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Autore: thebooksaremylife    24/05/2014    0 recensioni
DAL TESTO*
-Ciao Elis io mi chiamo Hazel Levesque. Sono figlia di Plutone, si hai capito bene Plutone, il dio dei morti e delle ricchezze della terra.
-Co..cosa vuoi da me?
- Non voglio farti del male... Voglio solo portarti in un posto.
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-Dovete riunirvi, trova i tuoi compagni e partite!- la voce proveniva da un ragazzo, ma non capivo chi era, vedevo soltanto un’ombra.
-Dovete fare presto!- continuò il ragazzo
-Chi sei?- provai a chiedere io.
-Non c’è tempo ora Alex, il contatto si sta interrompendo. Ci vedremo presto e non temere, sono tuo amico.-
Mi svegliai di soprassalto. Era la seconda volta che facevo questo sogno, solo che nella prima non ero riuscita a parlare.
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La ragazza rise piano -Non puoi atterrarmi. Vedi, io non sono qui, nel senso di qui. Sono una... proiezione- [...] -ehm...non precisamente. io sono una tua antenata. Vengo da un passato non molto facile e ho bisogno del tuo aiuto [...] Cerca le Chiavi, le Chiavi del Tempo, e ci salverai. Trova gli altri 7 e parti-
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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KATE Da quando ho sentito quella voce, tutte le notti sogno la stessa identica cosa: sono su una barca di legno che galleggia in un fiume impetuoso che termina con una grotta. La mia unica fonte di salvezza dal mondo esterno...a meno questo è ció che dice la voce di sottofondo che sento continuamente. La sua voce sembra allarmata - " L'entrata al Campo Giove è l'unico modo per proteggere te e le persone a cui vuoi bene. Sono Jason e tu sei una semidea ! Qualcosa di grosso ti aspetta e tutto è nelle tue mani!" Urlo, grido ,mi dimeno per potermi trascinare nella grotta,ma arrivo sempre vicino all'entrata quando una luce bianca mi fa perdere l'equilibrio e precipito nell'acqua. Ma non sono nell'acqua. Sono sul mio albero e accanto a me c'è una figura nera. No . Mi sbaglio. È Sean. Le mie labbra incontrano le sue e per un momento mi sento felice e sollevata,ma quando riapro gli occhi sento che qualcosa non va e vedo che quello davanti a me non è Sean,ma un mostro che io sono costretta ad uccidere. Mi sveglio sempre di soprassalto, urlando e uscendo fuori dalle lenzuola come per scacciare qualcosa,ma non trovo mai niente. Puntualmente dopo 2 minuti arriva mia mamma di corsa a sentire come sto. È una donna sulla quarantina,non molto alta, ma snella. Fin da quando sono piccola non ricordo di aver avuto un padre e lei c'è sempre stata. È coraggiosa e determinata,un po' come me,ma io ho qualcosa di diverso. Forse quel qualcosa assomiglia a mio padre... Più vado avanti più mi accorgo che lei è nervosa. Ha le ombre scure sotto gli occhi e ogni notte è sempre a chiedermi cosa ho visto. Mi preoccupa. Questi sogni non rappresentano una cosa reale e ne sono sicura ,ma c'è qualcosa che mi turba nel suo sguardo cupo. -Aaaaaaaaaaaaah- soffoco un urlo. L'artiglio di una furia mi penetra nel polpaccio e ho la vista appannata. Non riesco a capacitarmi che solo poche ore fa salutavo mia mamma per andare a scuola. Credo che lei lo sapesse,che sapesse che quella mattina era l'ultima volta che ci vedevamo. Non so per quanto tempo,ma sono sicura che non sarà poco. Ero a scuola e come tutte le mattine il banco di fianco al mio era vuoto...sembrava una mattina come tutte le altre ma non lo era. Accanto a Becky c'era un ragazzo nuovo, Albert. Non mi sembrava un tipo tanto apposto,infatti avevo ragione. Ogni ora vedevo qualcosa che cambiava in lui: gli occhi più profondi e neri, il viso più aguzzo e appuntito, qualcosa che stava per spuntare dalla sua schiena e,a quanto pare, ero l'unica ad accorgermene. Come al solito in classe nostra regnava il disordine e la confusione,infatti mi sembrava strano che per dei minuti fosse tutto così silenzioso...si poteva sentir volare una mosca. Io ero con la schiena attaccata al muro e stavo fissando un punto fisso nel vuoto mentre giocherellavo con la collana che mi aveva regalato mia mamma. Se solo avessi alzato lo sguardo mi sarei accorta che