Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _HazzasHug_    29/05/2014    3 recensioni
Jade è una ragazza solare, carina, gentile e ama leggere, fosse per lei lascerebbe la realtà per vivere in una delle meravigliose storie che solo i libri raccontano.
La sua vita è destinata a cambiare, tenterà più volte di vincere la competizione di X-Factor UK, si innamorerà del ragazzo sbagliato, soffrirà per amore ... ma riuscirà a superare tutto questo, e ad essere la ragazza forte che ha sempre voluto essere, e soprattutto felice.
***********
CON LA PRESENZA DEI RAGAZZI DEGLI ONE DIRECTION E ALTRI PERSONAGGI
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
by xSabryx
 
CAPITOLO 4

THE X-FACTOR UK
 

2008
 

Ci divertimmo al parco fin quando non arrivò l’ora di cena e Karl suggerì che sarebbe stato meglio tornare in albergo.
Così scesi dall’altalena per avviarmi nella sala ristorante dell’albergo.
 

Mentre camminavo mi continuavo a guardare intorno, ed ero così concentrata che senza accorgermene mi ritrovai a terra, e di fronte a me c’era un ragazzo, anche lui per terra.
-Oddio, perdonami non ti avevo vista, scusami ti prego- disse mentre mio fratello si fermò e ci aiutò ad alzarci da terra entrambi divertito –Tranquillo non è successo niente- dissi –Già, mia sorella è sempre così sbadata, si incanta per ogni minima cosa e non vede dove va … e questo è il risultato- disse subito mio fratello mettendomi in imbarazzo ricevendo come risposta da me una leggera gomitata.
 

Osservai il ragazzo di fronte a me che accennava una risatina, era carino, aveva i capelli marroni non molto scuri che gli circondavano la testa a mo’ di caschetto, dei meravigliosi occhi marroni e dei lineamenti davvero dolci … a questo punto ero costretta a dire che non era solo carino …
 

-Io sono Liam- interruppe i miei pensieri presentandosi da persona educata porgendomi la mano che io afferrai subito –Io sono Jade, piacere di conoscerti- rispondo.
Poi, dopo aver fatto conoscenza con mio fratello e dopo avermi chiesto altre mille volte scusa per lo scontro di prima, ci salutò e continuò per la sua strada.
 

Io e Karl entrammo nell’albergo e trovammo mia madre nella Hall ad aspettarci, e tutti e tre andammo a cenare, mio padre era troppo stanco, perciò aveva preferito restarsene a dormire.
 

Andammo nella sala e ci sedemmo ad uno dei tavoli, intanto io mi guardavo intorno, come al solito, ma stavolta non guardavo il “paesaggio”(se così si può chiamare visto che era solo un luogo affollato di gente che mangiava), ma cercavo il ragazzo di poco tempo prima, speravo fosse del nostro stesso hotel, visto che lo avevo visto provenire da qui, ma non lo trovai.
-Jade ha appena incontrato il ragazzo dei suoi sogni- disse mio fratello a mia madre –Ma che dici? Sei forse impazzito?- rispondo. Non aveva tutti i torti, certo non era il ragazzo dei miei sogni, ma era davvero molto carino e aveva attirato la mia attenzione.
-Comunque, fuori, nel parco ho trovato un posto meraviglioso dove poter leggere tranquilla- dico cambiando argomento –Davvero? E qual è questo posto?- chiede mia madre –Il parco è pieno di alberi e ho visto che molte persone portano un telo e si stendono sotto questi alberi a mangiare, a riposare, a chiacchierare, a leggere o a fare altro, e pensavo di fare così anche io- dico –Mi sembra meraviglioso, ma Jade vorrei ricordarti che siamo qui per partecipare ad X-factor, o meglio tu sei qui per parteciparci, e noi siamo il tuo supporto, non voglio che pensi solo a leggere … non sto dicendo che non voglio farti leggere, ma solo chiedendo di concentrarti sulle tue audizioni- mi dice seria mia madre –Si mamma puoi stare tranquilla, lo so bene- rispondo per rassicurarla –Mi impegnerò al massimo- continuo.
Poi finimmo la cena e tornammo nella nostra camera, misi il pigiama e andai fuori sul balconcino della nostra stanza mentre mia madre se ne andava a dormire e Karl guardava la tv.
Portai con me il mio libro e mi misi a leggerlo; poi, stanca ed esausta, me ne andai a letto.
 
