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Autore: InoHaruna    29/05/2014    2 recensioni
Fideo Aldena, Rococo Urupa, Mark Krugher, Mamoru Endou ecc...
Campioni nel mondo del calcio, lo saranno anche nel mondo femminile?
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Edgar Valtinas, Hector/Rococo, Mark Kruger, Paolo Bianchi/Fideo Ardena
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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I campioni del mondo alle prese con le ragazze.
- Mark Kruger -

Le apparenze ingannano.

Ancora non riusciva a crederci. Come era possibile? 
Lui, il capitano dell'Unicorno, lui ammirato e invidiato da tutti i suoi coetanei e anche ragazzi più grandi, lui, il bellissimo e bravissimo ragazzo di New York, lui, pieno di talento e passione, lui, Mark Kruger, messo al tappeto da una ragazzina.
Tutto era successo per colpa di quel suo amico scemo... Dylan.
"Dai per favore!". Dylan lo stava supplicando, "Ci saranno bellissime ragazze!". Marcò la parola bellissime, "No Dylan, devo studiare. Non so quante volte te l'ho detto.". Mark cercò inutilmente di concentrarsi a leggere il libro che aveva in mano e di ignorare il suo amico che quel pomeriggio si era messo in testa di andare a visitare un nuovo locale che avevano aperto vicino casa sua, ma proprio il giorno dopo il capitano aveva un importante compito, e non poteva di certo perdere tempo correndo dietro a qualsiasi ragazza che portasse una minigonna, come faceva quel cretino di Dylan. Lo odiava per questo.
"Mark, chiudi quel fottuto libro e vieni a spassartela fratello!". Dylan gli tirò il libro di mano e lo buttò sul tavolino difronte a loro del salotto di casa Kruger. 
Mark gli fece un'occhiataccia, ma il capellone lo ignorò e prese le giacche.
"Ci divertiremo!". E gli lanciò la sua, "Un giorno ti ucciderò.". E si alzò un po indignato e un po preoccupato per l'indomani, mentre un Dylan fin troppo allegro era già fuori alla porta ad aspettarlo.
Arrivati al locale, trovarono una folla di ragazzi, con un po di fatica riuscirono ad'entrare. Non era niente male, arredamento moderno e confortevole, troppo per un semplice bar. Si sedettero ad uno dei tavolini, e Dylan con lo sguardo aveva già iniziato la sua caccia. Stava cercando la preda giusta, intanto Mark sospirò pentendosi di aver messo piede fuori casa quando poteva starsene a casa tranquillo, senza nessun rompiscatole di nome Dylan, a riposarsi. Ma no! Perché quel gigolò del suo migliore amico voleva fare conquiste quella sera, e ovviamente, dove andava uno, c'era anche l'altro. 
"Ti va una birra?". Chiese Dylan ordinandole già, "Mhm, si.". Rispose solamente, quando ad un tratto il suo sguardo si posò su una ragazza dai lunghi capelli rosso scuro seduta poco distante dai due. Dylan, attento come un leone nella savana in fase di attacco, si accorse subito che il biondino aveva messo gli occhi sulla rossa di qualche metro più in là che sorseggiava un drink con una sua amica bionda. 
Perfetto!
"Forza alzati!". Il capellone biondo si stava alzando, "Dove andiamo?". Chiese ingenuamente Mark, "Dalla rossa che ti piace!". Sorrise sornione, "E le birre?". Disse Mark mentre si alzava un pò preoccupato, "Le prenderemo dopo.". E insieme si avviarono al tavolo poco distante da lì occupato dalle due ragazze.
"Buonasera ragazze!". Le due ragazze che stavano parlando tranquillamente, s'interruppero e guardarono i due, "Ciao.". Rispose la bionda a Dylan, mentre la rossa sorrise solamente. "Possiamo sederci qui e farvi un po di compagnia?". Mark rimase in silenzio sorridendo soltanto, mentre il suo amico parlava da perfetto don giovanni. "Perché no?!". Rispose la bionda, "Io sono Rachel, e lei è Lila May.". Si presentò la bionda, "Chiamatemi Lucy.". Rispose timidamente Lucy con un tenero sorriso, sorriso che Mark trovò adorabile. "Piacere ragazze, io sono Dylan e lui è il mio amico scemo Mark!". E gli diede una gomitata, "Hahah, scemo sarai tu!". Ribatté il capitano imbarazzato. Le due ragazze si scambiarono un sorriso compiaciuto, "Ci offrite qualcosa da bere?". Propose Rachel, "Ovviamente! Cosa desiderate?". Rispose Dylan afferrando il menù e iniziando a sfogliarlo, "Mhm, io vorrei solo una birra.". Disse Rachel con sguardo ammiccante, "Tu Lucy?". Aggiunse poi, "Solo un po d'acqua.". La rossa appoggiò il viso sul palmo della mano e guardò dritto negli occhi Mark, che quando incrociò gli occhi azzurri e profondi della rossa per poco non si strozzò con la sua stessa saliva.
