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Autore: Dipax98    30/05/2014    5 recensioni
*ATMOSFERA POST ALLEGIANT*
Sono passati tre anni da quando è successo; Tobias adesso sta iniziando a rifarsi una vita. Ma una notte qualcuno suona alla sua porta. Incuriosito va ad aprire, e davanti a suoi occhi increduli c'è Tris.
Tra segreti e bugie, avrà luogo l'ultima avventura di Quattro e Tris...
Recensite tanti, mi raccomando ;)
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Mi risveglio tardi, ancora abbracciato con Tris, il profumo dei suoi capelli mi mancava tanto, le sue braccia intorno al mio collo mi fanno sempre lo stesso effetto, quando dorme è persino più bella, il sole è gia alto nel cielo, saranno le 11.00 del mattino, non mi meraviglierei. Ieri sera è stata una lunga serata.
Lei sta ancora dormendo, perciò mi alzo in silenzio, facendo attenzione a non fare il minimo rumore per non svegliarla.
Ricordo la prima volta che abbiamo dormito insieme, Peter aveva cercato di ucciderla e lei aveva bisogno di aiuto. Le circostanze erano diverse, ero semplicemente il suo istruttore, allora.
Mi dirigo in cucina dove comincio a fare colazione, dopo pochi minuti lei mi raggiunge, mi saluta con un bacio e si siede proprio affianco a me.
-Dormito bene?- esordisco io. Lei si limita ad annuire e a sorridermi.
-Stamattina dovremmo andare a far visita a Christina, Zeke, Caleb...- a sentire pronunciare quel nome si irrigidisce.-Come sta?- chiede con voce spezzata.
-Bene, lavora con Cara in un centro nel vecchio quartier generale degli Eruduti, ma se vuoi possiamo passare un altro giorno da lui..- mi interrompe.-No, devo vederlo. Devo vederlo subito-.
-D'accordo, ci andiamo subito-.
Ritorniamo in camera, ci vestiamo e in un batter d'occhio siamo già per la strada che porta al centro degli Eruditi.
Guardo Tris, non ha parlato molto, è visibilmente scossa, forse per Caleb, o per la città.
Non ha tutti i torti, la città ha subito molti cambiamenti, le macerie di edifici si sono duplicati, triplicati dopo la guerra condotta dagli Esclusi, i cartelloni delle fazioni sono stati strappati e lo Spietato Generale è stato completamente abbattuto.
Dopo una decina di metri arrviamo all'ex quartier generale degli Eruditi.
All'entrata ci sono degli uomini con dei camici bianchi che chiacchierano di una nuova scoperta.
Entriamo indisturbati, anche questa è una cosa nuova per Tris; quando abbiamo lasciato questo posto insieme gli Intrepidi Traditori facevano la guardia ed erano spietati, ora sembra di stare nel quartier generale dei Pacifici, nessuno pensa che ci potrebbe essere un pericolo.
Appena entrati lo vediamo, è appoggiato ad una sedia con una provetta in mano, è cresciuto un po' in altezza e gli è cresciuta la barba.
Quando vede Tris lascia cadere quello che aveva in mano e corre verso di noi, gli occhi sgranati verso Tris.-cosa.....cosa....ci fai..tu qui?- Ansima.
-Ci sarebbe così tanto da dire, ma ora, non qui, quello che importa è che sto bene, tu come stai, Caleb?- risponde lei con una dolcezza tale che conquisterebbe chiunque.
-Io sto bene, non volevo farti entrare in quella stanza, non sai come mi sono sentito in colpa quando ho saputo che non ce l'avevi fatta. Scusami, Tris. Ho troppe cose da farmi perdonare..- lo intrerrompe lei.-Va tutto bene, davvero.- Caleb le afferra un braccio e la tira verso di se e l'abbraccia; forse era l'abbraccio che Caleb aveva desiderato, come me, per tutti questi anni.
