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Autore: starmoon    28/05/2014    5 recensioni
Okey è la prima volta che mi cimento a scrivere su Arrow…solitamente non riesco mai ad interpretare perfettamente i personaggi, soprattutto uno come il nostro amato Oliver, così ho pensato di cambiare trama totalmente e riportare i nostri personaggi ai tempi della scuola, dove abbiamo una Felicity un po' nerd, un Diggle preside e un Oliver ancora snob e viziato. Spero di avervi incuriositi almeno un pochino.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Felicity strizzò per l'ultima volta lo straccio facendo gocciolare l'acqua dentro il secchio celeste. Poi si voltò per l'ultima volta a guardare l'immensa piscina, dopo pomeriggi di sacrifici ci erano riusciti. 

Oliver: un mese maledetto 

Felicity alzò il volto verso il ragazzo che già era uscito, salii le scale anche lei e osservò insieme ad Oliver il suo lavoro. 

Felicity: adesso siamo ufficialmente liberi 

Oliver fece un enorme sospito. 

Oliver: tutto il mio duro lavoro ne è valsa la pena 

Oliver guardò di sonnecchi Felicity sapendo che avrebbe ribadito qualcosa, ormai aveva imparato a conoscerla bene. Felicity si voltò lentamente verso di lui guardandolo male. 

Felicity: certo perché eri tu che facevi avanti e indietro con i secchi pieni di acqua 

Oliver rise sotto i baffi avendo ottenuto il risultato che voleva. 

Felicity: che hai da ridere?

Felicity gonfiò la bocca in un broncio, Oliver la guardava intenerito. 

 

 

 

 

Thea era passata a casa di Felicity, l'amica le aveva detto che la poteva aspettare in camera sua, Cora l'aveva accolta come un figlia, a Thea piaceva la donna, la vedeva così diversa da Felicity ma adorava il modo in cui litigavano, nonostante tutto avevano un rapporto meraviglioso. Cora era una donna giovane, a quello che Felicity le aveva raccontato aveva appena diciotto anni quando lei è nata. 

Cora: vai pure di sopra io vi preparo qualcosa per dopo 

Thea annui sorridendo e salii le scale fino ad arrivare di fronte alla stanza di Felicity. Entrò e trovò Max e Roy intenti a guardare qualcosa. 

Thea: scusate non sapevo ci fosse qualcuno 

Max si volta seguito a ruota da Roy, che sorride divertito alla presenza della ragazza. 

Max: stavamo usando il pc, Fel non me lo fa mai usare e ne approfitto quando non c'è 

Thea: che guardate?

La ragazza si avvicinò, ma Max chiuse la finestra prima che potesse essere abbastanza vicino da vedere. Roy rise divertito. Thea lo guardò di sonnecchi per poi riposare il suo sguardo su Max. 

Max: andiamo Roy…

Max si alzò un po' imbarazzato e uscii dalla stanza, Roy si alzò per seguirlo, ma la lo spazio era poco e Thea si spostò per sinistra per farlo passare, mentre lui si spostava verso destra, con la conclusione che finivano sempre dallo stesso lato. Roy fece un sorriso divertito, mentre le guance di Thea si imporporavano. 

 

 

 

 

Felicity arrivò alla sua macchina, guardava Oliver da lontano salire sulla sua, prese le chiavi dallo zaino. 

- Fel!! 

La ragazza si voltò verso la voce e un ragazzo le si avvicinò. Fel corse verso di lui e lo abbracciò forte. Oliver da lontano aveva visto la scena, una strana sensazione al petto, come un fastidio che non riusciva a togliersi.

Felicity: Barry

Barry: è sempre un piacere rivederti 

Felicity: cosa ci fai qui? credevo che ti avessero mandato per un approfondimento 

Barry: che ho finito 

Il ragazzo aveva gli occhi luccicanti. Felicity si allontanò da lui e gli sorrise. 

Felicity: vuoi un passaggio? 

Barry: è un po' imbarazzante ma…si 

Barry raggiunse la ragazza e sali dall'altro lato. Felicity mise in moto e si avviò per la strada, Oliver era rimasto fermo a fissare tutta la scena, ancora infastidito.

 

 

 

 

 

Felicity si fermò di fronte alla casa di Barry, era una piccola casina con un giardino ben curato. Barry scese dall'auto e entrò la testa dal finestrino. 