il tempo si era fermato e che Albert si stava trasformando in un mostro con le ali e la coda di serpente. Correvo,correvo a più non posso e adesso mi ritrovo qua, a più di due isolati dal mio albero,con una ferita al polpaccio. Inizio a pensare a mia mamma e a Sean che vorrebbero che combattessi e,non so dove, trovo la forza di rialzarmi e combatto. Cado e mi rialzo,cado e mi rialzo fino a quando non trovo una levetta nella mia collana a forma di fulmine. E accade. Si trasforma in una spada che va dritta al cuore della bestia. Un fascio di luce mi ribalta e mi ritrovo vicina alle rive di un fiume. Il mondo gira mentre io resto qui,impassibile. Nel sogno mi trovo dove sono ora,vicina alla riva del fiume con la Furia che esplode in un fascio di luce bianca,ma c'è qualcosa di...diverso. La luce continua a irradiarsi in tutta la sua brillantezza e,piano piano riesco a distinguere una figura che sta camminando verso di me. D'istinto tocco la mia collana,ma lui non ha intenzioni crudeli e malvagie...almeno credo. Perchè l'unica cosa che riesco a vedere prima di svegliarmi è il tatuaggio sulla spalla con su scritto "SPQR". Apro gli occhi, stropicciandomeli con i polpastrelli delle mie piccole e fragili dita e quello che vedo è il soffitto di una stanza che mi appare offuscato. Mi stropiccio meglio gli occhi e ora vedo chiaramente. Il soffitto ha un color bronzo antico,uguale a quello delle pareti. Davanti a me c'è un piccolo specchio,così mi alzo dal letto su cui ero sdraiata per vedere il mio riflesso in quell'oggetto. Alzandomi trovo le mie gambe estremamente fragili,ma riesco comunque a oltrepassare il letto e ad arrivare allo specchio. Il mio volto è sempre lo stesso, piccolo e perfettamente ovale,il naso leggermente all'insù e gli occhi grandi. Sarei la Kate di sempre se non fosse per il vuoto che ho negli occhi. Paura? No,non paura. Ignoto. Abbasso lo sguardo per trovare le ferite che sono ormai medicate,ma i miei vestiti sono lo stesso strappati,strappati negli stessi punti in cui mi aveva colpito la furia..aspetta. Questo significa che non era un'allucinazione. Mi si drizzano i peli della schiena alla vista del mio braccio con tatuato sopra le stesse lettere del ragazzo del sogno. SPQR. Quando riporto la mia attenzione sullo specchio sussulto perchè un ragazzo con gli occhi verdi, i capelli corti marroni e la mascella abbastanza pronunciata mi sta fissando con un mezzo sorriso. -Non credevo di essere così brutto da spaventare la gente!-adesso sta ridendo,ma io ci sto capendo sempre meno.- Sono Josh. Benvenuta al Campo Giove.- Campo Giove...CAMPO GIOVE. Oddio,le voci nel sogno allora erano vere. -Ciao-dico con fatica- io sono Kate.- quando sente questo nome gli scompare il sorriso per un istante,ma poi lo ritrova e io mi chiudo le braccia al petto,come faccio quando non so come agire. -Beh,Kate, ti chiederai come sei finita qui?- così mi racconta di come mi ha trovata sulla riva del fiume,con molte ferite,tra cui una grave al polpaccio. Mi ha portato qui attraverso la grotta che sognavo sempre e adesso mi sta dicendo che io sono una mezzosangue. Mezzosangue. Ha detto così. Ovvero chi ha un genitore divino,e io non ho mai avuto un padre.... - Che ne dici se ti racconto un po' di altre cose mentre ti faccio vedere il campo?- mi chiede. -Certo- dico,accennando un sorriso. Così faccio il giro di quello che tutti chiamano il Campo Giove. È molto grande e ci sono praticamente tutte le cose che ho 'studiato' a scuola riguardo all'antica Roma. Certo. L'Antica Roma situata ai giorni d'oggi, perlopiù a San Francisco. Mentre ci avviamo al centro del Campo, Josh mi racconta del sistema delle coorti e mi fa vedere quanti lari svolazzano per il campo e, non so come mai ma questa cosa mi fa sorridere: vedere dei fantasmi viola che svolazzano e ti salutano non è molto normale. Ma so che lo sarà molto presto,perchè mi piace questo posto. Passiamo anche vicino alle postazioni di combattimento. Dio che bello, o divrei dire...Dei. Man mano che vediamo una postazione mi spiega il tipo di arma: sono tutte molto diverse da loro,ma sono accomunate dalla stessa matreria di cui sono fatte: oro imperiale. Mortale per i mostri ma innocuo per i mortali. Dopo arriviamo