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Autore: leonora51    28/05/2014    1 recensioni
A 14 anni Rose è un’orfana come molti altri. O forse no. Cosa succede quando si ritrova catapultata nella foresta incantata e diventa prigioniera della regina malvagia?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Regina Mills
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti,
Eccomi con il nuovo capitolo della mia storia. Come promesso qui ci sarà regina.. è praticamente incentrato tutto su di lei. Non so se sono riuscita a cogliere il giusto mix tra crudeltà e umanità, se sono riuscita a mantenerla nel personaggio oppure è troppo OC. Insomma ditemi che cosa ne pensate, prima che mi faccia mille paranoie e diventi pazza. Sir Hopkins vi piace e volete che ritorni o lo dobbiamo abbandonare a un destino di oscurità? La storia fin qui la trovate interessante? In una parola: RECENSITE!!!
Per BlackLestrange4ever anche detta l’unico angelo che ha recensito finora: sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto e sir Hopkins sta molto simpatico anche a me. Come vedi ho seguito il tuo suggerimento e ho cambiato lo stile del capitolo due .. pensavo di essere originale, ma suppongo che il classico non stoni mai. Peccato che riscrivendo il secondo capitolo ho cancellato la tua recensione, dato che ho scoperto dopo che esisteva il tasto modifica .. Ops! Spero che il terzo capitolo ti piaccia e soprattutto che la mia Regina non risulti troppo piatta o troppo esagerata o troppo qualcos’altro.
E senza ulteriori indugi, vi lascio alla storia…



Erano giunti a circa metà strada in direzione della locanda, quando sentirono un grido “Controllate l’area. Tutti si inchinino a sua maestà la regina”. Rose guardò in su verso sir Hopkins, che non aveva perso la sua espressione serena -Sembra che il momento sia giunto, prima di quanto ci aspettassimo mia cara-
-Ma non so nulla, non sono preparata, io...-
-Suvvia non c'è alcun bisogno di farsi prendere dal panico ora. Sono sicuro che tutto andrà nel migliore dei modi. Per qualsiasi domanda d'ora in poi puoi interrogare la bussola, ma ricorda di non abusarne. Potrebbe avere delle conseguenze alquanto spiacevoli-
Avevano raggiunto la piazza, dove sembrava essere riunito tutto il villaggio, a giudicare dalla quantità di gente che la affollava. La ragazza cercò di individuare la pesante Miss Mann, le sarebbe piaciuto vedere la donna indossare qualcosa di diverso dall'espressione arcigna che le aveva rivolto poco prima, ma ahimè non fu così fortunata. Tutti i presenti avevano varie espressione di terrore e rassegnazione, persino i più piccoli avevano smesso di giocare e ridere per la strada e se ne stavano incollati ai genitori, come a un rifugio sicuro. Improvvisamente ci fu un sospiro collettivo e Rose guardò verso sinistra,  dove una figura incappucciata si faceva largo tra la folla.
Dalle reazioni che raccolse, quella doveva essere la regina malvagia. Dava l’impressione di un predatore che si accingeva alla caccia, mentre l’ingombrante mantello rosso, invece che rendere goffi i suoi movimenti, li rendeva ancor più aggraziati. Anche da lontano poteva vedere che la donna era vestita dei materiali più fini ed oziosamente si chiese quanto doveva esserle costato il solo mantello. Poi si rimproverò mentalmente: mentre la gente, nel panico, si affrettava ad inchinarsi e sir Hopkins accanto a lei aveva praticamente il naso attaccato al suolo, era logico che lei pensasse al costo di uno stupido mantello. Mentre era persa a discutere con sé stessa, la mano estremamente pallida della donna aveva portato, improvvisamente ma con grazia, il cappuccio all’indietro, rivelando due occhi neri senza fondo, incorniciati da un’elegante chioma di capelli scuri. La sovrana non deve avere più di 30 anni fu il suo primo pensiero; è estremamente bella, fu il suo secondo pensiero;  il terzo, di gran lunga il più utile fino ad allora, gli urgeva di seguire l’esempio degli astanti e inchinarsi. Prima ancora che avesse provveduto a far seguire i fatti alle riflessioni, una guardia dall’espressione sdegnosa la spinse malamente per terra e un piccolo rivolo di sangue prese a scenderle lungo la gamba. Rose fece per protestare, inutile dire che fino a quel momento la regina e il suo entourage non le avevano fatto esattamente una buona impressione, ma la sua attenzione su distratta dalla scena davanti a sé.
