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Autore: Fairy_Child    31/05/2014    2 recensioni
Reid e Morgan adesso stanno assieme e stanno cercando di nascondere la loro relazione al resto della squadra. Ci riusciranno? MORGAN/REID SLASH! Sequel di "Come potrebbe mai accadere?"
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Morgan, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3: IL DOTTORE GELOSO 

Garcia guardò Reid, poi Morgan, poi di nuovo Reid. "Seriamente, Reid. Perché sei qui? C'è qualcosa che non so?"


"Perché mai dovrebbe esserci, meraviglia?", chiese Morgan, passando con facilità alla modalità «flirt con Garcia». Reid rimase in silenzio, incerto su che cosa dire. Parte di lui sapeva che avrebbe dovuto lasciar fare a Morgan, ma un'altra parte voleva riferire a Garcia quello che stavano facendo sino a pochi minuti fa. "Il ragazzino e io stavamo solo concludendo delle cose per lavoro. Niente di che."

Morgan allontanò Garcia da Reid e cominciò a parlarle. Reid non riusciva a sentire le loro parole, ma poteva dedurre dai movimenti e dall'espressione di Morgan che l'agente stava flirtando con Garcia. Reid sapeva che lo facevano sempre, sempre. Eppure, emerse in lui un sentimento che mai aveva sentito prima. Un sentimento molto forte, un sentimento che significava che avrebbe voluto esserci lui lì, al posto di Garcia. La gelosia.
 
Reid sapeva che non avrebbe dovuto sentirsi così. Morgan e Garcia flirtavano sempre e lui sapeva che la loro relazione era puramente platonica. E ciò non era mai stato un problema.  Ma diciamocelo, non era mai stato a una cena romantica per due e non si era mai baciato sul divano con Morgan proprio prima che quest'ultimo flirtasse con Garcia. L'uomo per lei tirava fuori il suo fascino troppo facilmente.
 
Reid si alzò dal suo posto sul divano e li oltrepassò.  "Penso che me ne andrò a casa a dormire", annunciò.
 
Morgan si girò verso di lui. "Non staremo qui per molto", disse. Reid poteva vedere confusione nel suo viso. 
 
"No, credo di aver bisogno di andare." Prima che Morgan potesse dire qualcosa, Reid passò davanti a Morgan e a Garcia e uscì dalla porta. 

"Che cosa diamine aveva?", domandò Garcia. Morgan non riuscì a spiegarselo. 
 
Quando Morgan il giorno dopo arrivò in ufficio, aveva assolutamente intenzione di parlare con Reid di quanto era successo quando Garcia era arrivata. Non impiegò molto, tuttavia, a realizzare che il ragazzo lo stava evitando.  Quando Reid lo vide camminare verso la stanza, immediatamente si alzò e si diresse verso l'ufficio di Hotch. Non aveva degnato Morgan nemmeno di uno sguardo.
 
Morgan non era mai stato più confuso. Sapeva che Reid aveva gradito la cena ed era abbastanza certo che gli stesse piacendo baciarlo, ma ora il collega non lo guardava nemmeno. C'era una sola cosa da fare.
 
"JJ?" disse, bussando alla porta del suo ufficio. 
 
"Sono piuttosto occupata, Morgan", rispose la donna senza alzare lo sguardo.
 
"Riguarda Spencer", disse Morgan.
 
JJ subito lo guardò. "Vieni dentro e chiudi la porta", disse. Indicò a Morgan di sedersi. "Cosa c'è che non va?" chiese.
 
"Tutto stava andando a meraviglia, ma ora Spencer mi sta ignorando e non so il motivo."
 
"Dimmi cos'è successo", suggerì JJ. "Forse posso aiutare."
 
"Era così nervoso, e lo ero anch'io." cominciò Morgan. "Mi ha detto di non essere mai stato a un vero appuntamento prima, così... l'ho abbracciato per un po'.  Una volta pronta la cena, abbiamo mangiato- e posso dire che gli è piaciuta moltissimo. Poi l'ho tirato verso di me sul tavolo e l'ho baciato." JJ sorrise. "Mi ha avvertito che c'era una candela ardente sotto di noi, così l'ho portato sul divano. Ha esitato di nuovo, ma poi gli ho detto che volevo solo baciarlo, ed è stato tutto ciò che abbiamo fatto, ma dopo un po' è arrivato qualcuno alla porta. Volevamo ignorarlo ma... era Garcia."

"L'hai fatta entrare?", domandò la bionda.
 
"Dovevo. Me l'ha chiesto Spencer.", rispose Morgan. "Non ha sospettato di niente, comunque."
 
