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Autore: MysteriousSx    25/05/2014    1 recensioni
E cosa sarebbe successo, se ad A tutto reality non fossero state rispettate "alcune" regole?
Genere: Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Izzy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - L'isola
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Eccovi servito il secondo capitolo di Sarah. Godetevi la lettura, io spicco il volo. Baci, Ciaoooo! :)

Io ed Izzy, siamo sedute su una pietra in mezzo alla foresta del campo Wawanaqua.
-Non voglio che Cody sappia del bambino, perché non penso che lo vorrebbe.
-Beh, credo sia logico. Ma forse sarà così solo all’inizio. Cody mi sembra un ragazzo responsabile. Di sicuro ti aiuterebbe.
-Non è solo questo, è anche per il fatto che… non credo sappia fare il padre.
-Ma neanche tu sarai in grado di fare la madre, all’inizio. Imparerete entrambi con il tempo a fare i genitori!
-Io non credo, Gwen! Ti prego aiutami a tenere questa cosa nascosta! Sei mia amica, no?
Non lo so’. Sono sua amica? Penso di sì, sennò, perché la starei aiutando?
Cavolo, l’ultima cosa a cui pensavo, era di stringere un’amicizia ad uno stupido reality show.
Ero venuta per i soldi, solo per i soldi. Ed ho trovato un’amica.
-Certo che lo sono! E ti aiuterò di sicuro!
-Davvero? Grazie!!
-Di niente.
 
Il giorno dopo, però, Chris, aveva scoperto tutto! E il reality fu cancellato! Ma nessuno seppe il motivo. Tranne me e la mia amica!
Non vidi più Trent. Peccato! Sentivo che tra noi poteva nascere qualcosa.
Ma avevo promesso ad Izzy il mio aiuto, e così, la seguii nella sua città.
I mesi passavano e la pancia cresceva. E arrivavano tanti messaggi, sia da Cody che da Owen.
Izzy non aveva sistemato le cose con nessuno di loro. E non voleva. Ignorava i messaggi sperando che si dimenticassero di lei. In quel momento, le importava soltanto di suo figlio. Nient’altro.
Sua madre la cacciò di casa quando seppe della gravidanza, così io e lei ci trasferimmo in una nuova casa. La nostra amicizia si solidificava, di giorno in giorno. Avevamo comprato libri dei nomi, vestitini, biberon e giocattoli per bambini. Non sapevamo se era maschio o femmina. Izzy lo voleva scoprire al parto.
Il dottore da cui andavamo ogni mese ci diceva che era tutto apposto.
Ma Izzy partorì, al 7imo mese. Avevamo i cellulari scarichi, non potevamo chiamare nessuno. E così la aiutai io, che in quei 7 mesi avevo letto molte cose sul parto. E alla fine, nacque la piccola Sarah Gwen Anderson. Izzy le affibbiò il mio nome, perché l’ho aiutata in tutto, quando tutti se ne fregavano. Ed io ero commossa.
Sarah era bellissima: aveva pochi capelli arancioni sulla sua piccola testolina, e non appena aprì gli occhi, ritrovammo lo stesso colore di quelli di Cody!
Dopo pochi giorni di convivenza con la bambina però, Izzy fece una cosa che io non mi sarei mai aspettata: decise di darla ad un orfanotrofio.
-Perché lo fai? Pensavo volessi tenerla!- le dissi io
-Apri gli occhi, Gwen! Non sono capace a fare la madre. E non lo sarò mai- mi rispose lei, urlando
-Imparerai!
-No, non è vero! Sono una pessima madre! E’ meglio che l’adotti una persona che sappia come ci si comporta con i bambini!
Non volevo che Sarah andasse in un orfanotrofio.
Ero affezionata a lei. Mi si sarebbe spezzato il cuore.
Izzy la voleva dare in adozione, ma lo avrebbe fatto con le lacrime agli occhi. Perché Sarah le sarebbe mancata, e molto, ma in fondo, aveva ragione. Non possiamo mantenere una bambina. Non ne siamo capaci. E non abbiamo neanche abbastanza soldi.
 
Toronto, febbraio 2007.
Siamo davanti all’orfanotrofio. È  un edificio brutto, grigio e con le crepe al muro. Non mi va’ di lasciare Sarah in questo posto.
-Sei sicura di volerlo fare, Izzy?
Izzy regge la bambina in braccio. È  avvolta da una coperta rosa. E dorme.
-Credimi, Gwen. Farà male più a me che a te, ma è giusto così! Sarah deve stare con persone che sappiano prendere cura di lei. Non con due incapaci come noi.
Respiro. E poi soffio l’aria fuori.
-Andiamo allora!
 
Izzy ha completato tutti i moduli richiesti. Ma prima di lasciare Sarah ad un infermiera le dice:
- Per favore, quando sarà più grande per portarla, le può mettere questa catenina?- e si toglie dal collo la collana che gli aveva regalato Cody. Una catenina di metallo, con una piccola C che penzolava.
-Ma certamente!
-Grazie! Ciao, tesoro mio.- Izzy bacia Sarah sulla fronte. E dopo poco lo faccio anch’io.
La vediamo scomparire. E poi usciamo. Torniamo a casa,e ci mettiamo a piangere.
 

 
  
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