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Autore: _Angel_Blue_    01/06/2014    12 recensioni
E se i draconiani fossero dei normalissimi adolescenti senza nessun potere che hanno una vita come qualsiasi altro giovane della loro età? Se anche i loro nemici fossero degli esseri umani? Cosa succederebbe?
Sofia era una ragazza normale, le piaceva leggere libri, stava sempre chiusa in casa dove George, con pazienza infinita, le faceva da professore. Forse non aveva degli amici ma perlomeno la sua vita era tranquilla e non doveva pensare ai veri problemi della gioventù.
Poi tutto cambiò, così repentinamente che non ebbe neanche il tempo di protestare o evitare il continuo susseguirsi di catastrofi. Tutto si capovolse e si ritrova di fronte ad una realtà molto più dura da accettare, costretta a dover frequentare una vera scuola per “socializzare” con gli altri.
Con addosso un uniforme orribile, un carattere burbero e sgarbato, il prof decise di iscriverla nell'istituzione Dragoni, dall'apparenza normale quando qui è tutto tranne che ordinario. E tra una lezione con insegnanti impossibili, tra un bacio qua e là, tra segretarie troppo rigide, pettegolezzi e party notturni, Sofia scopre un mondo del tutto nuovo, un mondo che ha sempre voluto evitare, che cambierà la sua vita in una una frenetica corsa verso l'adolescenza.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Fabio, Nidhoggr, Nuovo personaggio, Sofia
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'An Impossible Love'
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"I will love you unconditionally"

