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Autore: Vanel    29/05/2014    6 recensioni
"Ero all'ottavo mese di gravidanza, avvertivo delle forti contrazioni così andai dal ginecologo.
Mi disse che c'erano dei problemi e che erano molto seri: di due gemelle ne potevo salvare solo una, e io avevo già preparato la cameretta di voi due, avevate già un nome, Carmela e Anastasia.
Carmela, nome che proveniva dall'ebraico e significava Giardino di Dio, e Anastasia che significava Resurrezione.
Il dottore mi disse che dovevo fare un parto d'urgenza, e mi chiese di scegliere quale delle due salvare.
Fu terribile, perché la scelta dipendeva da me.
Tra le due era Carmela quella più sana e in forma, e scelsi lei.
Ma il dottore sbagliò, non salvò Carmela, bensì te, una bambina piena di problemi, troppo piccola e magra, rifiutavi il latte, avevi sempre qualche problema, e non smettevi mai di piangere.
Ti odiai per questo, perché se tu non ci fossi stata, sarebbe stata Carmela quella a nascere, una bambina sana e in forma, non una malaticcia lagnosa.
Anastasia, tu sei nata per sbaglio."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nata per sbaglio'
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TOUR DELLA CASA GRANDI!
Questo brevissimo video rappresenta un tour all'interno della casa Grandi, così come io l'ho immaginata :)
Cliccate qui per vederlo
---> Casa Grandi Tour di una bellissima casa

"Benvenuta in casa Grandi"


Avevo preso la decisione senza rifletterci più di tanto.
Ma ero sicura, mi sentivo guidata in quella scelta, dopotutto Carlo Grandi era un amico di vecchia data di mio padre, si fidava tanto di lui.
Vedevo nella figura di Carlo Grandi una sorta di promessa paterna, l'ultima.
Era come se mio padre prima di andarsene mi avesse detto "prendi quella strada, è quella sicura".
Lo stesso pomeriggio feci i bagagli e venni portata dall'Assistente sociale verso cara Grandi.

Appena arrivai restai a bocca aperta.
Era ampia, strutturata benissimo,  aveva un imponente cancello con un giardino curato e pieno di fiori.
Era una bellissima casa,  chissà come sarebbe stato l'interno.
Non potevo nascondere la paura, mi sentivo naturalmente spaesata.
Savo entrando dentro una casa che non conoscevo, stavo per andare a vivere con una famiglia che non conoscevo.
-"Puoi scendere"-La voce rassicurante dell'assistente interruppe i miei pensieri che erano del tutto agitati.
Citofonai, avevo la mano che mi tremava e non sentivo più le gambe.
Fu proprio Carlo Grandi a venire ad aprirmi.
Mi prese la valigia e mi accolse con uno dei suoi migliori sorrisi.
-"Grazie"-risposi agitata.
-"Non devi ringraziarmi di nulla, è un piacere. Mi sentirò sempre in debito con tuo padre, è stato un grande uomo."
Cercai di ricompormi per non dare nell'occhio.
Entrai dentro la casa.
Grande, vasta, proprio come immaginavo.
Piena di quadri e di foto, arredata in maniera impeccabile, quello era solo l'ingresso.
Non appena alzai lo sguardo incontrai il viso di una donna, aveva i capelli biondi boccolati, gli occhi verdi e un'espressione amichevole e dolce.
-"Benvenuta Anastasia"-Anche la sua voce sembrava essere quasi angelica.
-"Grazie mille"-Risposi io un po' timida
-"Vieni con me, ti faccio fare il tour della casa e conoscere mia figlia.. ha la tua stessa età!"
Mi feci guidare da quella elegante signora mentre Carlo Grandi sistemava la mia valigia nel salotto.
-"A proposito, io sono Giada, scusa se non mi sono presentata prima!"
-"Oh non si preoccupi"
-"Nono tesoro, dammi del 'tu'!"
-"Va..va bene"-Risposi  poco convinta
Non appena tornai con gli occhi all'orizzonte, vidi una ragazza molto bella.
Gli identici capelli di Giada a differenza degli occhi, erano scuri e penetranti.

