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Autore: GinnyW    26/05/2014    1 recensioni
Una delle attività preferite da Fred Weasley era quella di rovistare tra gli scherzi creati da suo padre, non ancora in commercio poiché ancora sperimentali, e provarli, migliorarli a volte.
Come ogni venerdì, lui si trovava nella cantina del negozio del padre.
Aveva già finito tutti i suoi compiti per la settimana dopo e si era concesso un po' di tempo di relax, uscendo illegalmente dal castello per recarsi a Diagon Alley con una passaporta.
Tutti cercavano una soluzione al problema ''scomparsa'', lui invece aspettava che la soluzione gli arrivasse dal cielo, non era un gran piano ma almeno era l'unico non ancora uscito di testa.
Fred Weasley non prendeva mai l'iniziativa, se non per gli scherzi, lui osservava le cose, e osservando traeva le sue conclusioni, quasi sempre esatte.
Ma a cosa serviva sapere così tante cose se poi non poteva parlarne con nessuno?
Nessuno era intenzionato a rischiare, a parlare di sé direttamente, tutti si nascondevano dietro una maschera.
Ma lui aveva un dono, sapeva guardare le persone direttamente negli occhi, sapeva spogliarle dalle proprie maschere.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Molly Weasley, Molly Weasley Jr, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Nuova generazione
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James Sirius Potter era il ragazzo più incompreso di tutto il castello.
Tutti lo credevano pieno di sé, un ragazzo da non presentare ai genitori.
Eppure nessuno si era mai sentito triste accanto a lui. 
La sua vita era concentrata principalmente su tre cose: Il quidditch, gli scherzi e Alex Steevel, tutto il resto passava in secondo piano.
Al momento non poteva né giocare a Quidditch né fare scherzi, così tutta la sua attenzione era riversa verso Alex.

James era uno dei ragazzi più popolari della scuola, ovviamente tra le ragazze.
Giravano molti pettegolezzi su di lui, come ad esempio che lui usasse le ragazze per una botta e via. Ma d’altronde non erano le ragazze stesse ad usarlo? Tutte le ragazze con cui era stato volevano soltanto stare con il figlio del grande Harry Potter, non con lui, James. Lui si sentiva, così, autorizzato ad usare ragazze che lo usavano, non ci vedeva niente di male, lui non spezzava cuori, spezzava soltanto le loro fantasie sul figlio di Harry Potter. Perché, anche se non lo dava a vedere, James Sirius Potter non riusciva a reggere il confronto.
Lui non era né James Potter né Sirius Black, era semplicemente James. Ed era stufo del fatto che nessuno riuscisse ad apprezzarlo per quello che era.

Poi aveva incontrato lei.
Grifondoro del suo stesso anno, lo aveva completamente spiazzato con il suo modo di fare.
Mai un sorriso, mai una debolezza, mai nulla che potesse far capire che era umana.
Migliore amica di sua cugina Molly, non l’aveva mai notata più di tanto, fino a quando non le era finito addosso per sbaglio.
-Guarda dove vai imbecille!- Aveva ribattuto lei raccogliendo i libri che lui le aveva fatto cadere. 
Aveva aspettato che lei gli chiedesse scusa dopo averlo guardato in faccia e aver riconosciuto il figlio di Harry Potter, ma lei lo aveva superato dandogli
una spallata.
Durante un festino, nella sala comune di Grifondoro, aveva notato che Lysander e quella ragazza erano piuttosto in confidenza, così mentre parlavano si era
avvicinato e, ovviamente, si era intromesso.
L’unico risultato ottenuto era stato quello di vederla andar via, in compagnia di un ragazzo tra l’altro
.Aveva provato a farsi notare in tutti i modi, senza risultato, così non aveva potuto far altro che punzecchiarla ogni qual volta ne aveva l’occasione, e guardarla da lontano.

E si era reso conto di tenere davvero a lei quel giorno, nella stanza delle necessità.
Aveva rischiato, ma questa volta non c’entrava il suo animo Grifondoro, no, questa volta era stata una forza maggiore a farlo buttare.
E quando lei lo aveva lasciato solo, non aveva potuto fare a meno di rimuginarci sopra, rendendosi conto che forse teneva a quella ragazza più di
quanto avesse dimostrato.
Aveva finalmente capito che la scommessa fatta con i suoi amici gli si era rivoltata contro, che ormai quella ragazza gli era entrata dentro, e aveva
lasciato il segno.

