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Autore: Monkey_D_Alyce    30/05/2014    4 recensioni
La mia vita...si può definire tale?
Tutto quello che sapevo su di me, sulla mia famiglia, sul mio passato...può essere semplicemente una menzogna.
E, come se non bastasse, arriva un serial killer a sconvolgermi la vita! Cosa vuole, costui, da me?
Genere: Azione, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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3° capitolo: Divertimento

 
 
 
Dopo che Kat se n’è andata di fretta e furia mi sono ritrovato fermo e stupito come un baccalà… e ora che faccio? Non ho voglia di annoiarmi a morte!
Gironzolo per la casa in continuazione, al fine di trovare qualcosa da fare, ma niente di niente!
Nemmeno uno straccio di idea!
Domani è Sabato e non andiamo a scuola! E’ per questo che voglio fare qualcosa di diverso dal solito!
Se almeno ci fosse la mia sorellona, potremmo guardarci un film dell’orrore per poi filare a dormire sfottendoci a vicenda su chi è il più fifone tra i due e farci scherzi per spaventarci di più.
Dio solo sa quanto odio Mihawk! Non è nemmeno il suo vero padre e pretende il mondo da lei, dalla mia sorellona!
Vorrei fare qualcosa per aiutarla, ma non posso fare nulla.
Kat mi ha sempre difeso, ma quando toccava a me fare la parte del fratello maggiore e protettivo, c’era sempre Doflamingo ad ostacolarmi.
Mi sono fatto “catturare” nella sua tela con estrema facilità e di questo, mene vergogno a morte.
 
Tutto era semplicemente iniziato con qualche attenzione in più: sguardi intensi e carichi di qualcosa che allora non comprendevo, di carezze che nascondevano una doppia faccia…un carattere che si era dimostrato anche esso doppiogiochista e approfittatore…
 
 
…“Sorellona, lo sai che cos’è questo segno che ho sul collo?” domandò ingenuamente Rufy.
Era ancora un ragazzino, un bambino, se la cosa può spiegarsi meglio.
Un ragazzino che non comprendeva cosa fosse l’attenzione verso qualcuno e l’ossessione per qualcuno…
Kat guardò e tastò il collo sottile del suo fratellino, sbiancando man mano che i secondi passavano.
“Rufy…chi ti ha fatto questo?” chiese guardandolo negli occhi.
Nonostante iniziasse a turbarsi, Rufy rispose: “Doflamingo”…
 