-Katy Perry

Capitolo 11

Fabio

Ad essere sinceri, non sapevo con precisione che reazione avrebbe assunto Sofia una volta svelata la “mia” più grandissima idea. La vidi come arricciava il naso, con disapprovazione, e mi analizzava con quei suoi occhi indagatori e distaccati dal mondo. Non riuscivo a cogliere i suoi pensieri come lei era capace a farlo con me, non fece nessun gesto imprudente (cosa molto strana, dopotutto stiamo parlando di Sofia Schaflen!) e non mi mandò a quel paese senza troppi giri di parole. Semplicemente rimase in silenzio e, cosa ancora più assurda, scoppiò a ridere all'improvviso! Io la guardai confuso. Cosa c'era di divertente nella frase: “Voglio ritornare a essere Eltanin”?
-Dimmi un po', Fabio, che ti sei fumato questa mattina? Sarà già un miracolo se i draconiani ti vorranno tra loro, ma diventare Eltanin? Non stai correndo troppo? Dopotutto li hai traditi, perlomeno nella loro versione di storia e ti odiano quasi quanto Nidhoggr- replicò lei, tutto d'un tratto seria. Anziché apparire come una semplice diciassettenne, sembrava più una trentenne, con quell'aria da matura e un po' tormentata. Ovviamente sapevo benissimo cosa pensavano i draconiani di me, sapevo che farmi accettare da loro sarebbe diventata una sfida che avrei accolto con molto piacere. Sbocciai in quei miei soliti sorrisi e ci fu una guerra d'occhiate tra me e la draconiana. In quel momento eravamo soltanto noi due, la scuola, i corridoi, gli sguardi curiosi dei nostri compagni, tutto era sparito. Come se una mano ci avesse rinchiuso in una sfera invisibile, proteggendoci dal mondo esteriore. Fui tentato di avvicinarmi a lei e toccarle la guancia ma ritrassi quei pensieri immediatamente.
-Sofia, cosa pensi? Che non sappia cosa vanno dicendo sui miei confronti? Io conosco tutti i draconiani di questa scuola, conosco i loro punti deboli e cosa pensano, in fin dei conti sono stato il loro capo prima che arrivassi tu- dissi con voce fredda.
-Perché vuoi ritornare?-
-Forse perché mi sono stufato di essere un viverniano- risposi, afferrandomi alla prima cosa che mi passò per la testa. Sofia non sembrava convinta o soddisfatta dalla mia risposta e si mordicchiò le labbra, con impazienza. Era a disagio e la cosa non mi passò inosservato. Sicuramente avrebbe desiderato ritrovarsi in un altro posto piuttosto che ascoltare i deliri di un viverniano. Non la potevo di certo biasimare. Dopo lunghi e infiniti secondi sospirò con stanchezza. -Oggi parlerò con il consiglio- annunciò -Ma non ti prometto nulla!- aggiunse subito dopo.
-E qui che dovrei dire “Grazie”?- dissi con noncuranza.
Lei sorrise e alzò gli occhi al cielo, segno che la stavo esasperando ma nello stesso tempo si stava divertendo. -Accuccia, Szilard, non è sicuro che gli altri ti vorranno intorno, tanto meno io-
-Sei una pessima bugiarda- l'accusai.
Lei arrossì leggermente ma non replicò. -Fabio, le probabilità di convincere il consiglio a farti ritornare sono così basse che tanto vale diventare un escluso-
Un escluso? Beh, non era una cattiva idea, ma dovevo seguire gli ordini affinché Nidhoggr mi lasciasse in santissima pace, così scossi la testa e mi voltai, prendendo inconsapevolmente (o almeno penso) la mano di Sofia.
-Che diamine fai?- ringhiò lei ma ero deciso a non mollarla, così, ignorando le sue inutili proteste, filai dritto per i corridoi dirigendomi all'aula 50 dove Lorenzini insegnava Biologia. Lei provò a divincolarsi, cosa del tutto inefficace siccome la mia forza era molto più superiore della sua. Percepivo tutti gli sguardi dei miei compagni, di come sussurravano e ci indicavano. In tutti quei anni avevo imparato a non far caso alle loro occhiate sempre pronte a cogliere segni sospettosi per poi inventare pettegolezzi privi di un senso logico. Sofia sembrava cavarsela bene e attaccandosi a quell'orgoglio che teneva sempre stretto con possessione, si tranquillizzò, smise di insultarmi e mi seguii con la coda tra le gambe. Sorrisi, sentendomi vittorioso per quel trionfo alquanto insignificante. Dominare Sofia era quasi impossibile.
-Slizard, cos'è? Thuban è la tua ultima preda? Alla fine solo quelle facile vengono ai tuoi piedi, non me lo sarei mai aspettato da quella Schaflen!- urlò Ofnir quando eravamo a pochi passi dalla classe.
Se qualcuno mi chiedesse perché feci tale gesto, rimarrei nel silenzio più totale a fissarmi con imbarazzo le punte delle scarpe. Come se quelle parole avessero accesso un qualche perverso meccanismo, lasciai la mano di Sofia e lanciai un pugno dritto al naso di Ofnir. Quest'ultimo, sorpreso di una reazione simile proprio da me (onestamente, era da anni che volevo picchiarlo), non si scansò in tempo e io, spinto da uno strano bruciore che mi circolava nelle vene, riempendomi di adrenalina, lo presi per la maglietta e lo sbattei al muro. Ofnir era molto più massiccio di me, quindi mi stupii la facilità con cui lo sconfissi. Ghignando come un ebete (ammetto di non essere un normale adolescente), sibilai le seguenti parole: -Oh, mio caro Ofnir, posso pure accettare che sputtani me e la mia famiglia, ma tu prova a dire una sola parola su Zucca o a farle qualcosa, te la vedrai con me- Che diavolo stavo facendo? Ormai era troppo tardi ed ero ulteriormente nella merda. Fanculo, Sofia, per aver sconvolto la mia monotona vita!
-Cosa pensi di fare?- latrò evasivo Ofnir. -Oh, quando la Grande Viverna lo verrà a sapere chi aiuterà quella tua puttanella?- Digrignai i denti ed ero sul punto di riempirlo di schiaffi e pugni quando una esile mano
mi prese per il braccio, facendo diminuire la pressione con cui tenevo Ofnir.
-Fabio Szilard- disse una Sofia pallida come un lenzuolo ma dal tono glaciale. -Lascialo andare!-
Lanciai un'altra sfilza di imprecazioni e controvoglia liberai il viverniano dalla mia stessa presa. Il naso aveva iniziato a sanguinare e prima di andarsene, mi lanciò uno sguardo intimidatorio. Me l'avrebbe fatto pagare, con quel gesto avevo segnato la mia fine. Dannazione a te, Sofia Schaflen!