alla zona dei templi in onore alle divinità dell'antica Roma: Marte,Minerva,Nettuno, Giunone ,Giove e molti altri. Josh mi dice che devo affrontare il 'probatio' che sarebbe un periodo dove mi addestrano per l'avviamento al campo. Partirà domani e dopo mi assegneranno ad una coorte. Ho i muscoli tesi che potrebbero scoccare la freccia che ho davanti al naso da un momento all'altro. Mi ricordo benissimo che a casa rimanevo fissa alla tv a vedere le gare di tiro: credevo fosse una cosa semplice,ma adesso mi accorgo che non lo è. Inspiro. Trattengo il fiato,gli occhi puntati sul bersaglio a dieci metri da me. Scocco. Espiro. La feccia si punta a due o tre centimetri a sinistra del centro. Sono abbastanza soddisfatta visto che è solo il terzo tiro che faccio. Nelle postazioni prima me la sono cavata sia con la 'spatha' che con il 'glaudius',ma questo è tutt'altro campo. E mi piace. Passo molto più tempo a questa postazione che alle altre e l'istruttore, uno strano centauro, mi fa presto provare con il bersaglio mobile. Beh,sempre se i piccioni sono considerati come bersaglio. -Stasera arrosto!- mi dice,e io non posso fare a meno di ridere. Dopo due ore consecutive ho le vesciche alle mani,così decido di andare a esplorare il Campo seguendo la Via Principalis. Non sono mai stata così altruista,ma appena la vedo non posso fare a meno di fermarmi. Una ragazza con i capelli neri ricci che le ricadono lungo la schiena è penzolante a circa cinque metri da terra. Ci sono circa una decina di ragazzi e altrettanti fauni li intorno,ma non la possono aiutare. Decido di correre,ma non all'albero.Almeno non subito. Mi precipito prima in un capannone con un'entrata fatta da due colonne che sorreggono un'enorme architrave con incise sopra delle figure romane in combattimento. Entro e prendo una corda,mi assicuro che sia abbastanza lunga e poi mi precipito all'albero. A quanto pare sono l'unica che sa arrampicarsi su un albero perchè tutti mi guardano come se fossi un'aliena. Ramo per ramo, come una lucertola si arrampica sul suo muro arrivo vicina alla ragazza. Da qui posso vedere che ha le nocche bianche per lo sforzo- Tieni duro per un altro po' !-le grido mentre lego un estremo della corda al tronco e l'altra attorno ai miei fianchi. Nel giro di trenta secondi sto tenendo le mani della ragazza mentre cerco di stare in equilibrio sul ramo. Lei riprende fiato e si da un po' di spinta, giusto per mettere una gamba sul ramo. A quel punto la tiro su e le lego la corda alla vita, portandola vicina al tronco. Posso vedere i suoi occhi verdi risplendere alla luce,tra le foglie. È alta su per giù quanto me e so per certo che è anche più forte, ma adesso trema come una foglia. Decido di legare la mia vita alla sua,come se la portassi sulle spalle e inizio a scendere. In due è molto più difficile,ma scendiamo lo stesso. Appena tocchiamo terra un boato di urla si alza,tutti che agitano i pugni in aria quando una voce si alza tra le altre - Urrà per Kate!- uno solo sa come mi chiamo e quello è Josh. Si avvicina e stringe tra le braccia la ragazza che è ancora scossa...credo si conoscano. E credo che anche gli altri la conoscano. Appena riprende un po' di colorito in viso si rivolge a me- Mi hai salvata. Grazie mille. Piacere,mi chiamo Kristen.- -Piacere,Kate.- rispondo. -Sei nuova di qui?- mi chiede -Si,sono arrivata ieri.- -Ti abituerai subito tranquilla!- -È ora di pranzo- dice Josh- che ne dite di un picnic?- ci chiede. Gli altri se ne stanno andando,ma non prima di avermi guardato con ammirazione. Non mi piace essere al centro dell'attenzione. -Credo che andró a distendermi un po'- risponde Kristen- sarà per un altra volta.- -E tu? Scimmia saltalberi?-ride. Le mie guance arrossiscono -Io..non sono...ma cosa? Hahahahah. Va bene.-rispondo. Non avevo mai scherzato così con nessuno che conoscevo da meno di ventiquattro ore. Durante il picnic inizio a conoscere Josh,le sue passioni e le sue paure. Scopro che eccelle nei combattimenti con la 'spatha'. È figlio di Nettuno e nel suo alloggio ci sono nove ragazzi. È alto e muscoloso, e più lo vedo più mi accorgo di alcuni particolari,come tre cicatrici una accanto all'altra..mi chiedo come se l'è procurate...