 

Mi svegliai con calma, avevo un sacco di tempo per prepararmi prima della colazione dell’hotel, così rimasi un altro po’ stesa con gli occhi chiusi.
-Jade? Ti vuoi alzare?- mi chiese mia madre ad un certo punto –Si, eccomi- rispondo iniziando a togliermi le coperte da sopra.
-Buongiorno- salutai la mia famiglia impegnata a vestirsi e lavarsi.
Poi andai in bagno, appena arrivò il mio turno e dopo essermi fatta una doccia veloce, mi truccai un po’ come mio solito e poi mi vestii: misi una maglietta a maniche corte bianca con un disegnino e dei pantaloni che mi arrivavano al polpaccio di jeans, non faceva né molto freddo né troppo caldo, perciò vestita come ero stavo benissimo.
 

Uscii dal bagno e subito dopo ci entrò mio fratello.
 

-Jade, io e tuo padre dobbiamo andare all’aeroporto, sta arrivando una persona che tu sarai felice di vedere, dopo colazione partiamo, tu resta con Karl, potete fare un giro per la città o restare qui nei paraggi, come volete- disse mia madre ad un certo punto –Chi deve arrivare?- chiedo curiosa –Sarà una sorpresa, quando arriva lo vedi- mi aveva incuriosito, non sapevo chi aspettarmi, magari stavano venendo i miei migliori amici, ma mia madre continuava a parlare al singolare … oppure stava venendo la nonna … o qualche zia … non sapevo a chi pensare, così decisi di non fare pensieri affrettati e di aspettare –Va bene, allora aspetterò- dissi a mia madre –Ora andiamo a fare colazione ragazzi- concluse poi mio padre, e tutti insieme uscimmo dalla camera pronti per andare nella sala ristorante a fare colazione.

 
Quando finimmo io e Karl accompagnammo i nostri genitori fino alla nostra auto e ne approfittammo per fare un giretto nel quartiere dove si trovava l’albergo.
-Karl … per caso Liam, il ragazzo di ieri, ehm … ti ha detto se si trova in qualche hotel qui vicino, o se è di Londra e abita da queste parti?- chiesi ad un certo punto mentre camminavo con mio fratello –Lo sapevo io che mi avresti ancora parlato di lui prima o  poi- disse ridendo –Non lo sai?- insistetti –No, non lo so, mi sono solo presentato, non gli ho mica chiesto il codice fiscale!- esclamò lui –Ok…- sussurrai.

 
Camminammo per un po’ e visitammo una galleria d’arte piccolina ma molto bella a parer mio, e mio fratello fu felice di sentirmi dire che mi piacevano tutti quei quadri e quelle piccole sculture.
 

Verso le 12.00 iniziammo ad incamminarci verso il nostro hotel, e cercai la macchina dei miei genitori, sperando che fossero tornati con la “sorpresa”, ma non la vidi.
-Mamma e papà non sono ancora tornati- dissi a Karl –Che c’è? Sei in ansia per la sorpresa? Speri che la storia del prendere qualcuno dall’aeroporto sia una bugia? E invece di andare dove mamma ti aveva detto abbiano girato tutta la città per cercare Liam?- mi prese in giro mio fratello –Sei molto divertente Karl, davvero, molto divertente- dissi facendo una smorfia.

 
Mi misi a sedere su una panchina ad aspettare, e dopo qualche minuto vidi da lontano la macchina dei miei genitori arrivare più o meno vicino a dove mi trovavo e parcheggiarsi.
Scese prima mia madre, poi mio padre che andò ad aprire la portiera posteriore; io mi alzai e andai vicino a loro salutando, e dalla macchina scese l’ultima persona che avrei mai pensato di vedere, ma che, era certo, era la migliore sorpresa di sempre: il mio insegnante di canto!
 

Corsi verso di loro –No, non ci credo, signor Wilson!- esclamai –Ciao Jade!- mi salutò lui, poi corsi ad abbracciarlo –Allora non era vero che aveva un sacco di impegni e che non poteva venire a sostenermi alle audizioni!- dissi felice –No, perché avevamo organizzato con i tuoi genitori questa piccola “sorpresina”, sperando che ti avrebbe fatto piacere- mi spiegò –Ma certo che mi fa piacere, non riesco ancora a crederci, ora si che ho tutto il sostegno di cui ho bisogno!- dico felice –Mi fa piacere- rispose lui.
-Grazie infinite mamma, grazie papi- dissi sorridendo ai miei genitori.