***

Sofia

Ero sconvolta, traumatizzata, sbigottita, confusa, stravolta, scioccata e molto altro ancora. Da Fabio potevo aspettarmi di tutto ma non che prendesse le mie difese davanti a decine di studenti, in un corridoio, minacciando non un viverniano qualsiasi, ma Ofnir, cazzo, il ragazzo più temuto dopo Nidhoggr! Se io ero fuori di testa, Fabio era da rinchiudere in un manicomio. Cosa poteva spingere un ragazzo come lui, menefreghista donnaiolo, a rischiare così tanto per me. Non riuscivo a comprenderlo. Ma, in tutto quel caos, non riuscivo a non smettere di pensare ad una frase detta da Ofnir... “chi aiuterà quella tua puttanella?” Di chi stava parlando? Chi era la puttanella che Nidhoggr stava aiutando? Faceva parte della minaccia a cui era sottoposto Fabio? La mia testa frullava di ipotesi e domande, ma decisa a ritornare in me, rinchiusi tutto in un cassetto mentale e allontanai debolmente Fabio dal corridoio. Sembrava perso, le parole di Ofnir dovevano averlo danneggiato interiormente e la cosa m'incuriosii. Fabio non sembrava essersi accorto che con quella sua scenetta aveva attratto l'attenzione di alcuni studenti che non smettevano di osservarci mentre ci indicavano e parlottavano tra loro. “Staranno insieme?” udii dire da una ragazza viverniana. “Anche Thuban ci tradirà?” chiese un draconiano a un suo amico. Avevo la sensazione di essere ritornata indietro nel tempo, al mio primo giorno di scuola, con l'inizio dei primi pettegolezzi e le occhiate disgustate. Tuttavia, feci finta di nulla e continuai a camminare, tirando Fabio per un braccio, diretti al cortile. Per quel giorno avrei saltato l'ora di biologia che era diventata irrilevante nello stesso momento in cui Slzilard si convertì in uno zombie. Sospirai e alzai gli occhi al cielo, chiedendo perché dovessero capitare tutte queste cose a me e pregando affinché Lorenzini non decidesse di chiamare George per dirgli che avevo saltato un'altra sua lezione. Non avrei tollerato anche le lamentele del professore, non oggi. Le corsie iniziarono a svuotarsi e gli alunni affrettavano il passo in modo tale da non arrivare tardi. In un battere di ciglia, rimanemmo solo io e Fabio, soli. La consapevolezza di essere rimasti soltanto noi due mi procurò qualche brivido da cui non riuscii a sottrarmi. Miracolosamente, Slizard si riprese da quel suo torpore e inaspettatamente, senza dire una parola, mi cinse la vita con un braccio e mi spinse dentro ad un aula vuota. -Ma che...- balbettai, ma Fabio appoggiò delicatamente la sua mano sulla mia bocca, facendomi azzittire.
-Devi fare silenzio se non vuoi farci scoprire-
Spinta dall'audacia, morsi la sua mano e come era ovvio, lui la allontanò dalle mie labbra. Imprecò a voce bassa, prima di chiudere la porta. Ignorando le sue occhiatacce, mi voltai ed esaminai l'aula. Era una classe normale, con i banchi bianchi messi ordinatamente in fila, la cattedra davanti la lavagna e le finestre illuminavano le pareti bianche intrise di qualche macchia d'umidità. Faceva freddo, un freddo piacevole che mi pizzicava le guance e il naso. Odiavo il caldo da sempre. Semplicemente consideravo insopportabile il sudore, l'umidità calda e il sole troppo luminoso che sembrava cuocerti vivo.
-Chi era la puttanella di cui parlava Ofnir?- chiesi, voltandomi di scatto. Squadrai Fabio che era seduto stancamente dietro la cattedra. Si passò una mano tra i capelli, mettendoli in disordine ulteriormente. Solo allora mi resi conto di quanto appariva esausto.