Tris riprende a parlare.-abbiamo molte cose da dirci.- un sorriso le circonda la faccia.-Sì, ho trovato questo lavoro, con Cara, e il nostro compito è quello di trovare sieri contro le malattie di cui sono affetti i bambini, i giovani e gli anziani della città. E' un lavoro che mi piace molto, mi fa sentire un Erudito e un Abnegante al tempo stesso, perchè con le mie conoscienze posso aiutare gli altri. In realtà è questo che mi ha spinto ad entrare negli Eruditi, quattro anni fa, proprio adesso stavo analizzando un siero che combatterebbe le malattie infantili...-'ecco l'Erudito che è in lui' penso tra me e me.-....c'è questo batterio che, se inniettato morto nel corpo, può diventare una difesa immunitaria molto potente....- ci guarda affascinato, ma la luce dei suoi occhi si spegne subito quando nota la nostra totale disattenzione.-Ma parlami di te piuttosto.- Tris pensa.-L'unica cosa da dire è che quando credevo di essere morta qualcuno mi ha portato in ospedale, e mi sono salvata, ma poi mi hanno tenuta prigioniera per tutto questo tempo.- Ci penso su, non gli ha detto che Nita l'ha salvata, che Nita l'ha tenuta prigioniera. Perchè mai? Non si fida ancora di suo fratello, per quello che ha fatto? E' comprensibile, decido di far finta di niente.
-Devo andare, ora. Devo andare da Christina, da Zeke ed Uriah.- Già, lei non sa niente di Uriah, avrei dovuto dirglielo prima.
E così dicendo saluta Caleb, sorridendogli. Mentre ci allontaniamo le prendo la mano, forse per dare forza a lei o forse perchè io ho davvero bisogno di forza per trovare le parole, e il coraggio.
-Ti ricordi che Uriah era finito in coma, a causa dell'esplosione?- il suo sguardo si raffredda. Ha già capito tutto.-quando sono venuto in città con Amar per avvisare la famiglia di Uriah in realtà volevo resettare la memoria di mia madre per rendere libera la città, ma poi lei è stata ragionevole e non ce n'è stato bisogno...il punto è che dopo aver avvisato la famiglia di Uriah loro si sono precipitati al Dipartimento e dopo una settimana circa..hanno staccato le macchine che tenevano in vita Uriah, e io mi sento così in colpa perchè avevo promesso a Zeke che mi sarei preso cura di Uriah, che non avrei mai permesso che gli succedesse qualcosa di brutto, e invece l'ho ammazzato proprio io- Delle lacrime rigano il mio viso, era dalla morte di Tris che non piangevo, avevo cercato di non pensare più a Uriah, ma il suo ricordo non mi abbandonerà mai.
Lei mi abbraccia, mi stringe forte a sé, e sussurra.-Non è colpa tua, okay? Tu non centri niente, ti hanno raggirato, chiunque ci sarebbe cascato, tu non hai nessuna colpa.- Avevo proprio ragione, è lei a darmi forza. Mi chino su di lei e sussurro.-Ti amo- e la bacio, rimaniamo abbracciati per un paio di minuti, poi i nostri corpi si separano e ci incamminiamo, abbracciati l'uno all'altra verso l'ex quartier generale degli Abneganti, per incontrare Christina.
Christina si era trasferita a pochi metri dalla mia casa, ed era un sollievo per me sapere che qualunque volta avessi avuto bisogno di parlarne lei sarebbe stata solo ad un paio di metri da casa mia.
Suono e lei corre subito ad aprire ma quando vede accanto a me Tris scoppia in lacrime, la abbraccia e le accarezza la faccia, le guance i capelli, come se volesse assicurarsi che il suo non è semplicemente un sogno.
Tris la abbraccia un'altra volta, e Christina rompe il silenzio.-Pensavo fossi morta, dove sei stata?- Tris spiega nuovamente la storia ma questa volta identifica la sua rapitrice, questo conferma il fatto che lei non si fidi ancora di Caleb.
Christina ha un'espressione sbalordita, come darle torto, poi dice.-Mi sei mancata tanto, ho sperato tante volte che arrivasse questo giorno, non ci posso ancora credere che sia reale-.

Christina è felice, felice davvero, da tanto non la vedevo così, la ricordo in mensa con Will, aveva la stessa espressione che ha ora, e per me è bellissimo sapere che finalmente sta bene.



E rieccoci qui, un bacione grande <3 <3

  
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