chiese.

No...” - risposi. Guardai l'ora, Melissa ed Emma dovevano essere qui a momenti.

Avrà preso un ombrello prima di uscire di casa?” - pensai.

Aspettami qui” - esclamai verso Lysandre.

Afferrai la giacca e un ombrello, poi le chiavi e mi affrettai ad uscire di casa.

 

Dopo qualche minuto, vidi una figura avvicinarsi velocemente verso di me.

Come immaginavo era Melissa, zuppa dalla testa ai piedi. Aveva coperto Emma con la sua felpa per non farla bagnare e prendere freddo.

Mi affrettai a coprirla con l'ombrello e le posai la mia giacca sulle spalle.

Un ombrello no?” - domandai sarcastico, cercando di non far trasparire la mia preoccupazione.

Lo avevo” - si giustificò - “Ma una raffica di vento lo ha rotto”.

Sbrighiamoci a rientrare o prenderai un malanno” - dissi un po' più duro di quanto avrei voluto sembrare.

Emma” - chiamai la piccola - “Non ti piacciono i temporali?” - le chiesi mentre la sfilavo delicatamente dalle braccia di Melissa.

La bambina scrollò la testa. Era terrorizzata dai fulmini. Così la strinsi forte a me, per cercare di darle un po' di sicurezza.

Appena arrivammo a casa mia, Lys ci aprì la porta.

Altro che alluvione” - esclamò il ragazzo guardando Mel.

Ciao Lysandre” - lo salutò lei.

Em” - dissi piano richiamando l'attenzione della piccola - “Stai un attimo con lo zio Lys” - continuai sorridendo e allungandola verso il mio amico.

Che cosa?” - chiese lui - “Io non so neanche da che parte si deve tenere un bambino” - disse imbarazzato.

Tranquillo” - lo rassicurai - “Cinque minuti, trovo qualcosa di asciutto per Melissa e torno. C'è del succo di frutta in frigo”.

Lo vidi prendere Emma dalle mie braccia, ma era estremamente impacciato. Volevo ridere, ma non mi sembrava il caso.

Mentre lui si dirigeva in cucina, io accompagnai la ragazza verso il bagno.

Fai una doccia calda o domani avrai l'influenza” - dissi mentre le sistemavo una ciocca di capelli umida, dietro l'orecchio sinistro.

Va bene, grazie” - sorrise - “Adesso però smettila di preoccuparti per me”.

Quando sarai asciutta lo farò” - risposi sorridendo a mia volta.

Si avvicinò piano, allungando le mani verso il mio petto e stringendo dolcemente la felpa.

Mi tirò a se con delicatezza, poi si alzò leggermente sulle punte, verso il mio viso.

Non sei arrabbiata con me vero?” - chiesi mentre il suo respiro mi solleticava le labbra - “Credimi... Prima io... Non volevo...”.

Te l'ho già detto... Più tardi dovrai fare ammenda” - esclamò divertita - “Ma per adesso...” - le nostre labbra si sfiorarono, la circondai con le braccia e sentii la sua maglia bagnata appiccicarsi alla mia. Ma non mi importava poi tanto. La baciai piano. Dolcemente. Accarezzandole la schiena.

Volevo davvero ringraziarla per tutto quello che aveva fatto per me.

E infatti, appena la lasciai andare, si voltò e sussurrò un - “Non c'è di che”.

 

Andai in camera mia e presi una maglietta nera e un paio di pantaloni della tuta.

Tornai verso il bagno, sentii l'acqua della doccia scorrere, così bussai piano contro la porta - “Mel, ti lascio qui fuori un cambio asciutto”.

La porta si aprì improvvisamente e la vidi avvolta solo in un asciugamano - “Grazie” - sorrise mentre prendeva dalle mie mani gli indumenti.

Inutile descrivere la mia faccia in quel momento. Dovevo sembrare davvero un idiota... O un maniaco... Non saprei.

Melissa sorrise sogghignando appena e richiuse la porta lasciandomi li impalato come un ebete.