-"Ambra, lei è Anastasia"
-"Oh, la ragazza che papà ha adottato?"-Chiese la figlia con falsa cortesia, forse era così che si comportava con chi non conosceva.
-"Si Ambra, presentati, su!"-Sua madre caratterialmente era tutto il contrario.
-"Piacere, sono Ambra"-Mi disse porgendomi la mano
-"Io Anastasia"
-"Ti ho già vista, sei mai andata da Lokintoki?"
-"Oh certo"
-"Hai un viso conosciuto, eri quella che non sapeva che comprare e girava per il negozio senza meta?"-Non sembrava essere una battuta simpatica, anzi, c'era un po' di acido nel suo tono.
-"Ehm si"
-"Io devo uscire con le mie amiche, a presto allora"
-"Ambra, ma non vuoi conoscerla meglio?"-La richiamò la madre, mi sentivo una perfetta intrusa, forse l'idea della casa famiglia non era poi tanto male...
Ambra andò via senza neanche risponderle, non le stavo neanche simpatica
-"Io ho un altro figlio"-Spero non sia come la sorella-"Però adesso è in giro per la città"-Continuò
-"Come si chiama?"-Chiesi per rompere il ghiaccio
-"Michele, ha 18 anni"
-"Mi porta un anno quindi.."
-"Vieni cara, che ti mostro la tua stanza.."
Giada mi portò dentro la mia nuova camera.
Era molto bella, arredata in maniera fantasiosa che sembrava rispecchiarmi alla grande, era spaziosa e profumava di ciliegia.
-"Era la stanza degli ospiti, ma adesso diventa ufficialmente la tua stanza, la nostra nuova ospite più importante!"
-"Grazie mille signora Giada, non so come rigraziarla"
-"Rilassati, sta tranquilla, sono le 18:00, se vuoi fare una doccia il bagno è a tua completa disposizione, oh no! Devo farti fare il tour della casa!"
Giada mi prese la mano e mi fece fare il giro completo di tutta la casa, e intanto passò un'ora e mezza tra chiacchiere  e merenda.
Era una forza quella donna, magari avessi avuto una madre del genere
Al termine di quella piacevole conversazione andai a farmi una doccia per sistemarmi in vista della serata, quando l'acqua raggiunse il mio corpo feci scorrere assieme ad essa anche la preoccupazione delle settimane precedenti, per la prima volta mi sentivo davvero al sicuro, però avevo paura: quanto sarebbe durato?
Uscita dal bagno mi feci avvolgere dal morbido e profumato asciugamano,  profumava di ciliegia!
Non appena aprii la porta, avrei voluto sotterrarmi, o peggio.
I miei occhi andarono a incrociarsi con altri.
Erano verdi, notai immediatamente quel colore perché mi fece stupidamente pensare a Giada (la psicologia avrebbe avuto una spiegazione anche per questo) ma il proprietario di quegli occhi era più alto e decisamente più mascolino.
Aveva i capelli neri quel ragazzo che mi fece sentire la terra sotto i piedi mancare, la pelle era pallida ma gli donava un che di affascinante e raffinato, giunsi alla conclusione che era tra i più bei ragazzi che avessi mai visto ma di certo non avrei voluto incontrarlo in quelle condizioni...
Doveva essere Michele senza alcun dubbio.
Michele abbassò lo sguardo più imbarazzato di me e se ne andò senza dire nulla camminando in modo goffo, così come si fa quando si è nel pieno dell'agitazione.
Io da parte mia scappai a gambe levate verso la mia nuova camera.
Chiusi la porta a chiave, mi specchiai ed avevo la faccia completamente rossa.
Sopra il letto trovai un biglietto firmato 'Fam. Grandi'
Quest'ultimo diceva:"Benvenuta in casa Grandi"
Già, proprio benvenuta..





Buonasera!
Da qui in poi si passa al "sodo" della storia! La vita di Anastasia cambierà...
Lasciatemi qualche recensione, voglio sapere cosa pensate del capitolo!! :D
Vanel.-


  
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