Barry: grazie per il passaggio…mi erano mancate le tue battute 

Felicity: è stato un piacere riavere il chimico più ricercato nella mia auto…non in quel senso..ok sto divagando 

Barry: respira Fel 

Fel: ci vediamo a scuola 

Barry: ti va qualche volta di prenderci qualcosa…intendo come amici sappiamo bene entrambi che..

Fel annui e interruppe il fiume di parole di Barry. 

Fel: so che sei ancora innamorato di Iris, ma non preoccuparti per me 

Barry le fece un enorme sorriso. 

Fel: siamo amici da una vita questo non cambia nulla 

Barry: nemmeno dopo quel bacio?

Fel arrossi leggermente, ma non si sentiva più opprimere da quella storia, come se l'avesse ormai archiviata. 

Barry: ti ho baciato e credevo di aver complicato le cose tra noi…

Fel: siamo amici questo non cambia tra noi non credo ci sia stato mai qualcosa in più…- disse Felicity, aveva passato l'intero anno a pensare a quello che era successo e credeva che rivederlo avrebbe riacceso i sentimenti che provava per lui, ma quando aveva incrociato il suo sguardo non aveva provato nessuna tensione, si sentiva in pace con se stessa. Ma nella sua testolina sapeva a cosa era dovuta la fine della sua cotta per Barry. 

 

 

 

 

 

Oliver si buttò nel letto senza voglia. 

Tommy: deduco che la giornata non è stata delle migliori

Tommy uscii dal bagno. Oliver si alzò dal letto dell'amico, i suoi occhi continuavano ad avere in mente quelle scene, scosse la testa non doveva lasciarsi coinvolgere, aveva ripromesso a se stesse che sarebbe diventato migliore e per prima cosa non doveva tradire Laurel. 

Oliver: solo stanchezza non è divertente ripulire quella piscina 

Tommy: beh visto che ormai siete liberi chiederò a Felicity di uscire…- disse Tommy ridendo divertito dall'espressione contrariata nel volto del suo amico. 

Oliver: credo tu sia arrivato tardi lo vista con uno all'uscita

Tommy notò il modo infastidito con cui parlava Oliver e le cose gli furono subito chiare. 

Tommy: non saltare a conclusioni affrettate potrebbe essere un amico 

Oliver: non lo abbracci in quel modo 

Tommy prese la sedie della scrivania e si sedette di fronte all'amico. 

Tommy: credo che tu stia esagerando

Oliver lo guardò non capendo. 

Tommy: Felicity è liberissima di fare quello che vuole perché ne parli come se ti stesse facendo un torno 

Oliver: io non 

Tommy: si Oliver Queen sei geloso della nostra Felicity 

 

 

 

 

Felicity e Thea guardavano i vari profili di facebook, si divertivano a guardare video di persone che facevano ridere e mangiavano pop-corn per tutto il pomeriggio, dalla stanza accanto ogni tanto si sentivano urla di vittoria. 

Thea: sono ore che giocano alla Play 

Felicity si alzò dalla sedia e andò verso il suo armadio per prendersi una felpa, il tempo la sera era diventato piuttosto freddo. Thea notò qualcosa a terra, come degli stivali ma molto più evidenti. 

Thea: pattini? 

Felicity si voltò verso Thea, come un ladro colto in fragrante. Osservò i suoi pattini. 

Felicity: pattinavo 

Thea spalancò gli occhi, un'idea le balzò in testa. 

Thea: andiamo a pattinare? lo dico anche a Tommy sono sicura che sarà divertente 

Felicity: non credo sia una buona idea 

Thea: invita anche Barry 

Un sorrisetto divertito spuntò nelle labbra della Queen, Felicity aveva capito che aveva qualcosa in mente, ma non riusciva mai a capire cosa. 

Felicity: ci sto..però inviterò anche Max e Roy 

Thea si alzò in piedi per replicare, ma poi ci riflette meglio e si risiede. 

Thea: affare fatto 

Thea sporge la mano in avanti e Felicity la stringe suggellando il patto. 

 

 

 

Felicity, Thea, Roy, Max e Barry erano in piedi davanti alla biglietteria. 

Tommy: eccoci 

Tommy, Oliver e Laurel erano appena arrivati. Felicity perse un battito, si aspettava di vedere Oliver, ma Laurel? a volte si dimenticava che lei era la sua ragazza. 

