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Autore: John Spangler    30/05/2014    5 recensioni
Subito dopo aver trovato Nami e Nojiko, Bellemere prese una barca e, affrontando il mare in tempesta, riuscì ad arrivare alla sua isola natìa. Cosa sarebbe successo, però, se la tempesta l'avesse spinta fuori rotta, facendola arrivare fino ad una nave della Marina comandata da un certo Vice-Ammiraglio noto per i suoi pugni?
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A Thousand Pieces'
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Capitolo 4: Preludio a uno scontro
 
Ayla si girò sul fianco destro, cercando di riprendere sonno. Niente da fare. Da un pò di tempo a questa parte, aveva iniziato a soffrire di insonnia. Molto probabilmente, era dovuta al forte nervosismo che l'aveva accompagnata negli ultimi mesi, nervosismo accentuato da alcune notizie arrivatele di recente tramite il lumacofono.
 
Si mise sul fianco sinistro, ma alla fine decise di alzarsi dal letto e fare due passi. Uscì dalla stanza in cui Nami l'aveva sistemata al momento della partenza e guardò il cielo. Era una bella notte, col cielo colmo di stelle e la luna piena che illuminava il mare. C'era una leggera brezza che increspava l'acqua e gonfiava le vele. L'avrebbe apprezzata maggiormente, se non fosse stato per lo stato d'animo in cui si trovava.
 
Iniziò a camminare in avanti, osservando le vele e lo scafo della nave. Ad un certo punto, passando vicino a una porta con un oblò, sentì un rumore provenire dalla sua destra. Tese l'orecchio per sentire meglio: era un rumore a metà strada tra il grugnito di un animale e il ronzio di una motosega. Guardò nell'oblò e vide Ace sdraiato a pancia in giù su un letto, gli occhi chiusi e un rigagnolo di bava che gli colava dalla bocca spalancata. Nel complesso, sembrava più un orso in letargo che un umano.
 
Distolse lo sguardo e continuò a camminare. Arrivò davanti a un'altra porta, e stavolta sentì un rumore leggermente diverso da quello di prima. Guardò nell'oblò e vide, illuminate dalla fioca luce di un lanternino, le gambe lisce di Kuina intrecciate sul didietro peloso di Sabo, che si muoveva in modo simile a uno stantuffo, lento e costante. Non si riusciva a vedere molto altro, ma dai grugniti che emettevano sembrava che si stessero divertendo un mondo.
 
Si allontanò con un leggero sorriso. Continuò a camminare e arrivò nella zona anteriore della nave, dove, appoggiata al timone, trovò Nami intenta a scrutare l'oceano. A un certo punto, la Gatta Rossa si girò e la salutò.
 
- Ciao, Ayla. Non riesci a dormire?-
 
- Ciao...Nami, giusto? No, non riesco a dormire e ho pensato di fare due passi. Tu, invece?-
 
- Turno di guardia. Oggi tocca a me.-
 
Ayla annuì e si appoggiò al parapetto.
 
- Stavo osservando la tua nave. Ha un aspetto molto singolare. Posso chiederti dove è stata costruita?-
 
- A dire il vero non lo so. L'ho vinta tempo fa, giocando a poker contro un pirata del Mare Orientale. Era all'inizio della mia carriera da pirata.-
 
- Vieni dal Mare Orientale?-
 
- Esatto. Sono partita da lì assieme a Ace e Sabo. Abbiamo prima passato un pò di tempo nei Quattro Mari, per farci le ossa, poi siamo venuti nel Grande Blu. Kuina si è unita a noi nel Mare Meridionale.-
 
- Anche lei una pirata?-
 
- No, era una cacciatrice di taglie. L'abbiamo aiutata a catturare un tizio a cui dava la caccia, e ha deciso di unirsi a noi. Anche se forse è stato principalmente merito di Sabo. Fra quei due è stato amore a prima vista.- Sorrise.
 
