Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: DarknessGirl_95    27/05/2014    2 recensioni
E se Shinichi avesse una sorellina? Da dove proviene la sorellina? Perché è li? Perché non ricorda la sua vita passata dai 0 ai 6 anni? E che centra la sorella di Gin in tutto questo? Che sviluppo avrà ora la storia? E di chi sarà innamorato veramente il giovane Shinichi?
Piacere è la mia prima storia quindi siate buoni! Cercherò di farla al meglio ma dovrete avere molta pazienza perché scrivo da cellulare ogni capitolo e avrò diversi problemi con l'andarono a capo nel racconto purtroppo! Grazie e divertitevi
Genere: Generale, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Detective Conan - Shinichi X Luce'
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-Era solo un incubo!- disse qualcuno al suo fianco a lui quasi familiare. Lui la guardò sbalordito e inizia ad essere confuso.
-Ma tu non eri...-inizia a dire ma lei lo interrompe.
-Sono qui! Non ti lascio!- disse lei sorridendo e mettendogli una mano sulle labbra, poi lo bacia senza lasciarlo parlare, un caldo bacio di quelli che solo lei sapeva dargli.
-Luce...per fortuna stai bene...- sussurra con le lacrime agli occhi mentre viene osservato di nascosto dal medico, i suoi amici e Ran.
-Ma sentitelo! Parla con il nulla!- dice Genta ma viene fulminato da Mitsuiko e Ayumi.
-È sotto shock!- disse il medico.
-Purtroppo la notizia ha dato un impatto più forte a lui e ora, pur di non vivere la realtà dei fatti, si è creato una specie di mondo proprio in cui la piccola bambina è ancora al suo fianco!- spiega il dottore.
-Che cosa possiamo fare per lui?- chiede Ran preoccupata.
-Per ora assecondarlo! Lui non è consapevole, la sua mente ha agito per proteggerlo e automaticamente lui si è creato un proprio mondo! È ancora piccolo, lasciamoglielo credere! Sarebbe uno shock per lui!- spiega di nuovo il dottore osservando il bambino giocare con il nulla. Si, si erano messi a giocare. Lui era tornato felice, lei era ancora li, al suo fianco e lo sarebbe stato per sempre. O almeno così se lo immaginava lui.
-Conan andiamo a casa!- disse Ran guardandolo e avvicinandosi a lui.
-Luce, andiamo!- disse lui al nulla, mentre Ran gli si stringeva il cuore vederlo ridotto così.

Erano passati giorni da quando Luce era entrata in coma, un mese. Conan non era più andato a scuola, se ne stava chiuso nella propria stanza a giocare con lei. Ran e Goro erano preoccupati, da quel giorno Conan era diventato più freddo con tutti. Non sorrideva più, lo faceva soltanto nella sua stanza, nella sua solitudine pensando che Luce fosse accanto a lui. Lui continuava a crederlo e nessuno gli aveva mai detto niente. Ma non poteva continuare così.
-Conan!- disse Ran entrando in stanza quella sera.
-Devo parlarti!- disse seria e sospira.
-Si dimmi!- disse lui sorridendo e fa cenno verso il letto.
-Torno subito Luce!- disse poi si avvicinò a Ran e diventò serio.
-Senti Conan, è giusto che tu viva la realtà come tutti, anche se fa male!- disse Ran a sguardo basso.
-Va bene! Dimmi cosa c'è! Luce mi aspetta!- disse semplicemente lui.
-Conan, Luce è in coma! È in ospedale, attaccata a una macchina che la tiene in vita!- inizia a dirgli ma lui nega.
-È impossibile! Non la vedi! Luce è li, sul letto!- disse puntando il dito sul letto ma appena guarda il letto non vede nessuno.
-Luce!- urla e corre sul letto iniziando a cercare ma nulla.
-Conan, quella era una realtà che la ti sei creato come difesa, ma devi accettare i fatti e sperare che viva! Non tutto è perduto!- cerca di farlo ragionare e lo prende in braccio. Lui dal canto suo, non risponde e inizia a piangere vergognandosi di ciò che aveva fatto. Si strinse a Ran e pianse senza fine quel giorno.

Erano passate due settimane, Luce non si era ancora svegliata e lui aveva ripreso la vita di tutti i giorni. Andava a trovare costantemente Luce e sperava in un suo risveglio tutti i giorni.
Quella mattina stava andando a scuola da solo come ormai era solito a fare e guarda il cielo fernandosi.
"Chissà Luce quando ti sveglierai! Perché tu ti sveglierai e tornerai da me! Oh Luce, la mia dolce Luce! Sono passati esattamente 45 giorni! Sbrigati, il Natale è alle poste e io voglio passarlo con te!" pensò. Ogni giorno che passava, ogni giorno lui dedicava a lei i suoi pochi sorrisi. Aveva continuato nel suo lavoro di detective risolvendo i casi al posto di Goro per poi lasciare a lui il merito. In quel momento sente qualcosa di freddo sul naso e si guarda intorno.
"la neve!" esclama, la neve era simbolo di speranza. Decise di deviare e corre verso l'ospedale avendo una sensazione dentro, doveva andare subito.
  
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