Barry guardò lo sguardo di Felicity e sorrise avvicinandosi a lei. 

Barry: ora capisco perché mi hai dimenticato così in fretta

Lo sussurrò all'orecchio per non farlo sentire agli altri. Oliver vedendo la scena strinse la mano di Laurel istintivamente, la ragazza si voltò verso di lui e osservo la sua espressione contrariata. 

Laurel: tutto bene amore? 

Oliver annui facendo un finto sorriso.

Entrati nella pista, Laurel si era seduta sulle panchine a studiare, Tommy la guardava da lontano non capacitandosi come potesse portarsi i libri anche li. Oliver scosse la testa sconsolato, ovunque la portava quella ragazza pensava prima allo studio. In lontananza notò Felicity pattinare insieme a Barry, era sciolta, sapeva benissimo come muoversi. Tommy diede uno spintone alla coppia, sembrasse averlo fatto a posta, Barry cadde a terra dolorante e Felicity si avvicinò a lui preoccupata. 

Felicity: stai bene? 

Tommy si allontanò verso Thea che stava ferma appoggiata al muretto per non cadere, aveva il telefono in mano. 

Tommy: prima parte del piano riuscita 

Thea fece un enorme sorriso e poi guardò la sala, notò lo sguardo preoccupato di Fel mentre portava Barry verso le panchine cercando di non cadere. Oliver l'aiutò facendo il gentiluomo. 

Thea: che ne dici di passare alla seconda parte? 

Tommy: aspettiamo almeno che pattinano insieme il ghiaccio farò il resto 

Thea: non riesco a capacitarmi di quanto siano geniali le nostre menti 

Tommy sorrise, in un istante gli vennero in mente le parole del padre, da quando aveva scoperto quel segreto aveva fatto di tutto per avvicinarsi a Thea. Anche se a volte era difficile non dire niente ne a lei ne ad Oliver. 

Oliver poggiò Barry accanto a Laurel. 

Laurel: si è fatto male? 

Barry: no niente di grave solo un po' indolenzito, mi riposo un po' e poi rientro…ma quello è un libro di chimica 

Laurel lo guardò entusiasta, come se entrambi avessero appena trovato una sintonia. 

Laurel: sto studiando le cellule, un po' di ripasso non fa mai male 

Barry: posso darti una mano? adoro la chimica 

Laurel annuii felice, sotto li occhi shoccati di Fel e Oliver. I due si allontanarono non appena i due scienziati non avevano incominciato a ripetere parti del corpo di una cellula. Felicity si ritrovo a pochi passi da Oliver, non sapeva perché, ne come ma era finita a pattinare di fianco a lui. Lui sembrava non scomporsi tanto, pattinava tranquillo, mantenendo la sua solita andatura. Felicity sentiva i battiti del cuore accelerare, si voltò verso Oliver e poi verso Laurel, odiava ammetterlo ma era tremendamente gelosa di lei, Sara aveva deciso di chiudere la storia con Oliver ed aveva iniziato a frequentare un altro, le cose tra le sorelle erano andate meglio ed Oliver non l'aveva più tradita, nella mente di Felicity questo aveva un solo motivo, era innamorato di lei. Oliver dal canto suo cercava di non avvicinarsi troppo, Laurel ogni tanto gli lanciava qualche occhiata furtiva. 

Thea aveva la testa china sul telefono, non faceva nulla semplicemente non voleva dare l'idea di non saper pattinare. Dei piedi le apparvero nella sua risuola. 

Thea: Tommy ti ho detto che è presto per la fase…

Roy: ti va di pattinare 

Thea alzò la testa di scatto, le guance le divennero subito rosse e sentiva il cuore volerle uscire dal petto. Scosse la testa velocemente, troppo velocemente. 

Thea: io non…

Roy: andiamo 

Roy gli prese il polso della mano libera e la trascino sulla pista, Thea stava per perdere l'equilibrio ma Roy la strinse per non farla cadere, si ritrovò con la testa sul petto di lui, era imbarazzata, ma allo stesso tempo non voleva allontanarsi. 

Oliver: da quanto lo conosci?

Oliver non ce la faceva più, doveva saperne qualcosa in più. 