Due guardie avevano gettato un uomo dai vestiti laceri ai piedi di sua maestà, che guardava con aria altera il vecchio raggomitolato a terra. Gli unti capelli grigiastri ne nascondevano l’espressione, ma anche così era facile capire che non poteva essere più spaventato senza cadere a terra morto e apparentemente questo sentimento era condiviso da tutti i presenti.
-Marius Cheray- quello della regina era poco più di un sussurro, ma perfettamente udibile nel silenzio circostante.
-S-s-sua m-maestà altissima c-conosce il mio nome. C-cosa può f-f-fare il f-fedele servo di sua maestà?- balbettò il vecchio, non togliendo gli occhi dal pavimento. A causa della sua posizione, non poteva vedere il sorriso freddo sul volto della strega.
-Invero fedele – la sua voce fredda e sinistra invece si registrò perfettamente all’uomo- Ora mi comporterò come una gentildonna e te lo chiederò educatamente- cominciò con voce dolce- Dove sono le cose che hai rubato dal mio palazzo?- e qui la sua voce assunse un tono tagliente.
-… M-m-mia signora … Non o-oserei m-m-mai!- disse quello, impaurito. Poi proseguì con nuovo coraggio-  Dovete credermi non so di cosa stiate parlando-
-Vedo che abbiamo una cattiva memoria, ma non ti preoccupare ho giusto il rimedio adatto – un gesto della regina e improvvisamente crebbero dal terreno delle solide radici che si avvolsero intorno alla figura ancora prostrata dell’uomo, pietrificato dalla paura. Un altro gesto ed iniziarono a stringere e il suo corpo prese a contorcersi e il vecchio a gridare. Pochi attimi e le radici tornarono immobili, ma non rilasciarono neanche per un momento il prigioniero dalla loro morsa di ferro. La strega lo guardava con fredda superiorità e quando gli si rivolse il tono era sorprendentemente morbido – Sei stanco? – sarebbe perfino parsa preoccupata, se Rose non avesse saputo meglio - Lo prenderò per un sì, tuttavia gradirei che le persone mi rispondessero quando sto parlando con loro – finì tagliente.
L’uomo, attento a non incontrare lo sguardo della regina, se ne stava immobile, chiaramente incapace di parlare. Spazientita la donna ne afferrò gli unti capelli grigi con un gesto brusco e strattonò con forza la sua testa all’indietro - Guardami – sussurrò- Possiamo farlo nel modo più semplice o in quello più duro, ti do il lusso di scegliere. So per certo che sei stato tu a derubare il mio castello e le MIE stanze personali due lune fa, continuare a negarlo porterà solo conseguenze più spiacevoli – aspettò che l’uomo annuisse per poi proseguire con voce carica di astio – Tra le cose che hai preso c’è un medaglione con incisa una mezza luna. Ora mi dirai esattamente DOVE.E’.FINITO- scandì
-H-ho venduto t-t-tutto, signora-regina – vedendo che la strega era ancora in silenzio continuò – C-conosco un tale, Icarus, che abita nel villaggio vicino – continuò tra i singhiozzi – N-non v-volevo ..ho famiglia v-vi prego.. abbiate p-p-pietà..-
La donna lo zittì con un gesto brusco della mano, il volto sempre impassibile  -Questo Icarus ha quanto mi è stato rubato? – l’uomo prese ad annuire con forza e la sovrana, apparentemente soddisfatta della risposta, fece un altro gesto e le radici si ritrassero. Mentre la folla tirava un sospiro di sollievo e l’uomo piangeva ai piedi della regina, ringraziando la clemenza di sua maestà tra un singhiozzo e l’altro, questa si chinò accanto a lui, sporcando di fango la veste preziosa. Passò delicatamente la mano sulla spalla dell’uomo, come per confortarlo e poi.. e poi fece una cosa che, anche settimane dopo, avrebbe continuato a ripetersi negli incubi di Rose. Delicatamente, quasi con fare materno, gli mise una mano nel petto e ne tirò fuori il cuore. Lo sguardo terrorizzato dell’uomo incontrò quello diabolico della strega, mentre la mano che teneva il cuore andò a stringerlo in una morsa e il corpo del vecchio si inarcò in maniera innaturale. Poi separò le labbra e lasciò andare il grido più straziante che Rose avesse mai sentito. Sembrò durare un’eternità, ma alla fine il corpo senza vita del ladro toccò terra con un tonfo. Nella mano della strega, al posto del cuore, ora c’era solo polvere.