-Nessuno- rispose vago lui. -Niente che dovrebbe importarti-
Decisa ad avere qualche risposta, mi sedetti su un banco, Fabio non toglieva lo sguardo da me e io facevo altrettanto. -Allora dimmi perché mi hai difesa davanti a Ofnir, non eri obbligato a farlo, posso difendermi da sola, non ho mai avuto bisogno del tuo aiuto-
-Non poteva parlarti in quel modo- disse con voce fredda lui, una lastra di vetro che non lasciava trasparire nessun tipo di emozione.
Il mio cuore perse un battito ma non smisi di fissarlo duramente -Perché ora? E' da quando sono arrivata che non hanno fatto altro che prendermi di mira, eppure non hai mai mosso un dito-
-Le tue condizioni- mormorò lui, come se bastassero quelle tre parole a farmi capire tutto. Inclinai il capo, più confusa di prima. -Le mie condizioni?- ripetei con un filo di voce.
Lui si limitò a sorridere con malizia, aveva uno sguardo furbo che non mi piacque. -Hai chiaramente espresso che dovevo dimostrare che a te ci tenevo veramente se volevo conquistarti, ho appena compiuto un atto cavalleresco e tu mi ringrazi in questo modo?- Si portò teatralmente una mano sul petto, sbocciando in una smorfia addolorata. -Così mi offendi, Zucca-
Arrossii fino alla radice dei capelli, le mie guance erano in fiamme. -Pensavo che non l'avresti fatto sul serio!- replicai ingarbugliata. No, Fabio Szilard non si sarebbe mai abbassato a livelli simili solamente per fare colpo su una ragazza. Non era da lui. Che ci fosse un motivo dietro a quel suo repentino cambiamento? Era molto probabile.
-Rinuncerai a flirtare con le altre ragazze?- domandai mentre inarcavo un sopracciglio, scettica.
-Si-
-Non farai più sesso?-
-Si, mi accontenterò dei porno-
Rischio di soffocare ma prodigiosamente riuscii a rimanere impassibile. -Non mi userai?-
-Non lo farei mai-
-Perché fai tutto questo?-
Si alzò con grazia quasi innaturale dalla cattedra e vederlo avvicinarsi a me in quel modo mi provocò qualche brivido del tutto anomalo. Avevo i nervi a fior di pelle, il cuore mi batteva così velocemente che temevo che uscisse dal mio petto da un momento all'altro per gareggiare con Bolt nelle olimpiadi e mi maledii una e più volte per essere così indifesa quando c'era Szilard nelle mie vicinanze, come se la sua presenza facesse scattare una specie di sensore che automaticamente faceva impazzire ogni mia emozione. Quando ormai a separarci c'era qualche centimetro mi prese per una mano e con un semplice movimento, mi ritrovai in piedi, con le sue mani sulla mia vita. Mi tenne stretta, il respiro appannato da tutti quei sentimenti che mi soffocavano con una lentezza quasi dolorosa. Fabio chinò la testa ed appoggiò la fronte sulla mia. -Cosa pensi, Sofia, che non sia in grado di amare?-
-Non ho detto quello...- sussurrai.
Strusciò il suo naso contro il mio e sapevo che se non mi avrebbe baciato lui, lo avrei fatto io senza troppi rimpianti. Baciami, baciami, baciami urlava il cuore. Allontanati, allontanati, allontanati, replicava la mente.
Le labbra di Fabio si avvicinarono pericolosamente alle mie, ormai ero pronta. Chiusi gli occhi, aspettandomi un baciò che non arrivò. Lo stronzo mi aveva baciato l'angolo della bocca! Voleva torturarmi? Il cuore sospirò deluso mentre la mente esaltava soddisfatta.
-Così sei deciso a conquistarmi?- bisbigliai.
-Si, questo e altro- rispose lui. Senza darmi altre spiegazioni uscì di corsa dall'aula, lasciandomi lì, con il sapore amaro di un frutto proibito che non avrei mai dovuto desiderare.