Felicity: un paio di anni 

Oliver: quindi è una cosa seria 

Felicity si girò di scatto verso di lui, smettendo di pattinare, Oliver fece lo stesso. Aveva lo sguardo fisso su di lei, non si era pentito minimamente della domanda, anche se questo significava esporsi troppo. 

Felicity: veramente non c'è stato poi molto con lui 

Oliver: qualcosa ce stato?

Felicity corrucciò la fronte, non capiva l'interrogatorio di Oliver. Poi in un attimo la ragazza perse equilibrio, non si era accorta di essere finita in una parte più sciolta della pista. Di istinto Oliver si avvicinò per afferrarla, ma fini a terra sopra di lei. Felicity riaprii gli occhi, sentiva il contrasto del freddo sotto di lei e del caldo sopra. Gli occhi di Oliver erano fissi su di lei, aveva uno sguardo preoccupato e stranito, come se non si stesse rendendo conto di quello che era successo, Felicity non riusciva a staccare i suoi occhi chiari a quelli di Oliver, erano come due calamite che si richiamavano. 

Laurel: state bene 

Ed ecco che i due tornarono alla realtà, Laurel era entrata in pista non appena li aveva visti cadere. Barry era rimasto in disparte, ormai aveva capito tutto. Thea li osservò da lontano maledendo Laurel e il suo essere impicciona. Tommy si mise una mano sulla fronte, il piano stava funzionano alla grande fino a quel momento. 

Max per tutto il tempo non aveva fatto altro che correre come un pazzo per tutto la pista. Si avvicinò alla sorellastra e gli fece un sorriso beffardo. 

Max: non eri una campionessa una volta 

Felicity si alzò da terra fulminandolo con lo sguardo. 

 

 

 

 

Tommy: il tuo piano è fallito domani metteremo in atto il mio 

Thea entrò nella macchina di Oliver aspettandolo mentre accompagnava Laurel alla porta. 

Thea: e sentiamo cosa hai in mente Tommy?

Tommy fece un piccolo ghigno. 

Tommy: vedrai 

 

https://www.youtube.com/watch?v=nz012_1xzfg

Il giorno dopo.

Felicity arrivò di fronte al suo armadietto, c'era una piccola bustina bianca. Thea la guardò curiosa e Tommy arrivò da loro salutandole. 

Tommy: un ammiratore segreto? 

Felicity assottigliò gli occhi osservando il bigliettino, in quel momento Oliver fece il suo ingresso a scuola. Si avviò verso di loro con Laurel al suo seguito, ultimamente gli stava sempre attaccata. 

Arrivarono anche loro vicino a Felicity, Oliver notò che la ragazza aveva tra le mani un biglietto. 

Tommy: leggi sono curioso 

Felicity guardò tutti, sembravano tanti cagnolini affamati, Thea le diede una piccola gomitata per incitarla. 

Felicity aprii piano il foglietto. La ragazza arrossii senza dire nulla e ripiegò il bigliettino. Oliver si incuriosì, cosa poteva esserci scritto da far imporporare il viso della ragazza, il suo desiderio fu esaudito dalla sorella che glielo prese dalle mani. 

Thea: Il tuo sorriso ha illuminato la mia giornata Felicity 

La ragazza voleva sprofondare nella sua felpa celeste, aveva gli occhi di tutti i suoi amici puntati su di se. Thea guardò di sfuggita Tommy complimentandosi con lo sguardo. 

Durante l'ora di chimica Oliver era ancora seduto con Felicity, ripensava a quel biglietto e aveva fatto l'analisi di urti quelli che si avvicinavano alla ragazza. Improvvisamente, mentre il prof spiegava qualcosa a lui incomprensibile un bidello entrò in classe con un mazzo di rose. Oliver spalancò gli occhi quando vide che arrivava nella loro direzione, Felicty diventò rossa come un peperone, mentre Oliver diventava verde di gelosia. Un sentimento che non aveva provato con nessuna, nemmeno con la tanto perfetta Laurel. 

Tommy si voltò divertito, il suo piano stava andando alla perfezione. Prese il telefono dalla tasca e mandò un messaggio a Thea. 

" il piano va alla grande" 

Dopo pochi minuti la risposta arrivò. 

" perfetto adesso manca solo il tocco finale" 

Tommy guardò il messaggio non capendo. 

" cosa hai in mente?" 

Thea fece un ghigno e rispose soddisfatta. 

