Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Comeilmareintempesta    26/05/2014    0 recensioni
"Stesso periodo, stessa panchina, ma con una sola differenza... io ci sono ancora, tu no. Io sono ancora qui, ti penso, ti voglio, ti aspetto. Torna, ti prego."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una giornata anonima come le altre, 13 Marzo... il 13 non mi è mai piaciuto come numero, mi sa di sfortuna. Mi sono alzata con il piede sbagliato e non ho voglia di far niente, la cosa più adatta è una bella calia. Mi alzo, prendo il telefono e cerco Em, la mia migliore amica. 
"Buongiorno amore, oggi scazzo. Facciamo calia?"
"Giorno a te amore, si perchè sono bianca in tutte le materie. Mi leggi nella testa, cazzo! Ahahah"
Solita prassi, solita storia. Basta un messaggio per cambiare la mia giornata. Entro in macchina e via con la musica, entro nel mio mondo come ogni mattina. Mio padre mi fissa con occhi curiosi, come sempre... forse si chiede a cosa penso. Eh papà, se sapessi a cosa penso forse mi chiuderesti in un manicomio! Durante il tragitto guardo la strada e nei pressi di scuola mia, ferma ad un semaforo passa un ragazzo. Un ragazzo anonimo, non lo noteresti mai, ma mi colpì. Maglietta verde, giacca blu notte, bermuda e nike bianche. Capelli spettinati, labbra carnose, occhi spenti. Quel ragazzo aveva qualcosa e io intendevo sapere che cosa fosse quel qualcosa. Lo fisso, lui si gira e mi guarda come se fosse sorpreso che qualcuno si fosse accorto di lui.
"Papà, lasciami qua, vado a piedi"
Mio padre mi fissa incredulo, mi prende quasi per folle alla mia improvvisa richiesta ma mi da un bacio e mi saluta. Scendo dalla macchina e vado verso lui... ma che cazzo faccio? Ci vado e gli dico "ciao, voglio sapere perchè hai occhi spenti?"? Forse mi prende per scema. Mi avvicino e mi fermo accanto a lui, continua a fissarmi in modo discreto e sorride. Cazzo che sorriso, gli chiederei di sorridere sempre. 
"Perchè mi fissi? Ho qualcosa che non va?"
Mi spiazza, lo fisso e non so che rispondere. Mi guardo attorno e penso di scappare per la brutta figura.
"I tuoi occhi... i tuoi occhi sono spenti e tristi. Cosa ti manca?"
"Stabilità, felicità. Mi manca qualcosa da amare e mi manca qualcuno che mi ami"
"L'amore è una stronzata, è una stupida convinzione che ci siamo fatti. Pensiamo faccia bene ma in realtà non esiste, non serve, non porta nulla di buono"
"L'amore esiste, l'amore è quando guardi una persona e senti che non ci sarà nulla di meglio nella vita se non quella persona. L'amore è sacrificio, l'amore è gioia ma soprattutto dolore. Se ami soffri, soffri e sopporti, ma ami. Capisci?"
Lo guardo ma non riesco a capire, non so che significa. Amare, che cosa stupida. Ma ciò che dice mi fa venire i brividi.
"No, non capisco. Non ho mai amato e nessuno mi ha mai amata"
"Si vede... comunque piacere, io sono Matteo"
"Piacere, Chiara"
"E quindi, Chiara, che cosa stai ascoltando?"
"Una canzone che ho conosciuto da poco, ma mi ha preso molto"
Mi prende una cuffia e ascolta la canzone insieme a me... si concentra sulle parole, sulla melodia e mi guarda.
"Ha un bel significato, noi ci stringiamo e ci lasciamo andare, però è strano. Stringersi per poi lasciarsi andare. Come fai a lasciar andare una persona dopo che la stringi così tanto da farla entrare dentro te?"
"Succede, tutti lo fanno"
"Parole dettate dalla delusione, si vede che non hai mai trovato chi ti stringesse al punto di non respirare"
Mi spiazza, come ha potuto capirmi in due minuti? Lo guardo incredula, lui sorride consapevole di avermi compresa. Da dove è uscito fuori? Suona il telefono, Em. 
"Dove sei? Cazzo è già passata mezzora e ancora non sei arrivata, smuovi il culo che sono sola"
Rido, mi fa ridere quando si parte in queste maniere poco fini.
"Mi piace la tua risata, è come il tasto di un pianoforte."
"E' una comune risata, io la odio. Comunque piacere di averti conosciuto Matteo, devo andare prima che la mia migliore amica mi uccida"
Lo saluto e mi allontano... ma mi tira per un braccio.
