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Autore: Yum_R_i    01/06/2014    2 recensioni
è stato un incontro. Anzi, due.
Di sicuro destino, direbbero molti, ma noi no, non ci crediamo.
Siamo semplicemente noi e questa è semplicemente la nostra complicata storia.
A quattro mani con Akkarin90 (per chi ha già iniziato a leggerla: c'è stato solo un cambio di nickname)
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Gaara, Naruto/Sakura, Naruto/Sasuke, Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessun contesto
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Una vena cominciò a pulsarle pericolosamente sulla tempia.
Prese fiato e:
- NARUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!-
Se ne stava in piedi in mezzo alla stanza, un' All Star nera in una mano, una ballerina rosa nell'altra. Dove diavolo erano finite le sue scarpe?
Nell'appartamento regnava il caos più totale e lei ancora si chiedeva come contro ogni aspettativa riuscisse a mantenere quel poco di sanità mentale che le restava. E tutto per colpa di quel...
-Shakura-shaaaan, mi hai chiamato?-
Una testolina bionda fece capolino sulla porta della cucina. Voce impastata dal sonno, capelli spettinati, faticava a tenere gli occhi aperti.
La ragazza si voltò arrossendo vistosamente: - Razza di idiota, fila a metterti qualcosa addosso, quante volte ti ho detto di non girare per casa nudo?! E poi sono le sette, la colazione è già pronta, le mie scarpe scomparse, le chiavi della macchina le avevi tu l'ultima volta e spiegami quando hai intenzione di pulire tutto questo porcile!-
Naruto sobbalzò. In effetti la mattina era il momento più difficile della giornata.
Lui si svegliava sempre troppo tardi e dopo aver distrutto altre tre sveglie in quel mese di convivenza, Sakura si era decisa a prendere in mano la situazione e risolverla alla buona vecchia maniera, con qualche strillo. Un paio di volte era addirittura ricorsa all'acqua gelida.
Lei d'altra parte era troppo ansiosa, metodica come pochi si alzava sempre alla stessa ora, consueta doccia calda, vestiti preparati dalla sera prima e caffè nero. Pronta con 25 minuti di anticipo.
E poi... Ogni mattina si ripeteva la stessa storia.
Il dramma aveva inizio appena lei varcava la soglia della porta della sua camera: iniziava a urlare, per il troppo disordine, per qualche ciotola di ramen sbafata durante la notte e abbandonata sul tavolo, per un paio di jeans dimenticati.
Il ragazzo scosse il capo, quella Haruno si faceva prendere dal panico un po' troppo facilmente.


Naruto, preso posto al tavolo, la osservava mentre si muoveva leggera per la cucina, era dotata di una grazia innata. Sembrava danzasse, i movimenti erano impalpabili, quasi eterei, eppure affatto studiati.
Sakura si sedette, dopo avergli messo davanti una tazza enorme di latte e cereali al cioccolato, i suoi preferiti. La ringraziò con un sorriso radioso, ma presto quell'espressione venne oscurata da una smorfia preoccupata.
-Andiamo, Saku, mangia qualcosa-
Lei non lo degnò di un'occhiata, continuando imperterrita a sorseggiare il suo caffè amaro.
Naruto si chiedeva come fosse possibile passare da momenti di pura ansia e adrenalina, come quello di pochi istanti prima, al vuoto più assoluto. Sapeva che la ragazza frequentava una psicologa, ma non ne avevano mai parlato apertamente e lei gli aveva fatto capire di non insistere sull'argomento. Era uno dei loro taciti accordi. Stavano imparando a conoscersi l'un l'altra e, tranne in quegli istanti in cui lei si rinchiudeva nel suo mondo, sembrava iniziasse a nascere una certa sintonia. I primi tempi erano stati abbastanza complicati, lui troppo disordinato e alla giornata, lei maniacale e abitudinaria, andava cercato il giusto compromesso. Il ragazzo si era sforzato di imparare a mettere i boxer nei panni sporchi invece di lasciarli in giro, lei fingeva di non vederli quando lui se ne dimenticava. A volte, però, diventava talmente fredda e lontana, che Naruto non sapeva nemmeno come rivolgerle la parola, le sembrava imprigionata in un'altra dimensione, unica spettatrice di eventi che solo lei poteva vedere. Era capitato che lui si precipitasse in camera sua a notte fonda, sentendola singhiozzare, solo per ricevere una porta in faccia come risposta. Erano quei momenti in cui il ragazzo si intristiva e pensava non ce l'avrebbe fatta ad andare avanti con quella strana convivenza.
Un lieve colpo di tosse lo fece destare dai suoi pensieri. Naruto alzò lo sguardo e incontrò quello di lei, ancora seduta dall'altra parte del tavolo. Sakura, senza interrompere il contatto visivo, prese una manciata di biscotti dal barattolo e si mise a sgranocchiarli sonoramente.
Il biondo la guardò sorpreso, lei gli sorrise dolcemente.
'cos'è quello? Un sorriso? un sorriso vero! è il primo da quando sono arrivato qui!'
Soffocò in gola una risata di pura gioia, gli occhi gli brillavano. Allora una speranza per loro c'era!
 