 
Dopo tutti i saluti e le mie “dimostrazioni di felicità” accompagnammo il signor Wilson nell’hotel e una receptionist ci diede le chiavi della sua stanza e ci accompagnò fino alla sua camera, mentre il facchino avrebbe trasportato i suoi bagagli, con gli attrezzi e i microfoni per farmi allenare ancora.
 

Era arrivata ormai l’ora di pranzo, e nel pomeriggio sarei dovuta stare in hotel insieme al signor Wilson a perfezionare le mie cover per l’audizione del giorno successivo, così appena arrivò l’ora di pranzo mangiai e andai insieme al signor Wilson nella sua camera a provare.
 

-Allora Jade, sei pronta?- mi chiese una volta che finimmo di preparare tutti gli strumenti necessari per le prove –Si, certo- dissi sicura –Bene al mio tre … uno …. Due … tre … - iniziai a cantare, come prima cover avevo scelto “Should've Said No” di Taylor Swift, la cantante che stimavo e adoravo più di tutte da circa due mesi, ed ero innamorata di questa canzone.


Dopo qualche ora finii di cantare e il signor Wilson mi disse che era molto orgoglioso di me, e che mi augurava tutta la fortuna di questo mondo di passare le audizioni, e lo speravo dal più profondo del cuore anche io.
Ovviamente ero nervosissima, pregavo di poter passare le audizioni e di poter piacere ai giudici, ed ero felicissima che i miei genitori mi avevano dato una possibilità del genere, dovevo tutto a loro, non gli avrei mai ringraziati abbastanza.


-Mi raccomando, riposati bene, domani mattina faremo l’ultima prova, e poi … beh quello che succederà dopo lo sai- disse –Si, speriamo vada tutto bene- dissi –Andrà bene, tranquilla, tu devi solo fare un respiro profondo, sorridere e cercare di non dare a vedere se sei spaventata o nervosa, stai tranquilla, così i giudici non penseranno che sei spaventata. Cerca di trattenere le emozioni, e soprattutto buona fortuna mia cara- disse per concludere –Grazie mille signor Wilson, è solo grazie ai suoi insegnamenti se ora mi sento pronta ad affrontare le audizioni di X-factor, senza di lei non avrei imparato nulla, e avrei solo continuato a cantare perché non avevo nulla da fare, la ringrazio- dissi per poi abbracciare il mio insegnante –Figurati Jade, l’ho fatto con il cuore- rispose lui.
 

Dopo tutte le sue parole di conforto e l’ultima prova di canto, tornai nella mia camera, il pomeriggio ormai era finito, ed io lo avevo passato a cantare e ad ascoltare i consigli del signor Wilson, ed ero stanchissima.
 

-Mamma, sono tornata- dissi entrando in camera -Allora? Come è andata?- chiese subito lei –Benissimo, il signor Wilson mi ha dato ottimi consigli, e ho preso il tè insieme a lui- risposi –Sono contenta, speriamo vada tutto bene, ti auguro tanta fortuna Jade- disse mia madre –Grazie mamma, spero anche io che vada tutto bene, e grazie a te e a papà perché è stato solo grazie a voi se ho avuto questa opportunità- dissi –Ora volevo chiederti se posso scendere un po’ qui fuori al parco- chiesi –Ma Karl non c’è, non voglio che ci vai da sola- disse lei –Devo venire io- continuò –Ma no, tranquilla, puoi benissimo vedermi dal balcone, se preferisci restare in camera, mentre se vuoi venire a fare una passeggiata vieni pure- risposi –Va bene dai, ti lascerò andare da sola … ma non ti perderò d’occhio neanche un secondo, e non fare molto tardi che devi andare a letto presto stasera- si raccomandò –Certo mamma, tranquilla- risposi e andai vicino al mio letto, dove si trovava la valigia che avevo per me e presi le cuffie e il mio libro per terminarlo, e chiesi a mia madre se aveva una coperta, anche piccola, da utilizzare per sedermi sul prato, e dopo avermela data la salutai e andai nel giardino.
 

Scelsi un posto non troppo caldo, e sistemai la coperta che mi aveva dato mia madre e mi sedetti sopra iniziando a leggere.
Ero intenta a finire il libro quel giorno stesso, e visto che mi mancavano solo quattro capitoli non ci misi molto.
 