-Come ti sembra?- Scorpius lo distrasse dai suoi pensieri, mostrandogli quelle che dovevano essere le fondamenta del castello.
Dopo che Alex e Rose li avevano lasciati soli per seguire quello sconosciuto, non avevano potuto far altro che tornare ad ‘Hogwarts’, poiché era l’unico
luogo dove le ragazze avrebbero potuto rintracciarli.
-Non ne capisco molto, in realtà- Ammise James con un sorriso di scuse.
Non era facile costruire un castello, Hogwarts tra l’altro, senza un manuale d’istruzioni, che ovviamente in questo momento era nella borsa di Alex.
Guardò dubbioso le fondamenta, ovviamente qualcosa stonava.
-Che ne dici se iniziamo con il campo da Quidditch?- Propose James speranzoso facendo illuminare il volto di Scorpius.
-Oh, che Merlino sia ringraziato- Esclamò Scorpius incamminandosi verso quello che sarebbe stato il campo.

***
Erano rimasti molto a parlare, soprattutto delle origini del ragazzo.
Dopo una decina di minuti erano arrivati anche un ragazzo e una ragazza, ovvero Sid e Lara.
Si erano presentati e erano stati a sentire la storia che Tom stava raccontando, annuendo ed aggiungendo qualcosa di tanto in tanto.
Lara era bionda e minuta, con due grandi occhi castani, e sembrava molto solare.
Sid era alto e con i capelli neri, portava un paio di occhiali, che non stonavano con il tutto, e gli occhi castani.
Tom invece era alto e con una zazzera di capelli castani, e due occhi blu da far invidia al mare.

-La mia non è una storia complicata.
A cinque anni iniziarono a spiegarmi tutto su questo tempo: Come ci si vestiva, come si ci atteggiava, come si parlava, praticamente ogni cosa.
Nessuno aveva mai visto dal vivo i fondatori di Hogwarts, ne tanto meno quelli della Huffle Accademy, in un certo senso siamo una diceria, una leggenda, per questo non siamo nati qui.
Siamo solo viaggiatori.
Durante l’addestramento non ero mai da solo, Lara e Sid erano sempre con me.
Noi eravamo stati prescelti per questa missione.
Ci avevano informato sul dove, il quando e il perché ci saremmo incontrati qu con voi, avrei dovuto intuire che anche voi foste delle viaggiatrici.
Ad ogni modo, io, Sid, Lara e gli abitanti del villaggio vi aiuteremo a costruire il castello, a patto che poi Tosca venga con noi negli U.S.A per
costruire il nostro di castello.
La storia dice che fu Tosca a emigrare e a fondare la scuola.-

La decisione spettava soltanto a Rose, Alex glielo fece capire con un’ occhiata.
Rosa sarebbe dovuta andare negli U.S.A. , altrimenti avrebbero potuto dimenticarsi l’aiuto necessario per costruire il castello, quindi avrebbero
potuto dire addio ad Hogwarts e a tutto il resto, aveva le mani legate.
Fece un cenno con il capo, facendo intendere la sua decisione, e Tom sorrise raggiante, infondo avevano vinto un po’ tutti.
-Bene, ora che abbiamo stabilito tutto , che si fa?- Chiese Lara con un sorriso enorme piantato sul volto.
Alex sorrise beffarda, come se fosse sempre un passo avanti agli altri e rispose lentamente.

-Ovviamente voi tenendo fede al patto, andrete a chiamare più persone possibili per costruire Hogwarts- Il suo ghignetto sulle labbra era sempre presente.
Tutti annuirono e si affrettarono ad uscire dalla stanza, ma un momento prima di uscire Sid la trattenne per un braccio.
-Non provare a giocare sporco, la rossa verrà con noi negli U.S.A. costruirà la Huffle Accademy e tutto andrà secondo i piani, capito?- Disse stringendole
il polso.
-Altrimenti?- Gli chiese Alex con aria di sfida, quel tipo non le piaceva per niente.
Il ragazzo ghignò, perché questa volta era lui ad essere un passo avanti a lei, poi uscì dalla tasca dei pantaloni una piccola scatola nera.
-Sai cos’è questa?- Lei scosse il capo e il ghigno di lui si fece più largo.
 -E’ la nostra  viaggiatempo*, possiamo andare avanti e indietro nel tempo come ci pare, e se voi non rispetterete i patti mi assicurerò personalmente di tornare indietro e non farvi mai costruire Hogwarts, intesi?- Alex strattonò il braccio e sciolse la presa del ragazzo, per nulla intimorita.
-Provate a torcerle un solo capello e ..- Lasciò la frase così, per fargli capire che non aveva paura di lui.
Silenziosamente uscirono dalla stanza e seguirono gli altri.

