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Autore: AryaKat    26/05/2014    0 recensioni
Buio. C'era solo buio intorno a me, e c'è sempre stato solo buio.
Che hanno è?
Dove mi trovo?
Mossi leggermente una gamba e le catene tintinnarono tra di loro, rompendo il silenzio di quel luogo. Ero sveglia, finalmente. Davanti agli occhi mi comparve chiaro e nitido il viso di un ragazzo. Era bello, non di una bellezza perfetta, ma aveva qualcosa che attraeva la mia attenzione e mi rimaneva impresso nella mente. Lui era il mio obbiettivo. La mia missione. Avrei dovuto salvarlo, e salvare ciò che rimaneva dell'equilibrio naturale delle cose.
Avrei dovuto salvare Sam Winchester.
La fanfiction è ambientata dopo il finale della nona stagione, quindi contiene spoiler!
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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Uccidi il Winchester
La voce di mio padre mi risuonò chiara e forte nella mente.
Uccidilo…
Per un secondo il tempo nella mia testa si fermò, mentre la vita dei due fratelli mi scorreva davanti agli occhi come un fiume in piena, potente, inarrestabile, intenso. C’era una triste bellezza nella resistenza che quei due ragazzi avevano dimostrato nell’affrontare il mondo. Loro due, contro l’intero universo. Ma la cosa che mi sorprendeva di più era il fatto che nonostante tutta quella merda che gli era stata gettata addosso, i Winchester non si erano mai arresi, erano rimasti uniti, e avrebbero fatto di tutto l’uno per l’altro.
Una piccola fitta di gelosia mi attraversò il cuore come uno stiletto gelido, ma la soppressi. Non potevo permettermi distrazioni in quel momento.
La mia attenzione tornò  a focalizzarsi sulla scena che avevo davanti. Sam teneva Dean per le spalle, il quale, con il capo chino, tremava con forza. A pochi passi da loro il Re dell’Inferno si godeva interessato la scena, appoggiato alla scrivania di legno scuro della camera da letto di Dean.
Uccidilo
Il tono si era fatto più imperioso, e la mia mano si strinse all’impugnatura della spada, un’arma micidiale, capace di uccidere qualsiasi creatura. Sotto la luce calda della camera la lama nera riluceva in maniera inquietante, come un fulmine che squarcia il velo di nubi nere che precedono una tempesta.
Sarebbe stato così semplice per me fare due passi avanti, estrarre la spada e piantarla nel petto di quel giovane uomo. Avrei visto la luce spegnersi nei suoi occhi, l’avrei sentito accasciarsi tra le mie braccia, inerme. Poco dopo probabilmente sarebbero partiti gli spari, Sam avrebbe tentato di uccidermi, di vendicarsi. Il dolore avrebbe distrutto il cacciatore, lasciandolo solo e infuriato. E io sarei tornata nella mia prigione. Quel semplice gesto avrebbe sconvolto la vita di molte persone, persone che forse non lo meritavano. Ero stata mandata sulla Terra per svolgere il mio dovere, ma ero così stanca di fare quello che mi veniva chiesto.
No, padre, non è ancora giunto il suo momento
Pensai, rivolta al mio carceriere.
Mentre è giunto il mio.
Con uno sforzo di volontà allontanai la presa dalla mia arma prediletta e sbirciai oltre le spalle di Sam. Dean era lì, gli occhi due pozzi neri senza fondo, la sua anima tormentata e distrutta.
-Dean…- cominciai provando a calmarlo.
Il suo sguardo si posò su di me e la rabbia lo assalì di nuovo. In una frazione di secondo scoppiò il caos. Sam venne scaraventato contro la parete mentre il fratello mi si gettava addosso. Con la coda dell’occhio vidi Crowley sedersi in un angolo del letto, lontano dal pericolo.
L’impatto con il muro mi fece espirare di colpo e i muscoli si lamentarono di dolore. Allontanai il cacciatore con un calcio ma non presi le mie armi. Era forte, molto più di quanto mi aspettassi. Lui si allontanò per un secondo, dandomi il tempo di staccarmi dal muro, poi si gettò di nuovo verso di me.
Lo colpì con una ginocchiata all’inguine, cosa che lo fece grugnire dal dolore, ma non ebbe l’effetto che speravo. Mi afferrò per la gola e la strinse in una mano. Sentivo il mio cuore battere forte contro il palmo del cacciatore.
Sfruttando la mia forza superiore feci pressione sul suo braccio fino a quando non lo sentì spezzarsi con un sonoro crack. Mi abbassai per evitare un destro e lo colpii con due calci successivi, uno per gamba, in modo da atterrarlo.
Dean finì in ginocchio di fronte a me, mentre io mi allontanavo di un passo da lui, con il fiatone. Era da molto tempo che non affrontavo qualcuno in un corpo a corpo, e non era una brutta sensazione.
Sapendo di averlo atterrati commisi l’errore di voltarmi a guardare nella direzione in cui era caduto Sam, il quale si stava riprendendo proprio in quel momento.
-Attenta!- mi gridò in avvertimento.
Il sibilo di un’arma che fendeva l’aria mi annunciò quello che stava per succedere. Un dolore atroce mi attraversò il fianco, facendomi espellere l’aria con un gemito.
-Dean, no!-
La voce del cacciatore più giovane mi giunse ovattata mentre abbassavo lo sguardo sulla ferita. La camicia che Sam mi aveva dato era strappata e una macchia di sangue scarlatto si stava allargando intorno al punto in cui la Prima Lama era affondata.
Mi portai le mani alla ferita, cercando di arginare la perdita di sangue. Un colpo del genere non mi avrebbe uccisa, ma inflitto con quell’arma avrebbe causato gravi danni al mio corpo.
Scivolai lentamente lungo il muro mentre la vista si appannava. Dean era trattenuto dal fratello e fissava il vuoto di fronte a lui. Il suo sguardo era spento e privo di vita. I miei occhi indugiarono sui bicipiti di Sam, che si gonfiavano nel tentativo di  tenere fermo il fratello.
Per un istante prima che calasse un sipario scuro davanti ai miei occhi un pensiero assurdo mi balenò nella mente: Come sarebbe stato farsi stringere tra quelle braccia?
Non avevo mai pensato nulla del genere ma, mentre ero lì, semidistesa sul pavimento, con una profonda ferita nel basso ventre, sentii più che mai il desiderio di essere toccata, coccolata e tenuta stretta da qualcuno.
Da qualcuno con ampie spalle muscolose.
Da qualcuno con i capelli lunghi e spettinati.
Da qualcuno con gli occhi grigio-verdi…
Da Sam…
  
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