Sakura camminava per strada di buon passo, doveva passare in libreria a prendere un testo necessario per il corso del professor Hatake e poi filare a lezione di istologia avanzata.
Aveva le cuffie calcate nelle orecchie, una tracolla piena zeppa di appunti evidenziati le sbatacchiava di continuo contro il fianco e i capelli erano legati in una coda fatta rapidamente prima di uscire.
La ragazza raggiunse la libreria, storcendo il naso davanti all'insegna colorata.
"L'Accademia di Konoha city"
Pacchiano.
Ogni volta in cui entrava lì dentro pensava di chiedere chi fosse quel genio del marketing che aveva scelto il nome, ma finiva sempre per lasciar perdere. E poi era un punto vendita davvero fornito e non le sembrava il caso di mettersi a litigare con i commessi.
Con un sospiro si mise in fondo alla coda di clienti che aspettavano di essere serviti.
Erano per lo più studenti. Ed erano rumorosi. Anche troppo.
La ragazza attese pazientemente il suo turno.
- Buongiorno, vorrei...-
- Mi dia una copia de "Sumidawara" di Basho, per cortesia-
Sakura, indispettita si voltò.
- Scusi, c'ero prima io- disse senza alzare lo sguardo, cercando di mantenere ferma la voce.
'Ma guarda che cafone'
- Non muori ad aspettare un secondo in più- la voce le arrivò sprezzante, tagliente come una lama affilata.
Piuttosto incredula si costrinse a guardare in viso colui che sembrava aver fermamente deciso di rovinarle la giornata, assumendo la sua espressione più stoica e distaccata.
-Prego?-
'Un momento, ma io questo sbruffone lo conosco'
-Ma io ti conosco- la anticipò il ragazzo alto, dai capelli neri -Sei una mia fan, mi ricordo di te. Sharingan, prima fila-
Sakura rimase per un attimo senza parole, ci saranno state almeno un centinaio di persone a quel dannato reading.
Si ricompose in attimo:- devi avermi scambiata per qualcun'altra- e fece per voltarsi e ordinare il libro.
-Io non sbaglio mai-
La ragazza alzò un sopracciglio.
-Mi ci hanno trascinata in quel buco, buona giornata- troncò la conversazione lei. Per i suoi gusti era già andata fin troppo per le lunghe.
 

Sasuke rimase a fissare la ragazza scendere le scale del negozio, per poi dileguarsi lungo la via. Aveva recuperato in fretta e furia il libro che le serviva per poi sorpassarlo senza nemmeno rivolgergli la parola. Solo il suo orgoglio gli aveva impedito di richiamarla a sè. Istintivamente avrebbe voluto fermarla, anche solo per guardarla nuovamente negli occhi, talmente profondi da poterci quasi cadere dentro.
Ripensò ai suoi modi freddi, alla fretta con cui lo aveva allontanato.
Era una ragazza strana, nessuno lo aveva mai trattato così. Doveva esserci un motivo dietro quell'atteggiamento.
'Un fidanzato geloso?'
Ma Sasuke sentiva che non era quella la risposta giusta, sulle sue esili spalle pareva gravare un peso ben maggiore. Glielo comunicava il suo sguardo, così vuoto e allo stesso tempo così espressivo. Quello sguardo che sfortunatamente aveva incrociato il suo solo per pochi secondi.
Aveva ormai raggiunto la sua utilitaria blu, comprata l'anno prima per pochi spiccioli da Jugo, una sua vecchia conoscenza, quando gli squillò il cellulare. Qualcuno gli aveva lasciato un messaggio nella segreteria telefonica.
- Oh, stronzetto, come ti gira?-
Sasuke ghignò sentendo la voce squillante di Suigetsu, il suo compare di sempre. Veramente una grandissima testa di cazzo, che, però, si faceva in quattro per gli amici.
"L'amicizia e l'onore prima di tutto" era solito dire.
- Ti ho chiamato perchè fa in tempo ad atrofizzarmisi il culo prima che tu possa degnarti di un cazzo di sms, Principino! Stasera si va all'Hebi, ci si vede là! Ah e... Ci sarà anche Karin-
A Sasuke sfuggì un sorriso provocante.
Ottimo, la giornata andava assumendo una piega migliore.
 

 


Ciao a tutti!
In questo capitolo il fato ha voluto che due dei nostri protagonisti si incontrassero nuovamente, anche se secondo la nostra Sakura non pare sia stata proprio una grande trovata ;)
Abbiamo inoltre uno stralcio di convivenza con Naruto, che da bravo cavaliere (sì, più o meno) pare essere riuscito a conquistare almeno un pochino il gelido cuore della principessa.
Riuscirà nell'impresa?

Vogliamo ringraziare tutti coloro che seguono la nostra storia:
Egoica
Luciaasc
Vbeuglemtaa
Yuko_ichi

Un grazie particolare anche a chi ha anche recensito:
NekoKya
Tigrotto 1999

Un abbraccio e alla prossima,

Yumi e Akka

  
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