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Autore: MithriLady    05/08/2008    2 recensioni
E se...Sweeney Todd soffrisse d'amnesia?
Riuscirà il nostro amato barbiere a ritrovare se stesso nella grigia Londra del XIX secolo?
Genere: Parodia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi con un altro capitolo!!

Prima di tutto ringrazio Nellie89 per l'incoraggiamento, mi ha fatto piacere che ti sia piaciuta (piacere piaciuta, scusate XD) e che certo che ho notato la tua passione per il pairing Sweeney-Lovett, mi stai lentamente (e piacevolmente) contagiando!!
E che dire per il futuro di questa storia...chissà, forse potrebbe accadere qualcosa, del resto il nostro Todd è di mente debole (beninteso!) e conoscendo il caratterino della Lovett lo scoprire una cosa così favorevole per i suoi intenti potrebbe ribaltare la situazione! Ma è tutto da vedere - anche perchè devo vedere quanto regge la MIA mente a fantasticare XD
ma ora basta cianciare, buona lettura!^^

_________________________

Benjamin Barker

Aveva percorso quelle strade tante volte in passato, ma ora non riusciva a rammentare alcunché.
Dopo ore e ore di cammino, e infinite imprecazioni involontarie in prosa, non si sa come l’uomo giunse infine alla sua destinazione: alta, imponente e maledettamente armonizzata con l’atmosfera del posto. Era la sua casa, ove per anni aveva prestato servizio alla città con le sue preziose abilità di barbiere. La fissò con intensità. Poi si voltò e continuò per un’altra strada.
“Che diamine di posto è questo? Ottime strutture, non c’è che dire, ma so di sbagliarmi…dovevo essere un fruttivendolo. O qualcosa di simile”

Sfinito, si ritrovò a rubare per sopravvivere. Era ridotto a un relitto. Nessuno lo riconosceva, o così gli pareva; e nell’eventualità che lo scoprissero, bastava dargli uno sguardo per convincersi a non inseguirlo.
Passarono un paio di settimane dal suo approdo; ed era felice, cominciava a ricordare.
“Sì, non c’è dubbio. Un ladro” si diceva sempre.

Finché non si ritrovò nuovamente nei pressi della sua vecchia abitazione. Di certo aveva già dimenticato di esserci passato una ventina di volte.
Ma stavolta rimase attratto da una grossa insegna che recitava: Mrs. Lovett Pie Shop.
“Fantastico!” si disse. Non mangiava dalla sera precedente, e vista l’evidente poca frequenza di clienti del posto rubare qualche delizia doveva essere un giochetto da nulla.
Aprì lentamente la porta del negozio, silenzioso e guardingo. Era un posto trasandato e buio, con delle finestre velate da tende grigiastre e tavoli in legno grezzo. Sul fondo, seminascosto dall’oscurità, un lungo tavolo dove polvere e farina si mescolavano, pieno di attrezzi da cucina, ingredienti e qualche boccale mezzo vuoto di birra. Dietro il bancone una donna si affaccendava a preparare la pasta pronta da farcire.
“E’ sola, posso farcela. Non dovrei metterci molto…Anche se quel coltello mi preoccupa.” Pensò l’uomo.
Improvvisamente, mentre era fermo a pensare sul da farsi, la donna si accorse di lui, lanciando un verso di spavento. Era fatta. Non potevano non restare disgustati da lui, o almeno allontanarsi per via del tanfo che emanava. Pronto per attuare il piano, restò di sasso scoprendo che gli si stava avvicinando, dritta e decisa. A quanto pare non temeva il suo aspetto.

Wait!
What's your rush? What's your hurry?
You gave me such a…
Fright, I thought you was a ghost!


Un fantasma?? Che fosse sotto l’effetto di qualche droga?

Half a minute, can'tcher sit!
Sit you down, sit!
All I meant is that I haven't seen a customer for weeks!


Lo sbatacchiò sulla sedia.
Ma certo! Poteva fingersi un cliente!

Did you come here for a pie, sir?
Do forgive me if me head's a little vague…
Ugh! What is that?
But you think we had the plague!
From the way that people
Keep avoiding…
No you don't!


