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Autore: FreddieFromMars    01/06/2014    1 recensioni
Eccomi qui, la mia prima fanfiction.
Inizia tutto da un tour " Love, Lust, Faith and Dreams".
La droga blocca il tour, una ragazza lo fà ripartire,una parente lo rende più eccitante,un concerto lo chiude,una morte segna l'inizio del periodo di pausa del gruppo, e l'amore accende il sole della stagione più calda dell'anno.
Spero vi piaccia,spero che anche se non recensirete apprezzerete ciò che faccio. Io scriverò fino alla fin,cercando di non calmare mai le acqua così da ottenere una storia travolgente e romantica, al punto giusto.
Bye . Eff.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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POV SHANNON
POV SHANNON
Vedo il corpo di Julie afflosciarsi lentamente, dondola avanti e indietro sulle ginocchia piegate e poi il suo peso inizia ad essere troppo e  inizia una lenta discesa fino al suolo. I suoi lunghi capelli castani hanno una spinta all’avanti,mentre i suoi occhi iniziano a chiudersi. Inizialmente non riesco a non fare niente se non stare fermo, a guardare lo spettacolo più brutto della mia vita, poi qualcosa dentro di me si accende, corro verso di lei, troppo tardi,, dato che ha già sbattuto la testa a terra, arrivando ad essere praticamente priva  di sensi.

<< Julie.. Julie..guardami..ti prego ..Julie..guardami..>>
<<  Shannon..Shan.. >>
<< Julie..no..no Julie..>>
<< Stai bene? >>
<< Si..si io stò bene ma tu..Julie mi dispiace..così tanto..mi dispiace così tanto.. >>

Mi guarda, penso di morire.

<< Julie..io ti amo, ti prego..non morire,per favore.. >>
<< Devi dirlo..a mio padre..digli che..digli…>>
<< No,no, stà zitta ora..andiamo in ospedale…e tu..io.. >>

Alzo la mano dal punto in cui l’hanno colpita le pallottole,proprio in mezzo al petto  e sul basso ventre,e mi ritrovo le dita e il palmo impregnati del suo sangue. La vista mi si appanna, avendo gli occhi pieni di lacrime.

<< Oddio..Dio..Dio ti prego..Julie..ti prego..io ti amo..ti amo..Julie.. >>
<< Tu…tu mi ami? Mi ami? >>
<< Julie..sì..sì ti amo..mi dispiace..è colpa mia..mi dispiace.. >>
<< Ti amo anche io..Shan…Shannon Leto..ti amo.. ma tu..tu..devi..rifarti una vita..devi andare avanti..tu..devi suonare..ancora..per me..d’accordo? >>
<< Smettila! Smettila! Perché sei venuta? Julie per favore, Juliette! Ti amo io..Julie..guardami! Julie.. >>

 E non vedo più la lotta nelle  sue iridi azzurre.Mi alzo di scatto appena sento la sirena dell’ambulanza. Le porte si aprono e io entro poggiandola sulla barella.Mi siedo reggendole le mano,mentre un paramedico chiude le porte e altri due iniziano ad occuparsi di lei. Le tolgono la maglia e le mettono  una mascherina sul viso. Piango, senza sosta, piango ancora e ancora, non riesco a fermarmi neanche per riprendere fiato. Alzo lo sguardo quando un paramedico mi chiede il suo gruppo sanguinio.

<< Lei..è 0..positivo..0 positivo ..vi prego..non può morire..>>

Arriviamo in ospedale in poco tempo,ma so che per lei sono istanti preziosi. Appena scorgo in lontananza il grande edificio,il già debole battito di Julie,diventa assente. Mi fanno lasciare la sua mano.  Un paramedico le taglia il reggiseno,buttandolo da una parte mentre un altro carica le piastre, e cerca di ri-animarla. Una, due,tre volte.