***

-MAI E POI MAI! HO DETTO DI NO! NON LO RIVOGLIO NEL MIO GRUPPO! IO ASSENTO LA TUA PROPOSTA!- gridò Lidja. Eravamo in riunione e nell'angusto spazio dell'aula, galleggiava nell'aria molecole piene di tensione e disapprovazione.
-Lidja, hai detto che con lui i concorsi li avete sempre vinti e che i draconiani lo vedevano come un “idolo”- replicai
-Si, questo prima che ci tradisse!-
-Dagli un'altra opportunità...-
-NO!-
-Allora andremmo a votazione- borbottai. -Alzi la mano chi vuole Fabio nel nostro gruppo, riprendendo così il suo posto di Eltanin-
Tre braccia si alzarono e io aggiunsi la mia subito dopo.
-Ragazzi! Non farete seriamente?- disse una Lidja sconsolata.
-Con lui vinceremmo di sicuro- s'intromise timidamente Chloe.
Karl si aggiustò gli occhiali con gesto impacciato e tossicchiò con impazienza, richiamando su di sé l'attenzione di tutti i presenti: -Con Fabio nel nostro lato le probabilità di vincere i concorsi, sopratutto quelli sportivi, aumenteranno, quindi mi afferrerò a questa occasione nonostante significhi lavorare con lui-
Ewan si alzò dalla sedia e mi guardò dritta agli occhi. -Io penso che con Fabio intorno possiamo tirare fuori qualche informazione sui viverniani che ci verrebbe molto utile-
-Allora è deciso: annunceremo al mio party che a nome di tutti i draconiani, Fabio Szilard può ritornare a far parte nel nostro gruppo-

***

Fabio

-Spero che mi porti buone notizie- mormorò Nidhoggr, gli occhi velati dalla rabbia.
Io annuii educatamente e mi avvicinai a passo indeciso. -Il consiglio mi ha fatto entrare- risposi con il fiato sospeso.
-Bene...- sghignazzò lui. -Non mi aspettavo altro... Ora sarà molto più facile abbattere Thuban... La tua puttanella è salva... Ora puoi andare.-

