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Autore: lully_directioner    31/05/2014    1 recensioni
-Ho portato un amico spero non ti dispiaccia-mi disse indicando con la testa verso la porta che collegava la cucina alla sala dove si trovavano gli altri invitati.
Mi girai per presentarmi ma fui subito rapita dai suoi occhi color smeraldo,il suo sorriso perfetto e le sue fossette.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Harry...io- Lui mi guardava e aspettava che dicessi qualcosa. Abbassa lo sguardo e cominciai a fare dei piccoli cerchi con i piedi nudi sulle mattonelle bianche.
 -io...- Mi bloccai di nuovo con la bocca aperta,provando a far uscire qualche parola. Lui mi sorrise e si avvicinò a me stringendomi i fianchi. Si abbassò alla mia altezza e mi disse
-dimmi Sum,cosa c'è che ti preoccupa-
Ora glielo dico,ora glielo dico.
-Vedi Harry...io- Quella volta cui fermata dal chiudersi della porta di ingresso,susseguita da un rumore di scarpe da ginnastica che si trascinavano sul pavimento di legno.
 -Summer,che cazzo hai fatto?! Ho sentito Lou e...- Si bloccò appena vide la situazione in cucina.
Io mezza nuda contro il bancone e Harry che mi stringeva i fianchi,quasi all'altezza del culo.
 -Ah...Hmmm- Rivolse prima lo sguardo ad Harry e poi fissò i miei occhi.
 -Bhe spero di non avere interrotto qualcosa e comunque vedi di chiamare Lou il prima possibile,è distrutto-
Si portò una mano dietro la testa,evidentemente imbarazzato.
Sentii un rumore di piedi che salivano di corsa le scale per poi sentire una porta chiudersi molto violentemente.
 Eravamo finalmente soli,senza nessuna preoccupazione. Eccetto una,me è il mio bambino.
 -Allora? Che stavamo dicendo?- Disse in un sospiro. Cazzo,pensavo se ne fosse dimenticato.
 -Niente di importante-dissi girandomi è porgendogli una tazza di the,ormai freddo.
 -ti credo sulla parola,Sum-disse sospirando,ormai sconfitto. Alzai gli occhi al cielo e appena mi girai verso il salone emisi un piccolo gridolino di vittoria. Mi buttai sul divano e aspettai che lui si sedesse accanto a me per poi appoggiare le mie gambe sulle sue ginocchia.
 -comunque la mia proposta è sempre valida,piccola-
 -non cresci mai,eh-dissi ridendo mentre gli buttavo un cuscino in piena faccia.
 -sono un ragazzo di 19 anni,mi dovrò pure portare avanti no? E poi non ti ho chiesto mica di fare un bambino!
- Quelle parole mi ruppero in mille pezzi. Così taglienti,innocenti,dette quasi con noncuranza.
 -Hmmmm...no,hai ragione-dissi con un sorriso tirato,falso quanto le tette della ex di Zayn e fidatevi sono enormi quei due aisberg.
Mi sorrise per poi stendersi su di me e cominciando a baciarmi il collo.
 Cazzo.
Mi prese la mano.
Cazzo.
 La portò sui suoi jeans.
 Cazzo.
 La condusse sotto al tessuto nero e duro dei boxer.
Cazzo.
 E mi fece arrivare alla sua erezione.
 Cazzo al quadrato.
 Era eccitato e si vedeva molto bene.
 Ritrassi la mano.
 Lui si fermò e mi guardò.
-dammi una buona ragione,una sola,per non sbatterti sul letto e fare l'amore con te-
 In realtà non c'erano buone ragioni ma solo quella che esisteva,valeva per tutte.
 Non risposi.
Lui mi prese in braccio sorridendomi e mi portò in camera mia,salendo con abilità tutte le scale.
 Chiuse la porta a chiave e mi posò delicatamente sul letto. Spalancò le mie gambe e si mise in mezzo. Premette con foga le sue labbra sulle mie. Erano morbide e calde,mi facevano rabbrividire .
Volevo che entrasse dentro di me,ma solo quella ragione mi faceva capire che non era giusto.
 E se l'avessi perso dopo tutto quel piacere. Poggiai una mano sul petto di Harry.
 Lui mi guardò spaventato per poi serrare la mascella. Si alzò e si allontanò dal letto.
-H...Harry...-ma lui sbattè la porta della mia camera,attraversò veloce le scale e uscì e in quel momento cui presa dalla rabbia e dall'adrenalina.
 Mi avvicinai alla finestra e urlai con tutta la forza che avevo in corpo. -Harry!- Lui si girò sconvolto.
 -Sono incinta!-lo urlai,fiera di averlo finalmente fatto.
 Lo vidi poi. Li. Con quello sguardo perso. Gli occhi serrati. Impauriti.
Li chiuse per qualche secondo e poi…poi se ne andò.
Se ne andò,semplicemente.