 
Il bussare alla porta di casa mi risveglia velocemente dal flusso dei miei ricordi…forse la sorellona ha dimenticato qualcosa…
Mi dirigo velocemente all’ingresso, stampandomi sul viso il migliore dei sorrisi per accogliere Kat: “Sorellona, hai dimenticato qualcosa?”
Ottenendo in risposta un ghigno, quel ghigno, rabbrividisco, fissando leggermente intimorito l’uomo che ho difronte, ovvero, Doflamingo…
“Ciao piccolo…prima non ci siamo salutati a dovere, così, sono venuto a fare un salto a casa tua…non mi fai entrare?” mi chiede sorridendomi strafottente.
Non accadrà mai più. Non ci cascherò mai più!
“Mi spiace, ma credo che lei abbia sbagliato casa!” sbotto irritato, chiudendomi la porta alle spalle, se non fosse per il fatto che è riuscito a bloccare la mia azione con un gesto della sua mano.
“Vattene. Ora!” gli ordino cercando di riuscire a chiudere l’uscio di casa, ma niente da fare.
Con scatto fulmineo, riesce ad utilizzare la porta per allontanarmi, per poi entrare indisturbato e chiudere quella che forse, sarebbe stata la mia via di fuga.
No, piccoletto. Così non va bene! Non vorrai fare arrabbiare la tua guida, spero!” esclama fintamente sorpreso avvicinandosi pericolosamente a me, sovrastandomi con la sua stazza.
Un altro brivido di paura attraversa la mia spina dorsale, facendomi sentire un inutile insetto che può essere schiacciato da un momento all’altro.
“C-che cosa vuoi, Doflamingo?” gli domando cercando di racimolare un po’di coraggio, anche se non posso nascondere un leggero tremore nella voce…
Sono venuto qui per passare un po’di tempo assieme a te, Rufy. voglio divertirmi…” mi spiega sensuale, cercando di baciarmi, ma sposto di lato il mio viso, per impedirglielo, finendo a “baciare” l’aria.
“Noto che sei ancora arrabbiato…” osserva tornando serio, prendendomi il mento tra le dita, cosicché possa guardarlo negli occhi attraverso le lenti dei suoi occhiali viola.
“Vattene. Non voglio vederti” rispondo seccamente, allontanandomi da lui, spingendolo.
Mentre sono girato di spalle, posso avvertire i suoi passi che mi seguono, ghignando divertito dalla faccenda.
Non lo accontenterò in niente e in nessun modo! Sia ben chiaro!
“Su piccoletto! Non comportarti così! Ti posso assicurare che mi sei mancato moltissimo in questi ultimi tempi. Nessuno era come te. Ho cercato di dimenticarti con altre donne, uomini, ma tu, mi tartassavi la mente, te lo assicuro…Non mi vuoi perdonare?” chiede fermandomi per un braccio.
“Doflamingo… ti ho detto che non voglio più vederti! Vattene da questa casa! Sei solamente un mostro che è solamente in grado di far soffrire!” sbotto irato, voltandomi a guardarlo con odio e disprezzo.
Mi si rivolta lo stomaco, al sol pensiero che lui prova ancora qualcosa per me.
Io, pensavo che mi volesse in un certo senso…bene…invece ha solamente giocato con me, con il mio corpo…e io, ci sono cascato come un allocco.
E’ solamente grazie a Kat che ne sono uscito. E’ solamente grazie a lei che ho aperto gli occhi!
Non potrò mai sdebitarmi abbastanza, questo è certo!
“Andiamo Rufy! So che questa è solamente una finta. Lo so che lo desideri anche tu. Non negarlo!” mi rimprovera leccandosi in modo molto malizioso le labbra.
Indietreggio mentre lui avanza, fino a trovarmi contro il muro.
Che faccio, ora???
“Stammi. Lontano” sibilo guardandolo in modo truce, ottenendo solamente un risolino compiaciuto.
Si avvicina ancor più, schiacciando il suo corpo contro il mio, mentre posso sentire il suo desiderio aumentare man mano che il tempo passa.
Comincia a leccarmi e succhiarmi il collo, mentre io rimango rigido e inerme, con lo sguardo fisso davanti a me.
Perché tutte le volte che succede rimango sempre così? Perché non trovo mai la forza di reagire?
 
…“Rufy…non voglio che vedi Doflamingo” disse risoluta Kat, mentre curava i graffi sulla schiena del suo fratellino, causa dei metodi poco ortodossi usati dal biondo.
“Sorellona…non…non capisco…” sussurrò il più piccolo diventando inquieto.
La ragazza, stanca di tutto quello che stava passando il minore, decise di fargli capire le cose con le maniere forti…era l’unico modo.
Lo prese saldamente per le spalle, facendolo girare verso di sé, guardandolo con rabbia.
“Ti ho detto: non devi vedere più Doflamingo. Non è una richiesta. È un ordine” decretò senza tante cerimonie, fissandolo intensamente negli occhi.
“Ma sorellona…lui…lui mi…”
Prima che potesse finire la frase, venne sbattuto a terra, provocandogli un gemito di dolore.
“Non capisci che lui ti sta usando?!? Pensa per una buona volta! Cresci! Si sta solo divertendo con te facendo ore solamente di sesso! Dimmi: quante volte ti ha detto una cosa dolce, eh? Dimmelo!” gli sbraitò contro, agitandolo ulteriormente.
Quelle rivelazioni e quella semplice domanda lo stavano sconvolgendo sopra ogni cosa.
“…”
“Rispondimi, cazzo! Ti ho fatto semplicemente una cazzo di domanda, non ti ho chiesto di ammazzarti tagliandoti la gola!!!” sbottò spazientita.
Rufy la guardò con occhi persi, mentre alcune lacrime cominciarono a rigargli il volto.
“M-mai…” rispose singhiozzando in continuazione.
Kat si calmò, per poi guardarlo dolcemente: “Rufy. Fratellino mio. Ti ho detto questo solamente per il tuo bene. Non vedere più Doflamingo. Appena si stancherà di te, ti butterà via…”…
 