S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S
 
Rose non riusciva a fermare i tremiti che le scendevano lungo la spina dorsale. Non erano solo per la scena macabra davanti a sé, no, ma per il potere oscuro dietro ogni frase e gesto della donna. Per l’aria talmente carica di dolore e rabbia e orrore, che si sentiva quasi soffocare. Per il proprio corpo immobilizzato da una gelida paura. Ma quando l’uomo cadde a terra morto, una rabbia cieca prese a pulsarle attraverso le vene e abbandonata ogni cautela, si liberò della stretta di sir Hopkins e si slanciò in avanti contro la strega, che si stava alzando da terra. Afferrò le vesti preziose e le lacerò con violenza, mentre  la forza dell’impatto le faceva sgraziatamente cadere a terra, tra il fango e la sporcizia. Gli astanti e le guardie assieme fissavano sbalorditi la scena davanti ai loro occhi, insicuri su cosa dovessero fare. La sovrana fu la prima a riprendersi dallo shock di quell’attacco quanto mai inusuale e il secondo successivo Rose sentì qualcosa di duro colpirle con forza la guancia. Il colpo la riportò alla realtà e rilasciò immediatamente la presa dalla donna. La regina aveva buona parte degli abiti sdruciti e coperti di fango, mentre una chiazza di sudiciume faceva bella mostra di sé sul suo volto altrimenti regale. Se non fosse stata in una situazione tanto seria, Rose si sarebbe fatta una bella risata. Ma ora non era il momento, no. Ogni nervo del suo corpo le urlava di voltarsi e scappare e stava per fare proprio questo quando si sentì afferrare per un braccio e si trovò faccia a faccia con la strega. Mentre si divincolava per sfuggire alla sua presa, questa le afferrò un ciuffo di capelli e le portò la testa all’indietro, in un gesto molto simile a quello che aveva compiuto con il ladro. Inutile dire che la ragazza moltiplicò i tentativi di fuga, fino a che si ritrovò immobilizzata da una forza invisibile. Magia, pensò presa dal panico.
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[REGINA POV]
-Oh, bambina sciocca– mormorò con calma la regina, mentre il suo sguardo analizzava il volto della ragazza. Non doveva avere più di 13 anni, 14 al massimo, eppure l’aveva affrontata quando uomini adulti si nascondevano come pecore di fronte a lei. Poteva ammirarla – Hai giocato a fare l’eroina, ora dovrai subirne le conseguenze – In verità non sapeva cosa le avrebbe fatto, lei non faceva del male ai bambini. Era la regina malvagia certo, ma tutti hanno i propri limiti, quello era il suo.
-Lasciatemi andare! – urlò la bambina con … Panico? Rabbia? Non riusciva a dirlo.
-Scortese – la apostrofò.
-Ora!-
-Impaziente – disse distratta. La bambina era .. inusuale. L’aveva aggredita come una selvaggia e ora che si trovava nell’occhio del ciclone invece di pregare per la propria vita, come avrebbe fatto qualunque persona sana, incontrava il suo sguardo senza tremare e le gridava contro.  
- L’avete ucciso come un’assassina a sangue freddo – disse con voce sommessa, lo sguardo rivolto al cadavere del ladro a meno di mezzo metro di distanza. L’accusa nel tono della ragazza e il suo sguardo feroce, la colpirono più di quanto fosse pronta ad ammettere.