Piuttosto violenta la tipa.

Heaven knows I try, sir!
But there's no one comes in even to inhale!
Right you are, sir, would you like a drop of ale?


Ecco, ora si cominciava a ragionare!

Mind you, I can't hardly blame them!
These are probably the worst pies in London!
I know why nobody cares to take them,
I should know,
I make them,
But good? No!
The worst pies in London,
Even that's polite!
The worst pies in London,
If you doubt it, take a bite!


Se nessuno li comprava tanto meglio, erano tutti per lui! Che dovevano avere poi di così tremendo…diede un morso. Restò pietrificato.

Is that just disgusting?
You have to concede it!
It's nothing but crusting!
Here, drink this, you'll need it!
The worst pies in London...


Ingurgitò il boccale di birra che gli porse, soffocandosi. La donna non parve accorgersene, presa com’era dall’appassionato racconto.
Quindi riprese a lavorare la pasta con l’energia di un lottatore di sumo.

And no wonder with the price of meat
What it is
When you get it
Never
Thought I'd live to see the day
Men'd think it was a treat
Findin' poor
Animals
Wot are dyin' in the street!


Dovevano avere un buon gusto. Di certo migliore di quello di quegli orrendi pasticci.

Mrs. Mooney has a pie shop!
Does a business but I notice something weird.
Lately all her neighbors' cats have disappeared!
Have to hand it to her --
Wot I calls
Enterprise
Poppin' pussies into pies!


Gli venne un leggero languorino. Ricordava quando un paio di giorni fa aveva catturato un gattino per cena.

Wouldn't do in my shop!
Just the thought of it's enough to make you sick!
And I'm tellin' you, them pussycats is quick!


Aveva perso ogni speranza. Se almeno anche lei avesse usato una carne migliore, sarebbe rimasto volentieri al negozio, rendendola schiava e minacciandola di morte nel caso non volesse cucinare per lui. Ma tutto questo fece aumentare il suo appetito; e ancor di più il languorino, pensando ai gatti.

No denying times is hard, sir
Even harder than the worst pies in London!
Only lard and nothing more --
Is that just revolting,
All greasy and gritty?


Bevve un’altro sorso, sentiva il terribile gusto ancora in gola. Restava lì ad ascoltarla solo per non essere scortese, ma iniziava a spazientirsi.

It looks like it's molting,
And tastes like,
Well, pity
A woman alone,
With limited wind,
And the worst pies in London!
Ah, sir, times is hard,
Times is hard!


Ebbe pietà per quel povero insetto.
_______________________________________

Quando la donna ebbe finito, l’uomo si rese conto di non poter più contare sull’apparenza del proprio aspetto, né del lezzo che emanava, dato che gli si era avvicinata troppe volte per non essersene accorta.
D’altronde, anche lei sembrava decisamente sciupata. Percepì un ché di affinità.
Lo invitò a bere un bicchiere di gin nell’altra stanza, e lui accettò senza obbiettare; qualsiasi cosa fosse, di sicuro doveva dissetare. Ma non dimenticò il motivo per cui era lì.
L’altra stanza era meno spartana, ma conservava sempre una lugubre luce, addolcita lievemente dal caminetto nel centro. Fece un breve calcolo: nessuno avrebbe potuto scoprirlo; ma mentre le si avvicinava furtivo, fu costretto a sedersi e a bere.
Bruciava come fuoco in gola! Ma a parte qualche colpetto di tosse impercettibile, non volle dare segno di disapprovare. La donna non faceva altro che parlargli delle sue condizioni finanziarie… e di tappezzeria.
Cosa ci trovava di così interessante? Poi l’uomo le diede uno sguardo, e intravide cosa aveva alle spalle: sembrava una stanza disusata, più in alto rispetto al loro livello. Avrebbe potuto imprigionarla laggiù.
Ma mentre fissava la scalinata lo colse un’acuta fitta alla testa, e gli parve di rammentare qualcosa di lontano e inarrivabile. La donna se ne accorse e riprese a parlare.
“Oh quella? Dicono che è stregata.”
“Stregata?”
“Sì. Qualcosa di terribile accadde, tanto tempo fa.”

