Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: uffauffauffa    27/05/2014    2 recensioni
Irina è tornata in vita, nuove "creature" più veloci e agili dei vampiri e dei licantropi hanno cominciato a muoversi. Cosa vogliono? Sono amici o nemici? Perché Renesmee non ha mai confessato di aver conosciuto due di loro nel bosco?
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demetri, Leah Clearweater, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ci sono delle paroline...




Aro era un ottimo intrattenitore. Amava conversare con i suoi ospiti, vantarsi di sua figlia e degli altri ibridi.

 

I presenti però non erano del suo stesso avviso. Sapevano che tramava qualcosa. Di sicuro con i nuovi arrivati il suo potere sarebbe aumentato notevolmente. Le capacità di quei ragazzi erano incredibili a detta di Amon.
 

Il vampiro egiziano era seccato per questo. Conosceva il loro creatore, ma non le creature. L'anziano era arrivato per primo. Almeno aveva ancora Benjamin, anche se il ragazzo era un ribelle, per lo meno mostrava un minimo di fedeltà.
 

Il giovane vampiro però era più legato alla moglie di Amon: Kebi. La vedeva come una madre.
 

Mike parlava con suo padre. Alcuni dei Volturi guardavano la scena con stupore. Marcus era più "vivo" che mai. Persino lo sguardo brillava, non sembrava nascosto da una patina lattiginosa.
 

Sulpicia e Athenadora conversavano amabilmente con Didyme. La donna teneva ben stretta Bree.
 

Evan cercava di nascondersi dallo sguardo di Alec e lo stesso faceva Annie con Caius. Seth invece era aiutato in questo da Jacob.
 

I mutaforma stavano tutti vicino. In mezzo le loro compagne. Sam si guardava attorno. Non vedeva più Leah. Un attimo prima era accanto alla figlia dei Cullen e un attimo dopo era sparita.
 

Era preoccupato. Dopo che aveva sentito la conversazione di Carlisle con suo figlio riguardo l'imprinting temeva che anche lei potesse averlo con un vampiro.
 

Guardò un attimo Renesmee. La ragazzina adorava Leah e voleva che fosse felice.
 

"Ma non con un succhiasangue, maledizione."
 

"Hai detto qualcosa."
 

"Niente di importante Paul."
 

Emily aveva capito a chi si riferiva. Non le importava se era un freddo. Se poteva far felice sua cugina tanto meglio.
 

Abbassò appena la testa. Si vergognava per come l'aveva trattata. Doveva starli più vicino, doveva far capire al suo compagno che rinfacciarle la sua sterilità per giustificarsi, era una cosa cattiva da dire. Ma soprattutto non doveva scegliere la data del suo compleanno per sposarsi. Troppe volte l'aveva ferita, troppe volte aveva pensato solo a se stessa.
 

Sapeva che Renesmee aveva ragione su Leah. Se lei era al suo posto Lee l'avrebbe aiutata in ogni modo, anche se era sotto l'effetto dell'imprinting.
 

Erano come sorelle una volta. Dopo l'imprinting sembravano più delle conoscenti.
 

Sollevò il capo e osservò il suo compagno. Era molto orgoglioso non avrebbe mai ammesso i suoi errori, ma almeno ora si rendeva conto dei suoi sbagli. Forse Leah non sarebbe più tornata alla riserva. Seth si, ma lei no. Troppi dolorosi ricordi.
 

"Sam."
 

"Si!"
 

"Quando avremo dei figli dobbiamo dire loro la verità sui mutaforma. Non voglio che facciano soffrire le loro ragazze."
 

"La legge lo proibisce."
 

"Le leggi si possono cambiare."
 

"Ci penserò."
 

Disse rassegnato.
 

"Grazie."
 

"Tutti noi dobbiamo delle scuse a Leah."
 

"Embry, non è che hai avuto l'imprinting con lei?"
 

"No Paul, ma sarei il primo a volerlo."
 

La compagna di Sam abbracciò il ragazzo.
 

"Anche a me piacerebbe, la renderesti felice. E lei non ti farebbe mai soffrire."
 

"Lo so, tra tutti noi è la più sensibile e l'unica con le palle."
 

"Embry hai detto una parolina, se ti sentisse tua madre."
 

"Non provare a dirglielo Quil."
 

Risero tutti, ci voleva proprio per stemperare la tensione.
 

"Demetri vedo che sei tornato... da solo. La ragazza?"
 

"Si è teletrasportata."
 

"Capisco, cercala e portala qua, tra poco inizierà la cerimonia."
 

"Si signore."
 

Per cerimonia Aro intendeva la consegna dei doni, una sorta di inizializzazione e debutto per i nuovi membri del clan. Ma prima mostrò agli ospiti le invenzioni di Mike.
 

Se i presenti avevano capito poco del "trasmettitore", erano rimasti incantati dalla città ologramma. Liam del clan irlandese adorava oltre ai libri, anche i modellini e i giocattoli di latta. Avrebbe volentieri messo le mani su quella cosa. Cominciò a cercare Mike per sapere come l'aveva costruita.
 

Amun al contrario era ancora più irritato. Oltre ad avere poteri interessanti, erano anche geniali.