Gli occhi colmi di tristezza,di rabbia,di frustrazione.
Salì in macchina e con ferocia chiuse la portiera e partì…non sapevo se l’avrei mai più rivisto.
Gli occhi che bruciavano,colmi di lacrime,di paure.
-Hai detto che mi avresti amata per sempre!-urlai con gli occhi che adesso stavano per cedere.
-Vaffanculo Styles!- lanciai la piantina che avevo sul davanzale,quella che lui e Lou mi avevano regalato per il mio compleanno.
Ma sapevo che le mie parole non avevano nessun significato.
Io non lo odiavo.
Io.
Lo.
…amavo.
Lo amavo.
Cazzo.
Io lo amavo…veramente.
-Sono una stupida-
Ora mi mancava l’ultimo passo.
Ma come l’avrei potuto affrontare?

Oramai ero sola,e adesso lo potevo dire sul serio.
Mi gettai in un angolo,alzai la testa e per un attimo rimasi in silenzio.
Rimasi in silenzio.
Stesi le gambe e tutto rimase zitto,solo per me.
“lo senti vero”
“Cosa?”
“Ma come? Il rumore assordante del vento”
“Ma cosa stai dicendo?!E’ impossibile!”
“Mamma me lo dice sempre,quando sei in difficoltà,rimani in silenzio e ascolta quello che ti dice il vento”
“Hai una grande immaginazione Lou,lo sai vero?”
Adesso,a distanza di troppi anni capivo finalmente quelle parole.
-Lou…- poggiai la testa contro il muro.
Le lacrime nere mi bagnarono la maglia bianca.
“Stai zitta”
Mi girai di scatto.
-Lou?-
“Ho detto stai zitta,ascolta quello che ti dice il vento”
Guardai avanti,verso i ricordi e le lacrime non smisero per un secondo di scendere.
Ecco che quella camera,così piena di amore e così grande e tutto ad un tratto mi parve così piccola ed insignificante.
Ecco che quelle parole dette in loro presenza diventavano discorsi insensati,parole al vento che venivano risucchiate in un baratro infinito.
-Zayn!-urlai.
-Zaaaayyyynnnn!-dissi piangendo e allunando ogni singola lettera.
Sentii dei passi velovi lungo il piano e poi la mia porta si aprì di scatto.
-Che diavolo è successo?!-
Rimasi zitta mentre lui si rendeva conto di quello che stava succedendo intorno a lui.
-Sum…-disse piano venendomi a stringere forte.
-stai calma-mi sfiorò i capelli e li baciò-adesso stai solo calma-
-ma…e…se fosse suo?-
-Ha fatto la sua scelta-
-Ma…-una lacrima mi rigò piano il viso
-io lo amo- lui mi guardò e mi sorrise.
-ma,pure lui…-
-No,sarebbe rimasto-
Lui non rispose,capì che avevo ragione.
Rimanemmo zitti,così,senza dire niente.
-E’ ora di chiamare Lou…ti lascio un po’ da sola-
-Grazie-dissi in un soffio.
Chiuse la porta alle sue spalle e io presi il telefono tra le mani.
Ero indecisa,chiamarlo o non chiamarlo?
Alla fine gli mandai un messaggio.
“Ho sentito il rumore del vento”
Ma lui non rispose.
Secondi,minuti,ore ma…niente,nessuna risposta.
Era troppo incazzato con me,troppo.
Ma poi,il telefono cominciò a vibrare.
Lessi il nome di Lou con sotto una faccia stupida che aveva scattato lui.
Presi il telefono e premetti il tasto senza pensarci nemmeno un secondo.
-Sai-cominciò-ho pensato che una telefonata sarebbe stata molto più carina di una fredda risposta-
-Bhe,io…-
-No,il tuo messaggio non è stato affatto freddo-
Per la prima volta,parlare con lui,mi metteva a disagio.
-mi manchirom-
Rimasi zitta.
-Sai quante volte ho voluto far combaciare le nostre labbra,cazzo. E quante volte mi sono detto di no? Troppe,cazzo,troppe-
Ancora il silenzio.
-Ho bisogno di vederti-
-Vieni-dissi di getto e con la voce rotta dalle lacrime.
-Cinque minuti e sono da te-chiuse òa telefoata e rimasi così,li a piangere.

