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Autore: IleFantasy    26/05/2014    3 recensioni
E' passato un anno da quando Sofia e i suoi amici hanno sconfitto Nidhoggr. Sono cambiate molte cose... Sofia studia per prendersi il diploma, Il professore e Gillian si sono fidanzati e quindi lei e i suoi figli si sono trasferiti a casa di Sofia... L'unica cosa che ha rintristito la ragazza è stata la partenza di Fabio, avvenuta quattro mesi prima. Il padre di Fabio, Peter, lo ho cercato e trovato, così gli ha chiesto di partire in Ungheria con lui e il ragazzo, per instaurare un rapporto col padre, accetta. Peter, però, gli promette di tornare a Natale. Sarà proprio quando Fabio tornerà che i draconiani dovranno fare i conti con qualcuno che credevano di aver sconfitto...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Fabio si trovava in un prato di erba secca, pieno di alberi spogli. Il vento gli scompigliava i capelli,  ma non riusciva a percepirlo. Si sentiva qualcosa in lontananza, una voce.
-Fabio! Aiutami!-
Era una voce disperata, di una ragazza, una ragazza che conosceva benissimo. Ad un tratto la ragazza della voce apparve: Sofia correva fra gli alberi spogli, aveva i vestiti della battaglia contro Nidhoggr e scappava disperata via da qualcosa. Lo guardò per un istante, poi corse via, spaventata. Fabio le corse dietro, sentiva urla. Arrivò in una radura e vide una viverna gigantesca su una preda.
-Vattene Via!- come una gigantesca colomba la viverna volò via e Fabio si chinò per andare a soccorrere la vittima. Bastò avvicinarsi poco per vedere una ragazza dai capelli rossi, pallida, che non dava segni di vita. Fabio si gettò su Sofia e la strinse. Non respirava e il ragazzo poggiò la mano sul suo collo, ma non sentì il cuore battere.
-Sofia! Non farmi questi scherzi idioti! Apri gli occhi!- urlò Fabio disperato piazzandosi sopra di lei e cominciando a fare la respirazione bocca a bocca. Sembrava quello che era successo molto tempo prima, quando Sofia gli aveva salvato la vita. Continuò, finchè non si accorse che non serviva a nulla.
-No! Sofia!-


-No!- urlò Fabio. Urlò così forte che sentì qualcuno correre vero il garage dove lui dormiva e poco dopo si ritrovò davanti tutti: Gillian e il prof assonnati, Lidja confusa, Karl consapevole del fatto che aveva avuto un incubo, Chloe e Ewane che si guardavano in giro per vedere come mai aveva urlato e Edit e Sofia preoccupatissime e pallide.
-Sofia!- disse Fabio, alzandosi dal letto e correndo verso di lei. L'abbraccio forte e si calmò, era stato solo un incubo e Sofia stava bene.
-Fabio!- disse Sofia sorpresa, ma quando sentì il ragazzo tremare lo abbracciò venendo avvolta dal suo profumo. Già, il suo, quello che ognuno di noi ha, personale.
-Cosa è successo, Fabio!- chiese il prof spaventato, ma infastidito per il fatto che era ancora abbracciato a Sofia.
Fabio non si staccò da lei ma lo guardò appoggiato alla spalla di Sofia -Ho avuto un…-
-…Incubo- continuò Karl.
-Vieni, George, aiutami a preparare una camomilla per Fabio. Lo chiederei a Thomas, se non fosse andato in vacanza…- concluse Gillian afferrando la mano del prof.
Tutti sapevano che Fabio avrebbe rivelato il suo incubo solo ad una persona, così i draconiani uscirono fuori. Per pochi secondi rimase anche Edit, ma quando si rese conto di essere di troppo uscì arrossendo. Rimasero solo Fabio e Sofia, ancora abbracciati.
-Dev’essere stato un incubo bruttissimo, per abbracciarmi in questa maniera- disse Sofia, ma si pentì subito, visto che, appiccicata a Fabio, sentì il cuore del ragazzo battere velocissimo, proprio come il suo. Così si staccò, ma gli strinse forte la mano. Fabio si sedette a gambe incrociate sul letto e Sofia avvicinò una poltroncina al letto. Solo a quel punto Fabio guardò il suo abbigliamento, era in pigiama: i pantaloni erano larghi e rossi e la maglia era leggermente più stretta, bianca, con alcuni cuori rossi. Sofia, sentendosi osservata, arrossì, poi gli chiese - Ehm… Perché non mi parli del tuo incubo?-
Se Fabio fosse stato sdraiato sarebbe sembrato l'incontro con una psicologa e quel pensiero gli fece spuntare un impercettibile sorriso, poi s'incupì di nuovo:
-Ho sognato che… mi trovavo in una foresta e… Sofia tu… urlavi… poi ti ho vista per terra, morta… -
-Che cosa?!-
-Sì, era la preda di una viverna, ma io sono arrivato troppo tardi! Questo è un segno: io non sono in grado di salvarti!-
Sofia si alzò e Fabio la imitò. Gli prese la mano e lo condusse verso la porta che conduceva fuori, in  giardino. Il freddo della notte invernale era insopportabile, ma Sofia aveva portato un’ampia  e calda coperta. Camminarono un po’, fino a ritrovarsi davanti ad una panchina sotto un salice piangente. Si sedettero entrambi e si misero la coperta sulle spalle.
Dopo poche esitazioni il ragazzo la guardò e Sofia avvampò, perdendosi nuovamente nei suoi occhi, poi cominciò a parlare:
-Senti, Fabio, era solo un incubo. Tu mi hai salvata milioni di volte…-
-Sì, ma non è mai abbastanza per le persone che si amano-
Sofia sentì le guance diventare viola, ma continuò a parlare, facendo finta di non aver sentito l'ultima frase, riprese a parlare, con la voce che tremava:
-Non abbatterti… Era solo un incubo-
-Allora cosa dovrei fare? Ignorarlo?! Sofia, ho provato a dimenticarti milioni di volte, ma non ci sono riuscito e ho sempre paura che possa accaderti qualcosa!-
Sofia non sapeva più che dire per evitare quel discorso, lo guardò confusa, col cuore che batteva fortissimo. C'era un silenzio tombale e aveva paura che si potesse sentire il suo cuore tamburellare impazzito. Per un po' non capì quel che stava accadendo, perchè accadde molto lentamente. Fabio si avvicinava e Sofia anche, inconsapevole di ciò che stava facendo, sentiva il suo respiro caldo, il suo profumo, era tutto perfetto e terribile al tempo stesso. Perfetto perchè con Fabio era tutto perfetto e terribile perchè aveva provato così tanto a dimenticarlo... ora tutto le sembrò inutile. Per un secondo pensò "Chi se ne importa", poi ripensò al fatto che ora Fabio abitava lontano da lei, troppo tardi, però per allontanarsi. Sentì le labbra di Fabio poggiarsi leggermente sulle sue, sfiorandole. Durò qualche secondo, poi Sofia si allontanò di scatto, tutta rossa, si alzò e lo guardò:
-Fa freddo… Entriamo, di sicuro Gillian e il prof ti hanno già preparato la camomilla!- disse imbarazzata, senza riuscire a guardarlo. Fabio si bloccò per un secondo, come se si stesse rendendo conto solo ora di ciò che era successo. Si alzò e camminarono. Fabio si tolse la coperta dalle spalle e la mise su Sofia, mantenedo una distanza di mezzo metro. Tornarono indietro, in silenzio.
Tutti notarono le loro facce, ma non dissero nulla. Tornarono nelle loro camere. Sofia trovò un post-it attaccato alla porta. Era di Karl:

