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Autore: dolls_    25/05/2014    1 recensioni
- Quindi mi stai dicendo che non ti importa più nulla di quello che siamo stati? - sussurrai, le lacrime che minacciavano di scendere.
- Certo che mi importa piccola - mormorò Harry accarezzandomi una guancia con il pollice e asciugandomi una lacrima, non mi ero accorta che fosse caduta dalle mie ciglia - Non piangere - aggiunse.
- E come faccio? Mi stai lasciando -
- Non ti sto lasciando scricciolo, ti sto salvando -
Certo, lui era famoso, anche se non lo voleva detto, faceva parte degli One Direction e come tale era adorato da tutte le sue fan. Ma quello che mi faceva più male era vedere che Niall, Louis e Liam non avevano lasciato le loro ragazze per questo, invece Harry si.
Strinsi i pugni, mi voltai e corsi via.
*Cosa succede quando quattro ragazze e cinque ragazzi si incontrano?*
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18
This big magic love

La suoneria del mio cellulare, Hot di Inna, si diffuse per tutta la stanza risvegliandomi dal mio torpore mattutino. Mi stirai nel letto un paio di volte e poi mi alzai definitivamente scollegando il mio cellulare dal caricabatterie. Guardai il display, ancora assonnata, dove lampeggiava la scritta “Cetriolo”. Mi convinsi che avrei dovuto cambiare il suo nome. Accettai la chiamata e portai il cellulare all’orecchio.

- Pronto? – sbadigliai assonnata.

- Piccola, ascolta, ho combinato un casino e mi sento tremendamente in colpa –

- Che succede, Harry? –

- Ieri ti ho detto alcune cose per farti capire che ti amo, ma … ora mi sento così in colpa … -

- Ti senti in colpa perché mi hai fatto capire che mi ami? –

- No, per carità. Solo che ti ho detto alcune cose che mi fanno sentire in colpa –

- E quali sarebbero!? – sbottai irritata.

- Per prima cosa ti ho detto che sono famoso. E io odio dire questo perché mi fa sentire pieno di me e semplicemente perché sono solo un ragazzo come tanti che sta vivendo il suo sogno. Poi, cosa molto più importante, ho detto che le nostre fan sono solo fan ed è alquanto impossibile. Loro sono tutto per noi. Sono loro che non smetteremo di ringraziare mai per quanto ci hanno dato. “A massive tank you” ricordi? Sono il nostro sorriso, coloro che ci hanno fatto vivere il nostro sogno. Loro non sono solo fan, sono tutto. Se potessi le sposerei tutte perché noi amiamo le nostre fan. Capisci come mi senta in colpa? –

- Ehi, Harry, sta’ tranquillo. Sapevo già che le vostre fan sono tutto per voi. Non sentirti in colpa, pensa che adesso ci hai pensato e me l’hai detto. Probabilmente non lo verranno a sapere mai. Ricorda che lo hai detto solo a me. Loro sono tutto. Ok? Ok. Basta non sentirti in colpa –

- Facile a dirsi per te –

- Scusa, amore, ma non so come aiutarti. Non so cosa dirti, io non ho mai provato niente di tutto questo. Ma so di per certo che loro capirebbero –

- Va bene. Ti saluto, piccola, ci vediamo più tardi –

Staccai la chiamata e mi portai in bagno. Feci una lunga doccia e quando uscii, con mio rammarico, notai che tutti dovevano già essere al bar in cui ci eravamo dati appuntamento quella domenica per fare colazione.

 
Quando arrivai affannata al bar li trovai comodamente seduti al nostro solito tavolo. Stavano chiacchierando.

- Scusate il ritardo – mormorai regalando un bacio a stampo ad Harry.

Il cameriere ci raggiunse poco dopo.

- Siete pronti per ordinare? –

- Si – disse Serena – Io vorrei una granita cioccolato –

- Io una mandorla e cioccolato – aggiunsi.

- Io un gelato nocciola – sentii dire a Monica.

Ordinammo tutti ma quando toccò ad Harry liquidò l’offerta del cameriere dicendo che non voleva nulla. Sembrava abbattuto.

- Ancora per quella storia? – gli chiesi sottovoce.

