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Autore: emily12_    01/06/2014    1 recensioni
E se Tobias e Tris si rincontrassero?
Finale alternativo della saga di Divergent.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Four/Quattro (Tobias), Tris
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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CAPITOLO 3

 

TOBIAS

 

Sono ancora in biblioteca.

Sì, lo so che non dovrei e che dopo quello che è successo con quel libricino è pericoloso, ma il desiderio di saperne di più è più forte di me.

Sto frugando tra gli scaffali quando sento qualcuno che entra nella mia stessa stanza, sto per controllare chi sia.

Ehi, sarà meglio chiudere la porta.” dice una voce.

Tranquillo, siamo soli.” risponde l'altro.

Mi blocco, fermo immobile cercando di non respirare.

Novità? No, nessuna in particolare...forse solo l'arrivo di due ragazzi nuovi che si sono messi a ficcanasare in giro...”

Sapete cosa dovete fare.”

Sì capo, ho già provveduto. E' stata aumentata la dose di siero della memoria nell'acqua per velocizzare l'eliminazione dei ricordi. Mi dia una settimana al massimo e questi ragazzi saranno sistemati.”

Bene. Odio i ragazzi ficcanaso.” la voce si fa ora più carezzevole “siete sempre stato un buon socio, sapete?”

Ma non dovete signore, dovere...”

Bene, bene. Il signor Travis Polepronte è sistemato?”

Il processo sarà domani, signore.”

Sono fiero di lei. A domani allora.”

La seconda voce riaprì la porta “A domani, signore.” i due se ne andarono.

 

Ricomincio a respirare di nuovo, ma una nuova paura si impossessa i me: ci tengono d'occhio e tra una settimana i nostri ricordi non esisteranno più.

Non abbiamo molto tempo.

 

TRIS

 

Mi lego il maglioncino in vita, c'è un sole bellissimo e comincio a canticchiare.

Sbam!

Figuriamoci se non finivo per sbattere contro qualcuno.

Scusa...” è una vocetta sottile, i capelli che cadono a ciocche irregolari e morbide sulle spalle. Un sorriso gentile.

Non è nien...” non riesco a finire la frase, non ho più voce.

E' lei: Margaret.

I ricordi mi investono con una potenza che avevo dimenticato, la ragazza sembra talmente tanto mia madre...vorrei quasi toccarla per sentire se esiste davvero.

Tutto bene?” mi chiede lei. Ha un sorriso che scioglie il cuore, o almeno, a me fa esattamente quell'effetto.

La fisso inebetita.

Ehi...” ripete poco convinta.

Sì, sto bene...”

Per fortuna.” dice e fa per andarsene.

No!”

Mi guarda sorpresa.

Io..Io...non andare via subito..” devo inventare qualcosa per farla restare con me “mi aiuteresti a trovare...ecco...la Piazza dei Cerchi?” spero di essere convincente.

Sì,ok.” sembra sospettosa adesso.

Mi accompagna senza parlarmi, ma io non posso fare a meno di tenere i miei occhi fissi su di lei.

Eccoci arrivati.” dice.

La piazza è affollata quasi come la mia testa e faccio fatica a sentire le sue parole.

Ciao.” dice.

Sparisce dietro l'angolo senza aspettare una mia risposta.

La posso capire: non sono stata né socievole, né simpatica.

Proseguo la via per tornare dove ero prima, non avevo niente da fare lì.

Non ho concluso niente con Margaret, che stupida che sono.

Ma devo, devo riuscire a scoprire qualcosa.

 

MARGARET

 

Non mi fido di lei.

E' strana: mi ha chiesto di portarla alla piazza e poi quando me ne sono andata ho visto che se n'è andata subito anche lei.

Sembrava volesse dirmi qualcosa, a tratti continuava ad aprire e chiudere la bocca senza mai emettere un suono.

Non mi fido per niente.

Mi ritrovo a seguirla senza neanche rendermene conto, voglio scoprire chi è.

 

TRIS

 

Sto camminando per una stradina secondaria, ho bisogno di silenzio, quindi evito quelle principali.

Ad un tratto sento un lamento irregolare appena dietro l'angolo, dei singhiozzi.

Mossa da una curiosità che sarebbe meglio non avessi, mi avvicino per vedere chi è.

Rimango con la bocca mezza aperta senza sapere cosa fare: è Mark.

