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Autore: FairyCleo    30/05/2014    4 recensioni
"Lo aveva visto giocare con suo figlio, lo aveva sentito ridere con i suoi amici di sempre, ma nei suoi occhi aveva letto un dolore profondo e un senso di mancanza che solo lui sembrava in grado di comprendere. Per tutti gli altri non c’era niente di diverso o di strano in quella serata trascorsa alla Capsule Corporation. Gli amici di una vita avevano continuato a fare ciò che avevano sempre fatto senza capire, o peggio ancora fingendo di non capire che Trunks avrebbe voluto trovarsi altrove. E questo, non era un pensiero che stava toccando solo lui".
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goku, Goten, Trunks, Un po' tutti, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Parte X
 
“Ce l’hai fatta!” – gli aveva urlato Goku, al settimo cielo dalla gioia – “Ce l’hai fatta veramente”.
E sì, ce l’avevano fatta: il giovane saiyan era veramente ritornato in vita.
Quasi stentava a credere che ciò potesse essere vero. Aveva recuperato la vita, aveva riottenuto indietro un’esistenza vera, tangibile, rilasciando indietro la sottile aureola che per tanti anni lo aveva accompagnato. Avrebbe voluto urlare dalla gioia, mettersi a saltare, fare qualsiasi cosa pur di non stare fermo, pur di mostrare all’universo intero quali fossero i suoi reali sentimenti a riguardo, ma non poteva. Non poteva perché lì, proprio davanti a lui, c’era qualcuno che aveva bisogno del suo aiuto. Non poteva perché lì, davanti a lui, c’era Vegeta, e non serviva una laurea in medicina per capire che qualcosa lo stesse facendo stare male altre ogni dire.
Il suo amico si era gettato su un fianco, in posizione fetale, tremando come una foglia al vento. La sua aura sembrava sul punto di volersi liberare dall’involucro di carne ed ossa che la conteneva da un momento all’altro, eppure, Vegeta stava ancora disperatamente cercando di contenerla. Ad ogni violento spasmo che stava attraversando il suo corpo, Goku non poteva non sussultare. Che cosa avevano fatto al principe dei saiyan? Cosa avevano fatto al suo amico?
“Vegeta!” – aveva cercato di avvicinarsi a lui, mascherando come meglio poteva l’ansia presente nella sua voce.
“S-t-a-i… I-n-d-i-e-t-r-o…” – aveva pronunciato il principe dei saiyan con una fatica immane, biascicando ogni singola parola.
Goku non riusciva a capire. Era come se avesse difficoltà ad articolare i suoni, come se non fosse più capace di dare vita ai suoi pensieri. Perché, poi, voleva che lui stesse indietro? Poteva curarlo, poteva aiutarlo, ma doveva essere Vegeta a pronunciare il secondo desiderio. Purtroppo, lui non era in grado di parlare il namecciano, e non si erano visti abitanti del pianeta neanche a pagarli.
“Vegeta, qualsiasi cosa ti abbiano fatto sta riversando tutti i suoi effetti in questo preciso istante, non c’è bisogno che te lo dica io! Hai bisogno di aiuto! Lascia che ti…”.
“INDIETRO!” – questa volta lo aveva urlato a pieni polmoni, girandosi di scatto per potersi sollevare sui gomiti e sulle gambe. Ancora una volta si era rifiutato di guardarlo negli occhi.
“NO CHE NON STO INDIETRO!” – era esasperato! Se voleva davvero mandarlo via, bè, doveva prima dargli una spiegazione plausibile! Peccato solo che non avesse la forza neppure per stare dritto, figurarsi per fare un discorso avente filo logico. Sembrava quasi che stesse per bruciare dall’interno, come se da un momento all’altro potesse diventare una sorta di torcia umana. Cosa poteva fare per farlo sentire meglio se non chiedere a Polunga di guarirlo? L’unica alternativa sarebbe stata quella di cercare il bastardo che aveva osato tanto e fargliela pagare amaramente dopo avergli fatto sputare la verità mista a litri e litri di sangue. Ed ecco che senza rendersene conto, aveva cominciato a pensare alla lotta, al desiderio di vendetta, di procurare un qualcosa che andava al di là della semplice giustizia. Per la prima volta in vita sua, dopo la morte del suo amico Crilin avvenuta per causa di Freezer molti anni prima, lui provava rabbia. Rabbia per non sapere quello che stava accadendo, rabbia per essere impotente, rabbia per non poter aiutare chi aveva aiutato lui. Perché era stato così sciocco? Perché era stato così cieco e incapace di capire che stava andando tutto troppo, troppo liscio per uno come lui? Per la prima volta in vita sua, stava avendo problemi a metterle un freno. Per la prima volta in vita sua, lui non voleva metterle un freno.