 

Nel frattempo ad Hogwarts.

La riunione per l’operazione ‘scomparsa’ si era appena sciolta.
Fred aveva fatto vedere a tutti quella specie di specchio magico e avevano capito che  Alex e gli altri si trovavano nel passato, non avrebbero saputo dire con precisione la data, ma a questo aveva provveduto lei.
Aveva origliato una conversazione della McGranitt con i quadri di Albus Silente e Severus Piton e aveva più o meno capito tutta la storia, o meglio il
piano strampalato di quel vecchio pazzo di Silente.
Così avevano attuato un piano, per saperne di più, che prevedeva tre semplici regole.

Regola numero 1: Non dare nell’occhio e far finta che non sia successo nulla.
Regola numero 2: Trovare un modo per comunicare con Alex e co.
Regola numero 3: spiare la preside.


Con tutta la tensione che aveva in corpo aveva voglia di una sola cosa.
Sesso.
Peccato che Lorcan non le aveva più parlato dopo l’ultimo incontro, non che lei avesse cercato in qualche modo di avvicinarlo.
Era uscito di fretta, come se fosse in ritardo, così lei fece lo stesso percorso fatto da lui poco prima.
E lo vide, e i suoi muscoli s’irrigidirono.
Qualcosa nel petto iniziò a farle male, ma non avrebbe saputo dare un nome a quella sensazione, sapeva solo che le faceva male.
I loro sguardi s’incrociarono e lei gli fece segno di avvicinarsi, e di staccarsi da quella ragazza.
-Cosa diavolo stai facendo?- Lo disse in maniera calma, come se avesse tutta la situazione sotto controllo, anche se in realtà nulla andava secondo i suoi
piani.
-Sto cercando qualcun’altra che possa appagare le mie voglie, ecco cosa faccio. Avevi ragione tu, questa cosa tra di noi, è meglio finirla- La voce di
Lorcan era ferma, come se fosse sicuro di quello che diceva, e magari era davvero così.
-Non.. non ti vado più bene?-Si pentì subito di quanto detto.
Non avrebbe dovuto far vedere agli altri le sue debolezze, altrimenti avrebbero potuto usarle contro di lei.
-Come fai a non capirlo, Molly! Ogni volta, ogni dannatissima volta che stiamo insieme, una parte di me è come avvelenata. Non ti rendi neanche conto di cosa c'è che non va in te, ma dentro stai lentamente sanguinando a morte**. Il mio amore per te mi fa questo effetto Mol. Quindi si, è meglio finirla qui-
La ragazza lo guardò allontanarsi, senza muovere un solo muscolo per fermarlo.
Resta, avrebbe voluto dirgli, ma non lo fece, rimase lì, immobile.
Una lacrima le scivolò sulla guancia e lei l’asciugò con rabbia, disgusto.

L’amore era per i deboli, non doveva dimenticarlo, mai.
Ma purtroppo non poteva far a meno di pensare alla prima volta che le aveva sorriso, e lei non sapeva più neanche dove avesse avuto la testa, e le braccia,
e le gambe, e lo stomaco, e i polmoni, ma allora non pensava quello dell’amore.
All'ora aspettava il principe azzurro con il suo cavallo bianco, come nelle storie che le aveva sempre raccontato sua zia Hermione.
Allora la sua vita non faceva così schifo, allora aveva ancora un buon rapporto con i suoi genitori.
I suoi genitori, quanto avrebbe voluto che  le cose fossero andate diversamente, e invece la sua famiglia andava rotoli, proprio come la sua vita,
e tutto per lo stesso dannatissimo motivo.



Angolo autrice:
Salve :D 
Mi dispiace di avervi fatto aspettare tanto, purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) la scuola sta finendo, quindi i professori hanno avuto la fantastica idea di tartassarci con compiti in classe.
Tornando a noi.. 
Spero che il capitolo vi sia piaciuto :D 
Cercherò di dare spazio a tutti i personaggi, uno per volta.
In questo riusciamo a capire molto su James, e qualcosa su Molly, nel prossimo chi lo sa!
Incontriamo anche due nuovi personaggi:Sid e Lara, il primo molto diffidente mentre la seconda completamente opposta.
Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite/preferite/ricordate, i lettori silenziosi, Hermione_Luna_Lovegood che ha recensito e la mia fantastica beta IpseDixit :D
X GinnyW.

* Oggetto di mia invenzione, sostituito alla giratempo ormai inesistente dopo la battaglia dell'ES nell'ufficio misteri.
**Frase presa da Shadowhunters.
  
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