There was a barber and his wife,
And he was beautiful
A proper artist with a knife,
But they transported him for life.
And he was beautiful...


“Barbiere..?” Chiese l’uomo. Una nuova luce pareva illuminare ora l’oscurità nella sua mente.
“Barker era il suo nome, Benjamin Barker.”
Volle saperne di più. “Qual’era la sua colpa?” Chiese d’istinto. Ma poi sembrò correggersi.
“No, no, no, un attimo…come faceva?”
“Faceva cosa?”
“La canzone. Come avete detto?”
La donna lo guardò sorpresa; poi ricominciò.

There was a barber and his wife…

“Uhm..sì, sì certo…”

… And he was beautiful…

“No. Qui non ci siamo. Era lei ad essere bellissima, me lo ricordo!”
“No, signore. Lui era bellissimo.”

She was beautiful!

No! He was beautiful!

She!!

He!!


E così continuarono fino a non avere più fiato.
“Almeno fatemi finire la storia, diamine!” Strillò lei, esasperata.
“Ok, glielo concedo”
“Oh dio mio grazie…! Insomma eravamo alla sua colpa. Beh, era uno stupido. ” Poi ritrovò rapidamente la sua dolce voce.

He had this wife, y'see,
Pretty little thing,
Silly little nit,
Had her chance for the moon on a string.
Poor thing.
Poor thing.
There were these two, y'see,
Wanted her like mad,
One of 'em a judge, t'other one his beadle!
Every day they'd nudge and they'd wheedle!
But she wouldn't budge from her needle!
Too bad,
Pure thing.
So they merely shipped the poor blighter off south, they did,
Leavin' 'er with nothing but grief and a year-old kid!
Did she use her head even then? Oh no, God forbid!
Poor fool!
Ah, but there was worse yet to come, poor thing...

Well, Beadle calls on her all polite,
Poor thing,
Poor thing!
The judge, he tells her is all contrite,
He blames himself for her dreadful plight,
She must come straight to his house tonight,
Poor thing,
Poor thing!

Of course when she goes there, poor thing, poor thing,
They're 'avin' this ball all in masks!
There's no one she knows there, poor dear, poor thing!
She wanders tormented and drinks, poor thing!
The judge has repented, she thinks, poor thing!
'Oh, where is Judge Turpin,' she asks...
'E was there alright,
Only not so contrite!

She wasn't no match for such craft, y'see,
And everyone thought it so droll.
They figured she had to be daft, y'see,
So all of them stood there and laughed, y'see!
Poor soul!
Poor thing!


Durante questo triste racconto, l’uomo restò ad ascoltare con uno sguardo truce e perso in ricordi obliati. Sì, ecco cosa doveva essere successo nel frattempo. Ma cosa più importante, sapeva COS’ERA e che lavoro faceva in realtà.
Poi, inconsapevolmente, provò un forte dolore al petto, come se quelle vicende lo riguardassero da vicino…ma certo! Sua moglie! Come aveva potuto dimenticarsene?? Lui era rimasto in carcere per 15 anni, in attesa di rivederla, di rivedere lei e sua figlia!
Ma ora era tornato, e poteva riprendersi quello che era suo di diritto, quello che rappresentava la sua ragione di vivere.
“NO!!” Urlò con quanto fiato gli era rimasto dalla discussione precedente, tossendo violentemente.
“Allora siete voi…Benjamin Barker!”
“No. Nessun Barker. Mi chiami…vediamo… Todd per ora se le và. Sweeney Todd, ecco. Ok? Finché non avrò detto la mia versione di chi era bellissimo - cioè bellissima - non me ne andrò di qui”
“Va bene, signor Bark…ehm Todd. Dica pure” Concluse lei spazientita.
E il signor Todd cantò finalmente quello che avrebbe dovuto cantare ad Antony.

Conclusa la disputa, si misero d’accordo che sì, entrambi erano bellissimi, ma solo uno di loro era vivo.
E purtroppo tutt’altro che allegro.
  
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