- Non puoi capire come mi senta adesso –

- Si, è vero. Non lo posso capire. Ma posso provare a fare qualcosa per te, se me lo permetti –

- Non funzionerebbe nulla –

- Sai che ti dico? Sono stanca di vederti così triste. Tu dovresti essere quello felice. Il ragazzo che tutte vedrebbero come modello per il proprio ragazzo. Io non sono brava con le parole. Ma posso assicurarti che sei una persona stupenda. Hai fatto un errore, ma a tutti capita di sbagliare. Questo grande magico amore che stai vivendo con le tue fan è la cosa più importante. Stai tranquillo, non le deluderai –

- Ho sempre quella paura di deluderle che mi attanaglia il cervello e so di averle appena deluse –

- Sai che ti dico? Non ha sentito nessuno quello che hai detto a me e non le hai di sicuro deluse. Stai invece deludendo me perché non riesci a capire di non aver fatto nulla di sbagliato –

Finalmente sorrise.

- Mi piace come hai definito il nostro rapporto con le fan. “Questo grande magico amore” –

Prese il cellulare e digitò qualcosa rapidamente sulla tastiera.

Nello stesso momento il mio cellulare vibrò nella tasca dei pantaloni e lo tirai fuori per vedere di cosa si trattasse. Harry aveva appena twittato che il suo rapporto con le fan era: “This big magic love”. Sorrisi scuotendo la testa e gli risposi, in italiano perché non avevo google traduttore, scrivendo: “Chissà chi ti ha dato quest’idea”.

- Hai twitter? – mi domandò lui leggendo il mio commento.

- Si. Non sai quante volte mi sono sforzata per scrivervi qualcosa di decente in inglese e voi non mi avete mai risposto – ridacchiai mostrandogli il mio profilo pieno di twitt indirizzati a loro.

- Sei una contraddizione vivente –

- Si lo so – risposi ridacchiando ancora.

- Ehi, piccioncini, avete smesso di fare gli innamorati? – domandò Niall con un braccio intorno alle spalle di Monica.

- Guarda chi parla – risposi ridendo di nuovo.

- Ehi. Niall è dolce ma voi vi estraniate dalla conversazione. Non avete neanche risposto a una domanda di Zayn – disse Monica ridendo anche lei.
Sbiancai – Zayn cosa mi hai chiesto? –

Lui scoppiò a ridere e scosse la testa come per dirmi che non aveva importanza.

Serena si alzò dal tavolo, ci salutò e ci diede appuntamento per quel pomeriggio a casa sua visto che i suoi genitori non c’erano.  Ok, ci saremmo visti quel pomeriggio.

 
Harry passò a prendermi con un quarto d’ora di anticipo. Fortunatamente ero pronta. Mi sistemai sulla moto nera, dietro di lui e lo tenni stretto fra le mie braccia per tutto il tragitto fino a casa di Serena.

Ad accoglierci trovammo Serena, Louis, Monica e Niall.

- Chi manca? – chiesi.

- Zayn, Giordana e Liam? – rispose Serena ironicamente.

- Molto spiritosa – mi lamentai.

- Allora oggi ho preparato un “giochino” a cui dovremmo sottoporci tutti –

- Che tipo di giochino è? – chiese Harry sedendosi per terra attorno a un mucchio di carte stropicciate.

Arrivarono anche i tre ritardatari e cominciammo il giochino.

Serena spense le luci e accese una torcia – Prendete tutti un foglietto dal mucchio – disse sottovoce con la torcia puntata in faccia.

Prendemmo tutti un foglietto.

- Allora nel mio c’è scritto. Cammina per la stanza totalmente al buio mentre i tuoi compagni cambiano posto e dai un bacio sulla guancia, se la trovi, del primo amico che tocchi – lesse Serena.

Perciò, alzatevi tutti e mescolatevi appena spengo la torcia.

Spense la torcia e noi tutti, riluttanti, cominciammo a muoverci.

- Fatto spero – disse Serena riaccendendo la torcia – Ok chi ho baciato sul naso? – chiese ridacchiando.

- Me – rispose Zayn.

- Ok risediamoci com’eravamo prima –

La torcia passò in mano a Monica – Allora. Nel mio c’è scritto … no, questo non lo faccio! – stramazzò lei.

- Che c’è scritto? – chiesi.

- Balla come se fossi in discoteca con il tuo ragazzo/a –

- Non è tanto orribile – disse Giordana.

- Dai spegniamo la torcia così non ti vediamo se vuoi – disse Serena.

- Io odio ballare – mugugnò Monica afferrando Niall per una mano e spegnendo la torcia.

