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Autore: martapasteris    28/05/2014    1 recensioni
È appena finita la scuola: sole, mare e serate con gli amici aspettano ogni adolescente da qui ai prossimi tre mesi, tutti tranne Sofia. Dovrà infatti passare un mese a casa degli zii, un po' pazzi e bizzarri. Sofia sperava in un qualche ripensamento dei genitori, ma i patti erano stati chiari: durante l'anno sarebbe potuta uscire tutti i sabati sera, ma d'estate avrebbe dovuto passare "del tempo" con gli zii. Sofia non sapeva che "quel tempo"sarebbe stato un intero mese in mezzo alle colline Toscane, e quindi aveva accettato. Al solo pensiero le veniva da piangere, ma non sapeva che, quando sarebbe stata l'ora di tornare a casa, avrebbe pianto molto di più!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Mia mamma venne a scovarmi in bagno e mi obbligò ad uscire. Striscia i piedi fino al salotto dove tutta la famiglia era riunita.
"Non ti senti bene tesoro?" Mi chiese la zia perplessa.
"No, cioè, sto bene... Dovevo solo andare al bagno" risposi imbarazzata.
Passammo quasi due ore a raccontarci del più e del meno, o meglio "passarono":'io guardavo fuori dalla finestra con sguardo assente e ogni tanto mia mamma mi tirava qualche gomitata per risvegliarmi. La giornata trascorse così, tra il pranzo e le infinite chiacchiere. Verso le 5 del pomeriggio i miei decisero che era arrivata l'ora di ritornare a casa. Un po' mi dispiaceva, ma proprio poco perché forse un mese di distacco dalla mamma mi ci voleva! Ma da  tutto il resto no: un mese lontana dalla mia città, dalle mie amiche, da tutto il mio mondo! Stavo ancora salutando dal cancello della villa che la loro macchina era già scomparsa: quella macchina che avrebbe potuto portarmi indietro: maledizione!
"Ti aiuto a disfare i bagagli?" accettai l'aiuto della zia perché io non ne avevo proprio voglia. Quando aprii la porta della mia camera, la bocca mi si spalancò: era bellissima e non assomigliava per niente a quella che avevo lasciato qualche hanno fa.
"Zia ma cosa hai fatto?"
"Ho pensato di rimodernarla un po' e poi quel letto era tutto rotto e l'armadio troppo piccolo"
Ero stupefatta: al posto del misero lettino ora c'era un fantastico letto matrimoniale con tantissimi cuscini, l'armadio era enorme e aveva un sacco di scompartimenti e cassetti, la zia aveva anche aggiunto una poltrona favolosa proprio davanti alla porta che dava sul balcone, e che balcone, con tavolino e sedie in vimini! Il bagno poi era uno spettacolo, con una vasca tipo quelle degli hotel 5 stelle. Abbracciai la zia e lei ricambiò affettuosamente: quella donna in fondo non era poi così male! Fui felice di sistemare le mie cose e intanto lei iniziò a raccontarmi un po' di pettegolezzi di paese o cosa avesse fatto da lì agli ultimi tre mesi. Io naturalmente capivo ben poco, ma non mi importava perché ero alla scoperta della mia nuova camera.
"Sai che abbiamo dato in affitto la casa della zia Maria?" Disse mentre accarezzava il suo amato cagnolino.
La zia Maria era una sorella dello zio: morì circa 10 anni fa ma la sua casa rimase sempre vuota e mia zia la usava come magazzino.
"Ah si?" Mi finsi curiosa, quando in realtà poco mi importava.
"Si! Ormai è più di un anno! Una famiglia squisita... Sono di Milano e hanno qualche anno in meno di me è dello zio. Vengono qui nei week-end e nelle vacanze. Siamo diventati molo amici e facciamo spesso pranzi o gite insieme anche alla Benedetta e l'Antonio"
Io sorridevo ma non capivo nulla: erano ormai parecchi anni che non andavo dalla zia e non conoscevo le sue amicizie: sinceramente non mi interessava proprio conoscerle, ma continuavo a fingermi interessata.
Non avevo ancora finito di disfare i bagagli, ma si era fatto tardi e andammo a preparare la cena. Più stavo lì più mi accorgevo di quanto quella casa fosse cambiata. Parecchi mobili nuovi, nuovi quadri nel salotto, diversi colori alle pareti: la zia si era divertita a rimodernizzarla, mantenendo però anche quell'atmosfera un po' antica che casa sua ha sempre avuto. Era una villetta a due piani più mansarda, "incastrata" tra le collinette del piccolo paesino dove si trovava. C'erano solo un bar e un albergo, principalmente per i turisti che venivano d'estate per poi andare al mare, poco distante da li. Dal terrazzo di mia zia infatti se ne vedeva una sottile striscia azzurra e devo dire che al tramonto era proprio una bella vista. Ogni tanto ricordo passava qualche barchetta oppure si teneva qualche regata e mi piacevano molto. Mi stavano tornando alla mente parecchi ricordi di quando venivo qui dalla zia d'estate: mi divertivo molto e non capivo perché avevessi iniziato ad odiare quel posto. Forse perché non avevo i miei amici? Boh, non lo sapevo, però iniziai a fantasticare sul fatto che forse non avrei passato proprio un brutto mese! Finita cena andai a finire di sistemare la camera: dovevo assolutamente chiamare le mie amiche!
  
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