“Chiedi  a Polunga di guarirti” – gli aveva ordinato con fare perentorio – “Sbrigati Vegeta! Non abbiamo tempo! Vuoi che inizi io a ripeterti la tiritera che tu ripetevi a me fino a dieci minuti fa?”.
Il grande drago namecciano era in attesa, ed entrambi sapevano quanto pessimo fosse il suo carattere e quanto poco fosse propenso al portare pazienza. Ancora non aveva cominciato a fare pressione su di loro affinché si decidessero a congedarlo, e questo era parso strano al giovane saiyan. Che si fosse reso conto della situazione?
“Vegeta, andiamo, devi tirarti su! Devi sbrigarti! Forza!”.
Ma Vegeta non riusciva a tirarsi su, non c’era verso. Continuava a rimanere rannicchiato, ansimando con forza, rantolando di dolore e di rabbia. Stava per essere sconfitto. Stava per essere messo KO senza possibilità di appello e non poteva neppure dire a Kaharot di scappare perché la sua bocca era diventata come di marmo, perché i muscoli del suo corpo si erano irrigiditi, perché tutto in lui stava cambiando fino a renderlo chi non voleva essere per nessuna ragione al mondo.
“Vegeta, dannazione! Cerca di tirarti su!”.
Ma Vegeta non si sarebbe tirato su. Improvvisamente, il principe dei saiyan aveva girato il capo nella sua direzione, mostrando, oltre ad uno sguardo supplice, lo sguardo più disperato che potesse avergli riservato, qualcosa di nuovo e di spaventoso, qualcosa che aveva reso i suoi occhi della stesso identico colore del sangue.
E poi era successo. L’energia che aveva cercato di celare, di controllare, era esplosa in un fragore spaventoso, oscurando per un breve istante la luminosità apparentemente più grande emanata dal potente drago namecciano. Le montagne aveva tremato, l’erba aveva preso fuoco, le acque dei laghi si erano increspate al punto di formare enormi onde capaci di abbracciare cielo e terra e l’aria era diventata pesante, carica di quel potere che nessuno avrebbe mai potuto attribuire a Vegeta.
Era durato tutto per poco tempo, ma era stato un momento così intenso da aver lasciato il giovane saiyan completamente senza fiato. Goku era rimasto seduto al suolo in maniera scomposta, il mento vicinissimo al petto, gli occhi sbarrati dalla sorpresa, dallo sgomento. Qualsiasi cosa fosse capitata a Vegeta, era una cosa molto più grande di quello che avrebbe mai potuto anche solo immaginare. Qualsiasi cosa fosse capitata a Vegeta era stata inevitabile. Qualsiasi cosa fosse capitata a Vegeta, sarebbe stata peggio di tutte le altre a cui si poteva pensare.
Il corpo del suo amico continuava ad emanare luce, quasi fosse stato una sorta di neon incandescente, ma anche in quel modo, Goku era stato perfettamente in grado di vedere quali cambiamenti lo avessero sconvolto: sembrava che le sue membra si fossero allungate, che i muscoli fossero in un certo qual modo meno gonfi, ma non per questo meno definiti. Solo quando la luminosità era scomparsa si era reso conto che anche la sua pelle avesse mutato colore.
Che cosa era accaduto al suo amico? Che cosa gli avevano fatto?
Non aveva avuto il coraggio di parlare. Qualsiasi parola sarebbe stata fuori luogo, superflua, del tutto inutile e questo perché al suo amico, al principe dei saiyan, era appena capitato qualcosa di terribile, qualcosa che aveva appena fatto venire la pelle d’oca al giovane e rabbioso guerriero dai capelli color dell’ebano.
Le pupille rosse come il fuoco si erano soffermate ad osservarlo, scrutandolo fin dentro l’anima. Sembrava che lo stessero sondando, che stessero scavando dentro di lui, privandolo della sua privacy, facendolo sentire vulnerabile, nudo, quasi sul punto di essere impotente.
Goku non sapeva cosa fosse accaduto, ma Goku aveva una certezza: quell’essere non era più il suo amico Vegeta.
Fine X parte
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Eccomi… Sì, lo so, sono molto in ritardo, ma sto avendo da fare, molto da fare…
Purtroppo sto studiando, e scrivere sta diventando una cosa che posso fare solo nei ritagli di tempo. Uff…
Ma ditemi una cosa, questa storia è noiosa? So che non è come “When you” e non lo sarà mai, però non è noiosa, vero? VERO?
E il peggio è accaduto, alla fine… Il clone ha preso il sopravvento sul nostro amato Vegeta! =( Che ne sarà di lui, adesso? Polunga è ancora lì… Goku sarà in grado di fronteggiare il nuovo, terribile nemico dal viso amico? (Che pessimo gioco di parole XD). Lo sapremo presto…
Un bacione
Cleo

 
   
 
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