"Ma come? Siamo in un nuovo locale, e tu vuoi solo un po d'acqua?". La bionda rimproverò l'amica, "Lo sai che sono astemia, Rachel.". La rossa spostò lo sguardo sulla bionda, "Non sarei dovuta venire stasera, dovevo studiare!". Aggiunse poi, "Anch'io!". Disse ad alta voce Mark, forse un po troppo dato che i tre sobbalzarono, "Cioè, anch'io non volevo venire perché dovevo studiare!". Disse il capitano imbarazzato, "Che coincidenza!". Sogghignò sotto i baffi Dylan, "Non esistono le coincidenze.". Aggiunse poi la rossa guardando ancora una volta negli occhi Mark.
Passarono una buona mezz'ora a chiacchierare, o almeno, Dylan e Rachel. Lila May e Mark non parlarono molto, entrambi silenziosi continuavano a scambiarsi sguardi ammiccanti.
Ad un tratto le due ragazze si alzarono. "Già ve ne andate?!". Quasi urlò Dylan, "Si, come ha detto prima Lucy, dobbiamo ancora ripassare!". Disse Rachel, "Se volete, vi accompagniamo.". Azzardò Mark...
Non l'avesse mai detto...
"Certo!". Risposero in coro le due ragazze, e una volta usciti dal locale, le due ragazze dopo aver percorso un po di strada, portarono i due, in un vico buio e stretto.
"Scusate ragazze, ma voi due dove abitate?". Disse Dylan guardandosi intorno, "Lontano.". Disse solamente Rachel dinanzi ai due, "Quanto lontano?". Aggiunse poi Mark, aveva una strana sensazione. "Lontano.". Ripeté Lucy. Le due ragazze aumentarono il passo, e quando Mark e Dylan, affrettarono anche loro il passo, le due si girarono di scatto ognuna con una pistola in mano.
"FERMI!". Gridò aggressiva Lucy, ovvero Lila May. I due si bloccarono di colpo, non capendo bene la situazione, "Che state facendo?!?!". Dissero in coro i due ragazzi, "Dateci tutto quello che avete!". Disse Rachel guardandoli negli occhi, con la pistola a qualche centimetro dal petto di Dylan, "Okey, okey. State calme!". Disse con calma Mark mentre iniziava a tirare fuori dalle tasche i soldi e a sfilarsi l'orologio, fece lo stesso Dylan e buttarono tutto a terra mentre Lucy raccoglieva e Rachel puntava loro la pistola. "Tsk! Credevate davvero che noi due fossimo due ragazze facili?!?!". Disse con rabbia Rachel, "No! Volevamo solo fare conoscenza...". Disse Mark indietreggiando di qualche passo, "Tsk! Si certo. Nel letto!". Gridò quasi Lila May una volta raccolto il bottino, avvicinandosi pericolosamente a Mark. Non sembrava per niente la ragazzina timida e introversa che gli era sembrata all'inizio...  Ma come sempre, le apparenze ingannano.
"Che bastarde!". Disse Dylan arrabbiato, "Perché cavolo l'ho avete fatto?!". Gridò Dylan, "Semplice, questo schifo di paese non ci permette di trovare un lavoro onesto per mantenere le nostre famiglie!". Disse Rachel cambiando leggermente il tono di voce, "Noi due dobbiamo mantenere una famiglia composta da sette bambini, i nostri fratelli!!". Gridò con gli occhi lucidi Lucy, occhi che non sfuggirono a Mark.
In quel momento però non sembravano due criminali, ma solo due ragazze che non conducevano vita facile. 
"Lucy...". Disse quasi sottovoce Mark guardandola dritto negli occhi, "Filate via stronzi!". Detto questo le due cominciarono a correre nel vicolo buio e stretto, scomparendo nell'oscurità della notte.
Mark e Dylan rimasero in silenzio per alcuni minuti, ognuno con i suoi pensieri. 
"E ora?". Il tono di voce di Dylan era cambiato, non più arrabbiato come prima, ma calmo quasi triste. "Andiamo a casa!". Disse solamente Mark, iniziando a camminare lentemente, seguito da Dylan. Mark si sentiva pesante, al petto. Forse gli bruciava il fatto di essere stato derubato da una ragazzina, o forse, perché si era innamorato di quella ragazzina. Non lo sapeva e non lo voleva sapere, voleva solo dimenticare...
Non raccontarono a nessuno del fatto accaduto, non sporsero nessuna denuncia. Non vollero causare altri problemi alla famiglia delle due ragazze, anche se avevano sbagliato, perché s'una cosa avevano ragione. La società faceva davvero schifo...










Ciao a tutti,
rieccomi qua. Credevate davvero che io mi fossi dimenticata di questa fic? 
E avevate ragione, ma l'ispirazione si fa sempre desiderare ù.ù
Comunque, meglio tardi che mai, no? Che ne pensate? Spero che non ci siano errori, 
vi piacciono le due ragazze? Rachel e Lila May detta Lucy che derubano i due americani?
Dedico questo capitolo a Eterna scrittrice, ovvero Lila May (Lucy) Che aspettava questo capitolo da gennaio!
Ho dato il suo nome alla ladra rossa, spero che non si arrabbi! ^^'
Ora vado, devo studiare.. -.- Rischio il debito in matematica, UFFA! Odio la matematica...
Ora vado davvero ^^ ciao a tutti e grazie per averla letta!
Vi saluto :)
InoHaruna.




  
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