Dobbiamo parlare noi tutti una volta per tutte! Domani sera Gillian, il Prof e Peter andranno in un locale (per una serata fra adulti), Edit andrà a trovare una sua cugina e rimarrà con lei per l'intera serata. Dobbiamo approfittarne, stanno accadendo cose insolite e noi dobbiamo capire cosa sta accadendo, anche se non siamo più Draconiani, per ogni problema, tu rimani il nostro capo!

Sofia sorrise: almeno la ritenevano ancora il capo e per qualche secondo si dimenticò della sensazione che provava alle labbra, come se sentisse ancora la morbidezza delle labbra di Fabio sulle sue, anche se leggermente appoggiate. Pochi minuti dopo, però, quella sensazione le attanagliò lo stomaco, come fare? Perchè era così difficile stare lontana da Fabio?

Fabio era steso sul suo letto con le mani dietro la schiena, la camomilla non era servita a nulla:era ancora sveglissimo. Non più per l'incubo ,bensì per quello che era successo con Sofia. Si sentiva felicissimo, se all'inizio si era sentito in colpa per non aver rispettato il volere della ragazza, adesso l'avrebbe ribaciata milioni di altre volte. Per la prima volta dopo tempo si addormentò, in un sonno tranquillo, senza incubi...

La solita figura nera stava appostata lì, da sopra un albero, ad osservare la casa buia                  
 -Questa è la prima parte del mio piano, ancora è solo l’inizio, Draconiani…-                                                                                         Poco dopo arrivò il suo servitore: -Mio signore, cosa dobbiamo fare adesso?-                                                      
-Presto andrai ad eseguire i miei ordini e a quel punto, per i Draconiani, non ci sarà via di scampo!-
 
 
Angolo autrice
Salve a tutti! Come va? E’ passato un po’ di tempo dall’ultimo capitolo. In realtà questa è la seconda volta che pubblico questo capitolo, la prima volta era il mese scorso, però mi è venuto male (non si vedevano i dialoghi) e ho smesso. Finalmente oggi ho ripreso a scrivere! Ora parliamo del capitolo… che ne pensate dell’incubo di Fabio? E del bacio? Cosa succederà a questa “riunione fra draconiani”? Chi è la figura nera e cosa farà il suo servitore? Scrivetemi cosa ne pensate, io mi collego ogni giorno su EFP, e sarei felice di trovare le vostre recensioni (spero positive). Prometto che dal prossimo capitolo in poi le cose diventeranno un po’ più chiare, capisco che ancora ci sono molti interrogativi… Adesso vado, baci!
  
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