- Sono una per ogni anno che passi al campo- mi dice. Adesso capisco. -Mmh pensavo fosse per la tua capacità di non metterti nei guai.- lo provoco. - Ehi, io sono un ribelle nato!- risponde. -Si non avevo dubbi.- rispondo ridendo. Mi hanno assegnato l'alloggio dove si trova Josh,e con sorpresa trovo anche Kristen. Anche lei è una dura. Faccio amicizia anche con un ragazzo dai capelli rossicci e gli occhi neri di Paul. Lui è Kristen sono sempre a stuzzicarsi e io mi trovo sempre a ridere. Qui le persone sono diverse dal quelle nel mio quartiere di San Francisco,mi sono simpatiche . È una bella sensazione.Ormai sono circa tre settimane che sto al campo e passo molto tempo con Josh,Kristen,che è diventata la mia migliore amica, e Paul. Io mi fido di loro e loro si fidano di me. Infatti un giorno mentre stavo uscendo dalla doccia dopo aver passato una giornata ad allenarmi,Kristen corre verso di me è per poco non mi fa scivolare nel pavimento bagnato delle docce e mi dice che Paul l'ha baciata. Sono felicissima per loro perchè so che sarebbe successo. Sempre quel giorno ,dopo essere stata alla postazione di tiro, sono stata con Josh ad allenarmi nella lotta con il 'glaudius' e mentre stavamo tornando agli alloggi decido di chiedergli perchè quando sente il mio nome sobbalza. Così mi racconta che Kate era la sua ragazza. Lui l'ha persa durante un'impresa per la quale erano partiti insieme all'incirca un anno prima. Io gli racconto di Sean e di quello che era per me. Sono felice di averlo confidato a qualcuno. Quel qualcuno è lui, e so che lui è la persona giusta. La notte sogno di nuovo il ragazzo con il tatuaggio al braccio,solo che stavolta lo vedo in volto. È biondo con gli occhi chiari, alto e snello. Sono alla postazione di tiro con l'arco e, anche se è notte fonda, riesco a colpire tutti i bersagli e i piccioni,fino a che, per un pelo, riesco a deviare la direzione della freccia di mondo che non si pianti nel corpo di una figura. Lui si avvicina a me e mi mette le mani sulle spalle,costringendomi a guardarlo - Kate- inizia con una voce calma,ma con un tono allarmato -sono Jason,figlio di Giove. Vengo dal passato e ho bisogno del tuo aiuto- -Come fai a sapere come mi chiamo?- lo interrompo. -Questo non importa adesso, tu sei la nostra speranza. Sei destinata a farlo,destinata a salvarci. Salvare me è gli altri che sono rimasti intrappolati. Devi trovare le Chiavi del Tempo,ma non puoi farlo da sola. Cerca gli altri sette e poi parti.- -Ma cosa...cosa significa per me? Gli altri sette? Quali chiavi?- cerco spiegazioni ma lui è già scoparsi e io mi sveglio di soprassalto nel letto del mio alloggio. Josh corre subito a chiedermi come sto,ma il non riesco a parlare,così mi porta fuori su una collinetta vicino al nostro alloggio. La notte sta per finire e ho i brividi di freddo per via delle folate di vento. Ci sediamo su una coperta e lui mi tranquillizza cingendomi le spalle con un braccio. Ha sedici anni,ma ne dimostra di più. Dopo un po' fa scivolare la sua mano vicino alle mie dita che si uniscono alle sua formando una mano sola. Io lo guardo e lui ricambia in modo incerto -Scusami...non so perchè l'ho fatto...cioè,io non...so che hai perso Sean da più di tre mesi,ma non mi sembra ancora il m- -Shh.-lo interrompo -so che lui vorrebbe una persona accanto a me,non devi scusarti.- Restiamo così fino a che si iniziano a scorgere le prime luci dell'alba quando una cosa accade. Un simbolo sopra la mia testa si illumina. Un fulmine. Un fulmine che brilla nel crepuscolo. Josh mi guarda sbalordito,poi sorride e mi dice dolcemente -Ciao Kate, figlia di Giove.- Non faccio in tempo a sorridergli che mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi bacia. ANGOLO AUTORI _____________________________________ Eccoci qui con il nuovo capitolo della fanfiction! Vi sta piacendo? SISSIGNOR CAPITANO! Non ho sentito bene! SISSIGNOR CAPIT... ahahahaha cosa diavolo sto dicendo? Volevo solo chiedervi di recensire e consigliandoci come sapete fare solo voi! *Buuuu che ruffiana!* Vorrei ricordarvi che abbiamo una pagina su facebook: https://m.facebook.com/EUnaPennaPercyJackson Se vi va di farci un salto siete ben accetti!
  
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