La vedemmo muoversi parzialmente, ma almeno si stava muovendo.

Riaccese la torcia e la passò ad Harry, seduto accanto a me – Fai una doccia con i vestiti. Serena non vorrei prendermi una broncopolmonite proprio ora – disse lui.

- Avanti – lo incoraggiò lei aprendo la porta del suo bagno.

Harry entrò nella doccia e aprì l’acqua. Si buttò sotto il getto caldo completamente vestito e chinò la testa verso il basso.

- No perché la doccia proprio a lui!? – strillò Louis prendendo il suo amico per un braccio e facendolo uscire dalla doccia.

- Perché? – chiese Giordana.

- Harry sta un’eternità sotto la doccia – rispose Liam.

Io ridacchiai notando quel particolare in comune e come tutti e due chinassimo la testa verso il basso quando ci facevamo la doccia.

- Ma non posso asciugarmi? – chiese lui.

- Certo che no. Poi pulisco io per terra, tranquillo – rispose Serena divertita.

La torcia passò a me – Serena hai sempre in mente i giochi più contorti te. Allora c’è scritto … fai la pazza/o come quando sei solo/a o con i tuoi amici più stretti per tutta la sera. Devo farlo veramente? Così Harry mi lascia – mi lamentai.

- Lo devi fare –

- E va bene – mi arresi tornando a sedermi – Louissino issino ssino sino ino no o tocca a teeeeeeee! – urlai lanciandogli la torcia addosso.

- Aia! – si lamentò lui.

- Hai qualche problema per come ti ho lanciato la torcia!? Eh!? Hai qualche problema!? – urlai.

- è pazza – disse solo Louis aprendo il suo biglietto.

- Dai un bacio sui capelli della persona alla tua destra – lesse guardandomi.

- NO! I miei dolcissimi e limpidissimi capellissimi non li devi toccare! – strepitai alzandomi e mettendomi al centro del cerchio che avevamo formato – Non avvicinarti a me con la tua lurida bocca spara bacini! – strillai tirandomi i capelli come un’ossessa – Ti prego Harry non mi lasicare! – strillai subito dopo. Mi lasciai baciare i capelli da Louis e poi la torcia passò a Niall.

- Mangia due pizze intere congelate. Anche tre! – strepitò il ragazzo andando a prendere le due pizze dal freezer. Le mangiò in pochissimi minuti nonostante fossero ghiacciate – Non sanno di niente – si lamentò passando la torcia a Giordana.

- Bene bene – Fece lei – Devo un bacio su ogni centimetro della faccia di Liam, ho capito – disse cominciando a baciare il suo ragazzo per tutta la faccia ma evitando accuratamente le labbra.

- Arriva al sodo – si lamentò lui.

Giordana ridacchiò e poi posò le sue labbra su quelle di Liam.

Passò la torcia a Zayn – Urla “ashtag” fuori dal balcone al primo che passa.

Si avviò fuori seguito da tutti noi e vide una signora anziana che camminava tutta curva per avvicinarsi alla casa di fronte a quella di Serena – Non posso urlarlo a lei. Le verrà un infarto – disse Zayn guardandoci serio.

- Ha ragione – osservai.

Fortunatamente poco dopo la vecchietta entrò in casa e un ragazzo si affacciò dal balcone per recuperare qualcosa.

- Ashtag! – urlò Zayn sventolando una mano in segno di saluto. Io mi ricordai di dover fare la pazza così urlai subito dopo la stessa parola. Mi avvicinai e osservai la strada sotto il balcone – Ah! Le vertigini! – urlai entrando in casa seguita dagli altri.

Rientrammo in casa e la torcia passò a Liam, l’ultimo che doveva sottoporsi alla prova.

- Fai il bambino/a per tutta la serata. Ok si può fare – lesse.

- Mamma! Mamma! – urlò poi rivolgendosi a Giordana.

- Si figliulo, di cosa necessiti? –

- Voglio mangiare! Ho fame e voglio dormire e ho sete e sonno e voglio pure stare sveglio –

- Che figlio capriccioso che mi è capitato! – esclamò Giordana.

Il resto della serata passò tranquillamente, o quasi, con me che facevo la pazza e Liam che faceva il bambino. Beh … avrebbero dovuto rinchiuderci in un manicomio.
 
Ciao! Hello!
Lo so che questo capitolo è un po’ cortino.
Scusate.
Vado molto di fretta, un bacione <3
- Kikkia
  
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