L'ultima persona che mi sarei aspettata di vedere.

Ha un abbigliamento troppo perbene e pulito per un vicolo del genere.

Mi guarda spaesato e mi si stringe lo stomaco dalla tenerezza e dalla pietà, è uno sguardo che credo di aver avuto molte volte anch'io.

Tris...no non guardarmi, non così...” la sua voce è rotta dal pianto.

Sono spiazzata.

Oh Tris...quanto le assomigli...se solo tu...oh..ma non sarebbe possibile...va via Tris..”

Ma...M..Mark, io voglio aiutarti...cos'è successo?” la mia voce sembra appartenere a qualcun' altro.

Oggi...oggi è l'anniversario del giorno in cui io...” si ferma e mi guarda con occhi penetranti e imploranti “posso fidarmi di te?” chiede.

Certo.” sussurro inginocchiandomi commossa accanto a lui.

Due anni fa, in questo giorno, sono arrivato qui. Ho lasciato alle mie spalle tutto...la mia famiglia, la mia ragazza Louise, ho perso la mia vita.” la sua voce si spezza “e non posso fare nulla per tornare indietro...io non so...non so se tu capisci cosa intendo, se non hai ancora dimenticato...” mi gurda con una strana scintilla negli occhi. Speranza, forse.

Sto per mettermi a piangere assieme a lui, ma perché tutta questa solidarietà?

Il fatto è che in fondo io e lui ci assomigliamo: la nostra vita si è spezzata nello stesso modo.

Sì, capisco cosa intendi.” gli sorrido amorevolmente “Ma io e un'altra persona stiamo cercando di fare comunque qualcosa, di non dimenticare, e magari andarcene in qualche modo..”

Continua...” sta pendendo dalle mie labbra.

Sì...ecco...io credo che con dell'impegno riusciremo a fare qualcosa.” sono stranamente imbarazzata.

Tu e chi?” chiede secco, ma poi cambia stranamente tono tornando gentile.

Non...non lo conosci.” sussurro e mi asciugo le mani sudate nei pantaloni rialzandomi.

Ti devo far conoscere una persona.” mi dice.

Si muove a scatti, è sudato e ha il fiato irregolare.

E' un uomo che ora è in prigione perché, sai, ha scoperto troppe cose e al governo non va bene. Possiamo ottenere il permesso di parlargli prima che lo giustizino...”

Lo giustizieranno??”

Sì, qui le regole vanno rispettate e sarebbe meglio non immischiarsi in ricerche come la mia o la tua...ma se vuoi rischiare...Parlare con lui potrebbe essere davvero molto utile.”

Accetto e Mark mi porta con lui fino al palazzo del governatore e poi giù nelle segrete.

L'edificio è austero e umido con un'alta torre.

Le pareti di pietra della prigione mi tolgono un po' il fiato e comincio a soffrire di claustrofobia.

Ci fermiamo davanti a delle sbarre robuste e rugginose.

Dentro c'è un uomo con la barba incolta che ci guarda prima sorpreso, poi spaventato, dopodiché i suoi occhi tornano vuoti.

Entriamo a parlargli.” propone Mark.

Non gli chiedo come faccia ad avere le chiavi della cella.

Ora l'uomo all'interno spalanca gli occhi e la bocca, ma esce solo un debole: “No...”

Lo guardo interrogativa, sento che sta succedendo qualcosa di sbagliato.

Mi giro verso Mark.

Ma lui non è entrato con me. E' rimasto fuori. Fuori dalla cella.

Sulla sua faccia si dipinge un debole sorriso soddisfatto e prima che io abbia il tempo di reagire, lui richiude le sbarre.

Il mondo mi cade addosso e ho un terribile ronzio nelle orecchie.

Ciao, Tris.” ma prima di andarsene si rigira “Un consiglio cara: non raccontare mai i tuoi piani e le tue scoperte illegali al primo che passa.”

Fammi uscire!! Fammi uscire stronzo!! Ti ho detto di...” la voce mi muore in gola.

Se ne è già andato e io non posso fare nulla.

Che stupida sono stata.

Mi maledico, mi odio.

Mi lascio cadere sulle ginocchia e comincio a singhiozzare, senza riuscire a fermarmi.

