Capitolo 4: Il ritiro ha ufficialmente inizio

Cucina della Baita: Lunedì 29 dicembre, h. 6:30.

Le quattro managers sono già a lavoro, stanno preparando la colazione, da oggi si inizia a fare sul serio; il ritiro inizierà ufficialmente. Amy, Patty e Jenny essendo già un trio molto affiatato e collaudato sono ai fornelli, Fanny dà loro una mano, ma essendo la nuova arrivata, le spettano i compiti più facili infatti, apparecchia la tavola.

Holly, Benji e Tom sono i primi ad arrivare in cucina. «Buongiorno, ragazze!» saluta assieme la Coppia d’Oro, il portiere si limita a sorridere e si siede a tavola.

Subito dopo arrivano anche Philip e Julian, il primo sorride e saluta il gruppo con la mano, poi si avvicina a Jenny e la bacia.

 «Buongiorno!» esclama il secondo, sperando di aver avuto un incubo, ma appena vede la cugina perde definitivamente ogni speranza.

Amy sorride felice e si gira, «Buongiorno a te, capitano» lui sorride dolcemente, e per un attimo i loro occhi si perdono gli uni in quelli dell’altro.

Fanny allegra e sorridente va alle spalle del cugino e lo stringe, lui ha un sussulto. «Buongiorno, cuginetto. Come stai? Hai preso le medicine?»

Tutti si bloccano guardando i due cugini, chi curioso, chi preoccupato. Amy scambia un’occhiata con Philip il quale intuisce subito.

«Fanny mi hai preso per un malato terminale? Sto bene, e se proprio lo vuoi sapere no, non ho preso le medicine, devo prenderle dopo o durante i pasti. Non intrometterti, so bene quello che devo fare.» risponde il ragazzo infastidito.

Amy stringe Julian, il quale si scosta ed esce fuori dalla baita e Philip prende Fanny in disparte portandola dalla parte opposta, ed escono sulla veranda della cucina.

«Ma che cazzo ho detto? Non mi pare di aver fatto nulla di male, ho solo chiesto…» dice Fanny infuriata, Challagan sospira e le mette le mani sulle spalle. «Non è questo il problema, non hai detto o fatto nulla di male, ti sei solo preoccupata per tuo cugino, il che è lecito. Il punto è che a lui dà fastidio che le persone gli stiano addosso così, sa che non l’hai fatto per pietà, ma sa anche bene quello che deve fare ormai da anni, infatti nemmeno noi gli chiediamo nulla.»

Fanny annuisce, «Io non lo sapevo, cioè so che a lui dà fastidio e sa bene quando prendere le medicine, però non ho mai vissuto con lui ed essendo che lo faremo per una settimana mi sento un po’ responsabile del mio cuginetto preferito.» ammette.

Philip sorride e rientrano, anche Julian è rientrato e sorride alla cugina la quale ricambia, nel frattempo tutti gli altri componenti della squadra sono scesi, compreso il mister.

Una volta che sono tutti seduti a tavola iniziano a fare colazione, chi ancora assonnato, chi affamato e chi come Holly che, non vede l’ora di andare al campo ed allenarsi.

Julian seduto tra Amy e Philip sospira mentre sorseggia il suo succo d’arancia, ed estrae dalla tasca della tuta due blister, il primo contenente la Furosemide lo poggia sul tavolo, ed apre l’altro che contiene la Digossina, prende una capsula e la mette in bocca accompagnandola con un bicchiere d’acqua.

Fanny sorride e guarda il cugino, anche lui sorride e la guarda, sembra essere passata la collera di entrambi per il diverbio di prima, ed il ragazzo inizia a mangiare  la sua tazza di latte e muesli.

«L’allenamento inizierà alla 9:00 e durerà sino elle 12:00, nel pomeriggio riprenderemo con la seconda seduta dalle 16:00 alle 18:30.» dice il mister, mentre ragazzi e managers annuiscono, Bruce sospira pensando già che sarà distrutto alla prima seduta… e lui che pensava di passare le vacanze natalizie a dormire.

Finito di mangiare Julian prende il blister della Furosemide e portandola alla bocca prende anche la seconda compressa, poi prende entrambi i blister e li rimette in tasca. Tutti si alzano ed ognuno va nelle rispettive camere, per vestirsi, o sistemarsi meglio.

Julian si stende sul letto e ci rimane per un’ora, in questo modo la Furosemide agisce nel migliore dei modi; il suo compagno di stanza lo guarda e sorride sistemando le sue cose. «Sei pronto per iniziare, Baronetto?»

Il libero della Nazionale sorride. «Sì, e voglio dare il meglio di me!» afferma deciso e sorridente.

Callaghan sorride. «Sono certo che sarai tu il migliore, come sempre, amico mio. Se non fosse per la tua classe, i tuoi consigli, il tuo carisma e i tuoi fantastici assist noi non saremo nulla di ciò che siamo…» dice facendo sorridere l’amico.

Campo della baita: h. 9:00.

I calciatori sono tutti quanti sul campo, pronti per iniziare, divisi in due squadre: sei con la casacca arancione, gli altri sei con la casacca gialla. «Forza, iniziate col riscaldamento, quattro giri di campo seguiti da respirazione e piegamenti. Dopo farete una partitella di ’45 minuti.» ordina Marshall.

Al comando del mister i ragazzi iniziano a correre, le managers arrivate anche loro in campo iniziano a sistemare gli asciugamano e le bibite per la pausa. Fanny è elettrizzata: è la prima volta che assiste ad un allenamento di suo cugino, per di più della Nazionale.

L’allenamento procede senza alcun intoppo, se non le solite lamentele di Bruce e le varie sfide ed imprecazioni di Benji e Mark, insomma, ordinaria amministrazione. La prima sessione finisce con la partitella finita in parità con il risultato di 0-0.

I ragazzi corrono verso la panchina e le ragazze danno loro asciugamani e bottigliette d’acqua, Fanny sorride e si avvicina al cugino con in mano entrambe le cose, Amy li osserva e sorride. «Tieni, cuginetto. Sei stato davvero bravissimo, vederti in campo dal vivo è tutt’altra cosa. Non ti sei stancato troppo, vero?»

Julian sorride e prende l’asciugamano col quale si deterge il sudore dal viso e poi la poggia sul collo, prendendo la bottiglietta d’acqua che la cugina gli porge, beve, poi sorride ancora. «Grazie mille, cuginetta! Tranquilla, sto bene, so quali sono i miei limiti, ed ora non è più come qualche anno fa.» la ragazza sorride e lo stringe, lui ricambia.

«Perfetto, ragazzi, andate a fare le docce, più tardi lavoreremo sulla preparazione atletica.» detto questo il mister manda tutti dentro, i ragazzi vanno a fare le docce e cambiarsi, mentre le ragazze vanno in cucina ed iniziano a preparare un pranzo leggero, ma sostanzioso.

***

Angolo dell’Autrice: Ringrazio tutti coloro che seguono questa storia, quanti l'hanno inserita tra le seguite, preferite e ricordate, ma soprattutto quanti hanno recensito, grazie vi adoro, ed un ringraziamento particolare va a reggina sei fantastica tesoro, sappi che leggendo il tuo capitolo stasera mi è tornata l'ispirazione.