 

Leah si era rintanata dentro la "sua" camera. Chiuse la porta a chiave. Voleva allontanarsi il più possibile da quel vampiro. Era terrorizzata per quello che provava.
 

Si considerava sbagliata, diceva sempre che c'era qualcosa che non andava in lei. E l'imprinting con Demetri confermava questa sua teoria.
 

Perché, perché proprio con lui. Il branco mi odierà ancora di più. Maledizione.
 

Un tocco alla porta la fece sussultare.
 

"Che cosa vuoi."
 

"Sono venuto a prenderti, devi venire con me."
 

"No, grazie."
 

Cercava di avere un tono fermo e deciso, ma tremava di paura.
 

"Leah."
 

Sentire il suo nome pronunciato con tono suadente e dolce la face fremere.
 

"Aro ha dato ordini precisi, accompagnarti nella sala grande. I suoi ordini non si discutono. E non vale solo per i Volturi. Ora sei mi... fai parte del suo clan."
 

Leah sospirò e aprì la porta.
 

"Brava ragazza."
 

Demetri sbirciò all'interno della stanza e vide l'abito che Heidi voleva far indossare a Leah. Sorrise immaginando la sua bella con quel vestito. Prese con delicatezza la mano della mutaforma. Solitamente accompagnava le "sue" donne tendendole sotto braccio, ma quel semplice gesto sembrava più intimo ora. Lei tremò e arrossì.
 

"Mi piace l'effetto che ho su di te."
 

Quando arrivarono Demetri cercò subito il mutaforma che era con lei prima. Non appena lo vide spostò la mano facendola scivolare lungo la schiena della ragazza fino a posarla sul fianco. Strinse appena.
 

Jacob dal canto suo vedendo l'espressione della sua amica capì quello che era successo. Decise però di non infierire ulteriormente. Leah già si vergognava di suo.
 

"Bene ci siamo tutti. Ragazzi per favore avvicinatevi. E il momento della consegna dei doni."
 

Aro diede il suo a sua figlia. Lo stesso fece Caius. Alla fine si era arreso. Evan ricevette un bracciale d'oro appartenuto alla regina Zobeide.
 

Le ragazze concordarono che erano troppo preziosi per loro e il padre di Annie sorrise per l'umiltà che gli ibridi stavano dimostrando.
 

Marcus prese la mano di Didyme e infilò l'anello di Maria Antonietta. La baciò con dolcezza. Aro applaudì entusiasta.
 

"Non sono una coppia meravigliosa."
 

Demetri sorrise e strinse ancora di più Leah. Felix intanto si era avvicinato a Sabrina e cominciò a flirtare con lei. La figlia naturale dei Cullen era decisamente a disagio. A differenza del suo amico, Felix era più rude e più impacciato. La ragazza gli piaceva sul serio.
 

Anche Mike ricevette il suo. Ma c'era qualcosa di strano. Quell'oggetto era fin troppo famigliare.
 

"Mio caro ragazzo questa è un'antica spada. Apparteneva ad un vampiro asiatico."
 

"Sihung... come fa ad averla."
 

"E' stato difficile figlio mio. Lui era un maestro di arti marziali, stavo per soccombere."
 

"E' morto?"
 

Il tono di Mike era metallico.
 

"Si, ora la sua spada ti appartiene di diritto."
 

"E' stato lei ad ucciderlo?"
 

Mike teneva la testa abbassata, mentre Marcus notò che il ragazzo aveva ripreso a dargli del lei. Quando alzò la testa si rese conto che suo figlio stava piangendo. I suoi occhi erano diventati rossi come quelli degli altri ibridi.
 

"Ha ucciso il mio maestro, era come un padre per me...

"... per tutti noi."
 

L'anziano si ritrovò dall'altra parte della stanza. Il colpo di Mike lo aveva scaraventato contro il trono, distruggendolo.
 

Aro era sorpreso e spaventato soprattutto quando Annie comincio a usare il suo potere. Fece esplodere i due troni rimasti e altre cose per creare scompiglio.
 

"Dolore, dolore..."
 

Jane provò ad usare il suo dono ma non servì a niente. Anche Alec fece altrettanto. Quello di Mike era in grado di annullare i poteri vampirici e dei mutaforma, ma non aveva effetto sugli ibridi.
 

Alcuni Quileute cercarono di trasformarsi, ma rimanevano sempre in forma umana.
 

Felix cercò di afferrare Sabrina, ma la ragazza ebbe la meglio, come Leah. Gli unici che non combattevano oltre agli invitati erano: Corinne, Irina, Bree, Didyme e Seth. Quest'ultimo non voleva nuocere a Jane. Jake dal canto suo era totalmente assente.
 

Esme era preoccupata per i suoi figli.
 

"MIKE TI PREGO."
 

Sua madre era terrorizzata.
 

"Dammi un buon motivo per non ucciderti."
 

"Sono tuo padre."
 

"Risposta sbagliata."



 

Scusate il ritardo, computer incriccato. Spero vi piaccia... baci, baci. Che ne dite del mio avatar? Mi rispecchia a pieno
Troppi inprinting per una che lo odia? vero, ma le mie ragazze non sono cagnette (e nemmeno stronzette), tranne Seth e lo capirete nel prossimo capitolo. Dovranno darsi da fare i maschietti per conquistare le loro ragazze.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: uffauffauffa