"Hai flirtato con lei?" chiese JJ a un tratto.
 
"Cosa?"
 
"Hai flirtato con lei?" ripeté JJ duramente.
 
"Certo! Lo faccio sempre. Spencer lo sa!" rispose Morgan sulla difensiva.
 
"Sì, ma non l'hai mai fatto subito dopo averlo baciato! Era geloso, Morgan."
 
Morgan avrebbe voluto prendersi a calci da solo. Era così ovvio. Certo che Reid era geloso- Morgan era passato dal baciare lui al flirtare con Garcia in pochi istanti! E con le insicurezze di Reid...
 
"Ho davvero combinato un disastro, vero JJ?" si lamentò Morgan. "Non ci stavo pensando, tutto ciò che mi preoccupava era nascondere la verità a Garcia e ho finito col ferirlo."
 
JJ non aveva mai visto Morgan così agitato. Gli importava veramente di Spencer- lo amava. Non poteva sopportare il pensiero di avergli fatto del male. "Puoi rimediare, Derek", disse JJ con un tono di voce molto più morbido. "Ma devi farlo da solo. Conosci Spencer." 
 
"Già" sospirò Morgan. "Ma cosa faccio se non mi ascolta?"
 
"Lo farà, Derek, non preoccuparti di quello", lo assicurò JJ. "Sei la cosa più importante per lui in questo mondo. Ti ama. Parlagli e basta. Per favore."
 
L'agente annuì. "Lo farò." Si alzò dalla sedia. "Devo farlo adesso. Se continuiamo a non parlare per tutto il giorno... gli altri penseranno che c'è qualcosa sotto. E non posso lasciare che il ragazzino si senta così... Non posso fargli questo" 
 
"Buona fortuna, Derek", sospirò JJ mentre Morgan lasciava l'ufficio.
 
Morgan andò dritto nella bullpen. Questa volta Prentiss era alla sua scrivania e Reid stava lavorando, quindi non aveva alcuna possibilità di sfuggirgli. "Posso parlarti per un secondo, Reid?", chiese Morgan.
 
"Sono un po' occupato, Morgan", tagliò corto il collega, senza guardarlo. Prentiss osservò i due, confusa. 
 
"Per piacere, ragazzino?" disse Morgan. "E' importante."
 
Reid guardò in alto e vide lo sguardo implorante negli occhi del collega. "Beh, ok, suppongo...". Si alzò e seguì Morgan nella sala ristoro, mentre Prentiss li guardava andarsene. 

Nel momento in cui entrambi entrarono nella sala, Morgan chiuse la porta dietro di loro. "Dobbiamo parlare, ragazzino", disse.
 
"Cosa c'è di cui parlare?" chiese Reid. "E' arrivata Garcia, così me ne sono andato. Dobbiamo tenere il segreto, giusto?"
 
"So che c'è di più oltre a quello, Spencer", cominciò Morgan. "Stavo parlando con JJ, e mi ha detto come ti sei dovuto sentire dopo che ho cominciato a flirtare con Garcia. Sono stato un idiota."

Reid non sapeva cosa dire. Una parte di lui desiderava immediatamente confortare Morgan,  ma l'altra parte avrebbe voluto concordare, che era stato un idiota.
 
"So che eri geloso, Spencer", continuò Morgan. "Ed è colpa mia. Non avrei dovuto flirtare con Garcia subito dopo averti baciato. Non avrei dovuto farlo e mi dispiace, mi dispiace così tanto."
  
"Non mi sono mai sentito così, prima d'ora", disse il giovane. "Non pensavo nemmeno che fosse possibile sentirsi così gelosi di qualcuno."
 
"E' perfettamente comprensibile, ragazzino", rispose Morgan. "Ho flirtato con una donna mentre ero a un appuntamento con te. Anche se si trattava di Garcia non avrei mai dovuto farlo. Specialmente conoscendoti."
 
"Non voglio perderti, Derek", disse Reid semplicemente.

"Neanche io ti voglio perdere, Spencer", rispose Morgan. "Quello che ho fatto è stato stupido, e mi dispiace. Io... smetterò di flirtare con Garcia, se è questo che vuoi."
 
"Non devi farlo, Derek", disse Reid velocemente. "Suppongo che sia stato solo... il contesto della situazione, tutto qui. Se ti comporti così con lei a lavoro, onestamente, non m'importa. Inoltre, se smetti di flirtare con lei tutto in una volta, lei capirà che c'è qualcosa sotto."
 
