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Autore: Emma_blue    28/05/2014    0 recensioni
E' la mia prima Mystrade spero di non andare cosi fuori tema.
il riassunto è a Mycroft serve una mano.
Lestrade riceverà un offerta di lavoro.
fatemi sapere che cosa ne pensate, i commenti sono sempre accettati
La mia dedica va sempre e solo alla mia Aly ( ti assillo troppo amica mia )
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lestrade, Mycroft Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6
“Quindi alla fine sono passato comunque ” le risate aumentano di volume intorno a me, guardo i miei amici/colleghi che ridono e mi unisco a loro, ma se devo essere sincero non ho capito una parola di quello che ha detto Larry.
La mia testa è lontana al momento.
È trascorso quasi un mese dalla chiacchierata a casa di Mycroft, e mi chiedo tutti i giorni ormai se sia vero oppure no.
Un mese con Mycroft Holmes.
Un mese di frequentazione con Mycroft Holmes, e chi l’avrebbe mai immaginato.
Dopo il bacio a casa sua abbiamo chiarito la situazione.


Si, ero interessato a lui.
Si, lui era interessato a me.
Si, eravamo interessati entrambi.

Può sembrare una cosa banale vista la situazione, ma avevamo davvero bisogno di mettere in chiaro tutto, e cosi abbiamo fatto.
La nostra non è una frequentazione “ufficiale”, non per vergogna ci tengo a precisarlo, ma semplicemente perché questa cosa non riguarda il mondo, riguarda solo noi. Sherlock è ancora all’oscuro di tutto, o almeno mi piace pensarlo, anche se so che non è così, lo vedo dagli sguardi che mi lancia ogni volta che ci vediamo.
Mycroft deve avergli detto qualcosa, perché trovo assurdo che Sherlock non abbia ancora fatto nessuna affermazione, o chiesto chiarimenti, e sono sicuro, come ho già detto, che lui sa.

Faccio finta di ascoltare l’ennesima storia di Larry, quando il mio telefono inizia a suonare l’inno inglese riempie la stanza.
Non posso fare a meno di sorridere leggermente prima di tirare fuori il telefono e rispondere.
“Mycroft”
“Gregory… come stai passando la serata?”
“Tranquilla, quattro chiacchere tra amici, anche se ad essere sincero preferirei bere una tazza di Thè sul divano…magari in compagnia”
“Posso far arrivare la macchina da te in due minuti e realizzare il tuo desiderio”, Mycroft mi risponde con voce bassa e languida, un brivido mi percorre la schiena.

Quest’uomo mi destabilizza

“Grazie dell’offerta Mycroft, ma va bene cosi”
“… come desideri” sento la delusione, leggera, ma la sento
“Grazie comunque"
“Di niente, ti lascio alla tua serata Gregory. A presto”
“A presto, Mycroft”
Chiudo la chiamata. In realtà avrei voluto andare, accoccolarmi sul divano vicino a lui, bere del thè caldo e magari, perché no, coccolarci un po’, alla fine è un mese che succede questo… Già un mese… Non lo nego, con Mycroft mi trovo benissimo, non mi fa mancare nulla, mi da tutte le attenzioni possibili (anche troppo alcune volte), sento questo legame come si perfetto ma “eccessivo” contemporaneamente, per quello mi sono voluto prendere questa serata fuori con gli amici, è una prova.
Anche con lui nella mia vita e tutte queste sensazioni magnifiche, posso stare senza di lui.






“Ispettore”
“Sherlock a cosa devo la visita?”
“Veramente sono qui per faccende di natura personale”
“Riguardo a cosa ?” ed ecco la discussione che aspettavo
“Mycroft Ispettore. Che intenzioni ha ?”
“Io o lui ?”
“Lui ovviamente. Per me sei un libro aperto, George”
“Greg”

Sherlock liquida la mia risposta con un gesto della mano, proprio come si fa con una mosca fastidiosa. Può memorizzare qualsiasi cosa in pochi secondi, ma il mio nome deve essere molto più difficile di quello che sembra.

“Ispettore qual è il reale motivo di questo interessamento di Mycroft nei suoi confronti?” è passato di nuovo al voi.
“Non credo proprio che siano affari tuoi Sherlock”
“Si tratta della mia vita Ispettore. Mycroft si impiccia già abbastanza e non voglio che lo faccia oltre, utilizzando persone con le quali lavoro perché, ovviamente, molto più efficaci dei suoi soliti tirapiedi”
“Mi spiace deluderti, ma tu non centri nulla in tutto questo. Il rapporto tra me e Mycroft è appunto una cosa tra me e lui e basta”
“E io dovrei credere che tu esci SEMPLICEMENTE con mio fratello ?”
“Esatto, anche se definire SEMPLICE un rapporto con Mycroft mi sembra un azzardo”
“Ma non sembra dispiacerti” dice Sherlock guardandomi intensamente unendo le mani vicino alla bocca.
 Mi dispiace?
Mi dispiace stare bene?
Finalmente vedere che qualcuno ci tiene a me?
Avere una paura del diavolo che tutto finisca, o di prendere una cantonata?

“Neanche un po'”
“Stai attento, mio fratello non è quello che sembra”, dice alzandosi e avviandosi verso l’uscita
“Non pensi di esagerare?"
“E tu non pensi di sottovalutarlo?”
Non aspetta la mia risposta, anche perché non saprei cosa rispondere. Mi giro verso le vetrate del mio ufficio a riflettere.
È vero, Mycroft è un enigma, non solo per il suo lavoro, ma anche come persona, questo lo si vede subito. Non so dire se andando avanti questo rompicapo su gambe mi risulterà più facile da comprendere, ma per ora va bene cosi.
Prendo il cellulare e digito poche parole a Mycroft.

[cena?]

La risposta arriva immediatamente e mi strappa un sorriso.

[una macchina sarà sotto casa tua alle 20]
  
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