Non
so bene come feci, come riuscii a sentirmi di nuovo
vivo. Sentirmi dopo tanto tempo felice, sentire dentro di me il
desiderio
ardente di vivere un anno che avevo perso cercando di rincorrere
Alessia dentro
me. Avevo immaginato che lei sarebbe venuta da me, e che avrebbe
cercato in
tutti i modi di aiutarmi ad uscire da quella orrenda situazione. Ma lei
non venne
mai, non mi aiutò mai. Mi lasciò marcire
lì come un verme.
Se
adesso sto bene devo tutto a lei, Sara. Perché le bugie
dette una dopo l’altra non volevo più sentirle.
Volevo essere amato e volevo
qualcuno di sincero, che mi facesse scoprire il bello della vita.
Così quel
giorno, una fredda giornata di dicembre, tra i vestiti pesanti di lana,
una
mano teneva un’altra mano, e stavolta le lacrime erano di
felicità