- Capisco. Per caso anche tu e Ace...-
 
- Cosa...oh.- Si mise a ridere.- No, a me gli uomini non piacciono. E poi Ace è mio fratello.-
 
- Davvero? Non vi somigliate molto.-
 
- E' perchè siamo stati adottati. Vedi, siamo in quattro: due femmine, io e mia sorella Nojiko, e due maschi, Ace e nostro fratello Rufy. Nostro nonno, Garp, ha trovato e adottato prima Ace, poi me e Nojiko. Rufy, invece, è il suo discendente naturale.-
 
- Aspetta...intendi Monkey D. Garp? L'Eroe della Marina?-
 
- Proprio lui. A proposito, anche Rufy e Nojiko sono in Marina.-
 
- E non hanno detto niente? Cioè, non si sono opposti quando gli avete detto che volevate fare i pirati?-
 
Nami sorrise.
 
- In effetti, al nonno è venuto un mezzo infarto quando glielo abbiamo detto. Ha cercato di dissuaderci, ma poi ci ha lasciato andare. In fondo, lo sa che non siamo dei criminali. E Rufy ha avuto la stessa reazione. Nojiko, invece...- abbassò lo sguardo e sospirò-...beh, lei non l'ha presa bene. Su certe cose è molto rigida.- Si accarezzò una ciocca di capelli e alzò lo sguardo- Tu, invece? Che storia hai?-
 
- Beh, ecco...- abbassò lo sguardo, palesemente intristita dalla domanda- Non ho avuto una bella vita. Ma non vorrei parlarne, se non ti spiace. Diciamo solo che sono una ricercatrice.-
 
- Va bene.- Si morse il labbro inferiore e guardò Ayla.- Dimmi, c'è...c'è qualcuno nella tua vita? Qualcuno di speciale, intendo.-
 
- No, sono sola. Perchè?-
 
Nami si avvicinò ad Ayla sorridendo. Appoggiò i gomiti al parapetto e le sfiorò la mano con fare sensuale, guardandola negli occhi. Ayla si ritrasse, come se quel contatto fisico l'avesse infastidita.
 
- No.-
 
- Oh, scusa. Sei etero...-
 
- No, non è quello. E' che...non mi va di parlarne.-
 
- Va bene, scusa.- Nami abbassò lo sguardo, imbarazzata. Per cercare di rimediare al piccolo incidente, decise di porre una domanda all'altra donna.
 
- Senti, per caso sai qualcosa dei Frutti del Diavolo?-
 
- Sì, so alcune cose. Perchè?-
 
- Vedi, prima di partire ho mangiato un Frutto che avevo...trovato tempo fa. Era viola, grosso e con delle foglie verdi in cima. Sai per caso che Frutto è?-
 
- Non saprei. E' una descrizione un pò vaga. Che tipo di poteri ti ha dato?-
 
- Non si sono ancora manifestati. Ed è strano, di solito arrivano subito. A Ace sono venuti dopo pochi minuti.-
 
- Hmm, fammi pensare...forse ho capito. Per caso, sei appena entrata nel tuo periodo mestruale?-
 
- Sì, è iniziato ieri.-
 
- Ecco spiegato il motivo. Se una donna mangia un Frutto del Diavolo durante il periodo mestruale, i poteri si manifesteranno in ritardo.-
 
- Davvero? Come è possibile?-
 
- Nessuno lo sa. Comunque, non devi preoccuparti. Si tratta solo di aspettare qualche giorno.-
 
- Bene, mi sento più tranquilla.- Si coprì la mano con la bocca e sbadigliò- Che sonno. Questi turni di guardia sono una tortura.-
 
- Se vuoi, posso continuare io. Tanto, ormai non riuscirei più a prendere sonno.-
 
- Grazie, sei proprio gentile. E scusami ancora per prima.-
 
La notte proseguì senza problemi di alcun tipo. La mattina dopo, quando il sole era ormai alto nel cielo, la Morte Nera arrivò nei pressi di Little Garden.
 
Sabo prese un cannocchiale e lo puntò in direzione dell'isola.
 