Kat…lo so che mi sta usando, ma purtroppo, non si stancherà di me così facilmente.
Mi sono reso conto da poco, solo da alcuni istanti, che lui è ossessionato da me.
O forse…mi userà ancora per un po’, per poi “gettarmi nella spazzatura” come se niente fosse, non avendo pietà per nessuno…
 
“Doflamingo, levati. Mi dai noia” dico guardandolo indifferente, mentre lui alza lo sguardo, fissandomi per alcuni secondi…come se si fosse perso…
“Rufy. Che ti prende? Una volta…tutto questo ti piaceva…” ribatte slacciandomi molto lentamente la camicia, per poi accarezzarmi il petto con movimenti circolari, avvicinandosi alla cintura dei pantaloni.
“Non più. Ti trovo semplicemente ripugnante, ecco tutto. Ti consiglio caldamente di andartene…da questa casa, dalla mia vista…dalla mia vita”.
A quelle parole ferma il suo operato, per poi ripercorrermi la linea dei miei pettorali leggermente accennati.
Che cosa gli piaceva di me, poi? I miei occhi? Le mie labbra? Il mio fisico, o la mia personalità?
Tsk! Trovo molto impossibile che trovasse molto bella la mia personalità, dato che si divertiva solamente scopandomi, per poi abbandonarmi sempre all’alba di una notte passata tra le lenzuola.
 
“Non sai quello che dici…ti farò cambiare idea, te lo assicuro, fufufufufu!” afferma ridendo di gusto, per poi impossessarmi violentemente delle mie labbra, graffiandomi con una mano il petto, mentre con l’altra slaccia i miei pantaloni.
Stufo di tutto quello, mi ribello, spingendolo lontano da me.
Mi ricompongo, per poi andare verso l’uscio di casa per aprirgli la porta, intimandogli di andarsene.
Lui sta fermo, ghignando, provocando la mia rabbia.
Perché ride? Io non ci trovo nulla di divertente.
“Doflamingo, vat…che cazzo fai?!?” gli domando colto di sorpresa, trovandomi inchiodato a terra, con i polsi legati da una cintura dietro la schiena, mentre lui, nel frattempo, si è seduto cavalcioni su di me.
Sai Rufy…ti trovavo veramente adorabile quando eri più giovane. Urlavi e fremevi quando ti portavo all’orgasmo…mi sentivo bene, sai? Ma ora che sei diventato ribelle…sarà ancora più divertente!” mi sussurra con tono folle al mio orecchio, ritornando al suo operato, liberandosi in modo veloce anche dei miei boxer.
Tento in vari modi di liberarmi, ma lui mi blocca con un nuovo bacio, per poi scendere leccandomi e succhiandomi tutto ciò che incontra…
 
 

 
Mi risveglio molto lentamente, e cerco di alzarmi con un colpo di reni, dato che sento ancora le mani legate, ma un braccio sul mio petto mi blocca, facendomi sorprendere un poco…lui…è rimasto qui…
 
“Buongiorno…dormito bene?” lo sento chiedere a bassa voce, mentre si alza per poi farmi girare di schiena slegando i miei arti superiori.
“No. Ma sono sicuro che se te ne andrai, mi sentirò molto meglio” ringhio alzandomi di scatto, guardandolo furente.
Si avvicina velocemente a me, prendendomi il mento tra le dita, per poi soffiarmi a fior di labbra:
“Staremo a vedere…non ti libererai tanto facilmente di me, piccoletto…ci si vede…fufufufufu” sussurra ghignando lievemente per poi allontanarsi…
E’ successo un’altra volta…






Angolo di Alyce: Buonasera a tutti!
Chiedo scusa per il ritardo e anche del capitolo relativamente corto, ma spero comunque, che sia venuto discretamente.
Questa parte di storia è scritta dal punto di vista di Rufy, che trascorre una notte di sesso con Doflamingo.
Sia ben chiaro: Rufy non voleva farlo, ma, sarà legato dal passato o dalle "minacce" del Fenicottero che alla fine lo ha fatto con lui...oltretutto era legato.
Come sono state le scene? Dovevo andare più a fondo o meno?
Ci si vede al prossimo capitolo!
Ci vediamo!
Ciao e un strasuperbacione a tutti!
Alyce :)))))))
  
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