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Autore: severus89    26/05/2014    1 recensioni
Seguito di Hermione Granger e la fondazione di Hogwarts:
Hermione Granger, dopo essere tornata a casa, scopre che l'avventura vissuta con i fondatori non era un sogno.
Cosa succederà adesso che dovrà tornarci da studente?
ps: alcuni personaggi sono OCC per ovvi motivi:-)
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Grazie molte per aver messo la storia tra le seguite ricordate ecc...
Buona lettura.
Severus89



Capitolo 6

Mentre andavano allo stadio per l'allenamento, Hermiome ed Harry discutevano su ciò che poteva contenere la botola.
Hermione era molto adirata: com'era possibile che un preside, potesse far entrare un cane così pericoloso in una scuola? Evidentemente Silente data la sua età, era diventato matto, era l'unica opzione possibile.
Una volta arrivati allo stadio, si fermarono di colpo ammirandolo:
tutt'intorno c'erano centinaia di sedili a gradinate, per dar
modo agli spettatori divedere dall'alto lo svolgimento della partita. A ciascuna delle estremità del campo c'erano tre pali d'oro con degli anelli in cima.
Hermione doveva ammettere che lo avevano migliorato molto.
Sia lei che Harry salirono sulle scope per provarle. Hermione si mise a zigzagare senza esagerare troppo, guardando di tanto in tanto Harry, che si muoveva molto bene.
In quel momento Hermione si sentiva molto in colpa: Harry se lo era veramente meritato il posto in squadra ma lei?
-Ehi, Potter, Granger, scendete giù!' Oliver Baston era arrivato portando sotto braccio una
grossa cassetta di legno. Atterrarono vicino a lui.
-Molto bene!- commento
Baston con gli occhi che gli
scintillavano.
-Ora capisco che cosa intendeva la professoressa Mcgranitt....
Voi possedete veramente un talento naturale. Questa sera vi insegnerò soltanto le regole; poi, parteciperete agli allenamenti della squadra tre volte
alla settimana-. Aprì la cassetta che conteneva quattro palle di dimensioni diverse. -Bene- disse Baston. Incominciò a spiegare le regole del gioco, poi si rivolse a Hermiome dicendo:
-Granger, il tuo compito è quello di essere Cacciatore, ovvero devi insieme ai due Cacciatori segnare in mezzo ai pali. Fortuna che abbiamo te, dato che Alicia si è ritirata: vuole pensare più allo studio.-
Infine si rivolse ad Harry dicendo:
-Ora, l'ultimo componente
della squadra è il Cercatore, e quello sei tu. Devi occuparti del boccino d'oro; prenderlo prima del Cercatore dell'altra squadra, perché chi lo prende per primo guadagna alla sua squadra altri centocinquanta punti, e quindi la squadra vince quasi sempre.-
Spiegate le regole, Hermione ed Oliver si allenavano in mezzo ai pali, mentre Harry prendeva il boccino.
Hermione doveva ammettere che Baston se la cavava molto bene, ma anche lei non era da meno: di tanto in tanto con delle finte riusciva a segnare a Baston, che guardava ammirato sia lei che Harry.
Mezz'ora dopo, s'era fatto buio pesto e dovettero smettere di giocare.
-La Coppa del Quidditch porterà il nostro nome, quest'anno' disse Baston felice mentre arrancavano verso il castello.

Forse per tutte le cose
che aveva da fare, con gli allenamenti di Quidditch tre sere a settimana oltre alla gran quantità di compiti, Hermione
stentava a credere che fossero passati quasi due mesi da quando era arrivata a Hogwarts.
Era strano vivere da studenti: le mancavano i suoi compagni, i fondatori erano unici; anche se in questo periodo aveva fatto amicizia sia con Harry che con la squadra di Quidditch.
Quando si trovavano assieme con Ronald, però lei ad un certo punto scappava: non lo sopportava proprio, non studiava mai e chiedeva sempre di copiare i compiti.

La mattina di Halloween si svegliarono al profumo delizioso di zucca al forno che aleggiava per i corridoi.
Hermione in quel periodo si era allenata nella Stanza delle Necessità: i professori fortunatamente, non l'avevano beccata, poiché nel castello si sapeva muovere meglio di chiunque.
Di tanto in tanto, si trovava nei sotterranei, con il professor Piton e la professoressa Mcgranitt, per scoprire qualcosa in più su ciò che era accaduto ai professori.
-Possibile che un Serpeverde come me si trovi circondato da due Grifoni?- sbottò il giorno di Halloween il professor Piton.
-Andiamo Severus, sono sicura che in fondo non ti dispiaccia.- disse sorridendo la Mcgranitt. Dopo aver visto lo sguardo scettico di Piton, Hermione aggiunse di rimando:
-Ehm, molto in fondo.-

I due professori, che inizialmente non andavano d'accordo, avevano stretto una strana amicizia, grazie anche alla signorina Granger.
Ogni volta rimanevano stupiti di come si trovavano a loro agio con lei: quando non facevano ricerche sui fondatori, parlavano di diversi argomenti, e ogni tanto la bambina, dava il suo parere, mai fuori luogo.
-Sentite, dato che oggi è festa che ne dite di smetterla qui ed andare al banchetto?- disse Piton.
La Mcgranitt e Hermiome annuirono, così si salutarono andandosi a preparare.

