Non riuscì a dormire per tutta la notte… la stanza era fredda, il letto duro e scomodo, la finestra aveva le sbarre, e una tizia, era rimasta li a fissarmi per tutto il tempo!
- signorina, ecco le sue pillole
D: le prenda lei, io non le voglio…
- signorina deve prenderle!
D: davvero? Beh io non le prendo!
- ma…
D: se le in ficchi su per il culo le sue pillole!
- Robert!
D: cosa volete fare?
Mi sedarono… che bastardi… non so quanto tempo rimasi a fissare il vuoto… so solo che a un certo punto l’infermiera se ne andò, ed entrò Tim con gli altri…
T: Dawn?
D: Tim mi sento tanto leggera
T: lo so
D: ciao
J: ciao
D: guarda mi sono fatta male!
T: e come hai fatto?
D: ho dato un pugno all’infermiera!
T: oh già, mel’hanno detto! Non devi picchiare le infermiere, ok?
D: ok
T: guarda che ti ho portato!
D: ohh bello!
T: già…
- scusi, è l’ora delle medicine…
T: oh faccio io!
- ok
T: Dawn tieni
D: ok
T: scusi, tra quanto torna normale?
- in teoria tra poco!
T: ok… Tomo mi aiuti a montarlo?
To: certo…
S: ma Tim, è normale che ci siano le sbarre alle finestre?
T: si
S: oh ok!
J: Shan è un manicomio
S: lo so, ma le sbarre sono deprimenti!
T: lo so, ma sono tutti così!
E: cosa fa?
T: Dawn? Che succede?
D: mi dispiace tanto… ci ho provato a fermarla, ma parlava, ci hanno dato una medicina cattiva, mi dispiace tanto.. non volevo dirlo.. mi dispiace tanto…
T: cosa a chi? Che hai… avete fatto?
D: ci dispiace tanto…
T: hey calmati…. Rilassati… tieni suona un po’… ti ricordi qualche canzone?
D: si
T: ok vai suona…
D: ok
Iniziai a suonare, o almeno ci provavo… le lacrime continuavano a scendere… non riuscivo a fermarmi… avevo fatto una cosa terribile, non mi avrebbe mai perdonata lo sapevo…
T: no aspetta hai sbagliato, quella è un’altra canzone…
D:oh mi fa male la testa…
T: ok…
D: dov’è mamma?
T: è a casa… ti ricordi cosa ha detto?
D: si, che ci odia!
E: cosa?
D: mamma ha detto che ci odia, che non ci vuole più.. è tutta colpa mia, mi dispiace tanto!
T: non è colpa tua… c’è zia Janis con lei…
D: mi dispiace tanto… tra quanto si mangia?
T: hai fame?
To: vado a chiedere il pranzo?
T: si grazie..
D: mi dispiace tanto…
S: ma può uscire? Forse le fa bene un po’ di sole…
T: no non può… non ancora!
S: oh
To: eccolo…
D: grazie…
T: aspetta faccio io…
Non riuscivo nemmeno ad aprire le posate… cosa stava succedendo?
T: tieni
D: non ci riesco…
T: Dawn prendi la forchetta…
D: non ci riesco…
T: ok…
Disse iniziando ad imboccarmi…
T: è buono?
D: no
T: oh è vero… fa schifo.. domani ti porto qualcosa da
fuori!
- salve!
T: salve, ma che le è successo? Perché non riesce a
mangiare da sola?
- sono le medicine, è tutto normale
T: normale? Non riesce a mangiare da sola! Lei lo chiama
normale?
- le dobbiamo dare quelle medicine, altrimenti diventa violenta…
T: ok, ma non c’è qualcosa che non la faccia diventare
così!
- no mi spiace.. sua sorella è grave, più del previsto! La scorsa sera, ha
cercato di uccidersi di nuovo!
T: e cosa aspettavate a dirmelo?
J: Tim
T: no
jay! Allora? Cosa aspettavate?
- ci dispiace, l’abbiamo fermata… aveva spaccato uno specchio, e voleva
ingoiare I frammenti di vetro… l’infermiera di guardia appena ha sentito il
vetro rompersi è intervenuta, e come vede sta benissimo! E poi ha iniziato ad
urlare, è stata l’unica cosa da fare!
T: Dawn è vero?
D: no
T: Dawn?
D: si, scusa Tim!
- non so il perché, da retta solo a lei, e vorrei parlare con lei, riguardo
alcuni avvenimenti del passato
T: quali avvenimenti?
- vostro padre, cosa le ha fatto di preciso?
T: cosa le ha detto?
- appena lo nomino, si chiude e inizia a piangere
T: la violentava, e la picchiava
- ok, il medico che l’aveva prima in cura, sapeva di questa cosa?
T: no
- ok, da quanto tempo, cioè quando sono iniziate le violenze?
T: aveva 4 anni, 5 non mi ricordo…
- cosa? E lei sapeva che suo padre
T: si
- e sua madre?
T: si
- ok, sua sorella mi ha anche detto che anche lei era vittima di violenze…
E: noi andiamo via ok?
T: ok
S: ciao Dawn
D: ciao
- cosa le faceva suo padre?
T: capitava, che bevesse troppo, o che si arrabbiasse,
così, mi puniva!
- in che modo lo faceva?
T: mi picchiava, ma io sto bene… non mi serve essere
analizzato…
- ok.. ma ho bisogno di un’altra risposta.. sua sorella, mi ha detto, che
bisogna spingere il numero 1 e chiudere la porta.. cosa vuol dire?
T: quando papà si ubriacava e la andava a cercare… io la
portavo nella mia stanza e mi barricavo dentro, e chiamavo nostro zio, che era
il numero 1 del telefono di casa… quando l’ha detto?
- in una seduta… l’ho ipnotizzata, è una tecnica molto usata, permette di
vedere meglio le sensazioni dei pazienti, e continuava a ripeterlo… e posso
farle un’altra domanda? Chi è Maya?
T: lei è… nosta sorella, è
morta due giorni dopo la nascita, incidente
- sua sorella dice che è stato suo padre!
T:lei non sa quello che dice!
- Tim, mi deve dire la verità… Dawn vuoi parlare di Maya?
D: shhhh non si nomina, o mamma
si arrabbia…
- non c’è tua madre, puoi farlo!
D: Tim non vuole…
- Tim ha detto che puoi… cosa è successo a Maya?
D: papà l’ha fatta cadere
- e poi?
D: e poi ha smesso di piangere.. vero Tim?
T: si
- e i dottori che hanno detto?
T: incidente… è caduta dalla culla…
- ma non era vero…
T: già
- dovrò dirlo alla polizia lo sa questo?
T: si
- ok, vi lascio soli…
T: ok
D: ciao
- ciao
T: non devi dire al dottore queste cose!
D: io ci provo, ma lei continua a parlare!
T: falla stare zitta!
D: e come faccio?
T: picchiala!
D: ohhh ok
T: Dawn ascoltami bene… se cerca di parlare, falla stare zitta! Abbiamo promesso, non devi dire niente ok?
D: ok
T: adesso devo andare! Torno domani.. cerco di portarti a fare un giro fuori ok? Fa la brava!
D: ok
Se ne andò, lasciandomi sola a fissare il vuoto.