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Autore: Bolookslikeme    29/05/2014    0 recensioni
*un pezzo del capitolo 1*
Nella nostra scuola c’era una gang chiamata “i ragazzi numerati” ad ognuno di essi c’era un numero al posto del nome, solo il capo veniva chiamato con i nome. Lui era il capo.
“Non mi importa chi sei.” Dissi aggrottando le sopra ciglia.
PS: é un pezzo, solo uno!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Stai qui. Arrivo, non ti muovere.” Dissi curiosamente.

Mi spostai verso la porta del bagno, uscii in silenzio, scesi le scale, mi avvicinai alla porta e la aprii, mi nascosi dietro perché avevo ancora l’asciugamano legato sotto le braccia, feci un sospiro e lo trattenni.

“Che stupida! Avevo dimenticato il telefono.” Disse aprendo la porta e facendomi balzare in avanti.

Il mio respiro uscì.

Si voltò verso di me e mi squadrò da testa a piedi.

“Perché ha un asciugamano al posto dei vestiti?” Chiese alzando il sopracciglio.

“Magari perché sono appena uscita dalla doccia?” Spiegai spiritosamente.

“Ma se hai i capelli asciutti e...” mi prese per un avambraccio e mi fece girare.

“Sono perfetti! Non li hai asciugati tu.” Disse.

La fissai in silenzio, poi guardai in basso e i miei piedi nudi con ancora qualche gocciolina,si strusciarono.

Si udii un rumore.

Io di scatto alzai lo sguardo e spalancai i miei occhi azzurri. Che cosa aveva combinato?

Io e Simona ci guardammo. Corremmo verso il bagno e vedemmo Niall tutto bagnato per terra.
le mie iridi fecero un giro completo.
“Ti avevo detto di non muoverti!” Esclamai ridendo.

Mi avvicinai in punta di piedi, il pavimento era bagnato, sullo specchio c’erano degli schizzi, il doccione della doccia ancora andava, mi diressi verso la doccia e chiusi rubinetto.
Simona era dietro di noi in silenzio, stava guardando la scena.
Ci guardammo per qualche istante.

“Niall... mi sono dimenticata, scusa, ora devo andare, ma ti lascio in buona compagnia.” Fece un occhiolino e poi sparì.

“Chiudi la porta quando esci.” Dissi.

Aiutai Niall ad alzarsi.

“Mi spieghi perché eri per terra con i vestiti bagnati e il resto anche?” Chiesi guardandomi in torno.

“Il doccione gocciolava, mi dava fastidio, allora sono andato a chiudere la manopola, ma ho girato dal lato sbagliato e allora l’acqua ha cominciato a scendere molto velocemente, ho provato a prendere il doccione, ma sono scivolato e il doccione è caduto e ha iniziato a bagnare tutto...” Disse irritato.

Risi al racconto.

“Hai i vestiti bagnati, ti aiuterei volentieri, solo che non ho fratelli... e papà è andato via per lavoro, si è portato tutto. Però posso rimediare con qualcosa.” Dissi ridacchiando.

“Cosa hai in mente?” Disse con un tono impaurito.

Gli afferrai il polso e lo guidai fino in camera mia.
Tirai fuori un vestitino che mi andava grande, e glielo feci vedere.
Feci cenno di indossarlo, ma lui fece un passo indietro.
Risi alla sua reazione.
Mi voltai per cercare qualcos’altro, quando trovai un maglione nero mi voltai.
Si sfilò la maglia bagnata e successivamente si slacciò la cintura, fece cadere i pantaloni neri per terra, si tolse le scarpe e raccolse le cose gettate a terra.
Rimasi a guardare il suo fisico, le sue braccia possenti... e...

Si avvicinò tendendo il braccio destro in avanti con in mano i suoi vestiti.

Ero imbarazzata. Troppo. Aveva solo dei boxer grigi addosso, nient’altro.
Dalle mie mani cadde il maglione, lui lo guardò e sorrise.

“Dovresti vestirti.” Disse raccogliendolo.

“Io...” Non riuscivo a far uscire dalla mia bocca una frase di senso compiuto.

“Trovato qualcosa?” Mi chiese.

“Em… no.” Ne approfittai.

Avvolse il suo braccio intorno alla mia vita, mi avvicinò a lui, mi diede un bacio, i miei occhi si socchiusero.
Pensai a mia sorella.
Lei non era vergine, e mi disse di provare, ma io avevo paura.

“Sembri tesa.” Sussurrò.

Non risposi. Misi una mano sul suo petto, lui la osservò, poi spostò lo sguardo su di me.
Mi baciò appassionatamente.
Gli tenetti il gioco.

Mi prese in braccio e mi portò in camera dei miei genitori, continuammo a baciarci, mi fece sdraiare, non ci staccammo, continuammo.
Sentii la sua mano sfiorare il mio ginocchio, sentivo che stava salendo. Ormai era già quasi vicino al linguine.
Fermai la sua mano.
Mi ricordai che ero nuda sotto quell’asciugamano.
Ero imbarazzata, le luci erano spente e per fortuna non poteva vedermi.
Lo spostai e corsi in camera mia; chiusi la porta e mi sedetti per terra.
Sentii dei pugni colpire la porta, li ignorai.

Cosa stavo facendo? Ho fatto la cosa giusta o sbagliata?

Dovevo dargli retta? Gli apro? Lo faccio uscire da casa mia?

Apro la porta e gli salto addosso?

Non seppi che fare.

Simona l’avrebbe fatto? Io non sono Simona. – Pensai.


 
CIAO A TUTTI! <3 
Ok, dopo un anno sono riuscita a scrivere il capitolo. Se ci sono errori ignorateli.
Fate come se non ci fossero, ok? ok.
Ahaha, ok basta. A una recensione continuo.
Sì mi accontento perchè non arriverà mai a 5 recensioni. Ahaha.
Un bacio a tutti.
-Ale.
  
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