" vedrai quando sarà il momento" 

 

Il pomeriggi era arrivato e Thea non stava più nella pelle. La sua stanza era immensa ma lei aveva messo tutto sottosopra, aveva bisogno dell'abito perfetto. 

Oliver bussò e entrò senza aspettare il permesso della sorella. Thea lo guardò infastidita, colta in fragante nel bel mezzo del suo piano. 

Oliver: cos'è passato un tornado? 

Thea allora decise di approfittare dell'opportunità. 

Thea: no pensavo che visto che alla festa di beneficenza siamo costretti ad andarci per forza porterò Felicity con me e stavo decidendo quale vestito farle mettere 

Oliver osservò i vestiti della sorella sul letto, corti, troppo corti. Il suo sguardo mutò in una smorfia di disappunto. 

Oliver: non puoi andare in giro con quelli 

Thea: non lo farò io 

Oliver mantenne sempre quell'espressione. 

Thea: sono sicura che l'ammiratore di Felicity apprezzerà molto il mio lavoro- disse Thea prendendo un vestitino dorato, molto corto e stretto. Oliver si perse un attimo immaginando Felicity indossarlo, scosse la testa cercando di cacciare quel pensiero. 

Thea: comunque volevi qualcosa? 

Oliver la guardò, sua sorella lo guardava soddisfatta come se avesse appena vinto qualcosa. 

Oliver: solo se potevi darmi il tuo shampoo 

Thea rise indicando al fratello di andare in bagno mentre lei continuava a pensare che tutto stava andando per il meglio. 

 

 

 

La sera ara arrivata e Felicity non faceva che rifiutarsi di mettersi qualsiasi cosa. 

Thea: andiamo Fel farai sicuramente colpo e dobbiamo puntare su questo 

Fel: ma di che parli? mi nascondi qualcosa 

Thea si morse la lingua aveva detto troppo. 

Thea: nulla nulla solo che tra poco inizia l'estate e non ce niente di meglio che passarla a divertirsi con i ragazzi 

Thea le fece l'occhiolino porgendole il vestito dorato, lo aveva scelto proprio perché era il più corte e l'espressone di Oliver le aveva confermato che era quello giusto. 

Felicity: non capisco perché vuoi trascinarmi a questa festa 

Thea si sedette nel letto dell'amica, ormai doveva provarle tutte. 

Thea: odio queste feste e non mi piace stare in mezzo a quella gente che non conosco almeno so che insieme ci divertiremo 

Felicity: va bene ma non quel vestito

Thea fece un ghigno divertito, ormai si era abituata. 

Thea: si hai ragione e poi persino Oliver pensa che sia troppo audace per te 

Felicity si alzò di scatto dal letto, come presa da una strana rabbia, prese il vestito con forza dalle mani di Thea che se la rideva divertita mentre lei si dirigeva in bagno. 

Felicity: prepara i trucchi questa sera facciamo conquiste 

Thea non credeva ai suoi occhi, aveva appena trasformato Felicity in una vera guerriera, sorrise compiaciuto. Il telefono le squillò lo prese e si accertò di essere sola. 

Thea: allora i preparativi?

Tommy: lo sgabuzzino è pronto, ma come ce li ficchiamo li dentro a quei due?

Thea: ok a questo non ci avevo pensato 

Tommy si passò una mano sulla fronte. 

Tommy: perché mi sono lasciato trascinare? 

Thea: perché anche tu pensi che siano perfetti 

Tommy: allora ho un idea…

Tommy staccò il telefono sentendo dei passi dietro di lui. Oliver lo guardava con uno sguardo interrogativo, al braccio l'inseparabile Laurel, erano di fronte alla loro auto pronti per andare alla festa. 

 

 

Felicity uscii finalmente dal bagno, il vestito le metteva in risalto il fisico. Thea annuii approvandolo, poi le porse le scarpe dorate, non le fece mettere ne orecchini ne collane, non voleva renderla troppo pacchiana. Le ondulò i capelli con la piastra e la trucco non troppo pesantemente, quanto basta per risaltare gli occhi chiari e le labbra carnose. 

Felicity non aveva fatto una replica, le parole di Thea l'avevano disturbata, si sentiva un po' delusa, Oliver non credeva che lei potesse essere come la possente Laurel, sempre bella e perfetta.