"Dovremo inventarci qualche bugia da raccontarle, comunque", disse Morgan. "Ha visto che mi ignoravi, te ne sei andato via improvvisamente ieri notte, e non sono neanche totalmente sicuro che mi abbia creduto quando le ho detto che eri lì per lavoro."
 
"Cosa le diremo?", chiese il giovane genio.

"Non lo so", ammise Morgan. "Non possiamo dirle la verità... a meno che tu non voglia?"
 
Reid fece per dire di no, ma poi si fermò. "Forse dovremmo", disse infine.
 
Morgan era sconvolto. Reid voleva riverarlo a Garcia? "Seriamente, Spencer?" Reid esitò un altro momento, poi annuì. "Come mai lo stai proponendo? Sei tu il primo che voleva mantenere la nostra storia segreta." 
 
"E' Garcia, Derek", rispose Reid. "Lo scoprirà alla fine, e sarebbe molto meglio se glielo rivelassimo noi. E tu hai detto di aver bisogno di un'altra spiegazione sul fatto che io ero a casa tua ieri notte; cosa potrebbe esserci di meglio della verità?"
 
Morgan rifletté sul ragionamento di Reid, realizzando velocemente che aveva ragione. "Potrebbe essere utile avere Garcia dalla nostra parte", meditò. "Potrebbe aiutarci a nasconderci da tutti gli altri." Morgan allungò la mano e prese quella di Reid. "Davvero stiamo per farlo?", sussurrò. "Stiamo davvero per raccontare a Garcia di noi?"

Reid annuì, alzando la mano che aveva unito a quella di Morgan. "Sì, è così."
 
Reid e Morgan camminarono verso l'ingresso, lasciando con riluttanza l'uno la mano dell'altro ed entrando dentro l'indaffarata bullpen. Entrambi videro JJ che li guardava dal suo ufficio e le annuirono, mentre si dirigevano assieme verso l'ufficio di Garcia. Lei li guardò, chiedendosi se i suoi sospetti fossero esatti e se stessero per fare ciò che le avevano detto di non poter fare.
 
"Ehi, baby girl", disse Morgan quando lui e Reid raggiunsero la porta di Garcia. 

Garcia si allontanò dai suoi computer, per vedere i due agenti che stavano lì. "Ehi, voi due. Cosa vi porta alla mia tana?"  

"Abbiamo qualcosa da dirti, Garcia", annunciò Morgan, camminando dritto nel suo ufficio e prendendo posto vicino a lei. Reid esitò all'ingresso. I suoi nervi stavano tornando. Non sapeva cosa fare. 

"Qual è il problema, boy wonder?", domandò Garcia. "Non vi starete ancora evitando l'un l'altro, o sì?" Reid scosse la testa, senza muoversi dalla porta. "Ha qualcosa a che fare con la scorsa notte?"
 
Reid annuì, ma ancora non parlò. Morgan comprese i suoi nervi, e disse: "Spencer, chiudi la porta dietro di te." 
 
Il ragazzino annuì di nuovo e chiuse la porta, spostandosi finalmente per unirsi a Morgan e a Garcia. La donna guardò i due uomini, confusa. "L'hai appena chiamato Spencer? Non usi mai il suo nome. Cosa sta succedendo?"
 
"Quando ho detto che Spencer era a casa mia per parlare di lavoro... ho mentito.", cominciò Morgan.
 
Garcia lo guardò perplessa. "Beh, l'avevo immaginato", disse. "Perché c'era il bisogno di mentirmi, però?"
 
"Perché," Reid parlò, stupendo gli altri due, "la ragione per cui io ero lì... non la possiamo dire a nessuno. Nemmeno a te."
 
"Ma adesso dobbiamo", continuò Morgan. "In parte perché sappiamo che stai iniziando ad avere dei sospetti, in parte perché abbiamo bisogno che tu ci aiuti a nasconderlo e, in parte, perché non ti possiamo mentire più."
 
"Ok, ora mi state preoccupando", disse Garcia. "Cosa sta succedendo?" 
 
"Non è niente di male, Garcia", la assicurò Morgan. "Beh, almeno noi non pensiamo che sia nulla di male. E sono abbastanza sicuro che non lo penserai nemmeno tu."

"Forza ragazzi. Basta tergiversare. Ditemelo e basta."
 
"Ok, prima cosa", cominciò Reid. "C'è una ragione per cui non esco mai con nessuna. Una ragione per cui mi arrabbiavo quando Derek mi prendeva in giro per quello". Fece un respiro profondo. "Sono gay."
 
