Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: Valerie Clark    29/05/2014    1 recensioni
Lettere, lettere alla polvere. Lettere alla stessa persona, lettere che non invierò mai. Lettere, sigarette e ricordi di un amore nato morto.
ATTENZIONE: potrebbe restare incompleta, noi due potremmo restare incompleti.
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
‘Lontana’
 
Ventinove maggio duemilaquattordici
 
È successo. L’ho fatto. Me ne sono andata.
Alla fine non te l’ho neanche detto che sarei partita, tu mi pensi ancora chiusa in quelle quattro mura della mia stanza, che oscillo tra una sigaretta, una crisi e un caffè, sempre così, ogni ora così,ogni giorno così.
Invece no, caro mio, non stavolta. Stavolta sono tutta baldanzosa e piena di speranza e progetti, a scriverti dall’angolo destro di una tea room affollata. Stamattina mi sono alzata e ti ho pensato, ho pensato a quanto ti sarebbe piaciuto l’appartamento che ho affittato, e a quanto ci sarebbe piaciuto svegliarci insieme in quell’enorme letto dalle lenzuola porpora. Allora mi sono vestita di corsa, ho messo su un po’ di copri occhiaie per nascondere le lacrime della sera prima e sono uscita, così, a caso, senza sapere cosa ci fosse intorno a me. Mentre camminavo, ti ho pensato di nuovo; ho comprato una bella carta ed ora sono qui, con la matita in mano, a scriverti.
Se sapessi dove sono, mi chiederesti come ho anche solamente pensato di venire qui da sola, e con ‘da sola’ intenderesti senza di te.
Parlavamo sempre di questo posto, noi; abbiamo fatto mille progetti sulla casa che avremmo preso qui, in un bel quartiere centrale, con i fiori alle finestre. Mille progetti sulle estati passate in quella casa, con la tavola imbandita a colazione, pranzo e cena, ed i bambini a giocare in giardino. Avremmo abitato in campagna, vicino, d’inverno, e poi saremmo venuti qui al primo sole, lasciando a metà tutto il resto. Qui non sarebbe stata la nostra vera casa, la nostra abitazione, residenza, ma, appena messo il naso fuori dall’aereo, all’atterraggio, ci saremmo detti ‘Bentornati a casa’.

Invece, ora, tu non sai nemmeno che mi trovo qui, in questo momento, in cerca di fortuna, di un futuro, a scriverti da quest’affollata tea room. Non sai cosa sono venuta a fare, non sai quanto ho paura, non sai che ho cambiato numero di telefono e, se mi cercassi, non potrei risponderti neanche volendo. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Valerie Clark