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Autore: Seaweed_Sunshine2713    24/05/2014    0 recensioni
La vita dopo la Guerra con i Titani sembra procedere tranquilla e monotona... Ma per Gaya e Lena, amiche per la pelle, la vita è diventata tutt'altro che noiosa! Una dea in cerca di vendetta minaccia il Campo, cosa faranno i nostri semidei?
Tra mostri, allenamenti, combattimenti, dei, imprese e (perchè no) nuovi amori si troveranno catapultate in un mondo nuovo e pericoloso in cui dovranno imparare a vivere: Benvente al Campo Mezzosague!
Ciao ragazzi, questa è la prima fan fiction che scrivo (anche se un paio di capitoli li ha scritti una mia amica, ma segnalerò)! Spero vi piaccia e che non vi annoi: quando ho cominciato a scriverla non avevo ancora letto la saga di Eroi dell'Olimpo quindi non ne terrò conto. Buona lettura!
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quando le vide arrivare, le differenze  tra le due amiche di fecero ancora più evidenti: Gaya portava una maglietta morbida a mezza coscia coloratissima, dei jeans e un paio di ballerine blu con il fiocco, mentre Lena sfoggiava una canottiera verde militare, dei leggins neri aderenti e degli anfibi neri.
"Ok, adesso ci presentiamo meglio" disse Gaya sedendosi, seguita a ruota da Lena "Io sono Gaya, e lei è Lena. Tu sei?"
"Perseus Jackson, ma preferisco Percy."
"Allora, Percy, come mai hai visto tutto??? E soprattutto, da dove hai tirato fuori la spada???  E perché quei maledettissimi mostri continuano a venire a farci visita???" Lena aveva ricominciato a sparare domande come una mitragliatrice, sperando in risposte veloci e dirette.
"Lena!!!" Gaya la rimproverò appena l'amica si fermò per riprendere fiato.
"Gaya!!!" Ribatté Lena con aria impertinentemente serena.
Percy annusò aria di litigata e intervenì "Adesso rispondo a tutte le domande, ma prima devo portarvi in un posto più sicuro: dovete avvisare qualcuno?"
"No, viviamo da sole da anni ormai... Forse solo i nostri insegnanti..." Rispose Gaya pensierosa.
"Non ve lo consiglio, io ho avuto una brutta esperienza con la mia insegnante di matematica quando ero nella vostra situazione. Adesso, però, andiamo al Campo, se per voi va bene." Rispose Percy, con un'alzata di spalle, come se non gliene importasse niente: in realtà fremeva dalla curiosità, e quando vide la gamba di Lena tremare e muoversi, capì che l'iperattività tipica dei mezzosangue cominciava a farsi sentire.
"Se è per evitarci altri scontri, a noi va bene, vero Lena?" Chiese Gaya.
"Secondo te?!? Certo che va bene! Non ci tengo a fare il cavalluccio con un'altra di quelle cose, grazie mille e arrivederci!!!" Rispose Lena, impaziente di risposte.
"Allora è deciso! Andiamo subito, lasciaci solo prendere le borse." Detto questo, le ragazze piantarono di nuovo in asso Percy, che cominciava a stufarsi di sembrare sempre l'idiota di turno mollato dalle ragazze. Comunque aspettò finché le due non tornarono con le borse, una enorme e gialla per Gaya e un marsupio verde per Lena, che disse "Ho dentro giusto portafoglio e cellulare, non mi porto molto in giro." Dopo aver finito di parlare, distolse lo sguardo, e per un attimo sembrò quasi imbarazzata, ma riacquistò subito il suo atteggiamento impertinente, fissando Percy con aria di sfida, sfida che sarebbe stata accolta se non ci fossero stati problemi più grossi.
"Cellulari?!? Buttateli subito via!" Esclamò il ragazzo, lanciandosi verso le due afferrando il Blackberry di Gaya, che aveva appena iniziato a squillare.
"Ehi!! Che ha il mio telefono che non va?" Chiese Gaya preoccupata e leggermente seccata dopo che il ragazzo le aveva strappato di mano il cellulare.
"I cellulari trasmettono la voce dei mezzosangue, e se vengono captate dai mostri, PUF, eccone una folla!!!"
Percy aveva quasi gridato dall'agitazione, e subito pregò che nessun mostro in incognito lo avesse sentito.
"Mezzosangue? Che cosa vuol dire? Lo siamo tutti e tre a quanto ho capito." Per una volta, Lena aveva parlato tranquillamente.
Intanto il gruppetto si stava avviano verso un taxi che Percy aveva chiamato con un gesto imperioso del capo mentre Lena parlava.
"Collina Mezzosangue, Long Island" disse Percy allungando una dracma all'autista, che annuì, alzò il vetro che separavo l'abitacolo e si infilò nel traffico newyorkese.
"Ora basta, esigo delle spiegazioni o non rispondo di quello che dico, ok?!" Lena era decisamente spazientita, e anche Gaya, per quanto fosse rimasta in silenzio da quando avevano lasciato il bar, aveva un'espressione molto innervosita.
"Prima di tutto, vi avverto che dopo quello che sentirete potrei sembrarvi pazzo. Ora, conoscete la mitologia greca?" Domandò Percy.
"Si, ma non vedo come possa essere utile in questo frangente. Sai Lena, comincio a credere che forse non saremmo dovute salire su un taxi diretto chissà dove con uno sconosciuto." Disse Gaya, sospettosa. Per tutta risposta, Lena annuì energicamente, scompigliandosi tutti i capelli.
"Ok, allora, visto che almeno sapete di cosa sto parlando, vi spiego cosa vuol dire mezzosangue, che è quello che siamo tutti e tre: vuol dire che siamo per metà umani, e per metà dei dell'Olimpo. "

 
  
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