Gli occhi di Garcia si spalancarono. "Tu- tu gay?" Reid annuì. "Voglio dire, non che io sia contraria, ma sono solo- sono sconvolta. Non posso credere di non essermene accorta."
 
"Non lo rendevo esattamente evidente, Garcia", rispose il ragazzo. "Non lo sapevo neanche io, fino a qualche tempo fa."
 
"Aspetta un attimo", disse Garcia. "Questo cos'ha a che fare con il fatto che eri a casa di Morgan ieri sera?" Morgan si limitò a guardarla, con un sopracciglio alzato. "Non lo capisco", disse lei. "Per una volta nella vita, non riesco a capire."
 
"Spencer, penso che dovremmo semplicemente darle una dimostrazione di ciò che intendiamo.", suggerì Morgan.

Reid si girò verso il collega. "Sei sicuro?" domandò.  Morgan annuì. "Ok allora."
 
Morgan si alzò dalla sedia e si fermò di fronte a Reid. "E' questo quello che intendo." Si avvicinò, tirò Reid verso di sé con entrambe le mani, e lo baciò. Trascorse un lungo momento prima che si separassero. Quando lo fecero, Garcia li stava fissando. "Il mio meraviglioso muffin e il mio piccolo genio, assieme?" disse. Reid e Morgan annuirono. "Wow. Come mai non me ne sono accorta prima?"
 
"Perché ero sempre con una donna diversa", rispose Morgan. "Con una donna, Garcia. Non lo sapevo nemmeno finché Prentiss e io abbiamo infastidito il ragazzino un po' troppo. Ho realizzato di averlo ferito e, beh, mi sono sentito diverso. E' lì che ho capito cosa provavo."
 
"Semplicemente non l'avevo mai ammesso a me stesso", aggiunse Reid.
 
"Allora quando mi sono presentata a casa tua la scorsa notte..."

"Eravamo a un appuntamento, sì", concluse Morgan.

"Mi ha preparato la cena", raccontò Reid. "Non sapevo che fosse in grado di cucinare."
 
"E quando sei arrivata tu, baby girl, ci stavamo baciando sul divano", disse Morgan, attirando lo sguardo di Reid, sorridendo. Reid guardò in basso imbarazzato, ma con un leggero sorriso sul volto.
 
"Devo ammetterlo, non penso di averti mai visto così felice, Reid", osservò Garcia.
 
Reid alzò lo sguardo e guardò direttamente Morgan. "E' perché non sono mai stato così felice. Non sapevo nemmeno che fosse possibile"
 
"Per essere un genio, puoi essere estremamente stupido a volte.", disse la donna. "Certo che è possibile, essere così felici. Devi solo trovare la persona giusta per farlo accadere."
 
"Peccato che non possiamo dirlo a nessuno", sospirò Morgan.

"Lo sa qualcun altro?" chiese Garcia.
 
"JJ", rispose Reid.

"L'avete detto a JJ prima che a me?" esclamò lei.

"In realtà, tecnicamente JJ l'ha detto a me." disse Reid. "Derek e Prentiss si stavano burlando di me, di nuovo, così sono andato nella sala ristoro e JJ è entrata. Mi ha chiesto semplicemente 'da quanto tempo?' e ho capito quello che intendeva."
 
"Oh, la nostra JJ", commentò Garcia.

Come se sapesse che stavano parlando di lei, JJ bussò alla porta e la aprì.  "Ecco dove siete, voi due", disse quando vide Reid e Morgan. "Abbiamo un caso. Milwaukee."
 
I due uomini annuirono, lanciandosi a vicenda degli sguardi obliqui, prima di camminare davanti a JJ e uscire fuori dalla stanza.  Garcia sorrise ai due.
 
"Suppongo che te l'abbiano detto?", cominciò JJ.

Garcia annuì. "Proprio così. Chissà perché, non me n'ero mai resa conto. Non so come, dato che sono onnisciente, ma non lo sapevo. Ma sono contenta che finalmente si siano trovati. Meritano entrambi di essere felici."
 
"Sai, è una buona cosa che adesso ti abbiano coinvolta, Garcia", osservò JJ. "Penso che stia diventando più difficile per loro nascondere il segreto. So che Morgan, almeno, sta facendo fatica a non esternare i propri sentimenti in pubblico. Spencer è... beh, Spencer, ma immagino che si senta allo stesso modo."
 
"Così sarà difficile nasconderlo alla squadra", constatò Garcia.
 
"Sì, ma dobbiamo provarci", rispose JJ. "Per loro. Altrimenti, potrebbero non reggere molto a lungo." 
  
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