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Autore: Ino chan    29/05/2014    5 recensioni
#Seguito di PERDONO#
-Ehi ti sto facendo male?- le chiede Barton –Non è il disinfettante che brucia.-
-No, è che.- Simmons tira su con il naso - Di solito quando mi faccio male.- si strofina gli occhi con il polso per non bagnare le bende – È sempre la solita persona che si occupa di me e ora no.-
Barton mantiene la mano ferita della ragazza fra le sue mentre la osserva singhiozzare dietro la mano che si è portata al viso come per schernirsi.
-Non c’è bisogno che tu ti nasconda…- mormora abbassandole la mano -…In questi due anni mi sono dovuto curare da solo.-

[Fitz/Simmons] [Skye/Ward] [Clint/Coulson]
Genere: Angst, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Grant Ward, Jemma Simmons, Leo Fitz, Phil Coulson, Skye
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Please forgive me.'
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ATTO I
-Un passo avanti e tre indietro-

 

Abituarsi, il segreto sta tutto lì.
Skye è sempre stata una maestra nell’arte di adattarsi. Era solo una bambina quando ha deciso che si sarebbe fatta andar bene anche la vita da orfana ed era poco più grande quando ha deciso che la vita ai limite della legge non era poi così brutta e ora… Beh ora deve solo abituarsi ai cambiamenti accorsi nella sua piccola famiglia.
Anche se è tremendamente difficile.
Fitz e Simmons non lavoreranno più assieme. Fitz ha iniziato a ricordare abbastanza dei suoi studi da essere reintegrato in servizio in laboratorio due settimane fa, ma non ha ricordato nulla dei suoi affetti e Simmons ha retto finchè ha potuto. Finchè la sofferenza non è stata troppa da sopportare.
Skye ancora non può crederci e  fissa l’amica, perché sì ormai la considera  questo più che una semplice compagna di squadra, ancora con gli occhi sgranati.
-Non so a chi assegnarti, come sai, siamo ancora in pochi.-
-L’Agente Carter? So che sta mettendo su una squadra.-
Coulson morde il labbro inferiore osservando gli incartamenti sulla sua scrivania -L’Agente Tredici collabora con il Capitano Rogers nella ricerca di Soldato d’Inverno. Sarò sincero con te Jemma, non riuscirei a dormire la notte a saperti a meno di venti chilometri di distanza da quel tizio.-
-L’Agente Carson?*-
-Congedo per maternità.-
-L’Agente Archer*?-
-Se non ha nessun agente donna al suo comando, c’è un motivo Simmons. Fidati di me.- Skye fa una piccola smorfia raccapriccita a far eco a quella che per un momento attraversa il viso di Coulson. Ha sentito cose irripetibili su Archer da Triplett.
-L’Agente Parker?*-
-Lavora sul fronte afgano al momento.- Simmons non sembra  capire l’obiezione -Sai, niente collegamento adsl, dormire in tenda, riuscire a lavarsi al massimo una volta a settimana.- 
-Niente collegamento adsl!- sottolinea Skye in piedi accanto al Direttore.
Simmons sospira abbassando gli occhi -Direttore, io non…-
-Potrebbe lavorare con me.-
Coulson scatta a sedere e Skye si ritrova a venire spinta contro il muro dalla sua bella seggiola con le rotelle. Si massaggia il fianco indolenzita mentre sposta gli occhi verso la porta. Accanto a May, un uomo osserva sorridente Simmons.
-Agente Barton!- esclama questa imbarazzata.
-Io non sono ne in maternità, ne  dedito a porno asiatici ed hentai** e di solito in missione vado da solo.- 

 

L’Agente Barton è bello punto.
Skye lo fissa con gli occhi sgranati affiancare Simmons e poggiarle una pacchetta affettuosa sulla sommità della testa.
È bello e ha l’aria di essere un bonaccione. Le fortune capitano sempre agli altri, maledizione!
Jemma si troverà bene con lui, a meno che non si riveli un sadico come Triplett. Giusto ieri l’ha fatta correre per due ore attorno all’edificio della palestra e l’ha inseguita con il motorino per tutto il tempo per essere certo che non facesse pit stop  fuori programma.
-Quando sei…? Dove…?-Coulson sembra in crisi e Skye si riscuote dai suoi pensieri per lanciargli uno sguardo perplesso. Lo stesso che gli sta rivolgendo Simmons - May?- chiede alla fine.
-L’ho trovato a Dublino, suonava ad un angolo della strada.-
-Mi ha presto per un orecchio e mi ha trascinato via.-
-L’ho fatto anche sbarbare e l’ho costretto a tagliarsi i capelli.-
-È una brava mamma.-
Coulson sembra sul punto di sorridere, ma un incrocio d’occhi con l’Agente Barton gli fa morire l’espressione. Annuisce sedendosi -Va bene Barton, puoi occuparti tu di Simmons.-