Se quello era l'inizio della mia 'penitenza', credo proprio che sarebbe stata una lunga serata.

Mai far incazzare una donna.

La vendetta è un'arte. E credo proprio che la ragazza sapesse il fatto suo.

 

Mi cambiai a mia volta e andai in cucina per vedere come se la stava cavando il mio amico con la piccola.

Meglio di quanto pensassi, in realtà.

Ma appena Emma mi vide, allungò le manine verso di me.

Le diedi un bacio delicato sulla fronte e iniziai ad asciugarle i capelli con un piccolo asciugamano.

Restammo in silenzio.

Lysandre seguiva ogni mia mossa e continuava a sorridere.

Sapevo cosa stava pensando e un po', mi faceva piacere.

Emma non sei stanca?” - chiesi alla piccola - “Che ne dici di fare un riposino?”.

No” - rispose - “Voglio la mamma”.

Arriva subito non ti preoccupare” - la rassicurai cullandola un po'.

 

Poco dopo infatti, arrivò Melissa. I miei vestiti le stavano decisamente larghi, ma ammetto che mi faceva uno strano effetto vederglieli addosso. Aveva raccolto i capelli in uno chignon alto.

Prese subito Emma fra le sue braccia e coccolandola un po', iniziò a passeggiare per la cucina cercando di farla addormentare.

 

Emma - Melissa
 

Mentre ci dava le spalle intravidi un piccolo tatuaggio sul suo collo.

Teneva sempre i capelli sciolti di solito, perciò non lo avevo mai notato.

Doveva averlo fatto dopo l'incidente, perché ricordo bene di non averlo visto sulla foto della copertina del libro.

Ragazzi io devo proprio andare” - disse Lys distogliendomi dai miei pensieri.

Resta, tranquillo” - disse sottovoce Melissa - “Ho quasi fatto”.

Mi dispiace, ma mi ha appena scritto mio fratello, gli serve una mano” - si giustificò.

Va bene” - risposi - “Allora ci vediamo domani” - lo salutai accompagnandolo alla porta.

Appena tornai in cucina vidi che Em stava finalmente dormendo. Aiutai Mel a sistemarla nella camera dei miei e poi ci sistemammo sul divano.

 

Hai freddo?” - le chiesi.

No tranquillo. Sto bene così” - rispose sincera.

Ci fu un attimo di silenzio.

Dai...” - la incitai - “So che sai già quale sarà la mia penitenza”.

In fin dei conti ero più, curioso, che spaventato, all'idea.

Ridacchiò - “In effetti...”.

Che devo fare?” - domandai rassegnato.

Assolutamente niente” - esclamò dipingendosi un sorrisino sghembo in viso.

Poi si alzò e lentamente si sedette sulle mie ginocchia.

Percorse con le dita affusolate le mie braccia, partendo dai bicipiti, applicando una leggera pressione.

Sarai in grado di resistere senza fare assolutamente nulla?” - disse con una punta di malizia.

Deglutii sonoramente.

Se questa era la sua vendetta, dovevo decisamente farla arrabbiare più spesso.


 


Ciao a tutti ^^
Chiedo perdono per il ritardo, spero che il capitolo ne sia valsa l'attesa.
Ho deciso di raccontare gli avvenimenti nella paninoteca con il pow di Armin, perché credo che un parere esterno, avrebbe fatto maggiore chiarezza sulla vicenda.
Le cose sembrano essersi sistemate, ma tranquilli, ci saranno presto delle novità ;)
Chissà se Castiel riuscirà a resistere alle provocazioni di Melissa :)
Spero di riuscire ad aggiornare presto.
Grazie infinite a chi recensisce e a chi ha aggiunto la storia tra le seguite, ricordate o preferite.
E grazie di cuore anche a chi legge e basta (anch'io sono piuttosto pigra nel lasciare recensioni... vi capisco ;) )
Buon fine settimana a tutti.

Un bacione Nyx
   
 
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