Thea: ok adesso mi trucco e andiamo che è già tardi 

Felicity annuii guardandosi allo specchio, si meravigliava ogni volta che Thea metteva il suo zampino. 

 

 

La sala era addobbata in modo sobrio, nulla di eccentrico, le luci erano leggere e la musica era rilassante. Thea e Felicity entrarono a braccetto, Moire e Robert le salutarono e poi si diressero verso gli ospiti. Tommy diede una gomitata a Oliver facendolo voltare verso l'entrata. Felicity aveva l'aria un po' impaurita e spaesata. Il padre di Laurel si avvicinò alla coppia salutando la figlia e iniziando a parlare, Oliver si scusò velocemente e andò verso Felicity e sua sorella. Non riusciva a credere che avesse convinta a farle mettere quel vestito che mostrava le gambe perfette della ragazza. Notava gli sguardi degli altri ragazzi posarsi sulla ragazza, mentre camminava li fulminava con lo sguardo e stringeva i pugni sperando che lei non si accorgesse di loro. 

Oliver: davvero incantevoli 

Oliver fece un sorriso sincero, anche Thea era davvero bella, ma il suo sguardo si posava sempre su quelle gambe troppo scoperte di Felicity. Alzò lo sguardo e Felicity gli fece un sorriso, uno di quelli che la ragazza gli riservava sempre. 

Thea si staccò dai due e andò verso Tommy che era intento a parlare con Sara. Tommy vedendola arrivare saluto la ragazza. 

Thea: allora come va? idee? 

Tommy la prese per un braccio allontanandola da Sara. 

Tommy: manderò un messaggio a Oliver che devo parlargli e lo facci arrivare alla stanza di sopra dove c'è lo sgabuzzino, ho messo un vecchio telefono che suonerà non appena arriverà, lui preso dalla curiosità entra e noi chiudiamo la porta, manderemo Fel li e sentendo Oliver cercherà di tirarlo fuori 

Thea lo guardava scioccata, un misto tra il ridicolo e il geniale. 

Thea: proviamo…non abbiamo nulla da perdere no? 

Tommy: eccoli che arrivano. 

La serata si stava concludendo bene, Oliver mandava sempre frecciatine a chiunque guardasse anche solo il volto di Felicity, nonostante fosse accompagnato da Laurel. Sara lo guardava in lontananza e aveva capito tutto, gli era bastato osservare il modo protettivo con cui lui la guardava, il modo in cui non aveva guardato nessun'altra. Si avvicinò al ragazzo nel momento in cui lo trovò solo. 

Sara: ciao 

Oliver: ciao 

Oliver era confuso non si parlavano da quello volta che lei aveva deciso di rompere la loro storia segreta. 

Sara: ti ho beccato 

Disse ridendo. 

Oliver: cosa? 

Sara: andiamo credi sia così idiota? hai un debole per la biondina. Felicity 

Oliver la guardò come a volerla fulminare. 

Sara: non scaldarti tanto non voglio mettermi in mezzo e poi basta già mia sorella a essere tra voi due 

Oliver: non c'è niente tra me e Felicity 

Sara: allora perché guardi male chiunque la guardi?

Oliver: le voglio bene e non voglio che quei viscidi le spezzino il cuore 

Sara rise di gusto e Oliver la guardò male. 

Sara: ok questa era pessima

Oliver: non ce nessun motivo oltre a questo 

Sara lo guardò dritta negli occhi. 

Sara: si chiama gelosia…Oliver 

E con quella frase la ragazza si dileguò in mezzo alla gente. 

Non ebbe nemmeno il tempo di guardare la ragazza sparire che un messaggio lo fece trasalire. Guardò il mittente e la sua faccia era sempre più confusa. 

Oliver sali le scale e andò dove Tommy gli aveva chiesto di vedersi. 

Oliver: ok è impazzito? Tommy? 

 

https://www.youtube.com/watch?v=EzeDqRhM09w

 

Una canzone partii dalla porta dietro di lui. Oliver corrucciò la fronte, la cosa non lo convinceva affatto, aprii la porta, la canzone l'aveva già sentita. Ci riflette un attimo, era uno di quelle che Felicity aveva nel telefono, la suoneria. 

Entrò in preda alla curiosità e la luce era accesa. La porta si richiuse e Oliver si voltò sconvolto. 