Skye e Simmons sono appena uscite e May, dopo un occhiata ammonitrice, si chiude la porta alle spalle. Coulson sistema le carte sul tavolo, anche se sono in perfetto ordine e Barton, dopo un momento passato a fissarlo , si volta per uscire.
Se l’aspettava una situazione del genere, ma viverla, beh è un altro paio di maniche.
-Clint.-
Barton si ferma, ma non si volta.
-Mi dispiace.-
Non è che ci sia molto altro da dire in momenti come queste, ma Barton ha la sensazione che non sia abbastanza. Stringe le mani nelle tasche, serra i pugni così forte da far dolere le dita, e dopo essersi morso la lingua abbastanza forte da farsi sangue sibila -Non sono qui per lei, signore, ma per la causa.-
Phil abbassa gli occhi colpito nel centro.
-Quindi eviti queste melensaggini e mi tratti come gli altri suoi altri agenti.-

 

Fa così male portare via le proprie cose.
Simmons poggia con delicatezza il microscopio che Fitz le ha regalato per il suo ultimo compleanno su un cuscino fatto con la carta di giornali, e attenta, lo copre per evitare che si graffi.
Fitz la osserva appollaiato su uno sgabello, ogni tanto apre la bocca, sembra sul punto di dire qualcosa, ma poi ci ripensa e torna a giocare con una mollica di pane rimasta sul tavolino dallo spuntino di metà mattina.
Simmons sospira guardandolo da sopra una spalla, prima di allungarsi a prendere i suoi libri.
-Ho fatto qualcosa di sbagliato?-
Simmons si ferma, fra le mani due libri di biologia molecolare e uno più piccolo, con la copertina in pelle e il titolo stampato in lettere dorate.
Alice nel paese delle meraviglie.
-Non capisco perché hai chiesto trasferimento.-
Simmons mette giù due libri e si volta - Questo, me l’hai regalato tre anni fa, è una delle prime copie andata in stampa e non so dire quanto ti sia costato.- Fitz osserva il piccolo libro fra le mani di Simmons -Ti ho sempre detto che la mia favola preferita era quella di Alice e un giorno, così senza motivo, ti sei presentato con questo. Me l’hai fatto trovare nel cassetto della scrivania.-
Fitz cerca gli occhi della ragazza senza dire nulla.
-All’epoca ero troppo stupida per capire cosa volevi dirmi…- Simmons apre il libro e lo gira. Sulla prima pagina , in bella grafica, c’è una piccola dedica.

Un buon NON compleanno a te dal Cappellaio Matto.



Seguita da un appunto a matita.

 

 

Che diavolo è quella roba sul mio tavolo da lavoro? Ti sei data alla tassidermia?

 

-Io rivoglio questa persona, pensavo di poter resistere e invece non riesco.-
-Simmons.-
Simmons scrolla la testa -Mi dispiace, sono più egoista di quello che pensassi.-
-Non sei egoista.-
Simmons scrolla la testa, poggia il libro sul bancone e si allunga a stringere il viso di Fitz fra le mani. Non viene respinta e quando preme le labbra sulle sue, lo sente trattenere il respiro.
Le dita di Fitz sui polsi, sulle sue, Simmons si tira indietro senza riuscire a guardarlo in viso e lentamente si sfila dalla sua presa -Mi dispiace.- si scusa a bassa voce tornando al suo scatolone -Lo sono invece.-

 