-L’ho fatto – il tono neutro sembrò far infuriare ancora di più la ragazza, che come era prevedibile sentì il bisogno di puntualizzare “Non sono spaventata da voi”. Era chiaro come l’aria che era una bugia, il volto della sua auto-dichiarata nemesi era come un libro aperto e poteva leggerci chiaramente la rabbia e il terrore che combattevano per avere il sopravvento. Decise di incoraggiare il terrore solo un pochino – Dovresti esserlo, non sono chiamata la regina malvagia senza motivo mia cara. In questa terra ho potere di vita e di morte – e fece un gesto eloquente verso il cadavere ai suoi piedi – su tutti- e le afferrò il mento in una presa ferma. La bambina cercò di ritrarsi, chiaramente a disagio dal contatto fisico, ma la magia la teneva ferma al suo posto. Regina si aspettava che a questo punto facesse marcia indietro, assumesse un atteggiamento sottomesso e iniziasse a chiedere perdono, ma sembrava che fosse intenzionata a stupirla a ogni turno. Le lanciò invece uno sguardo velenoso e quando aprì la bocca, la donna sapeva che non poteva venirne fuori niente di buono.
S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S-S
 
[ROSE POV]
La regina le prese il mento con la stessa mano che un attimo prima era entrata nel petto di un uomo e ne aveva strappato il cuore. Il suo tocco era sporco di sangue e di morte e voleva disperatamente sottrarvisi, ma una forza invisibile la tratteneva al suo posto. Le veniva da vomitare e sentiva gli occhi riempirsi di lacrime. Poi incontrò gli occhi della strega. Sembrava che ridessero di lei. Mi temi, dicevano, temi il mio tocco. E proprio allora il coraggio, o la sciocca spavalderia, presero il controllo della sua bocca e sputò con più sicurezza di quanta ne sentisse in realtà - Ed è così che lo usate il vostro potere? Per uccidere vecchi e schiaffeggiare bambini?-
Appena colse l’espressione della donna, seppe di essersi spinta troppo oltre. La strega aveva finalmente smesso di sorridere, il che avrebbe dovuto far sentire Rose soddisfatta, ma anche lei poteva dire al di là di ogni dubbio, che ora era davvero arrabbiata.
-Attenta ragazzina! Ho ucciso per molto meno – la strega aveva finalmente mollato la presa sul suo volto, ma era ancora troppo vicina al suo spazio personale per i gusti della ragazza. Non aiutava che la sua espressione fosse livida. Così fece l’unica domanda che appariva sensata in quel momento -State per uccidermi?- la voce, se non per un leggero tremito, perfettamente normale.
-Pensi che dovrei?- chiese neutra la strega.
La risposta venne senza pensare - Non avete bisogno del mio permesso, mia signora. Dopotutto sembra che abbiate fatto dello strappare i cuori lo sport di questo regno – poi congelò. Dannazione era una tale sciocca. Come se non fosse in abbastanza guai con la donna più potente in questo posto, doveva praticamente invitarla a ucciderla.
Nel silenzio che ne seguì, Rose rifletté che in qualche modo aveva sempre saputo che la sua boccaccia sarebbe stata la causa della sua rovina. Prese una serie di respiri calmanti, con gli occhi sempre fissi sul volto impassibile della donna. Poi, con un gesto fulmineo, la regina mosse il braccio nella sua direzione e Rose non potè trattenere un sussulto. Avrebbe voluto nascondersi in un angolo, arrotolata in una palla di paura, invece impose al suo corpo una postura rilassata, cercando di nascondere ogni nervosismo. Dovettero passare parecchi minuti prima che si accorgesse che la mano della strega non era da nessuna parte vicino al suo petto, ma era poggiata mollemente sul suo braccio.
-Non più così coraggiosa adesso, non è vero? – chiese derisoria – Calmati, non sei in nessun pericolo in questo momento. Dopotutto se ti uccidessi non saremmo più in grado di parlare-
-Cosa? – Rose fece appena in tempo a cogliere il sorriso storto sul bel volto della regina, poi tutto divenne nero.
  
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