Anime & Manga > Mahō shōjo Lyrical Nanoha
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Autore: Homu    01/06/2014    2 recensioni
La vita di Nanoha è destinata a cambiare quando incontra il Fuoco negli occhi di Fate.
Anche quella di Fate cambierà incontrando l'Acqua negli occhi di Nanoha.
Fuoco e Acqua, l'uno l'opposto dell'altro, si attrarranno in una danza dove un singolo sguardo vale più di tutte le parole che esistono.
Però... l'Acqua il Fuoco lo spegne... cosa servirá per far rinascere la fiamma?
A quel tempo avevo 9 anni e ancora non sapevo che la persona che possedeva quei bellissimi occhi mi avrebbe sconvolto la vita, nel migliore e nel peggiore dei modi.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yuri | Personaggi: Fate T., Nanoha T., Signum, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice: 
Come ai vecchi tempi ritorno a pubblicare dopo un solo giorno, bello XD
Forse riuscirò a farlo anche domani, ma la vedo dura, dato che andrò a vedere i film di Madoka Magica al Milano Manga Festival... vedrò di fare il possibile!
Ringrazio chi ancora legge, al prossimo capitolo ^^


KISS ME

Nanoha

Erano le sette meno un quarto, il pomeriggio era davvero volato insieme a Yuno-kun. Dopo che mi aveva baciato siamo andati in giro per il parco, mano nella mano, per un po' poi ci siamo incamminati verso casa mia e il clima si era un po' incupito, non volevo separarmi da lui adesso.
Dopo il mio ennesimo sospiro si fermò e mi guardò dritto negli occhi. Io arrossii istantaneamente, ricordando il nostro bacio, mentre lui sorrise.
-Non voglio che tu sia triste Nanoha, lo sai che da ora in poi potremo vederci ogni giorno. E poi ti chiamerò prima di andare a letto.- disse dolcemente.
Io lo abbracciai, d'istinto. Mi rendeva così felice con così poche parole! Solo Fate-chan mi rendeva felice quanto lui.
Riprese a camminare, dopo un mio cenno affermativo e mi lasciò sotto casa mia, con un'ultima carezza.
Ero decisamente cotto di quel ragazzo.
Rientrai in casa e vidi mia madre e i miei fratelli che parlottavano tra loro, a bassa voci e con occhi un po' tristi.
-Mi dispiace per quella ragazza...- disse mio fratello.
-Già... ma nostra sorella è stupida... come ha fatto a non notarlo? E dire che era così evidente- aggiunse mia sorella.
Io? cosa c'entravo io? E chi era quella ragazza di cui parlavano?
-Però sembra che presto troverà la sua felicità. Hai sentito come parlava della sua amica?- fece notare mia madre.
Dopo qualche istante di silenzio conclusero tutti in coro con un “la consideravo già parte della famiglia...” dopodiché si alzarono dal divano e mi videro.
Mi salutarono con fare sbrigativo e sparirono tutti e tre.
Ma cos'erano tutti questi segreti con me? Prima Signum che mi guarda male, poi loro quasi disperati... cosa stava succedendo a tutti?!
Scossi la testa e i miei pensieri tornarono al bacio con Yuno. Era stato proprio come lo avevo immaginato, dolce e romantico.
Papà era appena rientrato da lavoro così lo presi da parte e glielo raccontai.
Lui si incupì per un secondo poi mi sorrise, facendomi capire che gli andava bene.
Anche mio padre era decisamente strano.
La mamma portò in tavola la cena e mangiammo tutti con il sorriso sulle labbra, ma la maggior parte dei loro sguardi erano cupi.

Fate

Per tutto il tragitto verso casa sua rimanemmo in silenzio, io con l'immagine mentale di Nanoha e Yuno che si baciavano, Signum con la sua rabbia dentro.
Se ne stava davanti a me e mi teneva per mano, quasi trascinandomi. La sua mano mi sembrava l'ultimo appiglio a cui aggrapparmi, se non ci fosse stata lei nel pomeriggio sarei rimasta a piangermi addosso. E invece mi aveva fatto passare di mente quello che era successo in mattinata. Mentre Nanoha me lo aveva fatto tornare in mente.
Come aveva fatto a farmi dimenticare quello che mi aveva detto la ragazza per cui provo qualcosa? Come aveva fatto?
Alzai gli occhi dal marciapiedi e la guardai: la sua coda rosa ondeggiava sulla sua schiena, che sembrava così piccola e fragile. 
Invece non lo era affatto, sapeva difendersi in modo sublime anche se forse, internamente, un po' fragile lo era.