Sembro una bambina, ma ormai non mi importa più di niente, perché rimarrò chiusa qua dentro per sempre.

Tranne che...il mio cuore manca un battito.

Devo ancora fare qualcosa....devo...ma come?

Tobias è chissà dove con le guardie che lo stanno cercando.

Devo avvertirlo.

Ma so che è impossibile.

Sono inutile ora.

 

MARGARET

 

Ho visto e ho sentito tutto, anche se so che non è una cosa giusta pedinare le persone.

Quello che diceva la ragazza sul poter tornare indietro, quando ha detto che lei viene da un altro posto, e che stando qua dimentichiamo in nostro passato...mi ha scioccata.

Non so ancora se stesse delirando o se dicesse la verità.

Ma è ingiusto ciò che ha fatto quell'uomo: l'ha ingannata nel più subdolo dei modi.

Tutto questo mi brucia nello stomaco, e non riesco a smettere di pensarci.

Potrei fare qualcosa, ma sarebbe rischioso.

No, stavolta non posso tacere, fare finta di niente.

Mi sento legata a quella ragazza senza neanche saperne il motivo.

Almeno potrei provare a parlarle, per vedere che cosa si potrebbe fare.

Ho deciso.

C'è una bocchetta dell'aria di quella cella in via Tassi, e non è controllata.

Lo so perché la zia l'ha usata per diversi mesi quando lo zio era dentro.

Vado là spedita, non ho nessun ripensamento, e allora perché le ginocchia mi tremano così tanto?

 

TRIS

 

L'uomo che è con me si chiama Travis, ed è molto simpatico.

Ma mi ha detto che presto non saremo più in cella insieme, senza però spiegarmi il motivo.

Mi ha parlato di dov'era lui prima di arrivare qui: era un posto bellissimo, a suo parere, c'era sempre il sole e lui nei fine settimana usciva quasi sempre con la barca.

Non c'è proprio modo per tornare indietro?” gli chiedo, perché spero che Mark sia stato sincero quando mi ha detto che lui di questo argomento se ne intendeva.

Morendo te ne vai. Ma non sai dove finisci. Avevo...avevo cominciato degli esperimenti per fare tornare la memoria...ci ero quasi riuscito. E degli altri per viaggiare da un universo all'altro a proprio piacimento. Magari se avessi avuto più tempo ce l'avrei anche fatta...” ha un sorriso triste che non so come interpretare.

Improvvisamente ridacchia: “Ormai lascio che la vita faccia di me ciò che vuole.”

Rimango in silenzio.

Tris! Tris sono qui...” un bisbiglio dall'alto che mi chiama.

Ma chi potrebbe mai...

Qui nell'angolo...sono Margaret...”

Con il cuore che batte all'impazzata salgo in punta di piedi sul pagliericcio e mi ritrovo il suo viso a pochi centimetri in un piccolo oblo per il ricambio dell'aria, separato da un fitta grata.

Cercherò di fare qualcosa Tris...” mi sta dicendo “dimmi chi devo contattare, dimmi tutto quello che vuoi e lo farò. Bisogna tirarti fuori da qui.”

Un enorme desiderio di libertà per poco mi acceca, ma so che è troppo rischioso tentare di farmi uscire.

Potrei dirle di contattare Tobias, ma lui ha già rischiato troppo per me.

Eppure c'è una cosa che può fare.

Margaret, ascoltami bene. Vai da tua nonna, ringraziala e chiedile di un certo Tobias. Digli di andarsene dalla città, di non fare ritorno e di non cercarmi.”

Ma...”

No, Margaret.” la anticipo “fai come ti ho detto, per favore. E digli un'altra cosa, digli che...che mi dispiace tanto.”

Vedo una lacrima di impotenza scenderle sulla guancia, poi annuisce e se ne va.

Mi accascio a terra.

Stavolta neanche le lacrime possono aiutarmi.

Ho dimenticato un messaggio per Margaret, dovevo dirle che assomiglia a mia madre, che le voglio bene. E dovevo dire a Tobias che lo amo; mi avrebbe fatto piacere ripeterglielo un'ultima volta.

Improvvisamente mi viene da ridere.

Una risata simile a quella di Travis poco prima.

E' stupido pensare a ciò che vorrei dire: non li rivedrò più ed è meglio per loro dimenticarmi in fretta.

 

 

 

 

 

 

  
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