***

Sofia

Caro diario,
non so neanche da dove iniziare! Questa settimana è stata da manicomio! Finalmente è Venerdì, ma questo significa solo una cosa: oggi c'è il party di Halloween a casa mia! Non sai che splendido lavoro ha fatto Thomas! Ha lasciato tutto impeccabile, adatto ad una festa moderna tra adolescenti e mi chiedo dove possa aver imparato tutto ciò un maggiordomo piombato direttamente dall'era vittoriana! Sono senza parole!
Anche i guardiani hanno dato il loro contributo e insieme siamo riusciti a montare su qualcosa di davvero unico, secondo Karl questa festa sarà strepitosa, io rimango con i miei dubbi ma sono fiduciosa che tutto andrà per il verso giusto. Ho preparato il discorso con cui cercherò di convincere gli esclusi a venire dalla nostra parte.
Ma tutte queste cose sono di poco importanza. O almeno secondo me.
Fabio ha deciso Lunedì di fare le cose “seriamente” con me e non so come sentirmi al riguardo. Deve essere impazzito e cosa ancora più assurda, vuole ritornare a essere Eltanin. Il consiglio si è aggrappato a questa opportunità e ha accettato il suo ritorno che dichiareremmo oggi, nella mia festa davanti a tutti i viverniani, draconiani ed esclusi. Lidja è ancora arrabbiata e pensa che sia una pazzia la nostra e a peggiorare tutto è che le voci circolano a una velocità impressionante e a scuola l'argomento preferito siamo diventati io e Fabio. Molti pensano che stiamo insieme, sopratutto quando vedono i modi “galanti” con cui mi parla Fabio o quel suo comportamento da gentiluomo che ha solo con me. Ringraziando al cielo, Lung non ha potuto assistere a niente di tutto ciò siccome non è venuto a scuola. L'ho chiamato in questi giorni e mi ha detto che si ritrova a Benevento dove vivono i suoi nonni. Mi ha promesso che ci sarebbe stato per la festa dove ho intenzione di mollarlo. In questi giorni ho avuto modo di mettere chiarezza sui sentimenti che mi collegano a Lung, ma sto illudendo non solo lui ma anche a tutti gli altri che pensano che siamo la “coppia perfetta”, lui non si merita una ragazza come me, deve trovare il vero amore, una persona che lo ami veramente. Se il mio cuore non avesse deciso a non ignorare o dimenticare Fabio, tra me e Lung non può nascere niente oltre l'amicizia. Lidja, con la sua “telepatia” è riuscita a intuire qualcosa e oggi mi ha confermato i suoi sospetti.
Mi nascondi qualcosa, Sof, qualcosa che ha come soggetto quel cretino di Szilard.”
Cosa te lo fa pensare...?” avevo chiesto mentre deglutivo a fatica.
Spero che quel deficiente... Oh, che sciocchezze le mie! Lascia perdere, sono troppo paranoica...”
No, no, dimmelo” Come dico sempre, la curiosità uccise il gatto.
O Fabio Szilard si è veramente innamorato di Thuban perché posso assicurarti che non ha mai trattato così una ragazza come lo sta facendo ora con te oppure è manovrato da Nidhoggr e tutto questo è un piano per arrivare a qualcosa di più grande...”
Okay, ammetto che Lidja mi ha sempre messo un po' di paura... “E cosa c'entro io?”
Penso che tu provi qualcosa per quello stronzo e che lui lo sappia benissimo e sta usando questo punto debole per illuderti”
Si, mio caro diario, questa è Lidja: sto seriamente pensando che riesca a leggere nel pensiero e non mi sorprenderei se la vedessi di punto in bianco muovere gli oggetti con la forza della telecinesi. Se devo essere onesta, anche io sospettavo qualcosa, di Fabio Szilard non mi fido ciecamente, solo uno stupido lo farebbe ma pensare che sia tutta opera di Nidhoggr? Non so perché, ma un po' lo dubito, sembra che Fabio si diverta a provarci costantemente con me, affiancandomi nei corridoi, sempre pronto a farmi ridere o (nonostante mi vergogni ammetterlo) eccitare. Come ho già detto, sono felice che Lung non abbia avuto il grandissimo onore di vedere tutto questo.
E' tutto un casino, tra scuola, compiti, professori, draconiani, viverniani, esclusi, Fabio, Lung... Lo stress mi sta uccidendo, per non parlare delle prove, a Gennaio inizieranno le olimpiadi scolastiche e i draconiani devono allenarsi molto duramente,
La tua
Sofia, ragazza che è si è messa in un casino dal quale non riesce più a uscire.