- Hmm, ha un aspetto davvero insolito...- guardò meglio nella lente- E quello che diavolo è?-
 
- Cosa hai visto?- chiese Nami.
 
- Era una specie di lucertola gigante.-
 
- Quello era un dinosauro.- disse Ayla.- Vedete, qui nel Grande Blu ci sono isole in cui il tempo si è fermato a migliaia di anni fa. Little Garden è una di queste. Qui vivono ancora dinosauri e altri animali che nel resto del mondo si sono estinti.-
 
- E sono pericolosi?- chiese Ace.
 
- La maggior parte no. Perlopiù, i dinosauri sono erbivori. Ma esistono anche diverse specie carnivore.-
 
- CARNIVORE?!- urlò Nami.
 
- Esatto, ma se si prendono certe precauzioni si possono evitare. Ad esempio, evitare di fare troppo rumore. Ma dovremo comunque stare attenti.-
 
La ciurma stabilì di lasciare Kuina a guardia della nave, mentre il resto di loro avrebbe accompagnato Ayla. All'inizio, Nami era un pò riluttante, ma la promessa di un ulteriore pagamento le fece cambiare idea in un istante.
 
Scesi dalla nave, Ace e Sabo si misero rispettivamente davanti e in retroguardia, con Nami e Ayla nel mezzo. Camminarono per un pò all'interno della foresta più fitta che avessero mai visto. Presto, scoprirono che sull'isola non c'erano solo dinosauri. Furono infatti assaliti da un nugolo di zanzare, che Ace riuscì a disperdere con i suoi poteri. Ma non prima che una di loro riuscisse a pungere Nami, senza che però nessuno se ne accorgesse.
 
Ad un certo punto, la foresta finì, e si ritrovarono in una radura che sembrava essere stata attraversata da un qualche tipo di cataclisma. C'erano alberi abbattuti, qualche pietra e due scheletri giganteschi ricoperti di una materia che sembrava...cera?
 
- Ma che diavolo è successo, qui?- disse Ace, grattandosi la testa.
 
- Chi lo sa.- Disse Ayla- Comunque, il luogo che sto cercando è qui vicino. Dobbiamo solo...- Non fece in tempo a finire la frase che venne interrotta da un urlo disumano proveniente dalla foresta. Subito dopo, dagli alberi saltò fuori un uomo dagli enormi avambracci, con addosso solo una camicia strappata e un paio di mutande. Aveva l'aria affaticata, come se avesse corso a lungo. Appena li vide, gli corse incontro, ansimando.
 
- PER FAVORE, AIUTATEMI!-
 
- Ma che...- fece per dire Nami, ma venne interrotta da un'altra voce, questa volta più calma.
 
- Avanti, Cutty Flam, smettila di correre! Stai solo procurando fastidi a entrambi.-
 
Dal bosco venne fuori un uomo vestito dalla testa ai piedi di nero, con un lungo naso di forma quadrata. Si fermò e guardò Nami e gli altri.
 
- Chiunque voi siate, fareste meglio a farvi da parte. Quest'uomo è un criminale ricercato dal Governo, e se...- fissò lo sguardo su Ayla e strinse le palpebre- Aspetta, ma tu...- Sgranò gli occhi e si battè una mano sulla gamba- Ma guarda un pò! Quando si dice prendere due piccioni con una fava! Non mi aspettavo proprio di trovare anche te.-
 
- Che succede, Ayla? Chi è quell'uomo?- chiese Nami.
 
Ayla non rispose. Tremava e sembrava paralizzata dalla paura. Aprì la bocca, ma le vennero fuori solo due lettere e un numero.
 
- CP9.-
 
***
 
Shanks il Rosso guardò uno per uno i membri della sua ciurma. Si schiarì la voce e iniziò a parlare.
 
- Vista l'ora tarda, cercherò di essere breve. I miei informatori mi hanno fatto sapere che sono riusciti a trovare il capitano Kuro. Si trova ad Alabasta, assieme al suo alleato Crocodile.-
 
La ciurma cominciò a mormorare. Avevano previsto di dover affrontare Kuro e fargliela pagare per i suoi misfatti, ma avere a che fare con Crocodile era tutta un'altra faccenda. Ex pirata, ex membro della Flotta dei Sette e attuale padrone di Alabasta, con una taglia di 160.000.000 di berry. Insomma, non era un tipo da prendere alla leggera.
 
