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Autore: Mustardgirl94    04/08/2008    2 recensioni
"può una passeggiata in spiaggia cambiare la vita di qualcuno?"
Mi sono ispirata all'omonimo libro di Nicholas Sparks, i personaggi saranno tutti OOC.RyoxIchigo
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Le parole che non ti ho detto


Alba alla baia di Tokyo,
Una giovane donna, 25 anni all’incirca, correva sulla spiaggia.
Alta, capelli mossi e rossi, fisico attraente anche se con ancora qualche tratto infantile sul viso.
Era una giornalista : Ichigo Momomiya.
Curava una rubrica ,nel più importante giornale locale,dove parlava d’amore e di famiglia,
ma ora era in vacanza con una sua amica, nonché direttrice del giornale, Pam Fujiwara.
Pam era sulla trentina, aveva un fisico asciutto e molto atletico nonostante non praticasse in modo particolare sport,
capelli lunghi e liscissimi, in apparenza era fredda e distaccata, ma nascondeva la sua parte più dolce e sensibile.
Si fermò solo qualche minuto dopo.
Si tolse le scarpe e i calzini,e cominciò a passeggiare sulla battigia così da sentire l’acqua lambirle i piedi nudi.
La spiaggia era semi deserta c’era solo qualche pescatore che s’avviava in mare aperto con la propria barca.
La passeggiata era accompagnata solo dalla musica provocata dall’infrangersi delle onde sulla riva e sulle rocce e dai gabbiani.
Mentre camminava,vicino agli scogli, scorse un oggetto che rifletteva, credeva si trattasse della solita bottiglia di birra buttata lì incivilmente da qualche ragazzaccio.
Decise di compiere una buona azione: raccogliere la bottiglia per poi buttarla.
Una volta presa vide che era chiusa e mettendola contro luce vide un qualcosa all’interno della bottiglia.
Tentò di aprire la bottiglia ma il tappo era fissato saldamente e non accennava a uscire nemmeno di mezzo millimetro.
Affondò le unghie nel tappo di sughero, e con un enorme sforzo riuscì ad aprirlo ma data la forza il contenuto della bottiglia cadde, finendo ai suoi piedi.
Ichigo rimase sorpresa quando vide che era un bigliettino strettamente legato.
Questo le portò alla mente un episodio di quando era bambina che aveva riposto in un angolo lontano della sua testa:
Due bambine di circa 10 anni, che lasciavano in mare una bottiglia di vetro dove era intrappolato un foglietto di carta,
in quel biglietto le due bimbe chiedevano a chiunque la trovasse di corrisponderle,ma questo no successe mai.
Ripresasi dalla voglia di ritornare l’ingenua bambina di 10 anni che lasciava le bottiglie in mare per gioco, cominciò a srotolare il foglio.
Notò che la carta era pregiata e sembrava che fosse in mare da almeno un secolo, era sgualcita e vecchia.
Forse era antica.
Ma dovette ricredersi appena vide la data impressa sul lato sinistro: tre settimane prima.
Guardò con più attenzione. Il testo occupava tutte e due le facciate del foglio, Ichigo non scorse né un indirizzo né un numero telefonico.
Ma colta da un’irrefrenabile curiosità cominciò a leggere la lettera che avrebbe cambiato per sempre la sua vita:
22 luglio 1997
Mia adorata Retasu,
mi manchi, amore,come sempre, ma oggi è più dura del solito,perché il mare ha cantato per me, e la canzone è quella della nostra vita insieme.
Mi sembra di averti accanto, mentre scrivo questa lettera e sento il profumo dei fiori di campo che mi hanno sempre ricordato te.
Ma ora queste cose mi hanno lasciato indifferente.
Le tue visite si sono diradate, e a volte ho la sensazione che la parte più importante di me stia scivolando lentamente via.
Eppure mi sforzo.
Di notte, quando sono solo, ti chiamo, e tutte le volte che il mio dolore giunge al culmine, riesci ancora a trovare il modo per ritornare da me.
Ieri notte ti ho vista in sogno, sul molo di Aogashima.
Il vento ti soffiava tra i capelli e nei tuoi occhi c’era ancora il bagliore del sole al tramonto.
Resto colpito vedendoti lì, appoggiata alla balaustra.
Come sei bella,di una bellezza che non ho mai trovato in nessun’altra donna.
Lentamente m’incammino verso di te e quando alla fine ti volti e mi guardi,mi accorgo che gli altri ti stanno osservando.
 << La conosci? >> sussurrano invidiosi, e mentre mi sorridi, rispondo la pura verità.<< Più del mio cuore.>>
Ti raggiungo e ti prendo tra le braccia. Anelo a questo momento più di qualsiasi altro.
 È ciò per cui vivo, e quando tu rispondi al mio abbraccio mi abbandono a questo momento, finalmente mi trovo in pace.
Sollevo la mano e ti sfioro la guancia, e tu pieghi la testa e chiudi gli occhi.
Le mie mani sono ruvide sulla tua pelle morbida,e per un attimo mi chiedo se ti tirerai indietro, ma so che non sarà così.
Non lo hai mai fatto, ed è in momenti come questi che capisco lo scopo della mia vita.
Io sono qui per amarti,per stringerti fra le braccia,per proteggerti.
Sono qui per imparare da te e ricevere in cambio il tuo amore.
Sono qui perché non c’è nessun altro luogo in cui vorrei essere.
Ma poi, come al solito, mentre siamo vicini incomincia a levarsi la nebbia.
Dapprima è una bruma lontana, che sale dall’orizzonte, e io sono sempre più impaurito a mano a mano che s’avvicina.
S’insinua lentamente avvolgendo il mondo intorno a noi,accerchiandoci come per impedirci di fuggire.
Come una nube, inghiotte tutto, si fa più vicina, finché non resta null’altro all’infuori di noi due.
Sento un nodo alla gola e gli occhi mi si riempiono di lacrime, perché so che per te è venuto il momento di andare.
Lo sguardo che mi lanci in quest’instante mi perseguita.
Sento la tua tristezza e la mia solitudine, che si è calmato solo per poco, si fa più forte quando mi lasci.
Poi apri le braccia e indietreggi nella nebbia, perché quello è il tuo posto, non il mio.
Vorrei seguirti, ma mi rispondi scuotendo la testa, perché sappiamo entrambi che è impossibile.
E con il cuore a pezzi rimango a guardarti mentre sparisci piano piano.
Cerco disperatamente di ricordare ogni particolare di questo momento, ogni particolare di te.
Ma presto, sempre troppo presto , la tua immagine svanisce e la rabbia ritorna da dove è venuta, e io resto solo sul molo e non m’importa di ciò che pensano gli altri mente chino la testa e piango,piango,piango.
Ryo

Salve a tutti!
Questa è la prima volta che provo a scrivere qualcosa su questo manga,
come già detto nella presentazione è tratta dall'omonimo libro di Nicholas Sparks.
La lettera è copiata di sana pianta (a parte i luoghi e i personaggi) dal suo libro e per le date mi sono mantenuta a quelle del libro
detto questo spero vi piaccia, fatemi sapere se è caso che la continui o la cancelli.
Mustardgirl94
   
 
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