Cinque minuti esatti dopo il campanella suonò ma poi aprì la porta con le chiavi che gli avevo dato molto tempo fa.
Salì veloce le scale e afferrò la maniglia della mia porta indugiando un po’ prima di abbassarla.
-Sum-disse in tono comprensivo e leggero.
Si avvicinò e mi strinse tra le sue braccia.
Mi guardò negli occhi,con quei suoi fottutissimi occhi azzurri e si avvicinò,dischiuse le labbra e le fece avvicinare alle mie.
Ma…si fermò.
Mi guardò negli occhi e fece per allontanarsi ma poi…non so come successe..lo afferrai per la maglietta bianca e lo avvicinai a me.
Infilai la mia lingua nella sua bocca,lungo la gola.
Appena capì cosa stava succedendo,chiuse gli occhi e ricambiò con tutta la passione che aveva in corpo in quel momento.
Mi prese le mani e mi portò sul letto.
Mi fece stendere e si mise su di me.
Mi continuò a baciare ma sapeva che non sarei ami andata fino in fondo e che quella sarebbe stata la prima e l’ultima volta.
-Ti…amo-ecco le parole che avevo sempre temuto di sentire uscire dalle sue labbra,così fottutamente perfette.
Premetti con dolcezza le labbra sulle sue,illuminate dai raggi del sole che filtravano dalle tendine.
-Questo è un addio,immagino-
Lo baciai per calmarlo.
Era agitato,lo capivo.
-Io lo amo-
-Lo so-
Si alzò,mi sorrise e uscì dalla porta.
Mi sedetti sul letto con le gambe incrociate e le mani in grembo.
“Hey”
Ancora quel sibilo,ancora quelle parole indecifrabili.
“Wake up”
-per piacere…fermati-
Mi premetti le mani contro le orecchie.
-Sta zitto,per piacere-
“Open your eyes”
Mi presi il viso tra le mani.
Le parole aumentavano sempre di più.
Sempre più forti.
Sempre più vere.
-Fa…male-
Le lacrime ripresero quello che avevano lasciato,quando era arrivato Lou.
La maglietta si colorò di nero,definitivamente.
-Io…-
“Wake up”
-Io…-
“Open your eyes”
-Cazzo…-mi toccai la pancia.
-Fa…cos’ fottutamente male-
Decisi di non chiamare mio fratello,almeno per una volta.
Mi alzai con tutta la forza che mi era rimasta,crsi giù per le scale e uscii.
Corsi,forse per minuti,ore,ma io non riuscivo a sentire la fatica.
L’aria mi scorreva sul volto e le gambe ormai si muovevano da sole.
Arrivai davanti ad un portico ornato da mille fiori colorati che davano un aria di felicità,almeno apparente.
Salii le scale che si trovavano davanti alla porta e d’impulso,suonai.
Attesi pochi secondi e prima che una figura poco più alta di me mi aprisse.
-Sum…-
I suoi occhi ricordavano un mare in tempesta,proprio come il mio cuore in quel momento.
Scossi la testa e poi mi aggrappai al suo collo e feci avvicinare i nostri nasi.
Le nostre labbra erano a pochi millimetri di distanza ma questo non mi fermò dal dire quelle semplici parole.
-Sono incinta…-



SPAZIO AUTRICE
Devo ammettere che scrivere in questo periodo mi sta facendo bene,almeno posso esprimere un pò i miei pensieri,anche se indirettamente.
Bene...ciao!
allora,come abbiamo visto Harry è scosso e non poco.
Ha paura,questo è chiaro e lei ha paura di non rivederlo mai più ma ha capito di amarlo veramente.
Lou e Sum hanno chiarito tutto e lui non vuole accettare il fatto che lei non lo ami.
Si...la storia si fa complicata e spero che voi vogliate continuare a seguire questi intrecci amorosi con me...
Spero continuerete a seguirmi!
Se vi è piaciuto lasciae un commento anche semplicemente un ciao per famri capire che siete ancora con me...
Grazie per tutto il vostro sostegno.

 

 

 

  
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