La Sala Grande, decorata
per Halloween era un vero spettacolo.
Un migliaio di pipistrelli si staccò in volo dalle pareti e dal soffitto, mentre un altro migliaio
sorvolò i tavoli in bassi stormi neri, facendo tremolare le candele dentro le zucche. Le pietanze del banchetto apparvero all'istante nei piatti d'oro.
Improvvisamente però, Hermione ebbe uno strano presentimento: difatti, il professor Raptor entrò nella sala di corsa, avvicinandosi alla sedia del professor Silente, e con un filo di voce dicesse
-Un mostro... nei sotterranei... pensavo di doverglielo dire-. E si accasciò a terra svenuto. Nacque un tumulto. Ci vollero diversi petardi viola della bacchetta magica del professor Silente
per ripristinare il silenzio.
-Prefetti- tuonò, -riportate immediatamente i ragazzi nei rispettivi dormitori, immediatamente-

Hermione a detta sua, guardò di sbieco il professor Raptor: quella persona non le piaceva per niente.
Prese una decisione molto avventata: mentre gli altri studenti si avviavano nei lori dormitori, lei si diresse nei sotterranei, seguita a sua insaputa da due persone.

-Ehi Granger, dove stai andando?- Hermione si voltò di scatto, dietro di lei Ronald ed Harry.
-Voi due cosa ci fate qui?- chiese lei.
-Ti abbiamo vista che correvi via dal gruppo e abbiamo pensato...-
-... Avete pensato di farvi gli affari miei- disse Hermione percorrendo un corridoio.
-Voi due siete come me- disse guardando i ragazzi.
Voleva capire come era entrato il mostro, per farlo doveva combatterlo ovviamente, ma davanti a loro...
- In che senso come te?-
-Nel senso che... Non sentite uno strano odore?- disse Hermione mentre annusava l'aria: gli giunse alle narici un orrendo fetore, un misto di
calzini sporchi e di gabinetto pubblico non pulito da tempo.
E poi lo videro: il mostro avanzava davanti ai loro occhi, sguardo minaccioso.
-Maledizione- esclamò Hermione. I due ragazzi erano impietriti dalla paura. Hermione li prese entrambi per un braccio, spostandoli sul lato destro.
-Che diamine state facendo? Siete maghi, datevi una svegliata!-
Harry e Ron si voltarono verso di lei mentre il mostro avanzava di nuovo con la clava.
Ron cercava di distrarlo, mentre Hermione ed Harry cercavano di formulare un piano.
-Va bene ho capito: Confundus-. Disse Hermione puntando la bacchetta al troll, nello stesso istante in cui Harry disse:
- Wingardium Leviosa-.
La clava che il mostro aveva in mano volò lontano da lui, che confuso dall'incantesimo potente di Hermione cadde a terra svenuto.
Un attimo dopo, la
professoressa Mcgranitt faceva
irruzione nel locale, seguita da Piton e da Raptor che chiudeva il terzetto.
Raptor lanciò un'occhiata al mostro, emise un flebile gemito e si sedette
rapidamente su una tazza del gabinetto tenendosi una mano premuta sul cuore. Piton si chinò sul mostro, mentre Hermione lanciava occhiatacce a Raptor. La
Mcgranitt guardava i ragazzi.
Hermione non l'aveva mai vista tanto arrabbiata.
Aveva le labbra livide.
-Che cosa diavolo credevate di fare?- chiese la con una furia glaciale nella voce. Harry ed Hermione si guardarono
ancora con la bacchetta sospesa in aria.
-Avete corso il rischio di venire
ammazzati. Perché non eravate nel vostro dormitorio?- Piton lanciò a Harry uno sguardo rapido.
-Ah dire il vero...- iniziò Hermione.
-...Professoressa Mcgranitt..; erano venuti a cercare me, ero venuta nei sotterranei per cercare di affrontare il mostro per mettermi alla prova.- In fondo era quasi vero.
-Se non fosse per loro... Sarei morta- concluse poi.
Hermiond si prese una bella ramanzina: mentre a lei venivano tolti cinque punti, a Ron ed Harry ne vennero assegnati altrettanti.
Una volta arrivati in Sala comune videro tutti che stavano mangiando le
pietanze spedite su dalle cucine.
Ci fu un silenzio
pieno d'imbarazzo. Poi, senza
guardarsi negli occhi, tutti e tre dissero:
-Grazie- e corsero via a procurarsi dei piatti. Ma da quel momento, Hermione Granger divenne amica di Harry Potter e Ron Weasley Anche se quel giorno per sua fortuna i ragazzi none chiesero cosa stesse facendo.
  
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