Una volta finito mi alzai lasciando il libro e gli auricolari sulla coperta e andai su una delle altalene a dondolarmi un po’.
Mi guardavo intorno, sperando di poter vedere il ragazzo del giorno precedente, ma nulla, così mi arresi pensando che non lo avrei più visto, inconsapevole che lo avrei visto prima di quanto potessi immaginare.
 
 
* * *


 
 
Il giorno dopo fui costretta a svegliarmi molto presto, e a prepararmi in fretta per fare colazione e recarmi subito agli studi dove si sarebbero tenute le audizioni di X-factor, ed ero super eccitata ma allo stesso tempo nervosa. La mia famiglia mi diede l’”imbocca al lupo” e poi arrivò il signor Wilson con i suoi auguri per me.
 

Per quel giorno avevo scelto dei vestiti semplici, che potessero rappresentare al meglio la mia personalità e la persona che ero: una maglietta a maniche corte colorata, le mie converse e i pantaloncini di jeans che avevo comprato con la mia amica Margaret proprio per quell’occasione; avevo lasciato i capelli sciolti e non mi ero truccata.
 

-Dai Jade, andiamo- disse il signor Wilson, dovevo ancora provare per l’ultima volta –Si, eccomi!- esclamai.
Ero molto nervosa, e scaricavo la tensione facendo la stupida, urlando e facendo cose sceme o dicendo cose senza senso, ma la mia famiglia sapeva che facevo così, perciò, niente di preoccupante … quello preoccupato invece era il signor Wilson, che mi guardava con aria interrogativa e come per dire “Ma questa non sta bene” … beh era l’effetto della tensione, che potevo farci!
 

Corsi nella stanza del signor Wilson insieme a tutta la mia famiglia e cantai per l’ennesima volta la cover che avevo scelto della mia cantante preferita.
 

Quando finii mi fecero un grande applauso ed io sorrisi.
-Grazie per essermi venuti a sostenere- dissi alla fine dell’applauso.
 

Arrivò il momento di metterci in macchina e dirigerci agli studi di X-factor. Una volta arrivati, mio padre parcheggiò l’auto e scendemmo per dirigerci all’esterno dell’edificio a prendere il mio numero.
 

Era pienissimo di gente, e molti erano alle prese con le loro chitarre, altri cantavano, altri leggevano e rileggevano il testo della loro cover e altri ancora ascoltavano, probabilmente la loro cover, alle cuffie.
Mi sentii subito a disagio, ascoltai varie persone che provavano e quando finivano gli facevo i complimenti e battevo le mani; erano tutti bravissimi, non me la sentivo di competere con loro, mi sarei subito sentita fuori, già immaginavo i giudici che mi guardavano con disprezzo dicendosi tra di loro alle mie spalle “Ma chi si crede di essere? Ma ha visto quanti veri artisti ci sono qui? Io la butterei fuori!”.
Ok, magari esageravo, ma erano quelli i miei pensieri in quel preciso istante, nonostante provavo a controllare la tensione.
 

Arrivai vicino ad un tavolo e mia madre firmò dei documenti e diede i miei dati alla responsabile che mi diede un foglietto rettangolare bianco con il bordo superiore e quello inferiore rosso e un numero segnato sopra: 1368, quello era il mio numero.
Poi mi diede l’imbocca al lupo e passammo avanti, aspettando il mio turno, con l’ansia a mille e le parole della canzone che scomparivano dalla mia testa pian piano: ero terrorizzata!
 



 
SPAZIO AUTRICE

Ciao a tutte! Eccomi di nuovo qui con un altro capitolo :)
spero vi piaccia :)
Come prima cosa vorrei ringraziare 
xSabryx per lo stupendo … ma che dico, meraviglioso banner che ha realizzato per me, grazie infinite tesoro, te ne sarò per sempre riconoscente :) e grazie anche perché leggi e recensisci sempre <3
Grazie anche a tutte quelle che hanno messo la fan fiction tra le preferite, le ricordate e le seguite, grazie grazie grazie mille
Allora? Cosa ne pensate? Vi piace?
Come avete visto è arrivato un altro personaggio, che sarà moto importante nella storia :)

Spero di trovare qualche recensione in più al capitolo, l’altra volta ci sono rimasta davvero male a trovare tante lettrici e una sola recensione, quindi vi prego di recensire, vorrei davvero sapere che cosa ne pensate, potete anche semplicemente scrivermi un messaggio, ma ditemi che cosa ne pensate e se avete dei consigli da darmi :)
Vi ringrazio in anticipo, a presto ;)
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _HazzasHug_