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Autore: PeopleHelpThePeople    02/06/2014    0 recensioni
Diario della giovane Alison.
"Ho paura che tutto questo teatrino prima o poi cada, sarò sola e nuda ad affrontare me stessa."
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Con il passare del tempo questa storia si fa sempre più intricata... io e Aaron ci siamo visti altre volte, come quel venerdì sera, nel locale dietro casa. Mi è sembrato tutto molto strano. eravamo insieme, io, lui e altri due amici... era tutto tranquillo, non era successo niente di particolare e non avevo intenzione di far si che accadesse. Non potevo legarmi troppo a lui, non avrebbe mai funzionato tra di noi, eravamo troppo diversi. E poi sarebbe stato complicato; nessuno avrebbe accettato l'idea di noi due insieme. Ero determinata a mantenere le distanze, mi ero convinta che, infondo, tutte quelle sensazioni provate baciandolo, erano semplicemente dettate dalla curiosità, niente di più. Eppure, standogli vicina, sentivo il bisogno di stringerlo a me e non lasciarlo più. Ma no, non avrei fatto niente di avventato. E FIN QUI TUTTO BENE. -Dobbiamo andare, c'è mamma che ci aspetta fuori.. Mi sussurrò Hanna all'orecchio. Guardai l'orologio; Era l'una. Non volevo andarmene così presto ma non avevo scelta. Strinsi il braccio di Aaron e lo strattonai, lui si volto e mi guardò perplesso. -Io e Hanna andiamo via. -Di già?-Rispose urlando, per sovrastare il volume assordante della musica. -Sua madre è già qui... -Ah, okay. Eravamo uno davanti all'altra, io con le mani sulla sue spalle, lui che mi stringeva i fianchi. Nessuno dei due voleva lasciare l'altro, rimanemmo così per qualche minuto. -Beh...- cominciai -Allora vado. -Mhh si... vai. Ma non mollava la presa. -Eh, si, vado. Mi sorrise. Sapevamo entrambi che non poteva finire così; ma io non potevo, non un'altra volta. Avrei solo complicato la situazione, lo sapevo benissimo, ma si sa, che in questi momenti, si ragiona poco e si agisce d'istinto. Mi dissi che avrei potuto provare la mia teoria: Sicuramente, se per me lui non contava assolutamente nulla, come speravo, non c'era nulla di cui preoccuparsi, e la storia si sarebbe conclusa senza altri indugi. Mi avvicinò a sè, e protese il viso in avanti, contro il mio. Annullai io la distanza rimasta tra noi. Purtroppo avevo fallito; sentii la testa girare, tutta la gente attorno, la musica, i tavoli, tutto scomparve, eravamo rimasti solo io e lui.. gli accarezzai i capelli, e lui mi strinse più forte. Ormai il danno era fatto. Ci staccammo e io sorrisi. -Allora vado. -Ciao. E mi stampò un bacio sulle labbra. Mi sentivo ubriaca, ubriaca di lui, il viso in fiamme e un sorriso a 32 denti. Non stavamo insieme, ma lui si comportava come se fossimo una coppia di fatto. E questo mi preoccupava molto. Non perchè non volessi stare con lui, ma... ero perfettamente consapevole delle conseguenze, dei rischi.. e avevo paura.
  
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