Arrivammo a casa sua e mi accomodai sul divano. Lei viveva da sola, anche se ogni tanto veniva una cugina più grande, di nome Reinforce Yagami.
Signum sistemò i legni usati per allenarci e poi mi raggiunse . Come quella mattina mi fece stendere sulle sue gambe mentre lei mi accarezzava i capelli. Io mi girai per abbracciarla e incominciai a piangere, mentre lei mi strinse forte a se, continuando ad accarezzarmi i capelli.

Passarono diversi minuti prima che io mi calmassi e fino ad allora lei non smise di tranquillizzarmi. Alzai il volto verso il suo e vidi che anche lei stava piangendo, in silenzio. Mi alzai stupita e cercai di asciugarle le guance. Perché stava piangendo?
-Scusami Testarossa...- disse asciugandosi le lacrime rimaste.
-Non scusarti, non hai fatto niente- le risposi cercando di abbracciarla.
Lei si staccò immediatamente e mi scompigliò i capelli, chissà cosa le era successo. La guardai andare in cucina e prendere due bicchieri di acqua.
Dopo che bevemmo io sussurrai:
-Non merito di trovare nessuno... ho ucciso mia sorella-
-Baka, solo perché quella è idiota, non vuol dire che non troverai... altre persone che ti ameranno.- disse lei seria, deglutendo prima di dire l'ultimo pezzo di frase. Poi si alzò ed andò a preparare la cena, scusandosi se la riscaldava solamente.
Io le sorrisi ed andai ad apparecchiare il tavolo.

Rimanemmo in silenzio per tutto il resto della serata, finché non tornai sull'argomento di poco prima.
-Lo pensi davvero? Pensi davvero che qualcuno potrà mai amare me?- le chiesi indicandomi.
Lei annuì e chiuse una mano a pugno, come se si trattenesse dal fare qualcosa.
-Baciami allora. Se credi che qualcuno potrà mai amarmi, baciami.- le disse avvicinandomi.
Signum deglutì e guardò il divano, stringendo più forte il pugno.
Sorrisi triste e mi allontanai.
-Vedi?-
Lei alzò lo sguardo, d'un tratto decisa e mi attirò a se, poggiando le labbra sulle mie. Dopo pochi secondi di incertezza mossi anche io le mie labbra sulle sue. Erano così morbide e dolci...
Si staccò poco dopo e scappò in camera da letto.
La seguii anche io poco dopo e mi stesi accanto a lei, ancora stordita dal bacio.

Nanoha

Mi svegliai alle nove, stranamente allegra. Avevo sognato l'appuntamento con Yuno ancora e ancora durante la notte. Il momento del bacio era quello che si ripeteva più volte. 
Non riuscivo a pensare ad altro! E tra un'ora ci saremmo rivisti, avremmo passato un'altra splendida giornata insieme e magari mi avrebbe anche ribaciato. Ero entusiasta all'idea!
Scesi al piano inferiore per fare colazione e notai che gli altri erano ancora giù di morale. Sperai che qualunque cosa avessero gli passasse in fretta e si decidessero a parlarne con me.
Mi levai in fretta e mi vestii ancora più velocemente, feci appena in tempo ad allacciarmi la camicetta che suonò il campanello. Scesi di volata le scale ed uscii di casa, sorridendo, quando vidi Yuno fuori.

Facemmo un giro in città, andammo al karaoke, dove mi baciò un'altra volta poi, tenendoci per mano andammo sul ponte.
C'era una leggera brezza e più  coppiette del solito, quando vidi Fate-chan avvicinarsi.
Feci per chiamarla ma Yuno mi fermò, facendomi notare che aveva il fiatone e si stava dirigendo verso una chioma rosa.
Fate-chan però mi vide lo stesso e si bloccò, fissando la mia mano intrecciata a quella di Yuno. La chioma rosa di Signum si girò verso di noi, poi guardò la mia amica con uno sguardo carico di delusione e tristezza per poi correre incontro a noi e oltrepassarci.
Sentii la bionda imprecare e la vidi correre seguendo e fermando Signum.
E poi... beh, poi successe una cosa che vorrei dimenticare.
Vidi Signum baciare Fate-chan e Fate-chan ricambiare il bacio.
  
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