Shanks zittì tutti con un cenno.
 
- Lo so cosa state pensando, ma non dovete preoccuparvi. Sto già pensando a un piano per evitare Crocodile. Dovremo solo arrivare, eliminare Kuro e andarcene. Non sarà facile, ma ce la faremo. Neanche noi siamo da sottovalutare. Dico bene, ciurma?-
 
La ciurma rispose urlando e alzando i pugni al cielo.
 
- Bene. Ora andate a riposarvi. Domattina penseremo a tutto.-
 
Mentre gli altri iniziavano ad allontanarsi, due uomini si avvicinarono a Shanks: Yasop e il membro più singolare della ciurma, Brook lo scheletro.
 
- Shanks, sei proprio sicuro di...- fece per dire Yasop, ma venne interrotto da un cenno del suo capitano.
 
- Ne abbiamo già parlato. Quello che ha fatto Kuro è un come se fosse stato fatto all'intera ciurma. E poi, te lo ripeto: neanche noi siamo da sottovalutare.-
 
Yasop non disse nulla.
 
- E tu, Brook? Cosa hai da dirmi?-
 
- Shanks, voglio partecipare anch'io all'azione. Stavolta si tratta di vendicare un nostro compagno. Non posso starmene indietro!-
 
- Brook, quante volte te lo devo ripetere? Non puoi combattere in queste condizioni.-
 
Shanks si riferiva al braccio mancante di Brook, perso tempo prima durante lo scontro con Moria a Thriller Bark.
 
- Rimarrai qui, a fare la guardia alla nave. Custodirai anche il mio cappello e Acqua d'Autunno.-
 
- Ma...-
 
- Niente ma, Brook. E ora andate a dormire. Ci aspetta un compito difficile.-
 
I tre pirati si separarono a andarono nei loro alloggi. Prima di stendersi sul letto, Yasop tirò fuori da una tasca una foto che aveva scattato a suo figlio prima di lasciare il Mare Orientale, anni prima. Il piccolo Usop era in braccio a sua madre e sorrideva al fotografo.
 
Yasop iniziò a piangere. Ogni volta che vedeva quella foto, si ricordava la scena raccapricciante che aveva trovato quando era tornato al suo villaggio: le case bruciate, gli abitanti uccisi, suo figlio ridotto ad un ammasso insanguinato di ossa rotte. Lo aveva seppellito lui stesso. Si rimise la foto in tasca e si asciugò le lacrime.
 
- Non preoccuparti, Usop. Ci penserà tuo padre a vendicarti!-
 
 
NOTA DELL'AUTORE: Prima che iniziate a tempestarmi di domande riguardo Kuro e Brook ricordatevi una cosa: effetto farfalla. Soprattutto, ricordatevi che in questo mondo Shanks ha passato molto più tempo in mare. Un giorno è passato per il Triangolo Florian, ha incontrato Brook e lo ha aiutato ad uccidere Moria e a riprendersi la sua ombra, riuscendo anche a prendersi Acqua d'Autunno.
 
Per quanto riguarda il resto del capitolo, spero che vi sia piaciuto. A proposito, che ve ne pare della coppia Sabo/Kuina? (Non chiedetemi come mi è venuta in mente, perchè non lo so nemmeno io).
 
Un'ultima cosa: l'omosessualità di Nami e i poteri in ritardo a causa delle mestruazioni sono mie idee. Non so se effettivamente sia così.
 
Comunque, ci rivediamo tra due settimane col prossimo capitolo, in cui ci saranno alcune scene che vi mostreranno quanto questo mondo sia diverso dall'originale (una piccola anticipazione, visto che sono un bastardo: Marshall D. Teach farà una brutta fine).
 
Alla prossima, cari lettori.
  
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