***

Nidhoggr

Mancavano ore all'inizio della festa ma siccome la Grande Viverna era ossessionato con la puntualità, andò a prepararsi, indossando il suo “travestimento”. Era una festa in costume e come tale, i ragazzi avrebbero dovuto indossare costumi spaventosi, dopotutto era Halloween. Con una smorfia disgustata, finì di vestirsi. Sullo specchio c'era il riflesso di un ragazzo dall'aria accattivante, gli occhi erano due pozzi verdi, i capelli biondo cenere sempre in ordine e l'espressione seria, un po' pensierosa. Uscì dalla sua stanza e a passo lento andò dritto alla limosine dove lo aspettava l'autista.
-Mio sire, andrà dritto alla festa?-
Nidhoggr alzò una mano, annoiato. -No, andremo prima da lei, voglio vedere come sta- disse, le sue labbra in un ghignò malefico. Il giovane entrò spedito nell'auto, ignorando i brividi di cui era scosso il povero autista. “Chi me l'ha fatto fare di venire qui!?”, si chiedeva il conducente, ma rammentando quanto lo pagava quella famiglia per quell'umile lavoro, entrò nel lato del guidatore e avviò il motore.
Con i suoi quasi diciotto anni di età, Nidhoggr aveva desideri alquanto ambigui, se c'era una cosa che l'ha sempre assillato era quell'innaturale voglia di possedere tutto, dominarlo per poi usarlo a scopi propri. Le ragazze non gli hanno mai chiamato l'attenzione, almeno fino a due mesi prima. C'era solo una persona che faceva parte costantemente nei suoi pensieri è quella persona era Sofia Schaflen, ma a differenza di molti, che bramavano sesso o fama per poi urlare a tutta la scuola che si erano fatti Thuban, Nidhoggr voleva vedere sconfitta quella ragazzina che con il suo arrivo aveva spezzato quell'equilibrio che aveva creato nella scuola Dragoni. Prima che arrivasse Thuban tutto era in ordine (o perlomeno nei suoi standard di “normalità”), i viverniani comandavano i draconiani e quest'ultimi erano così facili da spaventare e sconfiggere che ormai aveva iniziato a perdere interesse nei concorsi o nei draconiani in generale. Ma prima di Thuban, arrivò Fabio, all'epoca era un ragazzino sui 14 anni, ma dalle idee ammirevoli, in pochi mesi conquistò la fiducia dei draghi e iniziarono a vedere in lui una speranza. Era diventato una minaccia che Nidhoggr doveva assolutamente abbattere. Insieme alle sue spie, riuscì a capire lo strano passato di quel ragazzino così tormentato ma deciso ad aiutare i draconiani. Riuscii a minacciarlo e fu piuttosto facile, dopotutto era ancora un bamboccio, facile da padroneggiare. In lui c'era qualcosa che chiamò l'attenzione della Grande Viverna e lo volle tra i suoi. I draconiani ritornarono a perdere la fiducia in se stessi e la scuola Dragoni era ritornata con il suo equilibrio naturale. Gli anni passarono, ma Fabio era diventato quasi difficile da controllare, doveva trovare un'altro modo per sottometterlo e fu lì che venne a sapere di lei. Oh, la ragazza che amava Fabio, la ragazza che cercava di proteggere con tutto se stesso, l'unica ragazza che sembrava provare qualcosa che non era un'attrazione sessuale. Calcolando tutto fino ai minimi dettagli, la giovane rimase incinta... Che guaio per il povero Fabio, che in quel periodo a malapena riusciva ad aiutare solo lei, all'improvviso si ritrovava a dover prendersi cura di due persone. Ed è qui che Nidhoggr appare, con una nuova minaccia che sicuramente Fabio non poteva rifiutare: avrebbe aiutato economicamente la ragazza e la sua figlia se sarebbe rimasto tra i viverniani, seguendo gli ordini della Grande Viverna. Niente di più facile. Ormai lo teneva sulle spine.
Passarono due anni e Fabio sembrava un cagnolino addomesticato. Ormai Nidhoggr non aveva niente di cui preoccuparsi, perlomeno fino all'arrivo di lei, Schaflen. Sofia era la prima ragazza che riusciva a richiamare l'attenzione di Nidhoggr. Non tanto per amore, ma per quella sua determinatezza che spingeva alla Grande Viverna ad abbassare la testa di tanto in tanto e dimostrare che la rispettava. Perché dopotutto era così, dopo anni di una vita quasi noiosa, trovava un degno avversario, qualcuno del suo stesso livello e la cosa lo emozionava ma nello stesso tempo lo irritava. Odiava il fatto che i draconiani non lo temessero come prima, che quella Thuban avesse abbastanza fegato da sfidarlo davanti a tutti, a insultarlo come se nulla fosse e che riuscisse sempre a rialzarsi ogni volta che lui contraccambiava i suoi favori. La cosa che più lo lasciava spiazzato era il fatto che Sofia Schaflen non sembrasse avere un punto debole, ogni volta che pensava di averla sconfitta, lei ritornava alla ricarica, più forte di prima. Anzi, ora che ci ripensava, Thuban aveva una debolezza, che aveva un nome: Szilard.
Solo un'idiota non si sarebbe accorto di quanto era attratta Schaflen dal viverniano. Ma la cosa che più lo preoccupava era che inconsapevolmente, anche Fabio ricambiava quei sentimenti. Per quanto il viverniano fosse sotto minaccia e controllato, Nidhoggr non si fidava di lui, non per questo, il povero Fabio era sempre sorvegliato da Nida, Ratatoskr ed Ofnir. Sapeva che prima o poi Szilard si sarebbe ribellato, tradendo così tutti loro e lui non poteva permetterlo. Per il momento si sarebbe tenuto stretto la giovane fanciulla.
-Siamo arrivati, mio sire-
Nidhoggr scese dalla limosine e camminò per quelle vie strette e buie che ormai conosceva a memoria. Si fermò davanti ad una porta di legno dove bussò con forza. Udì come dei passi si avvicinavano in fretta e davanti a lui apparve la figura di una bella ragazza. Aveva l'aria stanca e appena lo riconobbe, sbiancò come un cadavere.
-Nidhoggr...- sibilò tra i denti. -Che ci fai qui?-
-Ho un messaggio per il carissimo Fabio...-
-Non è in casa, lo sai benissimo che non vive qui-
-Non m'interessa, se vuole che la sua ragazza preferita e la sua amata bambina riescano ad arrivare a fine mese, dovrà obbedirmi in tutto, se solo si azzarda a tradirmi, non la pagherà solo lui-
-Bastardo- mormorò lei
-E'stato un piacere rivederti- ghignò la Grande Viverna.
In tutti quei anni aveva imparato una cosa sull'amore: era la causa di molti tradimenti, se Fabio sarebbe arrivato ad amare Sofia, era certo che sarebbe stato disposto a voltargli le spalle pur di proteggere la sua carissima draconiana e lui, Nidhoggr, lo avrebbe evitato.