"Aspetta, ti lascio il mio numero. Se vuoi sentirmi cercami, non voglio obbligarti a parlar con me"
Mi lascia il suo numero e vado via... l'avrei cercato. Era riuscito a prendermi con un solo sorriso, un solo sguardo. Aveva qualcosa che nessuno aveva. 

Ore dopo mi decisi a mandargli un messaggio, dieci minuti solo per decidere cosa scrivergli, alla fine opto per un "Ei, sono Chiara :)". Cazzo, non risponde. Cazzo, ci mette troppo. Perchè ogni volta che mandi un messaggio il tempo non passa mai? E più guardi quel cazzo di telefono più speri arrivi in fretta la risposta. 5 minuti, 10 minuti, 15 minuti... fanculo, mollo. Ma ecco che suona il telefono.
"Ei, ti aspettavo!"
"Da quando mi aspettavi?"
"Beh, da almeno una vita."
"Una vita?"
"Si, forse anche più. Ho avuto paura che non mi cercassi."
"Ma ora sono qui"
"No, non sei qui. Sei qui tramite un telefono ma non qui come stamattina. Vediamoci."
Panico, ansia, fitte allo stomaco. Perchè queste sensazioni? Che aveva di così speciale? 
"Si, vediamoci. Quando?"
"Ora. Ma dov'è che stai tu?"
"Perchè ti interessa?"
"Perchè credo di esser sotto casa tua, affacciati."
Non ci credo. Sogno. Apro la finestra e guardo giù, lui è li. Com'è possibile? Come ha scoperto dove sto? Perchè l'idea che un perfetto sconosciuto mi si presenti così sotto casa non mi spaventa?
"Sei folle!" Urlo.
"Scendi, ho voglia di parlare con te"
Ultimo sguardo allo specchio, ma vaffanculo tanto mi ha già vista in tuta e struccata. Apro la porta ed è li, che mi fissa e mi sorride. Lo guardo, mi sento intontita dal suo sorriso ma tentennando lo raggiungo.
"Ei, come hai scoperto dove stavo?"
"La localizzazione su Facebook, ti registri spesso a casa tua"
Domanda idiota, ormai trovarmi è una cazzata. Stupida, stupida e ancora stupida.
"Ah..."
"Ti ho portato una cosa"
"Cosa?"
"Chiudi gli occhi, è una sorpresa"
Chiudo gli occhi, come se lo conoscessi da una vita e so che di lui posso fidarmi. Sento un rumore improvviso all'orecchio, rumore di mare... non capisco. Apro gli occhi. Una conchiglia. Una di quelle di un colore indefinibile, di una forma normale ma per me in quel momento bellissima. Mi aveva poggiato la conchiglia nell'orecchio, mi aveva fatto sentire il mare.
"Sei come il mare in tempesta Chiara"
"Io amo il mare... ed amo questa definizione"
"Non so perchè ma immaginavo amassi il mare. Dove vai se non li quando hai bisogno di schiarirti le idee? Il mare è la cura a tutto, il mare è il luogo per tutto. Per la tristezza, per la solitudine, per l'amore. Soprattutto l'amore. Io credo che non ci sia niente di più bello di stare li, sul muretto di Acicastello, a guardare il mare con la persona che si ama accanto. E ti stringe a se, e ti sussurra ti amo..."
A quelle parole sobbalzai. Cosa mi stava facendo? Perchè mi sentivo così? Avevo una gran voglia di baciarlo e stringerlo a me... mantieni il controllo Chiara, mi ripetevo.
"Io... io devo salire a casa. Mio fratello è solo. Sentiamoci per messaggi, ok?"
"Ok mare in tempesta, ti cerco io."
Mi diede un bacio sulla guancia, mi sorrise e andò via.
Salì a casa con un sorriso mai visto in vita mia. Sorridevo, sorridevo davvero. Non solo con la bocca, ma anche con gli occhi. 

Passarono le ore ma di lui nessuna traccia... e via con le lamentele, le depressioni, le domande. Ma come potevo essermi affezionata a un ragazzo conosciuto lo stesso giorno? Ma che mi prendeva? Non ero io. Dov'era finita la parte apatica e acida di me? Dlin. Messaggio. 
"So che è già ora di andare a dormire, ma non ho avuto tempo per farmi sentire. Stavo pensando a quanto cazzo deve essere bello stare sotto una coperta con la pioggia fuori e il buio attorno. E parlare, parlare di tutto, anche delle cose più segrete. Dopo prendersi per mano, stringersi e baciarsi. Invece sono qui a farmi andare le mani in cancrena scrivendo uno stupido messaggio. Buonanotte Chiarè, sogna questo momento. Sogna l'amore."
Senza parole, davvero. Andai a letto felice, con la voglia e il bisogno di conoscere quel maledetto ragazzo.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Comeilmareintempesta