<< Andiamo Julie..forza.. forza.. >>

Quattro. Cinque. “ Le brucerai il cuore, Jim”.  I paramedici iniziano a discutere su cosa fare,e fra le urla un piccolo bip,mi riempie il cuore di speranza. Per quanto sia piccolo e debole e lento. E’ il suono più bello che io abbia mai sentito. Una volta arrivati in ospedale,portano Julie dentro con la barella,io scendo dall’ambulanza, senza quasi reggermi sulle mie gambe. Ma per fortuna c’è qualcuno che mi stringe in un abbraccio. Riconosco i capelli e il profumo: mio fratello.

<< Jay,Jay..è venuta lì per me..non sapevo che fare..le hanno sparato io..se lei muore..se lei non ce la fa..se lei  mi abbandona adesso..io..Jay l‘ho ferita..così tante volte e è venuta lo stesso.. e ora..potrebbe morire..per colpa mia..le ho detto ti amo..e non sono sicuro che l’abbai del tutto realizzato..potrebbe morire senza sapere..che tengo a lei più di qualsiasi altra cosa al mondo.. >>
<< Shan, Shan calmati,ti prego ,andiamo dentro..ti devi sedere.. >>

Mi lascio  guidare da mio fratello,dentro l’ospedale,per terra,lungo il corridoio che ha percorso la barella di Julie. C’è del sangue,lo stesso che ho io addosso,il suo sangue, ne ha perso  tanto,troppo,per terra,sui suoi vestiti ,sui miei,sulle mie mani,in ambulanza, sulla barella.
Stiamo seduti davanti a una porta con su scritto “Accesso riservato al personale di lavoro”, al quarto piano del’ospedale: chirurgia,sono passate tre ore. Ho bevuto un caffè,nonostante Jay mi abbia portato anche un cornetto caldo.Ma non posso mangiare, non con ancora il suo sangue sulle mani. Jay stà seduto vicino a me, con lo sguardo fisso nel vuoto. Vede prima di me le porte aprirsi e un medico uscire, quando me ne accorgo anche io,ci alziamo insieme, anche se io lo procedo nell’avvicinarmi e nel parlare .

<< Juliette..Juliette Baker..come stà? >>
<< Siete parenti? >>
<< E’ L’AMORE DELLA MIA VITA,D’ACCORDO? LE HO CHIESTO COME STA’. >>
<< Si calmi, prima di tutto. La signorina non è ancora fuori pericolo, abbiamo rimosso le pallottole,ma hanno danneggiato molto il suo corpo. La pallottola che le è finita nel petto, si è spostata,arrivando a perforare un ventricolo del cuore,mentre quella sparata più in basso le ha reciso l’utero. Possiamo fare un’azione mirata al salvataggio del suo utero,ma questo renderà difficile curare le parti danneggiate del ventricolo.>>
<< Mi stà seriamente dicendo che è indeciso fra salvarle l’utero e salvarle la vita? Scherza? >>
<< Scusi dottore, Shan smettila,ragiona cazzo! Julie  starà malissimo sapendo di non poter avere figli, devono almeno tentare. >>
<< Vuoi vederla morta,Jay!? >>
<< Ragazzi,io  sono molto dispiaciuto di darvi notizie come queste,ma per quanto possa essere grande l’affetto che nutrite per questa ragazza,non avete potere decisionale. Stiamo aspettando il padre per.. >>
<< Sono qui! Sono qui.. >>

Io e Jared ci giriamo e vediamo un uomo. Ha i capelli grigi e corti,disordinati,una barba dello stesso colore ma con anche delle sfumature di bianco,folta. Indossa una camicia bianca tutta sgualcita e dei jeans che finiscono su delle scarpe da ginnastica. Ha degli inconfondibili occhi azzurri,uguali a quelli di Juliette e a quelli del bambino che tiene in braccio, che però, al contrario di Julie ha i capelli neri,abbastanza lunghi. Deve essere Max.

<< Mr.Baker. >>

Jared lo saluta con un cenno del capo e io incontro i suoi occhi appena è abbastanza vicino da leggere il mio sguardo.

