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Autore: Vavvina    29/05/2014    4 recensioni
Pansy si fermò un momento prima di ribattere, colta da un pensiero improvviso.
- Draco…- sussurrò – sei geloso?
Per un secondo, le sembrò che un po’ di rossore colorasse le gote dell’uomo.
- Non sono geloso! – urlò Draco, con un po’ troppa enfasi, prendendosela nuovamente con il tavolino.
Questa volta, la tazzina cadde in terra e si frantumò, rovesciando anche il liquido che conteneva.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Pansy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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UNA TAZZINA SBECCATA






- PANSY PARKINSON!
Sconcertata, Pansy alzò gli occhi dal giornale che stava leggendo per posarli su suo marito.
La giornata era plumbea e probabilmente di lì a poco avrebbe piovuto, ma a Pansy piaceva, con quel tempo, prendere il suo tè verde mentre leggeva La Gazzetta del Profeta in veranda.
- Di grazia, Draco, cosa è successo?
L’uomo pareva piuttosto alterato: era ancora vestito a metà, nonostante fossero le nove passate, con la cravatta slacciata e la cinta dei jeans penzoloni, i capelli spettinati.
Era strano che alzasse la voce a quel modo. Anzi, a dir la verità, era strano che le rivolgesse proprio la parola.
Erano sposati da quattro anni, e all’inizio sembrava che andasse tutto bene, ma da un paio d’anni le cose avevano iniziato ad incrinarsi. Draco non era quasi mai in casa, a causa del suo lavoro che spesso lo costringeva a lunghe trasferte, e Pansy aveva iniziato a sentirsi trascurata. Il tutto era aggravato dal fatto che, per quanto la donna lo desiderasse, non riusciva a rimanere incinta. La quotidianità, ormai, era diventata un ignorarsi reciproco.
- Che cosa è successo? Hai il coraggio di chiedermi cosa è successo??? – sbraitò Draco, sbattendo forte i palmi delle mani sul tavolinetto di legno e facendo così tremare la tazzina di porcellana, dalla quale si rovesciò un po’ di tè.
- Draco, datti una calmata e comportati civilmente, per cortesia! – rispose glaciale Pansy, iniziando ad infastidirsi.
- Cosa credevi di fare ieri sera, eh? Con Theodore Nott, poi?
La sera precedente, Pansy aveva partecipato ad una festa del Ministero assieme a Draco, il quale però era tornato a casa presto con la scusa di un forte mal di testa. La donna aveva deciso di provare a divertirsi un po’, dunque aveva forse bevuto un paio di bicchieri di troppo.
Theodore Nott, che le faceva il filo dai tempi di Hogwarts, ne aveva approfittato e ci aveva provato spudoratamente con lei, ma Pansy era sicura di non aver fatto nulla che non fosse concedergli qualche ballo, anche se poi aveva accettato di farsi riaccompagnare a casa da lui, essendo decisamente troppo brilla per poter contare sulla sua Materializzazione.
- Di cosa mi stai accusando, eh, Draco? – Pansy alzò il tono di voce, lanciando il giornale in terra.
- Sei tornata a casa con Nott! E mi è stato riferito che ci hai anche ballato!
- E allora? Cosa dovevo fare, passare la serata in un angolo da sola? O peggio, tornare a casa con te? Volevo provare a divertirmi un po’!
- Non con Nott, per Salazar!
- È un mio amico!
- Non è vero! Ti sbava dietro da sempre, è un polipo! Allunga le mani dappertutto! Ho sentito certi racconti che…
- Vogliamo parlare di chi sbava, Draco, davvero? Di chi allunga le mani? Dobbiamo forse nominare quell’oca di Asteria, che non perde occasione per sbatterti le ciglia?
- Non tirare in mezzo Asteria!
- Ah, no? Non le è mai andato giù il tuo rifiuto di sposarla, e non perde occasione di fare la gatta morta con te! E la cosa peggiore è che tu le dai spago!
- Non è vero! Io e Asteria siamo soltanto amici!
- Siete stati insieme, Draco, accidenti a Merlino! E poi anche io e Theo siamo amici, e visto che tu mi hai smollata lì da sola, è stato così carino da offrirsi di riaccompagnarmi a casa! Di chi è la colpa allora, eh? Se tu fossi rimasto e mi avessi chiesto di ballare almeno una volta, forse non l’avrei fatto con lui!
- Non devi ballare con altri uomini, dannazione! – sbottò Draco, battendo stavolta i pugni sul tavolo, facendo pericolosamente avvicinare la tazzina al bordo.
Pansy si fermò un momento prima di ribattere, colta da un pensiero improvviso.
- Draco…- sussurrò – sei geloso?
Per un secondo, le sembrò che un po’ di rossore colorasse le gote dell’uomo.
- Non sono geloso! – urlò Draco, con un po’ troppa enfasi, prendendosela nuovamente con il tavolino.
Questa volta, la tazzina cadde in terra e si frantumò, rovesciando anche il liquido che conteneva.
Il rumore della ceramica infranta sembrò far rinsavire Draco, che si passò una mano tra i capelli.
- Io… scusa per la tazzina…
Pansy rimase in silenzio, lo sguardo fisso sui rivoli di tè che macchiavano il cotto del patio.
- Devo andare al lavoro, ora – continuò Draco, - ma quando torno dobbiamo finire questo discorso.
Senza aggiungere altro, l’uomo se ne andò Smaterializzandosi.
Come a rallentatore, Pansy si alzò e fece Evanescere il tè caduto, raccolse tutti i frammenti della tazzina, portandoli dentro casa. Poggiati sul tavolo della cucina, con un Reparo li rimise insieme, notando che un pezzetto del bordo mancava: doveva esserle sfuggito.
Con un sorriso appena accennato, ridusse la tazzina alle dimensioni di un ciondolo e la appese, per il manico, alla catenina che portava al collo, accanto al serpente d’argento con gli occhi di smeraldo che le aveva regalato Draco per il loro primo anniversario.
Probabilmente era un’ingenua, una sognatrice, ma per lei quella tazzina sbeccata stava a significare che forse, dopotutto, c’era ancora una speranza per il suo matrimonio.








Vavvina's corner

E niente, ecco... una stupidata, uno stralcio di quella che potrebbe essere un'ipotetica situazione matrimoniale tra Draco e Pansy. La scelta della tazzina sbeccata non è casuale, il mio omaggio vuole essere per la mia amata Rumbelle, i fan di OUAT capiranno!
Giusto per fare gli auguri di buon compleanno a May con una ship che so che ama... mi dispiace solo che non sia uscito nulla di meglio! Però sto finalmente ricominciando a scrivere qualcosa, quindi mi ritengo felice lo stesso!
Alla prossima,

Vavvina ^^
  
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