È passato un mese da quando il Direttore ha aperto la porta della cella di Ward e Skye può dire di essere quasi abituata alla sua presenza. Quasi sì, è questa la parola chiave. Perché quando lo vede al posto di Triplett fuori la palestra, per un momento l’idea che l’abbia ucciso e occultato il suo cadavere le attraversa la testa.
-Dov’è Trip?- gli chiede diffidente.
-È in missione , mi ha chiesto di occuparmi del tuo allenamento per i prossimi tre giorni.-
Skye continua a fissarlo con una smorfietta poco convinta ad imbronciare le labbra-Non l’ho ucciso non fare quella faccia.-
Non sono paranoica, ho dei precedenti su cui basarmi.
Ward tira fuori dalla tasca del pantalone un foglio ripiegato in quattro che apre -Bene per iniziare due ore di cor…Perché ti sei seduta?-
-Sei un agente di livello uno, io sono di livello tre.- Skye mima i numeri con le dita mentre parla - Non puoi darmi ordini.-
-Ah no?-
-No, sono libera!-
Skye incrocia le braccia e Ward la guarda dall’alto con un sorrisetto sulle labbra.
-Immaginavo una tua reazione, perciò…- Skye lo guarda abbassarsi…Ehi, e quella borsa? -Per questo ho preso un incentivo.-
-STEVE!- strepita la ragazza alzandosi di nuovo.
-Non ho mai capito perché il tuo portatile ha un nome proprio.-
-Perché non puoi sapere l’amore che lega una telefilm dipendente al suo pc, è qualcosa di simile a quello fra Rossella e Reth.-
-Appassionato e duraturo?-
-E  tragico quando l’Adsl va a puttane nel bel mezzo di una season finale.-
Ward arriccia un angolo delle labbra in un sorrisetto -Coraggio.- esclama mettendosi il pc in spalla - Op! Op! Op!-
Skye serra la mascella, digrigna i denti e  dopo un breve scatto, salta sulla schiena di Ward per riprendersi Steve. Peccato che questo vada in avanti con il busto,come sbilanciato, e faccia cadere anche lei.
Rotolano uno sull’altra, ed è Skye  a guadagnare la  posizione dominante dopo l’ultimo rotolone -STEVE!- afferra il portatile e lo stringe al seno come un peluche mentre Ward, sdraiato di schiena sotto di lei, si tocca la testa con una smorfia.
-Com’è che sei caduto? -
-Mi sei saltata sulla schiena.-
Skye lo fissa perplessa, si siede su di lui e solo in quel momento si rende conto di una cosa. Ward è tutto vestiti, non c’è rimasto quasi niente del suo fisico. Poggia Steve per terra e si tira un po’ indietro per guardarlo.
-Quanto peso hai perso?-
-Non molto.-
-Non molto?-
- Non è buono il rancio che passano nelle prigioni.-
Skye mordicchia il labbro inferiore mentre Ward, dopo un momento  passato a prendere coraggio,  le passa una mano sulla sommità della testa per tirarle indietro i capelli dal viso e poterla guardare meglio. La ragazza lo lascia fare e così, mantiene la mano sulla sua nuca, beandosi del minuscolo contatto.
Perché quando si è perso tutto, veramente tutto, si impara a conoscere il valore delle piccole cose.
-E in questo mese, com’è che non hai rimesso su peso?-
-Non ho molta fame.-
Skye sospira lasciando capire le spalle. Porta una mano su quella di Ward, e alzandosi la usa come appiglio per tirarlo su  -Andiamo.-
Ward incespica mentre si alza,sorpreso dal cambiamento di Skye nei suoi riguardi, giusto un paio di giorni prima ha seguito Simmosn in bagno per non dover stare da sola con lui.  Skye si china a raccogliere Steve da terra e strattonandogli la mano gli fa cenno di camminare  -Dove?-
-A mangiare qualcosa di buono.-

Ward stringe la mano di Skye nella sua, ma non tanto da darle la sensazione che voglia bloccarla. La segue obbediente,a testa bassa, per non farsi veder sorridere.   


 -Però che manine delicate.-
Simmons  tira su con il naso mentre Barton, seduto per terra di fronte a lei, le fascia le nocche spellate con un giro di garza morbida - Potevi dirmelo che sei completamente digiuna, avremmo iniziato con…-
-No.- Simmons scrolla la testa - …Avevo bisogno di sfogarmi, signore.-
-Chiamami Clint, non sono così vecchio.-
Simmons annuisce poggiando in grembo la mano appena fasciata e porgendo l’altra. Barton la controlla girandola fra le sue decisamente più grandi -Non mi sembra che ci sia nulla di rotto.-  per poi andarci già di disinfettante. Simmons si morde le labbra e una prima lacrima le sfugge.
-Ehi ti sto facendo male?- le chiede Barton –Non è il disinfettante che brucia.-
-No, è che.- Simmons tira su con il naso - Di solito quando mi faccio male.- si strofina gli occhi con il polso per non bagnare le bende – È sempre la solita persona che si occupa di me e ora no.-
Barton mantiene la mano ferita della ragazza fra le sue mentre la osserva singhiozzare dietro la mano che si è portata al viso come per schernirsi.
-Non c’è bisogno che tu ti nasconda…- mormora abbassandole la mano -…In questi due anni mi sono dovuto curare da solo.-

 

ATTO 1/3

 

[*] Nomi di Agenti da me inventati.
[**] Fumetti giapponesi VM18

 Un grazie ad Alley, Gosa e vero15star. Spero che questa prima parte della storia sia di vostro gradimento :D
 

   
 
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