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Autore: Si_Punxx    31/05/2014    1 recensioni
Si avvicinó alla pensilina e si sedette. Questo era Billie Joe Armstrong. Un ragazzo timido, chiuso, senza amici, che si era appena trasferito in una casa piú piccola di quella dove abitava prima, perché dopo la morte di suo padre, sua madre non poteva piú permettersi una casa grande come la prima. Era stato sempre considerato meno di nulla, asociale, uno "scarto della societá", per i suoi gusti "diversi" in fatto di musica, di vestire, di pensare, di sognare. E cosí, un povero ragazzino appena sedicienne, aveva giá ricevuto almeno la metà della merda che il mondo poteva sputargli addosso. Si era costruito un mondo tutto suo, barricato da alti muri, un mondo fatto di musica, di canzoni, di libri, di studio e di solitudine.
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Bilile Joe assunse le famose cinquanta sfumature di rosso, e le sue pupille si illuminarono. -Io…- poi guardò gli occhi del ragazzo davanti a lui… Gli stessi che aveva visto il primo giorno di scuola, quando lo aveva accidentalmente preso in pieno… Gli stessi occhi che aveva fissato ad ogni lezione di musica… Gli stessi che lo avevano visto sorridere, e poi piangere, e poi sorridere di nuovo… Gli stessi occhi che lo avevano salvato.
Genere: Erotico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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~Cap. 2

 

La seconda ora passò veloce, almeno quanto la prima. Il docente di matematica, il professor. Gregory, sembrava parecchio simpatico, ma non meno bravo o attento di qualche professore duro. La campanella della ricreazione risuonó nel cervello di Billie come una sola parola: INFERNO. Il ragazzo che prima lo aveva insultato, si alzó dal suo banco e si diresse verso un altro ragazzo, seduto due banchi dietro di lui. - Bella Dave!- disse battendogli il cinque. L'altro si alzó e rispose :- Bella Darren! Come te la passi, bro?- chiese. Darren non fece nemmeno in tempo a rispondere che  dall'altra parte della classe si alzó un altro ragazzo. -E a me non mi salutate?- esclamó, guardando i due. -Travis!- dissero i due in coro, dirigendosi verso l'altro. Erano tutti e tre grandi, con i muscoli, stile giocatori di football... -Magari lo sono davvero- pensó Billie, mentre assisteva inerte alla scena. I tre si misero a parlare di qualcosa, poi uno di loro (Dave, da quello che aveva capito Billie) lo indicó, e tutti e tre si misero a ridere. Poi il piú grosso, Travis, si diresse verso di lui. -Hey tu!- esclamó indicandolo. Billie non rispose :- Fai finta di non averlo sentito, fai finta che non esista, ignoralo, non guardarlo- pensó. -Hey sfigato! Ti sto parlando!- ripetè il grosso, facendolo rabbrividire. -Ragazzi, abbiamo un muto in classe. Ascoltami sfigato, mia la classe, mie le regole, ok?- Gli urló in faccia Travis. Ma anche quest'ultima volta Billie non rispose. Il grande lo afferró per la maglietta e lo tiró su. -Capito?!- gli ripetè faccia a faccia. Billie annuì e balbettó un "si" costretto. Travis sogghignó e lasció cadere il malcapitato sulla sedia. -Andiamo ragazzi, abbiamo da fare cose piú importanti che parlare con certi sfigati- disse. Poi si giró e si avvió verso la porta della classe, con i suoi cani da guardia al guinzaglio. -Vaffanculo…- bisbigliò Billie, asciugandosi una lacrima che stava per rigargli la guancia. - Non prendertela… Fa così con i più deboli-. Una ragazzina si era avvicinata a lui. Alzò lo sguardo e la squadrò. Era bassina, non molto carina, con due grandi occhiali poggiati sul naso e le treccine. - Piacere, sono Aber… in realtà mo chiamo Monaber, ma odio il mio nome, quindi chiamami Aber- disse lei, allungando la mano per stringere quella di lui. -Io sono B-  -Billie Joe Armstrong- lo interruppe lei. -Si, esatto- rispose lui. -L’ho sentito prima, mentre lo dicevi a miss. Jane. Ti dispiace se mi sposto al banco vicino al tuo?- Wow, quanto parlava quella. Billie guardò prima lei, poi il banco accanto a lui che era vuoto. -Fà pure…- rispose alla fine. Aber raccolse i suoi libri e si spostò, poggiando lo zaino sulla sedia. La campanella suonò, segnando la fine della ricreazione. -Bene…- pensò Billie. Vide rientrare Travis, Dave e Darren in classe. -Hey Trev! Guarda là, abbiamo il club degli sfigati! Hhahahahah- esclamò Darren, guardando i due seduti in fondo. -Hahahahahah che pena- rispose lui. Billie vide una signora entrare in classe. Era bassina, capelli bianchi, arruffati, occhialetti piccoli posati sui capelli. Portava una camicia bianca con un motivo orribile a fiori e una gonna lunga. -Travis Gorner! Sempre a fare casino, tu e i tuoi amichetti! Ma io vi tengo d’occhio, sa? Quest’anno non la passate liscia, io vi boccio!- disse la signora. Poi guardò tutti i presenti in classe e aggiunse con aria di sfida:- Io boccio tutti! E ora tutti seduti!- E dopo aver finito si sedette dietro la cattedra. Aber guardò Billie che sembrava smarrito a quella visione. -Lei è Alexandra Ronald, la professoressa di storia. Non è cattiva come sembra… Peggio- gli sussurrò sorridendo. -Ah, bhè, allora…- rispose lui. L’ora passò veloce, tra le minacce di bocciatura da parte della professoressa e gli sghignazzi dei tre idioti davanti. Stessa cosa per l’ora di scienze, anche se il professore era più giovane, dai lineamenti orientali e sicuramente più simpatico, Mr. Hichi Konigawa. Poi fu l’ora di arte, e Billie adorava quella materia. Il docente, Mr. Pierre Boulerrè era un signorotto sulla sessantina, con uno strano accento (sicuramente francese) e i mustacchi arrotondati. Billie si mise a ridere quando lo vide entrare in classe, ma si rese subito conto del fatto che fosse un tipo serio, anche se alquanto strambo. Campanella, ultima ora. Billie stava ancora finendo di scrivere la lunga lista di materiale che il prof. di arte aveva dato da comprare, quando entrò l’insegnante. -Buongiorno ragazzi, sono il vostro nuovo insegnante di musica, mi chiamo Michael Pritchard-. Billie non riconobbe immediatamente la voce, ma quando alzò lo sguardo e incontrò quello del prof… -Ommioddio…- Pensò. -Non può essere lui… Cristo, no, non ci credo- bisbigliò… Rimase sbigottito per qualche secondo prima di riprendersi.


Angolo dell’autrice

Wounder frikets ragazzi e ragazze, bestioline rare ^.^ Eccomi con il secondo capitolo, yeeeeeeee! a presto con il prossimo. Un ringraziamento speciale va alla mia amica Laura, che legge in anticipo quello che scrivo, e, anche se odia gli yaoi, la costringo a leggerli, e alla fine li apprezza pure XD (ciao frank, tivvùbbi)... Scusate se dovrete aspettare fra un capitolo e l'altro.

Rage & Love

Sil

 
  
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