<< Mr.Baker..io..io ..è colpa mia  se sua figlia è qui. >>
 << Stà zitto,ragazzo, non mi importa perché mia figlia è qui, so che in un anno sono stato chiamato da questo ospedale troppe volte e voglio che sia l’ultima,ma soprattutto non voglio perdere un’altra persona  a me cara. Ho sentito ciò che ha detto dottore, e ciò che avete detto voi. Juliette è la mia bambina,ha visto la sua famiglia cadere a pezzi e da quel momento sogna una famiglia propria,quindi voglio che almeno si tenti di salvarle l’utero,dottore. >>
<< D’accordo signore. Ragazzi. Torno in sala operatoria. >>
 
 Salutiamo con un cenno di testa. Poi il padre di Julie si siede sulle seggiole dove eravamo prima io e Jay e ci guarda,mentre Max  viene accompagnato al nido dell’ospedale da un’infermiera. Il padre di Julie si siede al centro,io e Jay ai lati. Mio fratello , stà seduto con la testa poggiata al muro dietro di noi e le braccia incrociate. Mentre io tengo i gomiti sulle ginocchia e il viso fra le mani. Il padre di Julie,poggia una mano sulla mia spalla, e subito mi volto per guardarlo.

<< Tu devi essere quello innamorato di Juliette vero? >>
<< Io..si,signore. >>
<< Sapevo che sarebbe finita così,sapete?Juliette è sempre stata la figlia perfetta,ha sempre studiato,si è diplomata col massimo dei voti facendo anche il discorso onorario che fa sempre lo studente migliore dell’anno ,è subito andata all’università: Cambridge, ero così fiero di lei.Ha iniziato a lavorare a Londra,subito dopo il diploma, è diventata un membro stimato dell’albo dei medici,e mi ha sempre fatto sentire un inetto, è per questo che la spronavo.Io ho costruito un impero grazie alle raccomandazioni di mio padre e di mio nonno, ora fatico per i miei soldi,ma per arrivare dove sono è stato tutto in discesa. Julie era sola,senza madre, faceva tutto lei in casa, aiutava le domestiche,cucinava,cercava di  rendermi sempre fiero e io non gli davo mai spago, tutte le sere mi diceva “ Ti voglio bene,papà” e io non le rispondevo,è nato Max,mi sono risposato,mia moglie è morta e io non ho pensato neanche per un secondo a cosa le stavo facendo,l’ho distrutta fisicamente e verbalmente, e so..che sei stato tu ad aiutarla,caro Shannon. Lei..lei è la mia bambina, non si è mai messa  nei guai, ha presenziato a ogni compleanno,ogni cena, ogni cerimonia,ha fatto sempre la brava bambina e io l’ho lasciata sola e adesso.. ho bisogno che lei viva. >>
<< Perché allora ha detto a quel medico  di salvarle l’utero? Perché diminuire le sue già poche possibilità di sopravvivenza? >>
<< Perché lei sarebbe una grande madre. Non lo pensate anche voi? >>

Jared tira su col naso e per la prima volta da quando siamo arrivati, lo vedo piangere. Ci sorride e inizia a parlare come se Julie potesse sentirlo.

<< E’ sempre stata così dolce…lei è…è unica,è gentile,è disponibile e..sarebbe una mamma fantastica. Farebbe la marmellata,preparerebbe il tacchino al ringraziamento,sarebbe sempre dolce e buona. Farebbe i costumi di Halloween e.. la torta di mele. >>

Oh Jay.
Il padre di Julie guarda Jay sorridendo, commosso e poi guarda me allo stesso modo.

<< E’ fortunata ad avere voi. >>
<< Signor Baker io..io la amo.. la mia vita non ha senso se non c’è Julie, ho provato a starle lontano, a dirmi che sono troppo grande, troppo sconsiderato, troppo sbagliato per lei ma..ma la amo..io la amo..ho bisogno che lei viva. >>
<< Anche io,ragazzo..anche io. >>

Dopo un'ora,lo stesso medico di prima esce dalla porta e viene verso di noi. Il suo sguardo stanco non lascia intendere niente di buono e io inizio a sentire le ancora della disperazione fare attracco nel porto del mio cuore.

 
  
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