Felicity arrivò vicino a Tommy che aveva nuovamente raggiunto la sala lasciando a Thea il compito di mettere Fel dentro lo sgabuzzino. 

Felicity: hai visto Thea? 

Tommy: credo sia salita sopra 

Felicity si incamminò e la trovò in fondo il corridoio con il telefono in mano. 

Felicity: tutto bene? 

Felcity era di fronte a lei, ora Thea doveva solo farla spostare verso la porta. 

Oliver: ce nessuno? 

Felicity: era Oliver? 

Thea fece spallucce lasciando che sia Felicity ad aprire la porta, appena la ragazza girò la maniglia con tutto il coraggio che aveva Thea l'aveva spinta dentro e richiuso immediatamente la porta a chiave. 

Felicity guardò confusa e preoccupata Oliver. Il ragazzo fece indicò la musica che continuava a ripetersi. 

Lo sgabuzzino era stretto. Oliver collegò tutto, i modi strani che Thea aveva ultimamente, i bigliettini che non aveva per niente sconvolto Tommy. I messaggi senza senso. Abbassò lo sguardo Felicity era quasi appoggiata al suo petto, poteva sentire il profumo dei suoi capelli. Alzò lo sguardo cercando di trattenere i suoi istinti. Felicity dal canto suo stava per entrare nel panico, non le piacevano i luoghi stretti se poi metteva anche insieme il battito accelerato e la mancanza del respiro stando attaccata ad Oliver la cosa non la rassicurava di certo. 

Felicity: che cosa hanno in mente?- disse racimolando tutto il suo coraggio e alzando lo sguardo verso Oliver. Il ragazzo rimase un secondo immobile a contemplarla. 

Oliver: a quando pare giocano a fare cupido 

Felicity avvampò. 

Felicity: quindi tutte quelle cose carine…tutti quei complimenti 

Il volto della ragazza si incupii, aveva amato l'idea di piacere almeno a qualcuno, che li fuori ci fosse qualcuno che provasse qualcosa per lei. 

Oliver: tutto bene? 

Felicity annui poco convincente. 

Oliver: credi che non mi accorga che menti? andiamo sputa il rospo 

Felicity: davvero niente

Oliver: Fe li ci ty 

Oliver aveva scandito le lettere del suo nome, Feliciy si alzò di scatto abbandonando gli addominali scolpiti del ragazzo. 

Felicity: e solo che…che avevo creduto per un attimo di piacere a qualcuno…e 

Oliver si abbassò di poco e le prese il mento con le dita della mano destra. 

Oliver: credi di non piacere a nessuno? 

Felicity si scostò, non era proprio quello che si voleva sentire dire. 

Felicity: grazie per aver fatto una sintesi dettagliata della mia vita da sfigata 

Oliver trattenne il respiro cercando di non urlarle contro, andavano a finite sempre così a litigare. 

Oliver: se quando parlo mi lasciassi finire…ma fai sempre di testa tua…tranne sta sera, no questa sera hai abbandonato Felicity per diventare una ragazzina in cerca di ragazzo 

Felicity inarcò un sopracciglio. 

Felicity: adesso cosa centro il mio abbigliamento? a giusto io sono la brava ragazza innocente e non posso permettermi di essere sexy perché sono solo una ragazza normale 

Olver la guardava furioso negli occhi e lei faceva lo stesso, un attrazione che non voleva accennare a svanire, loro la tramutavano in rabbia pur di non avvicinarsi troppo. 

Oliver: volevo dire che era sbagliato quello che pensavi perché sei bellissima e non hai bisogno di stupidi bigliettini o fiori per rendertene conto 

Oliver aveva detto quelle parole con un toto arrabbiato e senza respirare, tutto d'un fiato, appena si rese conto di cosa avesse detto si bloccò, Felicity lo guardava colpita, con le gote rosse e le labbra socchiuse senza riuscire a dire una parola. 

Oliver: cioè io.. 

Oliver era troppo vicino, non riusciva a pensare lucidamente, le labbra lucide di lei erano troppo invitanti, i suoi battiti erano troppo veloci, gli sembrava di essere un treno in corse senza sapere la meta. Oliver socchiuse gli occhi avvicinandosi quel poco che bastava per mettere fine alle distanze. Felicity fece lo stesso. Erano due magneti che si cercavano senza tregua. 

La porta di aprii e Laurel li guardava sconvolta. 

 

  
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