 


Note dell'Autrice:

Si, lo so, volete uccidermi, ma purtroppo ho un avviso per voi: dati gli impegni a scuola, aggiornerò una volta alla settimana. Qualcuno direbbe: perché? Ma la scuola à finita! Ebbene, i miei cari, io non vivo in Italia, anzi, sto dall'altra parte del mondo dove la scuola finisce a Febbraio e inizia a Maggio. Quindi, siccome la mia vita non gira su EFP, e sono una studentessa che sta sul punto di avere una crisi isterica, i miei aggiornamenti potrebbero subire dei cambiamenti. Questa storia potrebbe essere momentaneamte sospesa, quindi, vi consiglio di controllare il mio profilo (marty_598) e leggere tra le note le varie informazioni. Detto questo, vorrei scusarmi con voi, lettori, ma ho dovuto fare all'ultimo secondo un cambiamento e perciò il capitolo non si è concentrato sulla festa che farà Sofia, spero, comunque, che vi sia piaciuto lo stesso.
Un grazie a tutti i recensori, ai lettori silenziosi e a coloro che mettono questa fic tra le seguite/preferite/ricordate,
baci,

marty_598

P.S. (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=239940)

P.P.S. Non c'entra niente con la storia ma ci tenevo a raccontarvelo... Il mio migliore amico, che sicuramente è più pazzo di me, vuole far leggere questa FanFiction a Licia Troisi, io dubito che lo faccia ma se lo farà, beh, credo che morirò...

   
 
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